
Alcaraz a caccia del tris a Barcellona: “La fiducia c’è, ma non chiamatemi favorito”. Tsitsipas: “Voglio il trofeo, ma il percorso è difficile. Preferisco i Masters 1000 ad una sola settimana”


Con il trofeo di Monte-Carlo ancora caldo tra le mani, Carlos Alcaraz è sbarcato in Catalogna per affrontare una nuova sfida: il Trofeo Conde de Godó 2025. Il torneo rappresenta un appuntamento speciale nel calendario del neo numero 2 del mondo, teatro dei suoi trionfi nel 2022 e 2023, e al quale non ha potuto partecipare lo scorso anno.
Sorridente e visibilmente rilassato, il fenomeno di Murcia ha incontrato i giornalisti per una conferenza stampa di quindici minuti durante la quale ha offerto uno spaccato illuminante del suo attuale momento, tra ambizioni sportive e crescita personale.
“Vincere aiuta sempre, ovviamente la fiducia aumenta quando arrivi a un torneo dopo aver vinto quello precedente”, ha esordito Alcaraz, riferendosi all’iniezione di convinzione derivante dal successo nel Principato. “Sulla terra, per sentirmi davvero a mio agio, ho bisogno di questo tipo di rodaggio. A Monte-Carlo il mio livello tennistico non è stato eccezionale, ma credo di aver dato il massimo in termini di attitudine e determinazione nell’affrontare le difficoltà.”
Il murciano ha poi condiviso un’importante consapevolezza maturata: “Ho scoperto che anche senza esprimere un tennis ottimo posso vincere partite estremamente impegnative. Questo mi dà una fiducia incredibile per il prosieguo della stagione.”
Nonostante il recente trionfo, Alcaraz mantiene un approccio sorprendentemente umile riguardo alle aspettative per i prossimi tornei sulla terra rossa: “Ho accumulato molta fiducia a Monte-Carlo, non mi aspettavo di vincere il titolo. Volevo solo acquisire ritmo e ore in campo, ma conquistare il torneo cambia inevitabilmente la prospettiva.”
Quando gli è stato chiesto se si considera il favorito per questa parte di stagione, la risposta è stata netta: “Attualmente ci sono almeno sei o sette giocatori che possono vincere qualsiasi torneo. Non voglio etichettarmi come favorito per questa tournée su terra battuta. Mi approccerò con aspettative minime, concentrandomi solo su ciò che per me è davvero importante: scendere in campo e divertirmi. Se perdo, perdo. Se vinco, vinco. Al di là di questo, non voglio mettermi ulteriore pressione.”
Uno degli aspetti più interessanti emersi dall’incontro con la stampa riguarda la crescita personale di Alcaraz nel gestire le critiche e le aspettative esterne: “Immagino che la gente vorrebbe vedermi vincere ogni partita 2-0, senza mai perdere”, ha commentato con un sorriso. “Il livello di esigenza è alto, e riconosco che alcuni risultati, anche per me stesso, non sono stati all’altezza delle attese.”
Con la saggezza di chi, nonostante la giovane età, ha già vissuto quattro anni intensi nel circuito maggiore, ha aggiunto: “Ho imparato molto in questi anni, ora do importanza solo a ciò che conta veramente. Ci sono sconfitte che per molti hanno lasciato l’amaro in bocca, ma per me non esiste più una sconfitta che ‘sappia di poco’ – ogni insuccesso rappresenta un insegnamento. Parlare è facile e gratuito, soprattutto quando qualcuno ha delle aspettative che non vengono soddisfatte.”
Con la generosità che lo contraddistingue, Alcaraz ha dedicato parole di elogio ai suoi giovani colleghi emergenti: “Il tennis sta vivendo un momento straordinario, con tanti giovani capaci di lottare per grandi obiettivi. Lo abbiamo visto con Jakub Mensik, un giocatore che continuerà a crescere ma è già una realtà consolidata. João Fonseca è un altro che adoro osservare, ha un carisma speciale in campo e un tennis incredibile.”
La sua prima esperienza contro Arthur Fils a Monte-Carlo l’ha particolarmente colpito: “Sono rimasto impressionato dalla sua potenza e dal suo livello. Siamo in un’epoca dove c’è un ventaglio molto ampio di giovani talenti che stanno emergendo e mostrando le proprie qualità. Questo è bellissimo per il nostro sport.”
Riguardo alla sua partecipazione al torneo catalano, Alcaraz ha fornito dettagli sul suo programma immediato: “Sono arrivato questa mattina e questo pomeriggio proverò un po’ la palla per sentire le condizioni. Fisicamente non ho problemi particolari, sono solo un po’ affaticato dopo l’intensità della scorsa settimana, aggravata dalla mancanza di giorni di riposo prima di Barcellona.”
Nonostante la stanchezza, il desiderio di competere resta intatto: “La voglia e la motivazione ci sono, e questo mi fa andare avanti. È ciò che mi succede quando vengo qui: sono entusiasta di giocare a Barcellona e spero di essere pronto per il primo match dopo l’allenamento di oggi.”
In chiusura, il campione spagnolo ha fatto un’onesta valutazione del suo stato di forma attuale: “Non credo di essere al mio livello migliore. Quest’anno ho disputato partite di qualità superiore rispetto a quelle giocate a Monte-Carlo. Vincere è una cosa, giocare bene è un’altra. A Monte-Carlo il mio tennis non è stato eccezionale, ma la mia forza mentale e il modo in cui ho affrontato le avversità hanno fatto la differenza.”
“Ritengo di star vivendo una buona stagione, forse nell’ultimo mese ho giocato un po’ sotto tono, ma nel complesso ho mantenuto un buon livello in quasi tutti i tornei disputati. Sulla terra non è facile trovare rapidamente ritmo e fiducia, ma ci stiamo lavorando.”
Stefanos Tsitsipas non sta attraversando il suo momento migliore. Il tennista greco è approdato all’ATP Conde de Godó 2025 dopo non essere riuscito a difendere il titolo al Masters di Monte-Carlo. La fiducia nel suo tennis non è più la stessa, sebbene arrivi a un altro dei suoi tornei preferiti, dove ha raggiunto la finale in quattro occasioni senza mai riuscire a conquistare il trofeo.
Uscire dalla top 15 non è piacevole per uno dei giocatori più promettenti del circuito degli ultimi anni, ma è ciò che è appena accaduto a Stefanos Tsitsipas. Il greco cerca di ritrovare la sua migliore versione all’Open di Barcellona, ma il cammino che ha davanti non è affatto facile, dato che Reilly Opelka sarà un avversario molto ostico al primo turno. Inoltre, al secondo turno lo attende già Sebastian Korda, che ha mostrato grande fiducia nel primo match contro Matteo Arnaldi (3-6, 6-3, 6-2). Tsitsipas ha incontrato la stampa prima del torneo per parlare della sua situazione attuale.
Quattro sconfitte nelle quattro finali disputate, una spina difficile da portarsi dietro, ma Tsitsipas ha fiducia in se stesso: “Ogni anno è difficile, non credo che raggiungere nessuna di quelle finali sia stato facile, questo è un ATP 500 e ci sono ottimi giocatori. Voglio il trofeo, spero di poter mostrare una grande versione del mio tennis e realizzare qualcosa di importante, ma voglio procedere giorno per giorno.”
Al greco è stato chiesto anche dell’indiscrezione che lo collega a Goran Ivanisevic come nuovo allenatore: “Farò un annuncio ufficiale prossimamente, ma non posso ancora dire nulla.”
Il circuito punta i riflettori sull’irruzione del brasiliano Fonseca, e Tsitsipas lo paragona ad Alcaraz: “Ha moltissimo potenziale, farà grandi cose in futuro. Ha ottenuto ottimi risultati negli ultimi mesi. Mi ricorda Carlos Alcaraz quando è entrato nel circuito.”
L’ATP Barcellona è uno dei pochi tornei che si giocano in un club di tennis: “È una sensazione molto bella quella di trovarsi in un luogo così speciale. Normalmente giochiamo in sedi che non dispongono di un club come questo. Mi sento molto connesso con il tennis qui e i miei momenti preferiti sono in tornei così, come a Monte-Carlo, per esempio.”
In piena polemica riguardo ai tornei che si disputano in una settimana e mezza mentre prima erano di una settimana, il greco è stato molto conciso nell’affermare che preferisce “al 100%” i tornei di una settimana, come il Masters 1000 di Monte-Carlo, che mantiene il suo formato tradizionale.
Ora non resta che vedere se Tsitsipas riuscirà a superare l’insidioso percorso che lo attende e se finalmente potrà coronare il sogno di vincere a Barcellona dopo quattro finali perse. Il suo primo test, contro il servizio potente di Opelka, sarà già un importante banco di prova per valutare il suo stato di forma.
Francesco Paolo Villarico
TAG: ATP 500 Barcellona, ATP 500 Barcellona 2025, Carlos Alcaraz, Stefanos Tsitsipas
Solo Barcellona era 500.
Due 500 in contemporanea incastonati tra due 1000 rischiano di regalare punti a giocatori di seconda linea
Montecarlo e Barcellona perchè questa settimana ce ne sono sempre stati 2 e si sono sempre divisi tutti
Musetti si sarebbe “infortunato” se Montecarlo fosse stato su 10 giorni e avesse goduto di più giorni di riposo?
Anche secondo me master 1000 meglio 10gg
Una l’ha battuto ad Amburgo in finale….
Nadal non ha mai partecipato a Monaco di Baviera.
Preferisco i Masters 1000 ad una sola settimana” . Come si fa a fare un masters1000 a una settimana? I tennisti si devono riposare.
Ha imparato anche lui a mettere le mani avanti.
Gli ATP 1000 ad una settimana sono il cuore della competitività, entrano i migliori ed ogni giorno c’è spettacolo, danno anche il tempo ai giocatori per fare rifinitura e riposarsi tra un torneo importante e l’altro.
Quelli diluiti nei primi due turni sembrano 250, c’è poca competitività,meno di un 500, basta vedere il MD.
Quest’anno hanno vinto ATP 1000 in 3 giocatori diversi + AO Jannik, segno che c’è equilibrio nel circuito, nessun dominatore se manca Jannik.
In Contemporanea? È un mago
Carlos dice che attualmente ci sono 6 o 7 giocatori che possono vincere qualsiasi torneo?!? E chi sarebbero?
I master 1000 a una settimana sono la miglior ricetta per prevenire infortuni, avere più tempo per allenarsi e dal punto di vista del pubblico vedere più tennis di qualità.
Possibile che i giocatori, compatti su questo punto, nn abbiano voce in capitolo?
E’ così da 10 anni, Nadal li ha vinti quasi sempre entrambi
Ha ragione Tsitsi.
Emozionante la celebrazione per il ritiro di Ramos Vinolas a 37 anni,un atleta umile ed esempio di professionalita’
Solo tre persone possono battere Alcaraz sul rosso…. una attualmente è fuori dal tour e torna a maggio, l’altra è impegnata a Monaco di Baviera (ma al momento attraversa una crisi di fiducia) e la terza è a Barcellona e si chiama Carlos Alcaraz.
E volare un po’ più basso Tsitsipas ?!? Sei appena uscito dai 15 giochi male x i tuoi standard e pensi al trofeo?!? Mah
Per Tsitsipas si mette male adesso,la caduta in classifica non di ferma qui,non sarà facile difendere la finale dell’anno scorso perché è capitato nel lato di Alcaraz e si quarti ha un Fils in grande spolvero.Rischia di arrivare a Roma e al Roland Garros e trovarsi un big già al terzo turno
Montecarlo è la dimostrazione che ormai i 1000 da una settimana non hanno più senso visto il livello equilibrato il rischio meteorologico ecc. .. Se era 1000 da 2 settimana la. Finale sarebbe stata una partita vera fino alla fine e no con uno morto a metà secondo set distrutto dalle partite precedenti.
2 ATP 500 farlocchi in contemporanea, con i migliori sparsi su 2 tornei. 500 Punti regalo per Alcarax e Sverev