
Cinà, il diciottenne che ha superato Nadal: secondo più giovane vincitore a Madrid. “Non penso al ranking, solo a migliorare”


Federico Cinà continua a stupire. A soli 18 anni, il giovane talento italiano ha già scritto una pagina di storia al Mutua Madrid Open 2025, diventando il secondo giocatore più giovane di sempre a vincere un match nel prestigioso torneo spagnolo, superato solo da Carlos Alcaraz e precedendo addirittura una leggenda come Rafael Nadal in questa speciale classifica.
In un’epoca in cui emergere precocemente nel tennis maschile diventa sempre più complesso, il palermitano sta dimostrando di possedere qualità tecniche e mentali fuori dal comune. La sua vittoria al primo turno del Masters 1000 madrileno non rappresenta solo un risultato sportivo, ma la conferma di un percorso di crescita costante che lo sta portando ad accelerare i tempi del suo inserimento nell’élite mondiale.
“Sono molto emozionato per questa vittoria. Significa molto per me aver ottenuto questo successo e rimanere in vita in un torneo di questo livello,” ha dichiarato Cinà nell’intervista rilasciata a Puntodebreak. “È emozionante condividere lo spogliatoio con così tanti campioni, di solito parlo con i tennisti italiani per imparare da loro,” ha aggiunto, mostrando umiltà e voglia di crescere.
Il suo approccio riflessivo emerge anche quando gli viene chiesto del record appena stabilito: “Non so cosa dire, davvero. È incredibile, non ho parole… Penso solo alla mia prossima partita e a continuare a lavorare giorno dopo giorno per migliorare. Non voglio pensare al ranking, ma solo a evolvere con il mio gioco.”
Nato a Palermo e cresciuto in una famiglia immersa nel tennis – suo padre è direttore di una prestigiosa accademia in Italia ed ex coach di Roberta Vinci – Federico ha assorbito la cultura sportiva sin dalla più tenera età. Tuttavia, non è solo il tennis a occupare i suoi pensieri. Grande tifoso del Palermo calcio, Cinà rivela anche qualche curiosità personale: “Il cioccolato è il mio piccolo vizio da quando ero bambino. Non l’ho eliminato ora che sono diventato professionista, continuo a mangiarne un po’ quasi tutti i giorni,” confessa con un sorriso.
Durante l’intervista, un simpatico siparietto ha visto protagonista anche Matteo Berrettini, che si è intromesso nella conversazione suggerendo di chiedere al giovane collega quando prevede di prendere la patente di guida, provocando un sorriso in Cinà. Un episodio che conferma il buon clima all’interno della squadra italiana.
Interrogato sulle ragioni del suo successo precoce, il siciliano ha una teoria ben precisa: “Ho giocato tantissimo tempo nella categoria junior. Ho iniziato a competere a 12 anni e fino alla scorsa stagione ho continuato a disputare il circuito junior. Credo che questo sia ciò che mi ha aiutato a migliorare gradualmente e mi ha permesso di fare un passaggio più naturale e semplice verso il professionismo.” Questa filosofia di sviluppo graduale sta evidentemente dando i suoi frutti: “Non sento troppa pressione nel competere, mi diverto in campo,” afferma con naturalezza il giovane talento, che al secondo turno del Mutua Madrid Open 2025 affronterà una sfida impegnativa contro lo statunitense Sebastian Korda.
Francesco Paolo Villarico
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Bisogna festeggiare con un Cynar
BEH? cosa ti aspettavi da uno che scrive che Comesana è spaesato sul veloce? L’argentino ha quasi migliori risultati sul veloce che su terra. Ha persino sbagliato il soprannome. Un vero fenomeno da tastiera.
Un’altra decina di wc ed entra nei cento anche senza giocare…
Io questa narrazione secondo la quale qualsiasi argentino sia spaesato sul cemento non la capisco. Comesana è 70 ATP, molto forte su terra, ma sul veloce ci sa giocare, ha fatto terzo turno agli Us Open l’anno scorso battendo Humbert, non credo che un giocatore spaesato sul veloce possa essere in grado di farcela, terzo turno a Wimbledon battendo Rublev, a Miami aveva comunque superato due turni di quali
Fonseca era nell’anno dei 18 ma non li aveva compiuti, aveva 17 anni ed 8 mesi (a voler essere pignoli, 17 anni 7 mesi e 26 giorni). Cinà ha già compiuto 18 anni un mese fa. Resta comunque un risultato straordinario.
E’ cominciata la pressione, disse Lagostina!
Benvenuto Pallino!
Il suo obbiettivo sono le qualifiche Slam agli Australian open.
Wong americano?
In effetti…ma più in generale non mi sembra una cosa così eccezzionalissima, forse se consideriamo Madrid master1000 come è oggi…
Speriamo che abbia la capacità di reggere tutta questa pressione che piano piano si sta accumulando sulle sue spalle. Essere visto come un “predestinato” o cmq uno da cui ci si aspettano grandi cose visto l’entourage che lo circonda può essere difficilissimo da gestire.
@ Luca luca (#4366743)
Wong Americano ? informati meglio. Poi Wong ha battuto Altmaier e Shelton a Miami. Non è bravissimo sulla terra, ma cmq uno che sa giocare a Tennis. Non ti pare ? Comesana 70 ATP. Ma quale fortunato ?. Cinà ancora Junior ha giocato meglio. Non sminuire le sue vittorie e torna al calcio.
Hanno considerato anche i mesi per fare la statistica
@ Luca luca (#4366743)
La fortuna aiuta tanto… Guarda i tabelloni di alcaraz o in che condizioni ha vinto diversi tornei… Quindi bene così. Poi se sei forte arrivi lo stesso ma intanto se ti gira bene meglio.. La fortuna conta tanto.
Sono curioso di vedere cosa farà in estate dopo Wimbledon…. Se rimane in Italia/Europa a giocare su terra tra ATP e challenger oppure va in usa a fare i tornei su cemento
Per la precisione non è il secondo, ma almeno il terzo.
Joao Fonseca e Carlos Alcaraz hanno vinto entrambi un incontro di Main Draw a Madrid quando non avevano compiuto i 18 anni di età.
Ditemi se sbaglio… sembra destinato a saltare (o quasi) i challenger per giocare subito in ATP. Emblema dei campioni, ma anch’io non avrei fretta
Speriamo che diventi davvero bravo Pallicina pero’ direi di andare con i piedi di piombo.A Miami ha battuto al primo turno un terraiolo argentino,Comesana, spaesato sul cemento, mentre qui a Madrid ha battuto un americano poco a suo agio sulla terra battuta.Voglio dire che e’ stato fortunato nei 2 sorteggi, bravo pero’ a sfruttare le occasioni.
Se son rose, fioriranno.