Australian Open: Finale epica. Trionfa Djokovic dopo quasi 6 ore di gioco. Quinto successo in carriera e terzo consecutivo in una prova dello Slam
E’ una finale epica quella che si è appena conclusa e che ha visto Novak Djokovic per la terza volta in carriera trionfare all’Australian Open (cemento, $ 26.523.600), prima prova stagionale del Grand Slam.
Il campione serbo, n.1 del mondo, si è imposto dopo una durissima battaglia in finale su Rafael Nadal, con il punteggio di 57 64 62 67 (5) 75 dopo 5 ore e 53 minuti di gioco, dopo che il giocatore serbo era stato indietro di un break nel set decisivo. Si tratta, inoltre, del match più lungo disputato in una finale di Slam, oltre ad essere quello di maggiore durata nella storia degli Open d’Australia, poiché supera di 34 minuti l’incontro del 2009 disputato da Nadal e Verdasco.
Per Djokovic, che sale a quota 29 titoli, è la quinta vittoria in carriera in un torneo del Grand Slam, la terza consecutiva, dopo i successi dello scorso anno a Wimbledon e Us Open. Per Nadal, invece, spetta il primato “negativo” di essere il primo giocatore dell'”era Open” ad aver perso tre finali consecutivi in un torneo del Grand Slam. Per lo spagnolo, inoltre, si tratta della quarta sconfitta in carriera al quinto set.
Primo set: Nadal andava avanti per 4 a 2, grazie ad un break al quinto game, ma non lo conservava perché subiva il controbreak nell’ottavo gioco, dopo aver avuto due palle per il 5 a 3.
Sul 5 pari Djokovic, da 30-15, perdeva per la seconda volta nel set il servizio, con Nadal che, nel gioco successivo, teneva la battuta ai vantaggi, da 40-15 ma senza annullare palle break, e conquistava la prima frazione per 7 a 5.
Secondo set: Djokovic, dopo aver mancato due palle break nel secondo gioco, strappava il servizio a Nadal nel quarto game da 30-15. Il serbo sprecava prima una palla set sul 5-2, quando al servizio c’era l’iberico, e poi sul 5 a 3 ne falliva due consecutive e permetteva allo spagnolo di ottenere il controbreak, anche con la complicità di Novak che commetteva un doppio fallo sul break point.
Rafael sul 4 a 5, da 40-30, però, sprecava la rimonta perché perdeva nuovamente la battuta, anche lui con doppio fallo sul set/break point, con Djokovic che si aggiudicava così il secondo parziale per 6 a 4.
Terzo set: C’era un netto dominio di Novak, che strappava il servizio a Rafael nel quarto e all’ottavo gioco, e, senza annullare alcuna palla break nel corso della frazione, portava a casa il parziale per 6 a 2.
Quarto set: Il campione spagnolo sul 4-3 in suo sfavore, da 0-40, annullava tre palle break consecutive, portandosi sul 4 pari.
Nel nono game la pioggia interrompeva l’incontro per alcuni minuti per permettere la chiusura del tetto del campo centrale. Alla ripresa i due giocatori non avevano particolari problemi alla battuta e approdavano così tiebreak.
Nel tiebreak, Nadal andato avanti per 3 a 2 e servizio, subiva un parziale di tre punti consecutivi, con Djokovic che si portava in vantaggio per 5 a 3.
Novak sul 5 a 3, veniva rimontato dal giocatore spagnolo, che, grazie ad alcuni prodigiosi recuperi, piazzava un parziale di quattro punti, conquistando così il quarto set per 7 punti a 5.
Quinto set: Nel sesto game, Nadal piazzava il primo break del parziale e riusciva ad allungare sul 4 a 2. L’incontro sembrava volgere in favore dello spagnolo ma, nel gioco successivo, sul 30-15 in suo favore, Nadal falliva un banalissimo rovescio a campo aperto: Djokovic veniva “graziato” e ne approfittava per vincere i successivi due punti e recuperare immediatamente il break di svantaggio.
Sul 4 pari Nadal, annullava una pericolosa palla break al campione serbo e riusciva a portarsi avanti per 5 a 4.
Novak, dopo aver tenuto agevolmente il servizio nel decimo gioco, strappava la battuta ai vantaggi a Nadal sfruttando la seconda palla break avuta a disposizione. Nel game successivo, il serbo si portava prima avanti per 30-0, però Nadal non si arrendeva e riusciva a vincere tre punti consecutivi e procurarsi una palla break che avrebbe potuto riaprire i giochi: Djokovic però raccoglieva le energie, annullava la palla break e conquistava i successivi due punti che gli permettevano di chiudere il match per 7-5 e di aggiudicarsi il quinto Slam della carriera.
TAG: Australian Open, Australian Open 2012, Djokovic, Nadal, Novak Djokovic, Rafael Nadal
@ Cla (#617346)
@ pallettaro (#617352)
grazie!! qualcuno che la pensa come me 😉
@ GianlucaPozziForever (#617340)
questo tipo di tennis può piacere o non piacere, questo è certo! secondo me però non si può definire “noioso” o con altri aggettivi che si sono usati in precedenza!! e “sempre secondo me” non è un male dai, è semplicemente uno dei modi di giocare a tennis!..
No non è che gioca 3 metri fuori dal campo, ma 5 metri….è normale che poi ributta solo di la le palline…vorrei vedere come fai a tirare più in la della metà campo giocando a 5 metri fuori dal campo…poi quando trovi maciste Nole che ti gioca constantemente sulla linea di fondocampo…o fai come ROGER che gioca di controbalzo(cosa che per Nadal è arabo)o hai un braccio bionico….Nole ci va a nozze con Nadal non gli dà proprio pensieri….troppe ne perderà Rafa contro maciste…
la grande differenza è che Nadal perde campo da solo e gioca tra i due e i tre metri fuori dal campo mentre Nole se non lo butti indietro sta con i piedi sulla linea di fondo creandosi più soluzioni
Rafa deve mollare zio tony e affidarsi ad un coach che conosce il tennis
@ pallettaro (#617349)
Infatti, ben detto. Nadal è meno costante di Djokovic oltre che meno preciso. Questo è un altro aspetto chiave sul quale Nadal dovrebbe lavorare, l’intensità. Dovrebbe cercare di tirare 6-7 (anche 10) colpi vincenti di spinta come dici tu senza sbagliare allora forse si che potrebbe battere Djokovic. Mi rendo conto però che questo non è semplice, o meglio non è semplice spingere per 5-6 ore in quel modo, anche perchè poi subentra il discorso della stanchezza e chiaramente bisogna saper dosare bene le forze in queste partite altrimenti dopo 3 ore sei morto. Per il resto ognuno ha la sua opinione e io la rispetto ovviamente.
Ineccepibile. 🙂 Ma è colpa della mentalità italiana del tifo… Non è per dare addosso all’italia come va tanto di moda, ma è proprio così per noi! Siamo incapaci di fare i complimenti ai vincitori e incapaci di dare comunque onore agli sconfitti, è solo una costante gara a “chi ce l’ha più lungo” in cui vale dire tutto! 😀
@ Fra 24 (#617282)
E’ giusto quello che dici. Se uno ha tutti questi sospetti sul doping deve, sono daccordo con te, girare canale.
Ad esempio nel mio piccolo, difficilmente guardo le partite di calcio della serie A, perchè sono diventate ormai ridicole per tutta una serie di motivi. Pensando questo non ha senso che io mi metta a guardarle.
@ Gladiator (#617260)
posso essere daccordo, ma non è mica poca roba spingere di più i colpi entro un certo margine di errore. Se Nadal fosse in grado di spingere di più lo farebbe; a volte lo fa, anche per accorciare le partite, ma spesso gli manca braccio e convinzione.
Ricordo e ricorderò sempre i primi turni di Nadal al Roland Garros degli ultimi anni, vederlo vincere per sfinimento e non con il tennis contro avversari mediocri o per lui battibili.
Oppure vederlo giocare di puro contenimento molte partite contro il serbo. Nadal in uno scambio può spingere il vincente per 2 o 3 colpi, ma se non fa punto torna a palleggiare perchè se no sbaglia. Nole te ne tira 6-7 e, a mio parere, è più preciso e va vicino alle righe, sintomo di maggiore sensibilità.
Per me Nole ha più tennis di Nadal, anche se per i miei gusti lo trovo monotono e ripetitivo negli schemi. Le partite tra questi due sembrano lotte e non partite di tennis, ma ormai questo sport è così. Con queste racchette, con queste palline e su questi campi è ormai impossibile andare a rete.
@ Fra 24 (#617282)
Purtroppo e’ sempre cosi’, stanno imparando troppo dal calcio. Ogni sconfitta del proprio beniamino e’ motivo per tirare fuori sgangherati e ridicoli discorsi sul doping. Purtroppo non hanno la moviola per giustificare il rigore non dato e quindi tirano fuori altre idiozie.
Ciao
non cerco il marcio e non mi pronuncio sulla questione del doping.
Ritengo però un dato di fatto l’essersi presi a pallate per sei ore e ritengo altresì che ciò sia un male più che un bene per la qualità del tennis i cui dirigenti stanno puntando più sul marketing che sull’estetica de gioco. A me sembrano Cyborg più che sportivi.
abbiamo assistito ad una finale “epica”, per l’appunto! e qui si parla solo di “doping”, tennis noioso ecc. ecc. cambiate disco per piacere!! chi pensa che djokovic e nadal siano dopati dovrebbe smettere di guardare il tennis; perchè bisogna sempre cercare il marcio dove non c’è?