Quando la Rai non tramise in diretta la finale di Davis del 1976. Sport in Tv, episodi e storie italiane
Lo sport ha avuto da sempre un ruolo di grande importanza nella storia della televisione. Massimo De Luca e Pino Frisoli ci raccontano questa avvincente storia in “Sport in Tv” (Rai Eri, 192 pagine, 16 euro), un libro divertente e piacevole da leggere dove si svelano tanti episodi legati allo sport che hanno fatto la storia della Tv e, un po’, dell’Italia.
Si parla anche di tennis, in particolare della finale di Coppa Davis del 1976, Cile-Italia, che non venne trasmessa in diretta dalla Rai per ragioni politiche, ma solo in differita sulla Rete Uno, dopo il rifiuto del Tg2, al quale sarebbe inizialmente spettata la telecronaca. All’epoca infatti Tg1 e Tg2 avevano due distinte redazioni sportive che si dividevano la programmazione sportiva.
Da non perdere anche tutto il resto, dalla prima partita di calcio trasmessa in Tv in Italia, Juventus-Milan (5 febbraio 1950) alla prima diretta del Giro d’Italia (12 maggio 1953); dal primo Gran Premio di Formula Uno trasmesso (Monza, 13 settembre 1953) alla nascita di trasmissioni storiche come “La Domenica Sportiva”, “90° minuto”, “Eurogol”, “Il processo del lunedì”, “Mai dire gol”; i programmi sportivi delle Tv della Svizzera italiana, di Capodistria e di Montecarlo; e poi i primi eventi sportivi trasmessi da Canale 5; la nascita della Tv a pagamento e della pay-per-view.
Da questo libro, consigliato a tutti e ricchissimo di aneddoti e curiosità, è possibile capire come sia cambiata negli anni la programmazione sportiva sulla Tv italiana.
Per saperne di più
http://pinofrisoli.blogspot.com/2010/04/sport-in-tv-il-nuovo-libro-di-pino.html
C’è anche un documentario molto interessante: La maglietta rossa di Mimmo Calopresti che parla appunto della finale davis
Io ho copiaincollato, ecco il link: http ://www.blitzquotidiano.it/sport/coppa-davis-1976-panatta-e-la-maglietta-rossa-provocazione-contro-pinochet-124851/
Mi dispiace se alcune notizie sono inesatte.
@ carmineliberto (#504609)
Il capitano non giocatore era Nicola Pietrangeli. La maglietta rossa fu indossata nel doppio dalla coppia Panatta-Bertolucci.
In ballo c’era qualcosa di più importante di una Coppa Davis,forse solo la Juve è arrivata a tanto (Heysel).
Certo, fa ridere pensare che la RAI voleva boicottare il Cile quando l’Italia è una colonia degli stati uniti i cui servizi segreti…..vabbè….ci siamo capiti.
Oggi, gettate via le maschere, la partita sarebbe trasmessa tranquillamente.
io l’ho appena ordinato su amazon, prezzo imbattibile..
Ecco un ricordo, fonte Blitz quotidiano
«La maglietta rossa era una provocazione nei confronti di Pinochet». Adriano Panatta ritorna sulla finale di Coppa Davis vinta nel 1976 in Cile, quando il Paese sudamericano stava vivendo il regime del dittatore legato alla destra.L’ex tennista azzurro ricorda quei giorni: le proteste dell’estrema sinistra che invitava a disertare la trasferta, la diffidenza del capitano Paolo Bertolucci quando Panatta gli confidò il desiderio di indossare quell’indumento. «Tu sei matto – rispose il coach – qua se va bene ci sparano. Se va male non ci voglio neanche pensare».
L’atleta italiano ricorda anche con dolore le parole offensive giunte dai manifestanti di sinistra, che recitavano slogan come «Non si giocano volée con il boia Pinochet», oppure «Panatta milionario, Pinochet sanguinario». Per questo Panatta, che si definisce “di sinistra”, accolse con entusiasmo il via libera da parte di Enrico Berlinguer: il segretario del Pci non condivideva infatti che il trofeo fosse lasciato nelle mani del regime.
Uhm.. sembra interessante.. va dritto nella mia wish list
@ pinkfloyd (#504540)
Si nota un leggero giudizio politico 🙄
Fosse stato oggi, l’avrebbero -tranquillamente- trasmesso sulla RAI l’incontro contro il Cile del dittatore fascista Pinochet 😮 🙄
E avrebbero -tranquillamente- trasmesso anche un’eventuale incontro Italia-Libia…
Massimo De Luca la pacatezza al potere