Gulbis In Fundo

Ernests Gulbis classe 1988, n.21 del mondo

Ci sono episodi che spiegano una carriera. A volte possono spiegare una mancata carriera. Non sarà questo il caso, lo spero, ma ciò che successe nell’ottobre del 2009, in quel di STOCCOLMA la dice lunga sulle attitudini extrasportive e le “sbroccate” di uno dei maggiori talenti del tennis mondiale : ERNEST GULBIS.

Certamente il lettone non sarà l’ unico atleta che ama crogiolarsi tra donzelle di svariate razze, cultura e religione eppure colto in fallo, il buon ERNESTO solleticò la curiosità degli organi di stampa che si fiondarono sulla notizia con estrema velocità e comprensibile gaudio. E meno male che l’ATP non organizza tornei in IRAN, SIRIA o in qualche altro paese musulmano di quelli “doc” , in tal caso se al giovane GULBIS fosse partito l’ imput erotico ci saremmo ritrovati la sua bella testolina riccia servita su un luccicante vassoio d’argento come premio per il vincitore del torneo.

Ora, ci sono alcune cose incomprensibili in tutto ciò, a mio parere. Uno: sono un tennista e pieno di soldi , in questo caso, date le sue origini benestanti ri-pieno di soldi, cioè pieno due volte. Non sono stra-bello ma neanche dall’ aspetto preoccupante tipo STEPANEK , possibile che devo pagare per appagare (mi si perdoni il bisticcio) le mie pulsioni giovanili?? Due: giro il globo per un anno intero con due o tre capatine in GERMANIA dove il mestiere più antico del mondo è legale, atterro finanche in OLANDA per un paio di volte l’anno e non aggiungo altro, giungo persino a ROMA dove la prostituzione è quasi un affare di stato….no! Voglio pagare una donnina in SVEZIA, dove è reato soltanto comprare prestazioni sessuali e te la cavi con una multa o una detenzione in carcere.

Così, giusto per finire un po’ sui giornali visto che per quanto riguarda i risultati non ci finisco molto spesso. Detto, fatto. In questo episodio, meglio, nella rilettura dell’episodio che ho appena fatto rivedo il GULBIS tennista: incomprensibile.

Effettivamente fino ad allora, il forte tennista lettone latitava e parecchio tra i tornei atp, alimentando a più riprese un insipido dibattito circa la mancanza di “fame” di chi come lui ha speso i suoi giorni da adolescente nell’ agio più totale. Ma quanto talento ha ERNEST???? Io, lo dichiaro sin da subito ho un debole per lui, vederlo giocare a tennis è uno spettacolo ha i colpi del numero 1 in alcuni frangenti davvero esprime un tennis splendido. Salvo poi, aimé, iniziare a sparare dritttoni in corridoio larghi 50 centimetri e rovesci in rete in continuazione e in numero di almeno 3 di seguito, come se glielo avesse prescritto un medico : “allora, senti ERNEST per guarire dai tuoi problemi col tennis devi prendere 5 corridoi a destra col rovescio, 5 corridoi a sinistra col dritto ogni 6 games e buttare la palla in rete gratuitamente almeno 8 volte a set”. Perché lui esegua a dovere i dettami del suo medico egli gli somministra un farmaco: “FUORIGIRI GULBIS” potremmo chiamarlo così.

E’ più il talento che ha o quello che butta?? Una semifinale a S.PIETROBURGO nel 2006 fu il primo squillo di quella che appariva una carriera importante, gli avversari battuti però non rendevano giustizia al suo tennis: il più alto in classifica era ROBIN VIK n.81 (da non confondere con VINK centrocampista anni 90 del GENOA).

Nel 2007, quarto turno agli US OPEN dove sconfisse ROBREDO prima di arrendersi a MOYA, presagio della piccola esplosione del 2008 quando da buon tennista aristocratico frequentò il salotto buono di PARIGI (R.Garros) fino ai quarti e quello meno chic ma ugualmente ambito di CINCINNATI (parliamo di MASTER SERIES).

Proprio mentre palesava una chiara propensione per i tornei per i quali i nostri tennisti palesano una atavica avversione, quelli che fanno la storia del tennis, ecco una stagione andata a pu…..il 2009, appunto. Undici primi turni e tredici secondi turni nel momento in cui molti lo attendevano al grande salto tra i big del tennis mondiale: un vero e proprio tonfo, non lenito dai quarti di S.PIETROBURGO soprattutto per l’ epilogo contro ZEBALLOS il re del circuito challenger di quell’anno, né dalla semifinale di TOKYO troppo poco per chi sembrava fosse un predestinato. Eppure, quel fine 2009 fu una vera e propria sveglia per il lettone. Ora, stabilire se gliel’ abbia data il decente finale di stagione o l’indecente contrattempo d’ottobre, è un esercizio improvvido
Quarti a DOHA, semifinale a MEMPHIS (sconfitti BERDYCH e STEPANEK) preludio del suo primo titolo in carriera a DELRAY BEACH ad inizio 2010. Me lo sarei aspettato altrove, il suo primo titolo, data la sua predetta propensione per i tornei di alto livello.

La prima parte del 2010, fantastica: quarti a MADRID e BARCELLONA e un’ incredibile torneo a ROMA dove ebbe la meglio anche su FEDERER prima di arrendersi non senza aver combattuto contro NADAL in 3 set. Poi, un lento spegnersi con un terzo turno a CINCINNATI e PARIGI BERCY , più un quarto a BANGKOK con un bye al primo turno ed un goodbye firmato GARCIA LOPEZ. Insomma,la sveglia è durata poco, giusto il tempo di firmare il suo B.R. (N.22) di mostrare ancora troppo sporadicamente il suo grandissimo talento e stop: semi-sparito di nuovo.

Deve fare 23 anni quest’anno e ha un po’ di lavoro arretrato, deve recuperare il tempo perduto o non rimarrà altro che un altro talento buttato al vento. Da suo tifoso e amante del tennis, in questo momento della stagione in cui ci si cimenta in pronostici sui possibili top ten futuri io voglio aspettare lui, del resto GULBIS in fundo………………

“VITAS GERULAITIS”
(luca s. 28,11,72)