Wimbledon: Parlano Schiavone, Bolelli ed Errani
Queste le dichiarazioni di Francesca Schiavone, Simone Bolelli e Sara Errani al termine dei loro vittoriosi incontri al torneo di Wimbledon.
Francesca Schiavone : “Quando ieri mi hanno detto che giocavo sul Centrale mi sono seduta ed ho aspettato cinque minuti. Vengo qui da dieci anni e mai mi era capitato di varcare la soglia del Centre Court di Wimbledon.
Ho chiesto di poter entrare qualche minuto e respirarne l’aria. Quello del Roland Garros e questo di Wimbledon sono due centrali bellissimi e molto diversi, ma entrambi ti chiedono tanto, magari in modo differente. Gli inglesi pretendono molto, a me piace quando il pubblico mi apprezza, mi emoziono. Qualche anno fa guardavo Sampras, Pete l’ho sempre associato all’erba, al Centre Court”.
“Ho avuto anche paura , perché in certe fasi della partita non riuscivo a trovare la soluzione giusta. Ma nel momento in cui mi esprimo, sono a mio agio anche sull’erba. Ci sono state situazioni in cui con il servizio ed il diritto andavo avanti e facevo la differenza, però non posso e non devo regalare un set alle mie avversarie come ho fatto oggi nel secondo contro la Dokic. Per questo sono positiva: so su cosa devo lavorare.
Non so come spiegarlo, mi sembrava tutto più compatto. Se devo fare il paragone con la Rod Laver Arena degli Australian Open, lì il centrale con il tetto chiuso non mi piace, fa un caldo terribile e forse per questo vuoi vedere l’azzurro del cielo”.
Simone Bolelli : “Ho giocato un buon match, spingevo molto con il diritto, colpo con il quale ho fatto una quarantina di vincenti.
L’erba di Wimbledon è abbastanza lenta, tutta un’altra cosa rispetto a Roehampton dove si giocano le qualificazioni: lì è tutto più veloce ed il rimbalzo della pallina non è regolare.
Qui a Wimbledon invece i campi sono perfetti, non è poi così difficile adattarsi.
Quando ero piccolo ricordo ad esempio Rafter. All’epoca però l’erba era molto più veloce, con il cambio di generazioni, non so come, ma l’hanno rallentata. Wimbledon è affascinante, è la tradizione, ma sull’erba si giocano non più di tre tornei l’anno”.
Sara Errani : “Sono già tre settimane che gioco sull’erba e mi sono adattata, le sensazioni in campo sono buone. Qui a Wimbledon i campi sono bellissimi e la pallina ha un rimbalzo molto regolare.
Lei era testa di serie numero 17, vanta i quarti qui a Wimbledon, quindi era favorita. Io sono partita male, subito sotto di un break. Poi nel primo set le ho strappato la battuta tre volte, nel secondo ero in vantaggio 3-1. Lì lei ha recuperato lo svantaggio ma io ho continuato a servire bene e sono stata lucida a chiudere”.
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Meno Llodra!
In questi Wimbledon è l’opposto di tutti i partecipanti, se per questo !
Giocano come sulla terra battuta !
Bolelli si ricorda di Rafter perchè è il suo opposto per frequentazione della rete! 😎
Ho sentito le interviste sul palinsesto di scai, e si percepisce un ambiente positivo tra i nostri team e giocatori.
Hanno intervistato sia Sartori che Piatti.
Anche la Schiavone, Volandri etc. etc.
Direi che sono contento che abbiano parlato soprattutto dell’aspetto mentale per quanto riguarda le partite da affrontare. Sia la Schiavone che Piatti hanno dibattuto su questo.
E’ li la differenza. Questi due grandi personaggi del nostro tennis lo sanno benissimo. Anche Sartori ha evidenziato questo aspetto da non sottovalutare.
Tra l’altro, vorrei proprio sapere dove sono andati a finire quelli che dicevano che si doveva dimettere o che Seppi doveva cambiare allenatore. Gente CHE NON SA e che PARLA PERCHE’ HA LA BOCCA.
Sartori è un ottimo allenatore, Seppi non ha bisogno di cambiare ne oggi, ne prima. Il team funziona alla grande.
Poi se vuole uscire dai top 100, può anche cambiare allenatore, ma non mi sembra che ci tenga tanto.
Un applauso a Meloccaro, uno che il suo lavoro lo svolge con pieno merito e grande professionalità. Sempre molto simpatico e molto piacevole da ascoltare.
Però mi si è inventato una squalifica di un anno intero per Volandri. In realtà la squalifica è stata nettamente inferiore come periodo di inattività.
@ stef (#536392)
si ma non e’ da andarne fieri, anzi… e’ la regressione del tennis!
e si MIRCO91 fattene una ragione 😆
Però non ho contato i challengers.
Comunque, si, è vero quello che dice, ma i conti non tornano semplicemente a livello matematico.
Se contiamo le settimane di erba, compresi i challengers, le settimane sono 3+2+1 = 6
Solo che ovviamente la stirpe degli erbivori è stata estirpata !
Una volta gli australiani ad esempio avevano il loro torneo su erba con relativi tornei di preparazione, e le settimane all’anno superavano le 10. Quasi tre mesi su questa superfici su 11 in totale.
Ora è chiaro che la gente ci va senza nemmeno cambiare più di tanto l’aspetto tattico del loro gioco. Tanto sono tutti nelle stesse condizioni. Toh, sono un po’ più agevolati i francesi, per via del loro tipo di tennis, va ! Ma non è che fanno nemmeno loro il serve and volley sistematico.
Ci rimane solo Harrison !
@ Sbandy non cliccate sui banner trappola pubblicitari succhiasoldi ! MAI ! (#536365)
credo che si riferisse ai tornei che un giocatore può giocare, cioè al massimo 2 prima di Wimbledon! Se poi uno deve fare le quali ne può giocare solo 1! 🙂
Ed è un tripudio allo stato puro !
Grandi ragazzi e ragazze dell’Italia !
Però Simone è un pò inesatto.
I tornei ATP che si giocano su erba sono il doppio : i quattro prima di Wimbledon, Wimbledon e Newport.
Il discorso però non cambia.
d’accordo con roditi 😆
alla fine sarà terra battuta
Forza ragazzi..il prossimo turno dovrebbe essere facile sia per Fra che per Sara, per Bole volendo potrebbe anche riuscirci nell’impresa…vediamo!!
erba lenta i primi giorni figuriamoci alla fine.vuol dire che purtroppo vincerà ancora nadal.
e allora Bole se sei cosi carico manda a casa il signor Stanislav che non e’ neanche simpatico…………………