Crisi economica Challenger, Copertina

Crisi nel circuito challenger: Vengono cancellati anche i tornei di San Luis Potosi e Quito

15/03/2011 13:53 17 commenti
La crisi del circuito challenger
La crisi del circuito challenger

La crisi economica colpisce sempre di più il circuito challenger.
Dopo il torneo di Sao Jose dos Campos, vengono cancellati dal circuito anche i tornei di San Luis Potosi (in passato Paolo Lorenzi approdò per due volte in finale nel 2006 e nel 2009) e il challenger di Quito.

I due tornei sarebbero dovuti iniziare rispettivamente il prossimo 18 e 25 aprile. La motivazione è la mancanza di sponsor.

Le due manifestazioni non sono riusciti a trovare partner commerciali per far vivere i rispettivi tornei.


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pino (Guest) 16-03-2011 08:09

i tornei challengers sono fatti per chi arranca nel mondo del tennis…

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federer (Guest) 16-03-2011 01:00

Scritto da amoBaghdatis
mi sono sempre chiesto: ma chi va a vedere i tornei challengers, tranne i super appassionati?

ma che stai dicendo?????vieni a barletta e vedrai quanta gente c’è!!!
torneo che in 14anni di vita ha visto vincitori giocatori del calibro di nadal(nel 2003),gasquet,almagro,carlos costa,mantilla e bruguera,per non parlare di altri giocatori forti che hanno perso al primo turno(murray,per fare un esempio)…questo testimonia il fatto che ogni anno l’entry list è molto buona e che quindi il torneo è abbastanza prestigioso…

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GIALAPPA SBANDY REMIX 15-03-2011 18:33

Scritto da Davydenko
Ragazzi io seguo da ormai un paio d’anni il torneo Futures di PORTO TORRES.Come organizzazione è credo il futures piu organizzato in Italia.Puo far concorrenza anche a vari Challenger.E C’è sempre un discreto pubblico sugli spalti.

Come fai a saperlo ? Conosci tutte le 30 organizzazioni dei futures in Italia ? Prova ad andare a La Spezia, ad esempio.
Oppure a Este.

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GIALAPPA SBANDY REMIX 15-03-2011 18:32

Scritto da amoBaghdatis
mi sono sempre chiesto: ma chi va a vedere i tornei challengers, tranne i super appassionati?

Sicuramente gente a cui piace vedere il tennis veramente dal vivo e non in TV.
Ma se non ci sei mai stato, non puoi saperlo.

I Challengers in Italia sono molto frequentati.
Da Genova, Sanremo, Cordenons, Biella, fino a Napoli, Barletta, San Bendetto, Rimini, godono sempre di un ottimo successo di pubblico.

Se non ci sei mai stato, non puoi dare per scontato l’opposto, no ? Cioè : che nessuno ci vada.

Per quanto riguarda le entrate degli sponsor e gli ingressi gratuiti : è sparito Lugano, che faceva pagare l’entrata. Ed il pubblico che entrava era tanto. Ed era seguito anche dalla rete nazionale svizzera RSI che lo sponsorizzava addirittura !

Già detto : il challenger è un torneo a visibilità locale.
Se non hai spazio sui mass media, solo la visibilità non lo salva.
Gli sponsor hanno visibilità solo per pochi anni, poi il loro ritorno pubblicitario iniziale sfuma ed occorre rimpiazzarli. A trovarne di nuovi, però.

Per questo è un miracolo che sopravvivino tornei come Manerbio, Oberstaufen ( si paga il biglietto anche li ), Barletta e via dicendo !

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Davydenko 15-03-2011 18:12

Ragazzi io seguo da ormai un paio d’anni il torneo Futures di PORTO TORRES.Come organizzazione è credo il futures piu organizzato in Italia.Puo far concorrenza anche a vari Challenger.E C’è sempre un discreto pubblico sugli spalti. 😀

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iaxx (Guest) 15-03-2011 17:25

Comunque il tennis è per appassionati. C’è da dire che non siamo pochi.

Io seguo il torneo di Cordenons tutti gli anni e nelle giornate finali c’è una discreta presenza di pubblico.

Agli sponsor con interessi localizzati non dovrebbe dispiacere troppo investire in questo genere di eventi. Resta il discorso del ritorno economico, che magari non è uguale in tutte le località

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suro (Guest) 15-03-2011 17:21

@ andrew (#490396)

Già, già, …

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suro (Guest) 15-03-2011 17:13

Scritto da Guylasgrosce
i challenger sono tutti ad ingresso gratuito (o quasi) quindi 0 introiti dal pubblico!una società come BENETTON nella sua treviso STA ABBANDONANDO BASKET E VOLLEY…la crisi è GENERALE e dal punto di vista organizzativo oltre al montepremi ci sono spese che magari comportano un altro 50% di costi.Quindi anche per fare un 30mila mi sa che ci vogliono almeno 50-60 mila €!

Sì, ma Guy, il biglietto è solo una parte degli introiti.

Chi investe in sponsorizzazioni lo fa perché è interessato ad una certa visibilità a favore del pubblico, pagante o meno (certo, meglio se pagante).

E’ vero che molti Challenger sono molto frequentati dagli appassionati così come è vero che altri, evidentemente, non lo sono e chiudono i battenti.

Spesso anche alcuni tornei di altissimo livello (principalmente WTA e principalmente nei paesi arabi) hanno le gradinate vuote (i conti torneranno solo grazie alla vendita dei diritti tv ed alla partecipazionedei ricchi committenti?)

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andrew (Guest) 15-03-2011 16:40

L’Italia nell’organizzazione dei challenger/pulitura del nero non conosce crisi…

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Guylasgrosce 15-03-2011 16:25

i challenger sono tutti ad ingresso gratuito (o quasi) quindi 0 introiti dal pubblico!
una società come BENETTON nella sua treviso STA ABBANDONANDO BASKET E VOLLEY…
la crisi è GENERALE e dal punto di vista organizzativo oltre al montepremi ci sono spese che magari comportano un altro 50% di costi.
Quindi anche per fare un 30mila mi sa che ci vogliono almeno 50-60 mila €!

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xyz 15-03-2011 16:22

OFF-TOPIC TOTOTENNIS :mrgreen:

E’ stata postata la Decima Schedina del Tototennis 2011!!!
Si potrà pronosticare sino alle ore 19 di OGGI (Martedì 15 Marzo)!!
Per giocare, cliccate il link presente nella sezione “Giochi”!

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Gianluca Naso (Guest) 15-03-2011 16:14

Scritto da amoBaghdatis
mi sono sempre chiesto: ma chi va a vedere i tornei challengers, tranne i super appassionati?

Tranquillo, che anche i challenger riscuotono grande interesse tra il pubblico. Io, ogni anno, non mi perdo una singola giornata del torneo di Napoli. L’anno scorso per Volandri-Golubev c’era il tutto esaurito.

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suro (Guest) 15-03-2011 16:08

Sì,
però in questo caso, scusate, non parliamo di tennis sportivo ma di economia.

La cancellazione, la sostituzione, la mancanza di pubblico, ecc., sono legate e determinano la non opportunità economica di investire da parte degli sponsor.

Non è un problema tecnico è un serio problema di mancato ritorno economico dall’investimento pubblicitario.

Problema acuito dalla crisi economica da determinato dalla mancanza di un sufficiente pubblico.

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Pato 15-03-2011 15:29

In ogni caso, accade ogni anno che vengano cancellati tornei e soppiantati da nuovi in altre località. Ad esempio quest’anno non ci sarà quello di Sunrise, storico challenger a cavallo tra i due Master 1000 americani. Infatti, è stato sostituito da quello di le Gosier in programma questa settimana.

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Max (Guest) 15-03-2011 15:28

@ Davydenko (#490376)

hai perfettamente ragione davy 🙂

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Davydenko 15-03-2011 15:20

Scritto da amoBaghdatis
mi sono sempre chiesto: ma chi va a vedere i tornei challengers, tranne i super appassionati?

Guarda che i Challengers non sono stati datti a favore del pubblico.Ma a favore dei giocatori di Media-Bassa fascia,per poter permettere a quest’ultimi di cercare di guadagnare punti per poi sbarcare nel mondo degli Atp.E’Ovvio che i challenger non sono seguito tantissimo dagli spettatori,ma ci sono dei Challenger che hanno più pubblico di alcuno Atp 250.Poi se vuoi vedere del Tennis vai a Wimbledon e fatti l’abbonamento per i campi secondari,come quello che ho io 😉

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amoBaghdatis (Guest) 15-03-2011 14:51

mi sono sempre chiesto: ma chi va a vedere i tornei challengers, tranne i super appassionati?

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