Coppa Davis – Spareggi World Group 2012: Risultati prima giornata

direi nessuna sorpresa particolare…certo che ora con la sconfitta in doppio la svizzera rischia tanto 😯 …non credo che il buon stan possa battere hewitt…prevedo un italia-svizzera come spareggio l’anno prossimo…con l’italia in serie A e gli amici svizzeri in B

I risultati della prima giornata di davis sono quasi tutti abbastanza allineati con le previsioni, però merita di essere menzionato quello che è successo nel confronto tra Isrele e Canada. Da una parte bilancio complessivo coincide con le previsioni in quanto si trovano in parità, ma l’aspetto incredibile è che sono stati i rispettivi numeri 2 a battere i numeri 1 delle squadre avversarie. Inoltre se la vittoria di Pospisil sorprende solo fino a un certo punto in quanto non ci sono molte posizioni di differenza nel ranking benchè Sela sia stato anche tra i top 30, ha molta più esperienza a livello internazionale e diverse volte in davis abbia battuto giocatori più blasonati di lui, la vittoria di Weintraub su Raonic era veramente impensabile perchè il canadese è uno dei maggiori bombardieri del circuito con tutte le potenzialità per arrivare a vincere titoli dello slam, mentre l’israeliano è appena entrato tra i top 200. Effettivamente solo da sbronzo si sarebbe potuto concepire la sua vittoria, infatti il suo cognome tedesco significa “Sogno del vino”

@ rino tommasi (#576216)

caxxo ma sei rino veramente??
se lo sei… sappi che ti rimpiango un sacco come telcronista di tennis, se non lo sei immagino che sei qualcun altro che come me non ne può + di sentire il tennis commentato da quelle m… di supertennis!!

ps: li aggiornate i risultati??

@ Cla (#576250)

e infatti nadal non vincera’ mai piu’ contro nole, se non per stanchezza di quest’ultimo

@ rino tommasi (#576216)

Per la seconda volta mi trovo a non essere particolarmente d’accordo con l’imitatore dell’inimitabile Rino Tommasi.
Una domanda su tutte: ma che c’entra questa riflessione con la coppa Davis?
E poi “Gli US Open sono stati una sorta di spartiacque per il tennis del secondo decennio del secolo”, ma che vuol dire?
Terzo, Federer a 30 anni ha imparato a giocare il rovescio e a rispondere bene? Pensa se li avesse imparati prima quanto avrebbe vinto! Mahhh!!
Terzo Nadal deve fare “serve and volley” ??? Credo che tra tutte le possibili contromosse per frenare Djokovic sia l’ultima che gli possa venire in mente.

@ rino tommasi (#576216)

sono d’accordo con la tua disamina. il difetto del tennista migliore del momento è che fin tanto che è il migliore non ha più sprone a migliorarsi, così come è stato per Federer ai tempi di Hewitt, Roddick, Nalbandian, Safin e così via, o per Nadal ai tempi di federer, o per Djokovic in questo momento.
Mi sono sempre chiesto se fosse esistito il Nadal al momento dell’esplosione di roger che lotte epiche avremmo potuto vedere, con entrambi che avrebbero potuto migliorare facendo tesoro dei punti forti dell’avversario per trovare delle soluzioni.
Ma in questo momento se nole ha conseguito miglioramenti (e chi potrebbe negarlo), roger anche dalla finale wimbledon persa nel 2008 l’unico rimasto a quei tempi mi sembra proprio rafa. Non è mai stato il mio tennista preferito, ma vedendolo giocare credo che non possa migliorare ancora, in quanto le sue armi migliori (dritto, top spin e corsa) sono già al massimo possibile, e nel taschino non ha altre carte da giocare.
Indi per cui assisteremo ad un dominio di djokovic per qualche tempo, fino a che un certo Tomic, o Dolgopolov (personalmente è uno dei pochi che mi emoziona) o Dimitrov non uscirà fuori dall’ovetto..

gasquet inguardabile fino ad ora…

Gli US Open sono stati una sorta di spartiacque per il tennis del secondo decennio del secolo. Anzitutto lo slam americano ha dimostrato che il livello dei migliori tennisti al mondo si è alzato. Novak Djokovic è straordinario perché limita al minimo gli errori gratuiti, ha aumentato la consistenza del dritto e ha una preparazione atletica inarrivabile. Roger Federer adesso gioca un rovescio d’attacco che prima non aveva ed è migliorato nelle risposte. Rafael Nadal, pur fortissimo, non può limitarsi allo scambio da fondo. Dei tre, è lui quello che è rimasto più ancorato al suo gioco d’un tempo: dal 2008, quando sconfisse Federer in finale a Wimbledon, ha fatto pochi progressi tecnici e fisici. Battere Djokovic con il suo tipo di gioco è impresa improba, deve inventarsi altro. Magari migliorare il servizio e provare qualche “serve and volley”.

La finale di Flushing ha inoltre confermato che il tennis non può più essere “pallettoni contro pallettoni”, due o tre dritti di pregio e stop. Anche perché, a New York, Nadal non era in una forma tale da reggere i contropallettoni di Nole 2011 e inventare schemi in grado di impensierirlo. Più tecnica, please, come chiedono a piena voce i ‘federermaniaci’.

Ancora: visto il crescente dispendio di energie soprattutto da parte di Nadal, diventa più urgente chiedersi quanto, con una fisicitá così accentuata, possa realisticamente durare la carriera di un tennista di prima fascia. Le ginocchia, le anche, la schiena, sottoposte a tali sollecitazioni, specialmente sulla maledetta superficie veloce, andranno rimpiazzate in un paio d’anni o giù di lì. A meno che le partite degli slam non si accorcino a tre set anche per i maschi. A 25 anni ci dicevano “hai tutta la vita davanti”. Era vero solo per alcuni, purtroppo. Con la medicina sportiva potremo (spero) allungare la carriera degli atleti, ma non basterà. E’ bene che l’ITF e l’ATP comincino a preoccuparsene.

Ultima lezione. Il bello del tennis resta la sua capacità d’insegnare a chi lo pratica a prendersi le proprie responsabilità. Sei da solo sul campo, coach o non coach. E’ giusto che l’arbitro della finale abbia ripreso Nadal per “illegal coaching”. Chissà se gli US Open non segnino la fine del rapporto con lo zio coach, Toni, che mi sembra un po’ lo zio dello Schiaccianoci, la racchetta invece del bambolotto, il trofeo invece del principe… E tra le responsabilità di un campione c’è anche quella di ritrovare un nuovo equilibrio quando arriva un altro giocatore e dice, senza barare, “I’m the strongest guy in the room”. Federer c’è riuscito quando sei anni fa “in the room” spuntò Rafa, al quale tocca fare lo stesso adesso che lo “strongest guy” è Djokovic.

Ci divertiremo molto, a partire dai tornei di Shanghai e Parigi per arrivare al master londinesi di fine stagione. Intanto, però, concentriamoci sulla Davis.

tomic futuro da numero 1 al mondo….altro k l’italia….ci vogliono gli attributi

Ho visto il 3°e 4°set di Hewitt-Federer.Bel match;sempre bello vedere l’uno contro l’altro giocatori così 🙂
Un buon ROGER;si è impegnato molto e ha servito bene nei momenti importanti.

l’ho visto il 4 set lo ha distrutto..grandisimo bernard 🙂

vai roger!!!