Italiani – Giacomo Pirozzi: “Non sono molto soddisfatto per come è andata la stagione a livello internazionale. C’è troppa differenza economica tra i top 100 e quelli che vengono dopo”
Questa un’intervista a Giacomo Pirozzi. Giacomo quest’anno ha raggiunto come miglior risultato il secondo turno nel future Brasile F2.
Molto interessante quando Giacomo ci parla delle difficoltà a giocare a livello internazionale, per poi anche se diventi un top 200, non si rientra purtroppo nei costi.
Il tuo bilancio della stagione 2010
Non sono molto soddisfatto per come è andata la stagione a livello internazionale. Sai bene che di conseguenza anche la classifica nazionale ne risente. Anche se hai fatto dei buoni risultati a livello Open.
Ma queste sono le regole e bisogna accettarle. Sono invece molto soddisfatto di come mi sono espresso in Serie A1 e di come la mia squadra (CT le Rocce) ha concluso il campionato raggiungendo i play off.
Qual è stato il tuo match più bello della stagione
Sicuramente la partita migliore che ho disputato quest’anno e stata quella al futures in Brasile dove dopo essermi qualificato ho vinto contro Thiago Lopez 7/5 al terzo, in quel periodo era n.340 ATP.
I tuoi obiettivi nel 2011 ed i prossimi tornei
Gli obiettivi per la prossima stagione sono quelli di cercare di diventare 2/1, anche perche secondo me investire a livello internazionale tanti soldi all’anno e poi comunque anche se si arriva in una posizione di tutto rispetto tipo 200 ATP (e nn è sempre facile arrivarci presto) e poi non avere ritorno economico, non mi da motivazioni e si fa fatica.
Nel circuito ATP c’è troppa differenza economica tra i top 100 e quelli che vengono dopo.
I miei primi tornei saranno sicuramente Open, per adesso mi preparo per quelli.
Ringraziamo Giacomo per la disponibilità e la gentilezza
TAG: Italiani, Pirozzi
Bravo, già il fatto che dici che non sai giocare a tennis è una buona prova di umiltà.
Ti do solo un consiglio che ti potrà aiutare sempre e comunque nel tuo proseguo come atleta, ma che vale credo in generale per tutti i campi d’attività della vita in dichiarazioni pubbliche:
Non parlare MAI di soldi e non lamentartene MAI!
Quando entri in quel campo di discorsi ci perderai sempre e comunque per cui visto che nessuno te lo verrà a chiedere non iniziare mai te l’argomento, tantomeno per lamentartene!
Poi io personalmente credo che ogni tennista trova la propria collocazione naturale nel ranking partecipando ai tornei che trova a portata di tiro nel proprio territorio. Se uno ha bisogno di viaggiare fino a Timbuctù per trovare il Future che gli da possibilità di successo mentre quello vicino casa lo da spacciato, qualsiasi risultato venga fuori forse sarebbe falsato perchè ottenuto più con furbizia che valore sul campo.
Mi ricordo l’anno scorso Luigi D’Agord, uno che poi ha mollato il tennis per studiare medicina credo (tanto di cappello per la scelta), ha fatto il tour di tutti i tornei dell’asia Future vincendone a man bassa, salendo di brutto il ranking fino a riuscire a partecipare alla quali dell’ US Open, lì ha perso subito e poi ha preso la sua importante scelta di vita. Ok riuscire a far su il ranking aveva uno scopo preciso per quel ragazzo (fare una prova decisiva per poter decidere del proprio futuro) ma poi di fatto avere il ranking di 800 piuttosto che 300 non ne ha fatto un giocatore di tennis ne peggiore ne migliore e sì gli ha dato le possibilità di provare le quali ma non certo di entrare in un tabellone da Slam.
Cosa volevo dire con tutto questo pirulozzo, te gioca i Future e le quali dei Challenger a portata di tiro che di sicuro non mancano (pensa che disastro sarebbe stato per te nascere in Corea piuttosto che in Italia per esempio) e trova il tuo naturale collocamento tennistico dove puoi giocare senza doverci investire e sii fiero di quello che riesci fare e punto.
E’ chiaro che se uno è Grigor Dimitrov o Ernst Gulbis e hai 18 anni e sai benissimo che tra pochissimo sarai un top10 o giù di lì allora magari merita investire e spendere per accelerare i tempi ma se sei conscio o anche solo incerto dei tuoi limiti allora seguire le strade conservative (anche se più lunghe) è la scelta più sensata.
Quelli che ti diranno che la programmazione dei tornei e le scelte dei tabelloni sono fondamentali per la carriera sbagliano, l’unica cosa che conta nello sport è come renderai te in campo e soprattutto i risultati che riuscirai ottenere sul campo.
Guarda sono contento che hai risposto così almeno ho potuto capirti un po’ meglio e dare un peso relativo alla dichiarazione dell’articolo (a questo punto mi devo arrabbiare con la redazione: “ma invece di censurare le mie parolacce dovreste prima censurare le risposte ingenue di questi ragazzi che cavolo!” :mrgreen:) ti auguro buona fortuna per il tuo proseguo.
PS
che oggigiorno “pur non sapendo giocare a tennis si riesca ottenere dei grandi risultati” è un problema dello sport che io da nostalgico delle racchette di legno e del tennis solo tecnica e talento di altri tempi non mi trova molto daccordo anche se ahimè è triste realtà e Nadal ne è l’esempio emblematico.
PPS
Io e Datecci il nostro tempo per giocare l’abbiamo passato, io personalmente se gioco ancora lo faccio a livello di scapoli-ammogliati ma grazie comunque per il consiglio e l’incoraggiamento 😆
Vale pure per chiudinelli 😉
Tifoso scoraggiato talmente ke sei scoraggiato…ke nn capisci qnd uno scrive …. Te lo faccio capire in parole povere ( io nn so giocare a tennis ma grazie al mio spirito di lotta sn arrivat a giocare in serie A1.. E a stare nel Rnk ATP …e qnd entro in campo nn ho paura di nessuno QSta e la mia forza )io mi reputo fortunatissimo e il tennis mi ha cambiato la vita …e ti RIPETO anke perke dalle mie parti la realtà della vita nn e così semplice …!!!! Ti do un consiglio ke aiuta la tua frustrazione … Buttati anke tu nella mischia del tennis …. E nn ti preoccupare nn bisogna saper tanto usare la rakketta per vincere partite importanti…basta ke hai qlkosa dentro ke va oltre il gioko e i valori tecnici !!!!!
Come al solito, mi trovo d’accordo su tutto… ma in linea di massima ciò che mi lascia “alibito” e che da come parla Pirozzi, sembra che se lui volessè… potrebbe arrivare nei primi 200!!! 😯 😯 😯
Va bene tutto, e con tutto il rispetto per Pirozzi… ma è un giocatore abbastanza modestissimo (mi limito a dire solo questo, per non mancargli di rispetto). Personalmente credo che si debba mettere l’anima in pace, e rinunciare ai suoi Sogni di Gloria.. al suo posto giochereì solo ed esclusivamente i Tornei Open e la Serie A (e al massimo qualche Futures qua in Italia ogni tanto).
Guarda che nessuno ti biasima se non sei Nadal, ma tu non trovare alibi nel fatto che non vale la pena sbattersi per arrivare ad essere il 200 del mondo che tanto non si guadagna..
Perchè a leggere una frase come quella riportata sopra sembra quasi che tu dica di esserne anche in grado ma che tanto se poi non guadagni non serve sbattersi.
Questo è orrendo perchè ricordiamoci sempre che il tennis come il calcio come il basket, la pallavolo, la pallamano, l’atletica, il cannottaggio e anche il tamburello SONO SPORT, che ormai si sia arrivati a pensare che sono mestieri è frutto della spettacolarizzazione e della degradazione morale causata dai soldi che girano in certi sport (non tutti per me il campione del mondo di canottaggio vale moralmente ed eticamente 10x il campione del mondo di golf o del tennis).
Lavorare è qualcos’altro rispetto a giocare a tennis, fidati che te lo dice uno che lavora e non sono un bamboccio che piglia i soldi da qualcun’altro senza far nulla.
Se uno riesce a campare giocando a tennis anche senza bisogno di diventare ricco è già ben fortunato, ricordati che c’è gente che per campare va in miniera, lavora nei cantieri, lavora in fabbriche dove si respirano schifezze ogni giorno (io personalmente già non facendo nulla di queste già mi sento un privilegiato e un fortunato).
Vallo a dire a quelli che non vale la pena impegnarsi a diventare il numero 200 del mondo perchè non ne vale economicamente la pena.
Massì scherzavo dai, lo so che quelle barrette non sono lì per “tapparmi la bocca” ma per il “mutuo rispetto” perchè altrimenti mi avreste cancellato i post per intero 😉
Concordo. Ormai il tennis è diventato uno sport davvero durissimo.
Scusate per l intrvento ma dop Qst cose Ke ho letto mi sembra doveroso !!già l ho spiegato anke in altre interviste …. E qst Ke vi sto per dire vi farà capire ke cos e davvero l umiltà !!sn un giocatore nn molto forte tecnicamente … Ma spesso vinco con persone molto più forti di me ….e tt Qst grazie al mio spirito di lotta e di costruire qlkosa nella mia vita grazie a Qsto sport… Sapete perke qui dalle mie parti la realtà nn e così semplice …. Io conosco bene i miei limiti e so Ke magari in certe posizioni nn ci posso arrivare ..e perke dev provare ad investire 40 Mila euro l anno per tornei e togliendo qlli ke servono per altre cose…. E magari a 27 anni arrivare intorno ai 400..e Cmq nn essere nessuno e nn guadagnare un cavolo … Io invece l ho capito prima e crederemo grazie all attività ke ho svolto Ke nn e qlla internaz ho investito in una attività ke ovviamente nn gestisco io personalmente perke sto sempre fuori per tornei e allenamenti… E credetemi io sn molto orgoglioso di qllo ke ho fatto grazie al tennis… !!! Qsto sport prima era d élite … Adesso c e gente cn una fame dentro ke vi mangia cn una sguardo solo figurati in campo….troppo facile commentare senza conoscere le realtà degl altri ….soprattutto qlli ke commentano e hanno i babbucci e le mammine ke gli riempiono le tasche ogni giorno senza fargli capire ke nella vita la fame ti può far arrivare in posti dove il tuo talento nn può … Un saluto
Il fatto che la distribuzione dei premi sia così concentrata fa rimanere il tennis uno sport d’elite per gente con disponibilità economiche iniziali ingenti. E’ anche vero che gli spalti spesso anche per eventi di buon livello rimangono vuoti per cui non si può pretendere la luna perchè si ottiene per l’interesse che si suscita.
Ciao Tifoso, sappiamo che sei un sanguigno (spesso lo fai per spronare i giocatori), ma il limite non bisogna oltrepassarlo perchè prima di tutto ci vuole il rispetto per la persona ed ovviamente per la professione che svolge. In questo sito la censura non esiste (siamo solo per il rispetto reciproco, ma ovviamente si puo’ esprimere qualsiasi idea, come tu hai fatto anche in questo caso). Un caro saluto.
Leggi veloce che qua censurano di brutto: —
ma hanno ragione loro—–va più che bene 😉
Che termine avevi susato?
CURIOSO
“per un mediocre” al posto dei trattini..
cavolo se qua si censura..
*filosofo
Vabbè ma se mi censurano sempre poi come divento filoso io 😥
ok metteteci “mediocre” al posto dei trattini anche se volevo usare un termine più incisivo..
Redazione Tiranna! 👿
una massima che non fa una piega….
esempio, se sei un morto di fame però hai delle qualità vedrai che facendole fruttare diverrai un quattrinaio
Scusate se insisto ma questo articolo e ancor più le dichiarazioni di questo sportivo ragioniere mi hanno profondamente turbato e preoccupato al punto tale da farmi produrre la massima che riporto di seguito:
“Se per i grandi l’umiltà è un dovere,—- è una necessità” (Tifoso Scoraggiato)
Intanto il giustiziere di Quinzi è in finale
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“Se si arriva in una posizione di tutto rispetto tipo 200 atp e poi non avere ritorno economico, non mi da motivazione e si fa fatica”
Con tutto il rispetto per Pirozzi e + in generale questa frase riassume un bel po dei problemi del nostro tennis e dei nostri tennisti, Pirozzi a 24 anni forse fa anche bene a pensarla così il problema è che spesso lo stesso accade a giocatori + giovani.
Lo sport non è mai democratico, ma bensì meritocratico..
Se non si vale e vince non si guadagna, adesso questo darà la colpa al sistema se uno scarso non diventa ricco.. ma và và..
Quel che dice è vero…ma è anche vero che se non si ha il un adeguato valore teccnico, a certi livelli non ci arrivi mai, quindi è anche saggio e normale “mollare” l’attività internazionale x dedicarsi a quella Open ed a squadre.
Redazione Pirozzi è classe 1896?
Per avere 114 anni è un sugnor giocatoe…..