Numeri di Vitas: L’ansia da Cipolla
Solo il tennis sa offrire spettacoli come quello di lunedì sera a MADRID. Lo spettacolo di un atleta impazzito, innervosito, invecchiato di 10 anni nel giro di 3 ore, arrivato rasato e in ordine e uscito dal campo con la barba alla “Serpico” e un disordine mentale ad alto rischio psicosi. Voglio dire: se corro gli ottocento metri devo semplicemente pedalare più forte degli altri , si un minimo di tattica certo ,ma giusto quella che è capace di elaborare un individuo normodotato ,se non ho la gamba giusta mollo e mi defilo alla chetichella. Il rischio di giocarmi, se pur per qualche ora, il mio sistema nervoso non c’è.
Se sono un medio massimo e salgo sul ring posso impazzire soltanto in seguito ad un forte trauma cranico, non certo per capire come sottrarmi agli uppercut o ai ganci del mio sfidante, e comunque prima di impazzire finirei sicuramente al tappeto. Per non parlare degli sport di squadra dove la sostituzione mi può togliere dall’impaccio di una serata in cui non ho visto palla.
Nel tennis no, se non trovi la strada giusta per uscire da una situazione ingarbugliata che ti consuma la mente e il fisico hai due opportunità: 1) fingere un infortunio al vasto mediale 2) emulare Chuck Noland (RODDICK sembrava lui al 1499esimo giorno sull’isola), il protagonista di Cast Away interpretato da Tom Hanks.
Questo è quanto è accaduto ieri al “povero” RODDICK, imbrigliato dal gioco di CIPOLLA, esasperato dalla mancanza di una via di uscita, spossato dalla fiera resistenza del romano, esausto, sfinito,infastidito dal pubblico composto e irritato dal giudice di sedia perfetto,insomma se la partita fosse durata un altro paio d’ore si sarebbero palesati certamente i disturbi somatici tipici di una grande crisi isterica di cui, invece abbiamo visto solo le avvisaglie. A causare tale sfacelo nella già traballante personalità dell’americano ci ha pensato il nostro FLAVIO CIPOLLA, favoloso nel ruolo di “rompicoglioni.”
Non vorrei essere riduttivo con questo termine ma credo che chi ha visto questa partita ne comprenda appieno il significato. E poi il mio è il più grande complimento che posso fare al nostro tennista. Quanti tennisti sono in gradi di vincere una partita solo col servizio??? Tanti. Quanti tennisti sono in grado di vincere una partita menando di dritto senza spremere più di tanto le meningi? Tanti. Quanti , invece sono i tennisti in grado di vincere la partita mandando al manicomio l’avversario? Pochi.
Da ieri CIPOLLA è tra questi, anzi, vi dirò, se fossi io a capo dell’ATP promuoverei un nuovo tipo di vittoria nel tennis come nella BOXE : ko neurologico, o psichiatrico, fate voi , si concede nei casi in cui (come ieri) mentre da un lato del campo c’è un giocatore che mostra la serenità di un uomo in pace con se stesso , felice e ben disposto verso gli altri, dall’altro ce n’è uno che se avesse un bazooka al posto di una racchetta non esiterebbe a puntarla proprio su chi fa sfoggio di cotanta letizia. Per non parlare poi di quanti sono i tennisti in grado di far piovere esattamente sulla testa dell’avversario, per lo più al coperto. Ieri, chi ha visto la partita si è accorto che ad un certo punto, magicamente, sotto al berrettino dell’americano pioveva.
Era pioggia, vi assicuro (e non sudore come molti di voi hanno pensato banalmente) e la nuvola di CIPOLLA era piombata proprio su di lui sin dall’inizio della partita. Un miracolo. E il RODDICK versione tennista scorretto quando mai lo rivedremo o l’abbiamo visto?? Mai. Ieri un secondo rimbalzo non visto dal giudice di sedia e portato in saccoccia senza colpo ferire???? O avrà perso in coordinazione oculomotoria, il buon RODDICK ,oppure quel far finta di niente rivelava il timore malcelato di incombenti e grossi problemi da risolvere sul campo da tennis. Mi piace descriverla così la vittoria di FLAVIO CIPOLLA, senza entrare nel tecnico, senza parlare dell’americano che sulla terra è meno ostico, senza parlare del servizio efficace e profondo come non mai del nostro tennista, senza chiedermi perché a questa età e non prima, senza pensare “ah se giocasse sempre così..”, senza chiedermi cosa succederà con Llodra.
E’ stata una partita fantastica, chi l’ha vista dal vivo si sarà esaltato, chi come me l’ha vista da casa ho goduto di 3 ore di ottimo tennis con annesso ottimo tennista italiano. E se qualche neofita si fosse casualmente sintonizzato su SKY intorno alle 7 di ieri sera si sarà certamente innamorato di questo sport, o in alternativa potrà trovare materiale a iosa per poter scrivere un manuale di psichiatria, che ne so: depressione, sdoppiamento della personalità, mutamenti repentini di umore,disturbi affettivi, ansia. Materiale su tutte quelle sofferenze sommerse che CIPOLLA fa emergere.
“VITAS GERULAITIS”
(luca s. 28,11,72)
TAG: Cipolla, Numeri di Vitas, Roddick
Sublime il paragone di A-Rod con Serpico!! 😀
Cmq quando Cips ha chiuso la partita tirando addosso, secondo me ha avuto per un secondo paura di prenderle (letteralmente) da Roddick.. era completamente alienato l’americano!
@ Fabio adora Maria Kirilenko (#509768)
ciao Fabio e grazie, ormai è molto tempo che scrivo qui su LIVETENNIS, molti di voi conoscono il mio stile un pò particolare.è stato un articolo scritto di getto poco dopo la fine del match,avrei potuto farne a meno??? No.
saluti
LUCA
Questo è il punto, con Cipolla incassa la ladrata, con Federer ammette il doppio rimbalzo.Fair Play con quelli famosi che hanno successo, disprezzo per chi non è tale.
Fuori dal campo Roddick è simpatico e brillante. Molto stimato dai suoi connazionali. Chiaramente gli perdonano intemperanze caratteriali dovute al fatto che odia perdere, soprattutto se incontra personaggi non conformi allo stereotipo del vincente rischiando di perdere lo stesso!
mi mancavano i tuoi articoli così fuori dagli schemi!
hai ragione su tutto, è la vittoria della tattica e del cervello sui muscoli o forse del cervello più pochi muscoli(ma buoni) sui soli muscoli!
la bastardata del doppio rimbalzo non ammesso dall’americano me lo farà stare antipatico d’ora in poi!
labai labai grazus!
PEr la prima volta leggo un articolo scritto coi controcoglioni, come sempre dovrebbe essere. Complimenti. Continua a scrivere.
Quoto.
è nato da quel famoso match point sul servizio di Verdasco a Roma:
Roddick non sfrutta un match point sullo 0-40, concedendo allo spagnolo di ripetere il servizio dopo che una sua seconda palla, chiamata fuori, viene invece giudicata da Andy buona. Il servizio di Verdasco aveva, in realtà, toccato la riga. Roddick se ne accorge ed evita al giudice di scendere a controllare, cancellando il segno. Da qui il “mito” di ROddick, che poi ne combina di cotte e di crude, ma si porta dietro l’etichetta di “campione di sportività”.
dimentichi anche le varie partite con Tipsarevic, da quelle di Wimbledon (dove non ha fatto bella figura dal punto di vista caratteriale) ma soprattutto a NY allo U.S. Open 2010 quando si è messo a insultare una giudice di linea per un fallo di piede e a tirare avanti la lite per diversi game…
non ho mai capito sinceramente da dove è nato il mito “Roddick giocatore sportivo” bah
La mentalità Americana del quick fix, del servizio come arma rapida di vittoria, della forza rapida e irresistibile che ti rende la vita facile si è scontrata con il sacrificio di chi non ha nulla per batterti eppure ci riesce inopinatamente! 😎 Scontro tra mondi contrapposti e incomunicabili come avevo immaginato. Antipodi che si manifestano su un campo da tennis.
senza federer e cipolla roddick avrebbe vinto piu’ partite
Il fatto che Roddick non mandava giu’ il fatto che le stava prendendo da uno meno forte ci stà, perchè sfido chiunque ad essere messo in bambola da uno che sta oltre 150 posizioni sotto rispetto a te. Anche gente come Rafa, Roger, Novak ecc. sarebbero indispettiti da tutto questo. Ma il vero campione si differenzia appunto dalla sportività in tutti i sensi. Essere campione vuol dire anche saper perdere e accettare la sconfitta dignitosamente e con classe, anche perchè io penso che la sconfitta non va vista come tale, ma come una lezione da intraprendere ovvero come un pretesto per analizzare i propri errori e tutti gli aspetti del match che ti hanno portato alla sconfitta, in modo tale da non ripeterli piu’. Detto questo, quello che non ho approvato di Roddick è il fatto che abbia rotto la racchetta, o meglio l’ha gettata a terra una volta, e poi come se non bastasse, si è rivolto all’arbitro dicendo qualcosa come “vuoi darmi un warning?”, e a quel punto l’ha scagliata di nuovo verso il braccio sinistro della panchina rompendo tra l’altro un leggerissimo pezzetto di spigolo, non so se l’avete notato. Insomma non è sicuramente un comportamento di un giocatore del calibro di Roddick. Ogni tanto può succedere di perdere con uno piu’ scarso, e se succede te la tieni e basta, senza fare tutte queste scenate. Ecco vedete, per questi episodi altro che warning, ci vorrebbe una bella squalifica di 4-5 mesi, così poi vediamo se non si moderano un pò, e che cavolo!!!
Bellissimo articolo, davvero interessante.
Bravo..
Roddick è un “campione” di sportività con chi vuole lui (Roger, Rafa, Nole, Murray, con i più forti insomma): altrimenti tende all’autarbitraggio e alla becera prepotenza.
io ricordo un’altra partita in cui roddick era impazzito e scorretto a dir poco: quella di wimbledon 2005 contro bracciali…
Ho visto solo l’ultimo set e confesso che vedere Roddick così scorretto e polemico mi ha sorpreso e mi è anche dispiaciuto. Ora ho capito perchè, non è lui che è impazzito, è Cipolla che lo ha fatto impazzire. Bell’articolo
complimenti…bellissimo il passaggio sulla boxe…ps. la panchina che ha sfondato roddick l’hanno cambiata poi? 😀