
Tsitsipas critica le condizioni del torneo di Madrid: “Campo ingiocabile come una pista di ghiaccio”


Stefanos Tsitsipas non ha avuto un debutto facile al Mutua Madrid Open 2025. Il tennista greco, diventato uno dei principali favoriti dopo i forfait di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner e l’eliminazione prematura di Novak Djokovic, ha dovuto faticare per superare il tedesco Jan-Lennard Struff, finalista dell’edizione 2023, con il punteggio di 3-6, 6-4, 6-3.
Dopo il match, Tsitsipas ha condiviso le sue impressioni sulla stagione sulla terra battuta, che finora è stata “un po’ deludente” per lui. Non è infatti riuscito a difendere il titolo a Montecarlo, fermandosi in semifinale contro Lorenzo Musetti, e si è ritirato per infortunio nei quarti di finale del torneo di Barcellona dopo appena 10 minuti di gioco.
Il greco si è fatto portavoce dell’insoddisfazione di molti giocatori riguardo all’attuale struttura del calendario tennistico: “Dobbiamo aggiustare il calendario, è qualcosa di molto necessario. Capiamo che ci sono contratti da rispettare, ma ci sono molti Masters 1000 durante l’anno e inoltre sono a partecipazione obbligatoria. Una volta ho dovuto giocare Indian Wells e Miami senza essere al 100% e la verità è che non è stata una buona esperienza”.
Tsitsipas ha anche spiegato come le condizioni di gioco varino notevolmente da torneo a torneo: “La gente non lo capirà del tutto, ma il campo di Barcellona è più lento di quello di Montecarlo. A Barcellona ci sono molti più scambi, mentre qui noto che non abbiamo tante armi, ma bisogna potenziare quello che hai perché i colpi vengono amplificati. Roma è simile a Montecarlo e Barcellona, mentre al Roland Garros ogni campo è diverso: sul Suzanne Lenglen non c’è tanto rimbalzo, mentre sul Philippe Chatrier sì, e puoi dare molta velocità alla palla”.
Le critiche più severe sono state riservate alle condizioni del campo a Madrid: “Il campo oggi era ingiocabile, lo sentivo come una pista di ghiaccio quando cercavo di scivolare. Non avevo mai sentito niente di simile su un campo in terra battuta. È una terra diversa da quella che si usa di solito, io ho molta esperienza su questa superficie ed è frustrante giocare così”.
Nonostante queste difficoltà, Tsitsipas è riuscito a qualificarsi per il terzo turno del torneo madrileno, mentre Alexander Zverev rimane ora il principale favorito per la vittoria finale in un torneo che sta già offrendo diverse sorprese nei primi giorni di competizione.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Stefanos Tsitsipas
Un campione, sebbene non simpaticissimo, pone un problema specifico e tanti tennisti della domenica, sicuramente ad un livello più basso, parlano di lui come di un incompetente.
È il mondo al contrario..
Primadonna
-Amo’che dici se prenotiamo in montagna stavolta?
-Sui monti? Bah,magari trovo il ghiaccio,meglio di no.
-Isoletta noi due? Pace,mare?
-Paula me ne intendo di mare,ormai è un casino,poche conchiglie,una pallina di gelato 2€ e mezzo ma si può?
-Stef…dai, città d’arte!?
-Mah guarda ne so qualcosa visto che i miei avi (78minuti di “Troia,Sparta,Atene, Peloponneso,Schliemann e gli scavi,la filosofia).Capisci? Capis…Paula…Dove sei? Toh,un biglietto “vado a Riccione coi tuoi genitori ciao”.
Bravo, soprattutto l’ultima frase. Oramai sembra una gara a chi si lamenta di più. È in questo Tsitsi è ancora in top-3
E se introducessero i campi in ghiaccio? Sarebbe divertente
x essere nr 18 al mondo si lamenta un po’troppo,che cominci a pedalare poi vediamo..
Manco ci fosse la terra blu, bei tempi 😥
A Montecarlo fu sconfitto ai quarti da Musetti, non in semifinale.
@ Marco Tullio Cicerone (#4369090)
Il greco non mi è simpatico, ma vedendo la partita di Berettini mi è parso d’intuire che anche loro sentivano la superficie particolarmente scivolosa.
Magari domani batte Musetti però si è già precostituito la scusa in caso di sconfitta. Lo so, di solito non sono così maligno ma non mi sono piaciute le sue parole dopo Monte Carlo, non diede atto al nostro giocatore di aver fatto una gran partita come se oggi Musetti sulla terra non fosse uno dei più forti al mondo.
Quoto pure le virgole
Su questa superficie, tranne l’improbabile esperienza sul blu, si gioca da sempre, Tsitsipas ha avuto in questo torneo andamenti altalenanti, lo scorso anno fu eliminato da Monteiro e due anni fa da Struff, in anni più lontani è stato finalista e semifinalista. E’ il re della lamentela, il greco, lasciamolo perdere…
Obbligatorio cosa vuol dire? Vuol dire che se non partecipi ti prendi 0 punti nel calcolo del ranking o che oltre a questo ti prendi pure una sanzione/squalifica? Se è “solo” una questione di punti (e credo di sponsor) allora credo che il calcolo costi benefici si debba fare senza piangersi addosso.
È vero Tsitsipas è come giocare ai pattini.
Tsitsipsas, qualunque siano le condizioni del campo, resta il favorito con Lorenzo, che dovrà essere bravo soprattutto a livello tattico per mettere in difficoltà il greco, che farà pure fatica sul rovescio ma su quel lato è bravo a spostarsi sul dritto e fare male. Non sarà affatto un match semplice, ma ormai Musetti ha la consapevolezza di potersela giocare con tutti su terra
L’anno scorso arrivò in finale Felix AA grazie ad una serie interminabile di infortuni , a questo giro è stato eliminato al primo round.
È l’unico 1000 su altura, ma per gli infortuni mi sono fatto la mia idea.
Viene subito dopo l’accoppiata Montecarlo -Barcellona(per chi la fa), due tornei su terra importanti che vengono subito dopo il Double Sunshine su duro.
Ma terra vera.
Già questi due mettono alla prova muscoli, tendini e legamenti.
Ma non si fa in tempo ad adattarsi che già arriva un torneo importante e diverso sia dalla terra “standard che dal duro.
In sintesi? Madrid dovrebbe essere NON obbligatorio e ad una settimana mentre tutti questi Master uno dietro l’altro sono una follia.
Per me ogni torneo minore dovrebbe essere coerente come superficie e velocità al torneo “padre” successivo , che quindi prepara ed ambienta al salto di qualità.
Invece è tutto messo a casaccio per riempire i buchi in funzione del duro che sembra (Arabia ne è una conferma) sia l’unica cosa che importi alle teste dell’ATP.