
Fils guarda oltre la terra rossa: “Non punto solo al Roland Garros, la mia crescita mentale è la vera svolta” (Video)


Arthur Fils è il giocatore del momento in Francia e uno dei tennisti più interessanti del circuito attuale. La sua costanza di rendimento nel 2025 è stata impressionante: quarti di finale a Indian Wells, Miami e Monte-Carlo, un percorso che sta replicando anche a Barcellona dove affronterà il vincente tra Stefanos Tsitsipas e Sebastian Korda per tentare finalmente di infrangere questo “tetto di cristallo”.
Dopo aver sconfitto agevolmente Pedro Martínez per 6-3, 6-2, il nuovo numero uno francese (avendo superato Ugo Humbert in classifica) si è presentato in conferenza stampa con la sicurezza di chi sa di attraversare un momento speciale della propria carriera.
Con questa mentalità e i risultati che sta ottenendo, Arthur Fils sembra avere tutte le carte in regola per diventare un protagonista di primo piano nel tennis mondiale negli anni a venire. La sua capacità di mantenere un approccio equilibrato nonostante la giovane età e le crescenti aspettative, unita a un talento tennistico innegabile, lo rendono uno dei tennisti più interessanti da seguire in questa stagione sulla terra rossa e oltre.
Quando gli è stato chiesto dei suoi obiettivi per la stagione sulla terra battuta, Fils ha voluto subito allargare la prospettiva oltre il torneo parigino:
“Il mio obiettivo non è solo Roland Garros. Voglio giocare bene in tutte le sedi, come Madrid o Roma. Se posso giocare bene al Roland Garros, ancora meglio. Sto solo cercando di lavorare molto duramente in allenamento e poi dare il massimo durante le partite.”
Particolarmente interessante è stata la riflessione del francese sulla sua evoluzione come giocatore, individuando nel miglioramento dell’aspetto mentale il vero cambio di passo:
“Ora gioco molte più partite ogni settimana, quindi so come gestire meglio le situazioni di pressione. L’anno scorso giocavo bene, ma avevo alcune difficoltà con la mentalità, con l’atteggiamento, con il comportamento in campo. Ora va molto meglio. Credo che ci sia stato un grande cambiamento rispetto all’anno scorso, senza dubbio.”
Una curiosità emersa durante la conferenza riguarda la sua insolita preferenza per i campi secondari rispetto al campo centrale del Godó. Fils ha vissuto momenti significativi sul campo Andrés Gimeno, dove ha ottenuto vittorie importanti contro giocatori del calibro di Daniel Altmaier e Alex De Minaur lo scorso anno, oltre a quella contro Pablo Carreño in questa edizione.
“Preferisco i campi più piccoli, ma solo per il pubblico. Il pubblico è molto vicino e si crea una buona atmosfera.” ha spiegato il francese. “Il campo centrale, invece, è molto grande, e questo cambia un po’ la percezione e l’ambiente. Ma… alla fine, la finale non si gioca mai sul campo 1, si gioca sempre sul centrale, quindi bisogna adattarsi.”
Sul tema del tennis francese, che vanta numerosi giocatori nella top 100 ma attualmente nessuno nella top 10, Fils ha offerto un’analisi lucida:
“Sai, la top 10 è molto… molto dura, molto esigente. Credo che Humbert ci sia andato abbastanza vicino. Abbiamo avuto molti grandi giocatori in passato, molti sono stati nella top 10 e hanno lottato per i titoli più importanti. Negli ultimi due o tre anni è stato un po’ più difficile, ma credo che stiamo tornando.”
Il giovane transalpino guarda con ottimismo al movimento tennistico del suo paese: “C’è Humbert che sta giocando in modo incredibile, Perricard che gioca benissimo… E io sto cercando di trovare il modo di salire in classifica, e credo che stia andando bene. Ma sai, ho ancora dieci anni davanti, quindi non ho fretta. Tutto tranquillo.”
Con sorprendente maturità, Fils ha ridimensionato l’importanza di essere il primo tennista del suo paese:
“Essere il numero uno francese non mi dà né più pressione né più soddisfazione. In Francia me lo chiedono molto, ma io dico sempre che non è il mio obiettivo essere il numero uno francese. Se sono il numero due di Francia ma top 10 del mondo, va benissimo, non mi importa. Il mio obiettivo è solo salire sempre più in classifica. Essere numero uno di Francia e numero dieci del mondo non fa molta differenza per me.”
Francesco Paolo Villarico
TAG: Arthur Fils, ATP 500 Barcellona, ATP 500 Barcellona 2025
Ricambio gli auguri di buona Pasqua.
Ma da Pasquetta sarò inesorabile.
@ Pier no guest (#4363075)
Se non altro non offendi! Quanto a ironia, scusa ma non sembri molto tagliato. Comunque Pier, è Pasqua, rimandiamo i battibecchi a dopo, a te faccio gli auguri enzo
Naaa, è che sono iscritto al WWF ed ho come molti un cultura cattolica nel mio background,ergo:considerando la tua inadeguatezza riguardo l’argomento trattato,la buona volontà sorretta però da una presunzione che non ti fa progredire ma ripetere affermazioni smentite da tempo,provo un senso di compassione e pietismo e come diceva la mia cara nonna veneta “no xe un cativo sior,xe bauco poretto”.
@ Kenobi (#4362566)
Speriamo che Alcaraz non legga il tuo commento, altrimenti si mette a piangere per la disperazioñe e non la smette più. enzo
@ Pier no guest (#4362868)
Siete veramente spassosi, divertenti e……..patetici. Quello con “incubo enzo” è incontenibile. enzo
@ Pier no guest (#4362899)
Non ti sembra che è la stessa cosa. Non pretenderai che uso sempre gli stessi termini. Per mettersi in mostra cosa intendi? Sfilare per Prada. Stai attento a cercare il pelo nell’uovo, potrebbe caderti dalle mani. enzo
A parte che noi “mmmm” abbiamo il numero 1,un prossimo n.10 e riponiamo in Ciná discrete speranze prendiamo atto che sei passato dal “devi avere vinto qualcosa di importante” al “devi esserti messo in luce”.
Dai che la penitenza pre Pasquale sta avendo effetto.
@ Pier no guest (#4362868)
Fils si è messo in luce a 17 anni, l’età giusta per poter sperare di diventare campioni. E adesso un dogma sportivo, non necessariamente tennitico! Sei ha grande potenza e non riesci a controllarla, è male; se però non hai potenza, è infintamente peggio. Fils sembra poterla controllare ogni giorno di più. E noi…mmmmmmmm, che significa? Il simbolo del mutismo enzo
Prima diceva che se non vinci nulla in tenera età sarai “uno dei tanti” ora “uno dei grandi”.
È uno spasso,credo che Trump si affidi a lui per i comunicati stampa.
Appunto ha 21 anni e oramai è un fallito. Oh, sto citando te eh, mica lo dico io! Tra due anni comincerà l’inesorabile declino. Cito sempre te!
L’ho scritto tempo fa, Fils ha una potenza fisica “esagerata”. Spesso ne ha fatto cattivo uso, se riuscirà a tenerla sotto controllo, sarà uno dei grandi nei prossimi anni. Non dimentichiamo che è del 2004. enzo
“Moro, lo sai di chi sei Fils tu ??”. (cit.). 😉 😉
Se Fils vince le prossime tre partite può entrare in Top 10.
Con Alcaraz la crescita mentale non si è vista, però è stato il primo vero esame della sua carriera.
Diciamo che se vuole ottenere risultati e “durare decenni ” dovrebbe arricchire il suo tennis , altrimenti rischia di rimanere un Rublev ,Felix, etc…un buon basiliner con un gioco molto efficace contro avversari inferiori, ma limitato contro i grandi che sanno “leggere” il suo stile monocorde che si affida troppo alla performance fisica e quindi calante con l’età.
Come on fils.