52° Trofeo Bonfiglio: Domani le finali dei singolari
La 52esima edizione del Trofeo Bonfiglio ha già le sue regine, Irina Khromacheva e Danka Kovinic. La russa e la montenegrina si sfideranno nella finale del singolare, ma hanno già trionfato insieme nel torneo di doppio. Irina e Danka, infatti, dopo aver vinto piuttosto facilmente i loro rispettivi incontri, hanno sconfitto nella finale riservata alla specialità di coppia, il duo giapponese formato da Miho Kowase e Miyu Kato, a suggello di una straordinaria settimana per entrambe.
La prima semifinale del singolare, che aveva aperto la giornata, finisce in meno di un’ora e mezza. La vincitrice è ovviamente Irina Khromacheva che batte per 6-1 7-5 la numero 3 del seeding, Natalija Kostic. La russa coglie così la 25esima vittoria consecutiva e la prima finale al Tc Milano “Alberto Bonacossa”, dopo i quarti dell’anno scorso. La Khromacheva ha fatto valere la sua maggiore esperienza e, in generale, un livello di gioco più alto dell’avversaria, soprattutto per quanto riguarda il servizio e la pesantezza di palla. La serba ha iniziato troppo contratta e ha commesso molti errori, riuscendo a impensierire la moscovita solo nel secondo set.
Nel primo parziale, la Khromacheva domina, strappando il servizio per due volte alla Kostic che in entrambe le occasioni cede la battuta commettendo doppio fallo. La numero uno del seeding, invece, non rischia mai e può incamerare la prima frazione per 6-1. Nel secondo la Khromacheva coglie subito il break che sembra già chiudere la partita ma, nel convulso game del 4-3, la Kostic toglie la battuta all’avversaria e riequilibra il punteggio. Sul 5-5, però, la Khromacheva ristabilisce la distanze e si prende il vantaggio necessario per andare a servire per il match. La russa non si emoziona e chiude alla prima opportunità, con il punteggio finale di 6-1 7-5. “E’ stata una partita difficile perchè la Kostic è un’ottima giocatrice – ha dichiarato Irina a fine match – Il secondo set è stato più duro del primo. Per fortuna non si è arrivati al terzo. E’ la seconda volta qui al Bonfiglio per me; mi trovo bene, mi piace il club, il cibo, gli hotel…”. In finale affronterà la sua compagna di doppio Kovinic: “Siamo amiche e ci conosciamo molte bene. Sarà durissima”. Per migliorare il suo gioco, la Khromacheva ha preso la dolorosa scelta di trasferirsi da Mosca in Belgio: “Mi alleno alla 6th Sense Academy da tre anni; Justine Henin viene molto spesso a trovarci. Mi è sempre piaciuto il suo stile di gioco, ma i miei modelli sono Kim Clijsters e Caroline Wozniacki. Nell’ultimo anno ho lavorato molto e sono migliorata soprattutto fisicamente; è questo che sta facendo la differenza quest’anno”. Personalità forte e idee chiare per la russa -“Voglio vincere un Grande Slam, non mi importa quale, so giocare bene su tutte le superfici” – che ci confida un’ultima curiosità: “Perchè porto sempre le cuffie quando sono in giro? Ascolto la musica, altrimenti mi addormento!”
Non è stata da meno la sua “socia” Danka Kovinic che giunge in finale senza aver perso nemmeno un set. La montenegrina a Milano si è dimostrata un rullo compressore, battendo nell’ordine Sanchez, Vavulina, Jaksic, Rohanova e oggi Mekovec. La croata è riuscita a raccogliere appena quattro game, apparendo stanca e forse un po’ appagata dallo straordinario risultato colto partendo dalle qualificazioni. Dopo essersi scambiate i break in apertura, è la Mekovec a strappare ancora il servizio all’avversaria e a portarsi sul 3-2. Ma è da qui che la Kovinic inizia il suo dominio, infilando un impressionante parziale di 9 giochi a 0. Vinto il primo set per 6-3, la montenegrina si porta in un lampo sul 5-0 nel secondo. Un piccolo calo di concentrazione di Danka, permette alla croata di evitare il cappotto, ma non la sconfitta che arriva inesorabile per 6-3 6-1. La Kovinic si è dimostrata superiore in tutto, imprimendo un ritmo allo scambio che la Mekovec non riusciva proprio a sostenere. Iva è stata troppo fallosa e poco determinata, una comprensibile flessione dopo le 8 vittorie consecutive ottenute qui al Tc Milano.
Fra le due amiche c’è un solo precedente, la semifinale al recente torneo di Beaulieu sur Mer, dove vinse la russa in tre set. Per entrambe si tratta della prima finale in un torneo di livello Grade A.
Al termine delle loro fatiche in singolare, come detto, Khromacheva e Kovinic hanno avuto vita facile contro le giapponesi Miyu Kato e Miho Kowase, sconfitte col punteggio di 6-2 6-3.
Per quanto riguarda gli uomini, finale tutta mitteleuropea tra la testa di serie numero 7, Filip Horansky e il sorprendente austriaco Patrick Ofner.
Il primo ad approdare all’ultimo atto è stato il tennista slovacco che ha impiegato solo due game per prendere le misure al brasiliano Joao Pedro Sorgi che ieri aveva eliminato a sorpresa l’austriaco Dominic Thiem. L’inizio fulmineo del tennista sudamericano di chiare origini italiane, vincitore di 10 dei primi 11 punti, non impressiona più di tanto il giocatore europeo, decisamente più completo e più fluido nei movimenti rispetto a Sorgi. “All’inizio del match – dichiara Horansky a fine partita – soffrivo più che altro il fatto che le palle nuove prendessero molto spin, rendendo molto più arrotati i colpi del mio avversario”.
Dopo il parziale iniziale tutto di marca carioca, tocca a Horansky mettere a segno un contro-parziale di 13-3 con il quale ricuce la fuga iniziale di Sorgi, incapace di sfruttare una palla break per il 3-1. Il nativo di Piestany, vincitore del titolo di doppio agli scorsi Australian Open, è bravo a sfruttare alla perfezione le debolezze dalla parte sinistra del suo avversario e a punire la posizione eccessivamente difensiva del brasiliano, vittima di pregevoli palle corte da parte dello slovacco. Il susseguirsi di break e contro break che caratterizza la parte centrale del primo parziale, si risolve in favore dello slovacco che, dopo aver mancato una prima volta, sul 5-4, l’opportunità di servire per il set, chiude con il punteggio di 7-5.
Nel secondo, Horansky elimina le pause che nel primo parziale avevano tenuto in vita Sorgi, operando il break in avvio e involandosi sul 5-1, prima di chiudere con il punteggio di 6-2. “Avevo preparato al meglio il match dal punto di vista tattico. Giocando Sorgi molto dietro la linea di fondo, sapevo di dover utilizzare molto la smorzata”. Per Horansky è la prima finale in un torneo Under 18 di Grado A, lui che fino a oggi poteva vantare solo due semifinali in tornei dello stesso livello, precisamente a Porto Alegre nel 2009 e alla Casablanca Junior Cup 2010.
A impedire il primo successo slovacco, in campo maschile, agli Internazionali d’Italia Juniores ci proverà quel Patrick Ofner che gli spettatori del Tc Bonacossa hanno imparato a conoscere in occasione della sua vittoria ai danni di Gianluigi Quinzi nei sedicesimi. Quest’oggi il 18enne austriaco è stato agevolato dalla giornata no del numero 1 del seeding, il boliviano Hugo Dellien, autore di ben 30 errori gratuiti: 6-3 6-4 il punteggio in favore di Ofner che ha confermato le sue eccellenti qualità di regolarista, non disegnando alcune pregevoli sortite offensive, come la splendida volèe di rovescio con cui ha chiuso l’incontro, prima di correre ad abbracciare il padre. “Non mi sembra vero. E’ un sogno che diventa realtà – dichiara a caldo l’austriaco – Ho rischiato grosso di uscire al primo turno contro il messicano Luis Patino. Ero sotto 5-3 nel primo set (poi vinto 7-5, ndr) e 3-1 nel terzo, prima di chiudere per 6-3”. Le qualità di combattente del tennista di Klagenfurt non si discutono. Come non è in discussione la grande umiltà palesata in questi giorni. “Non credo di avere un colpo migliore di altri. Sicuramente non è il servizio, che dovrò migliorare decisamente se vorrò essere un giorno tra i migliori”. Quella di domani sarà la sua prima finale in un torneo di Grado A contro un avversario affrontato di recente in Australia al “Loy Yang Traralgon International 2011”. A imporsi in quell’occasione fu il tennista slovacco per 6-3 6-3. Da allora, però, l’austriaco è migliorato esponenzialmente, se si pensa che, prima di questa settimana, aveva vinto solo un incontro in un evento di Grado A, allo scorso Orange Bowl.
COSI’ IN TV – Le finali saranno trasmesse in diretta da “SuperTennis”, la tv della Fit, a partire dalle 14.
SEMIFINALI DONNE
[1] Irina Khromacheva (RUS) b [3] Natalija Kostic (SRB) 6-1 7-5
[6] Danka Kovinic (MNE) b [Q] Iva Mekovec (CRO) 6-3 6-1
FINALE DONNE
[1] Irina Khromacheva (RUS) vs [6] Danka Kovinic (MNE)
FINALE DOPPIO DONNE
Irina Khromacheva (RUS)/ Danka Kovinic (MNE) b Miho Kowase(JPN)/Miyu Kato(JPN) 6-2 6-3
SEMIFINALI UOMINI
Patrick Ofner (AUT) b [1] Hugo Dellien (BOL) 6-3 6-4
[7] Filip Horansky (SVK) b [8] Joao Pedro Sorgi (BRA) 7-5 6-2
FINALE UOMINI
Patrick Ofner (AUT) vs [7] Filip Horansky (SVK)
FINALE DOPPIO UOMINI
Liam Broady (GBR)/Oliver Golding (GBR) b Mitchell Krueger (USA)/Shane Vinsant (USA) 6-3 7-6(6)
TAG: Mondo Junior, Trofeo Bonfiglio
4 commenti
Quinzi risulta essere fuori di 6 posti per fare le quali al roland garros junior.
Qualcuno sa se ha intenzione di farle?
Che tocco Ofner! Un Cipolla al Cubo! 😯
@ Andreas Seppi (#519000)
Ormai è una costante. Chi batte Quinzi arriva molto avanti. Nei sorteggi non è molto fortunato.
hai capito questo ofner! il nostro quinzi a questo punto ha perso con il finalista! che sfiga…chissà se l’avesse beccato più avanti…di certo il nostro Quinzi ci avrebbe regalato grandi soddisfazioni