
Thiem: “Adoro guardare Mensik e Fonseca”


Dominic Thiem afferma che la sua vita senza il tennis non è poi così male, ma la grande passione per lo sport che ha segnato la sua vita continua a tenerlo vicino all’ambiente e tra le giovanissime leve apprezza in particolare i colpi potenti e vincenti di Joao Fonseca e Jakub Mensik. L’ex campione di US Open si è intrattenuto con la stampa a latere del torneo di Monaco, dove l’austriaco ha lanciato la monetina prima del match tra Struff e Cerundolo. Dominic oggi è impegnato nella sua nuova società che lavora nell’ambito delle energie rinnovabili, e gioca a tennis di rado. Ricordiamo che la sua carriera al vertice è stata interrotta bruscamente proprio sul più bello da seri problemi al polso destro, mai completamente risolti.
“Mi sto godendo la pensione anche se sono molto giovane. Non poi così male”, afferma Thiem, parlando al sito ATP. “Ora mi occupo di un settore completamente diverso, con la mia azienda di energie rinnovabili, ma ovviamente rimarrò sempre nel tennis e amo questo sport. È davvero bello vedere un torneo da una prospettiva diversa, e mi piace molto essere qua”.
“Adoro guardare le partite. Sono sempre stato un grande appassionato di questo sport, ma da quando ho smesso tutto ha preso una prospettiva diversa. Quando sei un giocatore professionista a volte seguirlo non è così rilassante, perché hai sempre paura che qualcuno possa superarti in classifica, o cerchi di studiare l’avversario, o altro. Ora posso godermi ogni partita con grande tranquillità. Per esempio, oggi ho visto Diego (Dedura-Palomero) per la prima volta, il che è davvero interessante. È bello sedersi qui e guardare del buon tennis da una posizione diversa, in totale relax”.
“Dei giovani mi piacciono Mensik e Fonseca, sono fantastici. Adoro guardarli”, continua Thiem. “Sono già arrivati a grande livello, non c’è dubbio che saranno davvero al top. Mensik ha vinto a Miami, Fonseca ha già vinto a Buenos Aires. È davvero interessante vedere sbocciare giocatori come Diego e Justin Engel, sono ancora un po’ più in basso nella classifica ma hanno grande potenziale. Mensik e Fonseca potrei vederli ogni settimana in TV, ma è anche interessante vedere qualcuno per la prima volta”.
Cosa manca di più a Thiem della vita da Pro? “Mi manca la sensazione che si prova dopo una grande vittoria, o dopo la vittoria di un torneo. Sono momenti impagabili, che non torneranno mai più. È una sensazione incredibile, senti il coronamento di tanti sforzi, ma… ammetto che non mi manca affatto tutta la fatica per arrivare a quei momenti. Essere nella posizione giusta per provare quelle emozioni vincenti è un percorso molto lungo e molto difficile. So cosa significa e non mi manca affatto!” conclude l’austriaco.
Mario Cecchi
TAG: Dominic Thiem
8 commenti
@ Carlos Alcaraz vincitore del Roland garros 2025 (#4362689)
Niente di strano…Mensik e Fonseca sono più potenti, sono simili al nostro Jannik Sinner.
Thiem buon gustaio!!! Fonseca e Mensik sono i giocatori under21 più belli da vedere. Sempre in equilibrio, potenti, freddi sotto pressione.
Delusione Thiem ahahahahhahahah
Forse è per questo che che la sua carriera è finita anzi tempo,quando ha raggiunto certi traguardi ha perso ogni motivazione e si è svuotato,non è stato più lo stesso dal trionfo agli Us Open,anche prima dell’infortunio da quel momento è iniziata la sua parabola discendente,anche se sei un campione più che il fisico e la tecnica serve una grande motivazione,la motivazione era buona ma era quella di vincere tutto e fare record,ora che ha raggiunto anche lui questo obbiettivo l’anno scorso al di là dell’età anche lui si è un pó svuotato,la motivazione di Sinner ad esempio non è quella di vincere ma di migliorarsi continuamente e dato che la perfezione non si può mai raggiungere e non si smette mai di imparare questa motivazione lo portare a durare molto a lungo in carriera
Un guardone
Alcaraz no?? Strano….molto strano
Pensavo dicesse quelli trasmessi da sky(doppio canale)oggi fino a metà pomeriggio.
Forse è per questo che che la sua carriera è finita anzi tempo,quando ha raggiunto certi traguardi ha perso ogni motivazione e si è svuotato,non è stato più lo stesso dal trionfo agli Us Open,anche prima dell’infortunio da quel momento è iniziata la sua parabola discendente,anche se sei un campione più che il fisico e la tecnica serve una grande motivazione,la motivazione era buona ma era quella di vincere tutto e fare record,ora che ha raggiunto anche lui questo obbiettivo l’anno scorso al di là dell’età anche lui si è un pó svuotato,la motivazione di Sinner ad esempio non è quella di vincere ma di migliorarsi continuamente e dato che la perfezione non si può mai raggiungere e non si smette mai di imparare questa motivazione lo portare a durare molto avanti