Australian Open: Qualificazioni. Termina al secondo turno il cammino di Gianluca Naso
13/01/2012 09:42 
11 commenti
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Gianluca Naso classe 1987, n.225 del mondo
Si ferma al secondo turno il cammino di Gianluca Naso nelle qualificazioni dell’Australian Open, prima prova stagionale del Grand Slam.
Il tennista siciliano, probabilmente stanco per la maratona di ieri, è stato battuto dal giapponese Yuichi Sugita, classe 1988, n.208 del mondo, con il risultato complessivo di 64 64.
Primo set: Naso, andava sotto per 5-1, con break in favore di Sugita al terzo e quinto gioco. L’azzurro tentava la rimonta recuperando uno dei due servizi di svantaggio, ma sul 5-4, il nipponico non falliva la seconda opportunità di vincere il set: teneva la battuta e chiudeva la frazione per 6 a 4.
Secondo set: L’azzurro dal 2 a 1, senza break, subiva un duro parziale di quattro giochi consecutivi, a causa dei break subiti al quinto e settimo gioco, con Sugita che si portava sul 5 a 2.
Naso, proprio come nella precedente frazione, recuperava nuovamente uno dei due break di svantaggio, ma sul 5-4 doveva arrendersi. Il giapponese manteneva il proprio turno di servizio a zero e si aggiudicava l’incontro per 6 a 4.
TAG: Australian Open, Australian Open 2012, Naso
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@ Mithra (#610734)
Sagge parole
Sugita è molto forte, settimana scorsa ha avuto diversi match point prima di perdere una maratona con almagro!
Naso è uno sciupone e sino a quando dissiperà inutilmente la sua potenza farà i conti con poche energie residue e farà poca strada. Fa grossi sforzi nel tirare botte per poi non beccare mai l’angolo giusto per rendere i suoi colpi imprendibili.
peccato perchè stava per rimontare
Come temevo ha pagato la stanchezza di ieri
Sono daccordo con te.
Avversario col quale si poteva vincere e si poteva perdere…purtroppo ha perso.
Peccato, pensavo che potesse farcela con Sugita!
Naso giocava meglio nel 2008 e da allora non ha più fatto progressi .. un vero peccato ! Dovrebbe cambiare preparatore atletico
Insomma…oggi l’avversario era alla portata…
il suo dovere l’aveva gia’ fatto ieri