L’Occhio di Falco non riscuote unanimi consensi
A quanto pare non sono solo alcuni giocatori a mostrarsi poco fiduciosi nei confronti dell’Occhio di Falco, ovvero di quel congegno utilizzato in molti dei tornei maggiori che consente in modo computerizzato di ricostruire la traittoria della palla quando sorgono dubbi sul fatto che sia dentro o fuori.
Anche alcuni studiosi esprimono riserve aperte, fra questi Harry Collins, professore di scienze sociali dell’Università di Cardiff e il suo collega Robert Evans, che hanno condotto una ricerca sul modo in cui il sistema è percepito, i cui risultati saranno pubblicati il mese prossimo.
Ad avviso di Collins, non sempre il meccanismo “coorisponde a ciò che è effettivamente successo”. E conclude affermando che “quando il sistema dice che una palla è dentro di un millimetro, bisdognerebbe dire che crede che sia dentro di un millimetro”.
2 commenti
Be li faranno su terra battuta i test, che ci vuole spianano il campo, prendono due giocatori intorno alla millesima posizione e cominciano a testare sui segni!
questi 2 non hanno altro da fare!!