Uno Sventaglio di Tennis: Il Campione Altalena
Numero 9- Martedì 29 Novembre
Ci è riuscito un’altra volta! Proprio mentre tutti lo davano per finito e ad un passo dall’imminente “ritiro tecnico” (ovvero non riuscire a vincere più un grande torneo), Roger Federer ha sfoderato l’ennesimo record della sua carriera unica: 6 Masters Cup; Sampras e Lendl ne avevano vinte 5.
Tra il 2004 e il 2007 Roger ha chiuso sempre in cima al ranking vincendo qualcosa come 42 tornei del circuito (11 Slam e 3 Masters Cup) dominando nonostante l’avvento del suo primo vero rivale: Rafael Nadal.
Successivamente è iniziata l’ “altalena” del Re.
Nel 2008 perde con Djokovic in semifinale agli Australian Open. In seguito si parlerà di una leggera forma di mononucleosi, ma lo svizzero riesce comunque a superarla in vista degli Slam di metà stagione. Qui la cosa si fa preoccupante: Rafael Nadal lo batte in finale sia al Roland Garros che a Wimbledon (dove lo svizzero vantava 5 titoli consecutivi). Tutti iniziano a storcere il naso: la sconfitta nel suo “giardino” è dura da digerire e lo spagnolo inizia a sembrare davvero troppo forte. Aggiungete in questo calderone due disastrosi Master giocati, l’eliminazione ai quarti di Pechino 2008 per mano di Blake e la perdita della prima posizione dopo 4 anni e mezzo.
Crisi profonda.
Ed ecco entrare per la prima volta in scena il campione altalena: va agli US Open e vince il torneo dominando e tornando ad insediare il record di Slam vinti di Pete Sampras.
L’anno successivo Roger scopre una brutta sorpresa: in meno di 1 anno dopo la terra e l’erba, Nadal lo batte anche sul cemento in una finale Slam. L’adorata prima piazza sembra sempre più lontana.
Al Roland Garros per la seconda volta ritorna il campione altalena: ottavi di finale contro Tommy Haas. Il tedesco ha vinto sorprendentemente i primi due set ed ha un’importante palla break a metà del terzo. Qui, Roger riesce a tirare un vincente che pizzica la riga e rigira totalmente la gara. Ecco, da quel vincente, il cammino di Roger verso il titolo verrà contrastato solo da un ottimo Del Potro in semifinale. E alla fine succede: vittoria del Roland Garros, il torneo maledetto.
Successivamente lo svizzero vince Wimbledon in una sofferta finale contro Roddick e stecca allo US Open in finale contro Del Potro (aveva praticamente il torneo in tasca) riprendendosi, comunque, la prima piazza a fine stagione. Ritorna alla vittoria dell’Australian Open nel 2010 contro Murray diventando “Mister 16 Slam” per poi rientrare in crisi.
Questa volta è la più nera e lunga: perde con chiunque (anche da Montanes), esce ai quarti del Roland Garros e di Wimbledon (dopo aver rischiato nella prima settimana anche con il colombiano Falla). La medicina a questa malattia si chiama Paul Annacone e qualche miglioramento si vede già nei Master di Agosto. Nello US Open è ancora la testa a tradirlo: manca la finale contro Nadal regalando il match a Djokovic che gli annulla due match point.
La sentenza che viaggia nei corridoi del tennis internazionale è quella di un Federer ormai incapace di reggere la fisicità del nuovo tennis a targa “Nadal-Djokovic”
Campione Altalena parte 3. Roger trionfa a Stoccolma e Basilea fino a confezionare una memorabile Masters Cup in cui dà una vera e propria lezione di tennis a Rafa Nadal in finale. Proprio in questo match i progressi con Annacone, soprattutto sul rovescio, risultano decisivi.
Il 2011, poi, è un anno in continuo affanno: viene sconfitto da Djokovic in Australia, da Nadal nella finale del Roland Garros, da Tsonga a Wimbledon (stop ai quarti) e ancora da Djokovic allo US Open (ancora con 2 match point annullati). Nessuno Slam vinto, non succedeva dal 2002. Addirittura dopo la tournée asiatica, a cui non partecipa, si piazza al 4° posto: lo supera anche Murray.
Ritornano i corvi di un anno fa e il campione pubblica una memorabile foto su Twitter (Ssssh! Genio al lavoro) e trionfa alcune settimane dopo a Basilea, nel Master 1000 di Parigi e alla Masters Cup (altra bruciante lezione a Rafa). Campione Altalena colpisce ancora parte 4 .
Adesso si aprono numerosi interrogativi sul futuro del “Re”. La vittoria alla Masters Cup è stata frutto di una preparazione impeccabile tale da far sembrare tutto troppo facile. Per onor di cronaca occorre specificare come Nadal e Djokovic siano arrivati in condizioni impresentabili. Quello che bisognerebbe chiedersi è: riuscirà Roger a vincere ancora uno Slam?
Gli stimoli a 30 anni non gli mancano. Ogni volta che sembra finito risorge dimostrandosi ancora più forte di come lo avevamo lasciato.
Ora che siamo nella sua quarta altalena della carriera ci sono 6 tornei a cui lo svizzero strizza l’occhio in particolare: i 4 Slam, l’olimpiade a Wimbledon e il Master di fine stagione. In molti prospettavano il suo ritiro proprio dopo il torneo iridato, ma non hanno fatto i conti con il tennis assai tecnico di Federer. Agli Australian Open disputerà con molta probabilità la sua 1000esima partita nel circuito ed ogni volta che questo campione sale sull’altalena ne combina una delle sue.
Alla prossima,
Andrea Martina (Andrea24h)
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TAG: Federer, Roger Federer, Uno sventaglio di tennis
5 commenti
@ chuck (#602458)
Leggi l’articolo…non fermarti al titolo.
campione altalena? ma stiamo scherzando, qui si parla di un campione che ha vinto tantissimo e per 10 anni di seguito ogni anno e spesso con gente molto piu’ giovane, ha vinto 70 trofei su 100 finali, neanche il milan di capello e sacchi + il barca di guardiola + l’itas trento di volley + la montepaschi di basket non hanno vinto insieme il numero di trofei che ha vinto un solo uomo ovvero il re roger federer, lasciamo l’altalena ai bambini e il tennis al piu’ grande e continuo della storia e duraturo
Forse sono troppo tifoso di Federer ma in quest’ultima altalena positiva ho notato qualcosa di diverso: più umiltà e meno paura. Prima arrivava a certe partite con un peso sulle spalle enorme, ora non ha niente da perdere e affronta Nadal o Djoko con maggiore serenità. Secondo me non dà più tanto peso alla classifica, ma si gioca ogni torneo con una grossa libertà mentale. Se vince bene, se non vince non c’è problema, nulla da dimostrare a nessuno. Credo che sia ulteriormente maturato dal punto di vista mentale. Entra in campo umile, può perdere da chiunque, ma anche vincere con chiunque.
Speriamo in qualche altro colpaccio.
da tifoso di Ruggero gli chiedo solo un altro traguardo:l’ultimo wimbledon,quello che lo metterebbe alla pari con i maggiori detentori di titoli a londra…sarebbe un peccato per lui chiudere la carriera senza essere,anche se a pari merito,il titolo di recordman sui sacri prati 🙂
dopo questo mi piacerebbe un rg in finale contro rafa(un enorme peccato perchè questo 2011 poteva essere l’anno giusto) e il singolare olimpico…infine la davis….ah dimenticavo montecarlo e roma….
che dite,ho esagerato? 😀
Altalena rende bene l’idea. di sicuro però vincerà ancora tanto.
a 30 anni Nadal e Djokovic si saranno già ritirati..