
Alcaraz ritrova il sorriso a Monte-Carlo: “Un mese difficile, ma ho capito che devo concentrarmi su me stesso. Non penso più al ranking. La classifica non è più la mia priorità” (Video)


Nel momento del trionfo al Masters 1000 di Monte-Carlo 2025, Carlos Alcaraz si è mostrato non solo come campione in campo, ma anche come giovane uomo maturato attraverso le difficoltà. Il murciano ha conquistato il prestigioso torneo monegasco dopo un periodo complesso, rispondendo con i fatti alle critiche ricevute dopo la deludente uscita di scena a Miami.
“È stato un mese complicato per me, per ragioni che preferisco non condividere”, ha rivelato Alcaraz nella conferenza stampa post-vittoria, lasciando intuire che dietro il calo di rendimento ci fossero motivazioni personali oltre che tecniche.
La vittoria nel Principato assume quindi un valore che va ben oltre il prestigioso trofeo e i punti in classifica. Rappresenta la conferma di una filosofia che il campione spagnolo ha riscoperto: il tennis deve essere innanzitutto divertimento, anche nei momenti di massima tensione.
“Non mi sentivo di dover dimostrare qualcosa”, ha chiarito con serenità. “È un discorso da pazzi quando non vinci o quando le aspettative sono altissime, la gente parla molto. Mi sono reso conto che non devo ascoltare queste voci, ma concentrarmi esclusivamente su me stesso. Non dirò di aver dimostrato qualcosa, sono semplicemente felice di aver saputo focalizzarmi sulle cose importanti.”
La finale e il rispetto per Musetti
Analizzando la finale contro Lorenzo Musetti, Alcaraz ha offerto un’analisi lucida di quanto accaduto in campo: “Oggi era questione di chi riuscisse a gestire meglio la pressione. Per lui era la prima finale di un Masters 1000, un momento significativo. Anche per me c’era tensione, visto il periodo complicato che ho attraversato. Credo che lui se la sia cavata meglio di me all’inizio. Tatticamente non ho giocato bene, cercavo troppo il colpo risolutivo commettendo molti errori.”
La svolta è arrivata con un cambio di strategia: “Ho modificato l’approccio tattico, allungando gli scambi. Ho ridotto gli errori e ritrovato un buon ritmo, e la trasformazione ha funzionato. L’inizio del secondo set è stato cruciale per l’andamento della partita.”
Sul problema fisico che ha condizionato l’italiano nella parte finale dell’incontro, lo spagnolo ha mostrato grande sportività: “A metà del secondo set Musetti si è infortunato. È stata una sfortuna per lui e mi dispiace molto, ma sono certo che lo rivedremo spesso in queste fasi finali. Il suo livello non mi ha sorpreso, Lorenzo è un giocatore che vedremo in queste posizioni molte altre volte.”
La lezione imparata: accettare le difficoltà
Uno degli aspetti più interessanti emersi dalla conferenza stampa riguarda il nuovo approccio mentale che Alcaraz ha sviluppato attraverso le recenti difficoltà. “Questo era il primo torneo sulla terra battuta della stagione, sapevo che avrei affrontato momenti complicati, ma dovevo mantenermi positivo nonostante tutto.”
Lo spagnolo ha quindi rivelato un consiglio determinante ricevuto dal suo allenatore: “Samuel probabilmente ha ripetuto questo concetto più di qualsiasi altro durante la settimana: devo affrontare le difficoltà, non evitarle. Questo ha cambiato radicalmente la mia prospettiva. Nelle partite devi confrontarti con i problemi, non averne timore. Quando comprendi che devi accettarli e lo fai con convinzione, è allora che sei sulla strada giusta.”
Priorità rinnovate: il tennis prima della classifica
La vittoria a Monte-Carlo riporta Alcaraz al numero 2 del ranking mondiale, ma il murciano ha rivelato un cambio di prospettiva anche su questo aspetto: “Un’altra lezione degli ultimi mesi è stata quella di non pensare a nulla al di là di quanto accade in campo. Voglio semplicemente godermi il tennis. Il ranking non è più la mia priorità.”
Con lo sguardo rivolto ai prossimi impegni sulla terra rossa, culminanti con il Roland Garros, Alcaraz mantiene i piedi per terra: “Ci sono ancora mesi davanti e le aspettative sono alte. Probabilmente molti si aspettano che vinca tutti i tornei, quindi la gestione della pressione sarà complicata. Ma continuerò con l’approccio che ho avuto qui: concentrarmi sul mio tennis e sulle persone che mi sono vicine.”
E sulla possibile finale a Parigi contro Sinner, ha concluso con un sorriso: “Vedremo cosa accadrà nel prossimo mese fino al Roland Garros. Probabilmente il pubblico vorrebbe vedere me e Jannik in finale.”
Il trionfo a Monte-Carlo segna così non solo un importante successo sportivo per Carlos Alcaraz, ma sembra rappresentare anche un punto di svolta nella sua maturazione come atleta e come persona, capace ora di trasformare le difficoltà in opportunità di crescita.
Dal nostro inviato a Monte Carlo, Enrico Milani
TAG: Carlos Alcaraz, Masters 1000 Monte Carlo, Masters 1000 Monte Carlo 2025
ATTENZIONE: A CHI E A COSA ?
E TU: COSA SOSTIENI DI PRECISO ?
Hai per caso cambiato cavallo di battaglia perché ormai quello vecchio sta avviandosi verso il meritato riposo ?
Speri di sbagliarti ? Su cosa ?
Il tuo acume e tale e tanto da ritenere che gli altri non comprendano l’ipocrisia dei tuoi interventi ?
Invece di fare il santone (di cosa ?) su quello che sostengono gli altri (chi sarebbero costoro? I tuoi “bla bla bla” ?) sarebbe preferibile che facessi innanzitutto il censore di te stesso.
Ti ho riunito i tuoi due evanescenti commenti sinora scritti in questo topic, così da agevolarti il compitino del copia e incolla !
Se saprai predire bene tutto quello che accadrà (cosa precisamente ?) ti faremo un monumento a futura memoria, però prima devi quanto meno registrarti a LiveTennis, affinché si possa sapere di preciso a chi ergerlo 😉
Vincendo anche Barcellona arriverebbe a Roma con 10 partite in due settimane, ed a Barcellona ha chiuso a 40, con qualche alternate, quasi ogni avversario è uno dei primi 50 al mondo.
E’ fortunato nei primi due turni, può beccarsi Rinderknech al 2ndo turno che però ha vinto solo 3 match nel 2025, poi però già nei quarti l’avversario dovrebbe essere De Minaur.
E già da li inizia a farsi dura. Semi con Fils o Tsitsipas, in finale la 2 ora è diventata Ruud dopo il ritiro di Musetti.
Ad ogni modo a Roma non arriverà al massimo della freschezza, se riesce a superare il 2ndo turno con un avversario fuori condizione ed abbordabile, poi potrebbe trovare la condizione anche con 5 match in 8 giorni, ma sarà dura che vinca Barcellona e poi anche Roma o che faccia 2 finali anche perdendole.
Modifico : ah già : molto peggio, prima di Roma c’è pure Madrid dopo Barcellona. Ancora peggio.
L’aggiornamento del ranking ATP è sempre costernato di errori, ma anche quello sul sito ufficiale dell’ATP sbaglia ogni tanto.
Sistema di conteggio reso sempre più complicato.
Secondo me fa Barcellona e Madrid per forza, sono i tornei di casa, come fa a saltarli, più probabile che non si impegni a Roma magari uscendo subito.
@ Carlos il Re (#4360796)
Più che con la coppa, sembri avere confidenza con l’abbacchio.
Io preferirei una via di mezzo,Musetti che vince al Roland Garros e Sinner a Wimbledon ma con avversari noi italiani perché il trionfo me lo voglio godere a pieno senza un minimo di dispiacere per l’avversario (tranne se oltre ad un italiano in finale c’è Zverev,agli AO mi ha fatto veramente compassione)
Questa dichiarazione mi sbra un po’ più equilibrata di quella di qualche anno fa.
Le sbandate che sta prendendo lo stanno riportando sui giusti binari di umiltà e realtà dei fatti?
Speriamo.
@ piper (#4360869)
@ piper (#4360869)
Eh si, a milano si usa in alternativa anche ciao caro o ciao grandeeee
SI SPACCA (cit. Light in the night)
@ Alessio (#4360867)
La penso anch’io così.
@ Coso (#4360816)
Ciao Coso, ai tempi della scuola salutavo così i miei compagni di classe perché non ricordavo i loro nomi.
Alcaraz i tornei come Barcellona Madrid e Roma li farà tutti sicuramente. A seconda di come va Madrid andrà a Roma o per provare a vincerlo o per fare uno due turni (come quando era uscito contro Marozsan). Da non dimenticare che a Miami non è andato in fondo e quindi per quello è venuto tranquillo a Montecarlo
“Certo che trova il sorriso, con il sorteggio scandaloso fatto a sui favore a Barcellona
@ walden (#4360822)
Ma infatti dai non è credibile…
@ NICK (#4360825)
@ NICK (#4360825)
Si, anche alcaraz non difende molto a Roma, e mi pare entrambi difendano i quarti a madrid. Alcaraz mi pare difenda una finale a Barcellona. Magari salta Madrid, dove forse è meno obbligato a giocare ed è a pari di Sinner. Dai non puó fisicamente farcela a fare tutro.l’altr anno non fece Montecarlo
Sei uno a cui piace il rischio, vedo.
🙂
A Roma Sinner non difende punti, a Parigi una SF. Alcaraz é più allenato, Sinner avrá perso un pò il ritmo partita, però é riposato. Si sará allenato fisicamente ed anche ora si allenerà sul tennis. La sfida é aperta. Se vedi Alcaraz cita sempre Sinner, anche oggi, significa che lo teme. Probabilmente non ha la sicurezza di metterlo sotto. Mentre Sinner fa poche dichiarazioni come sempre. Non resta che aspettare e vedere.
Non so se giocherà a Barcellona, dove è quasi “obbligato” a partecipare (fra l’altro, chissà se il Noto Fissato rileverà che Musetti è stato sorteggiato con l’inizio domani contro Munar, mentre Alcaraz contro un Q e Martedì, a proposito dei presunti favoritismi di cui godrebbero gli italiani), ma se pensasse di giocare tutti i tornei da qui al RG, praticamente senza sosta, vedo il rischio di sovraccarico. In passato non ha quasi mai partecipato a Montecarlo, se partecipa a Barcellona e Madrid, significa che, o rinuncia a Roma, e quindi sta fermo tre settimane prima di Parigi, oppure arriva con solo una settimana di sosta. Francamente poco credibile.
Ciao a tutti. Provo a chiedere q voi perchè non ho trovato info in giro. Quali prossimi tornei giocherà Alcaraz? È pensabile che giochi barcellona madrid prima di Roma e Parigi? Non è un pó tanto considerando quanto ha fatto finora?
Mi è un pó salita la preoccupazione che se Jannik non rientra ad alti livello (e non sarà facile) tra Roma e Parigi il trono glielo soffi..
Proveremo a farcene una ragione. Noi intanto si gode con la coppa
Penso che sicuramente creda nei mezzi che ha, poi le vittorie non sono mai certe. Anche per Sinner però vale lo stesso. Scendi di livello un attimo, per stanchezza o per desuetudine ai match (potrebbe valere per Sinner al rientro) ed é facile che perdi. Però Alcaraz i mezzi per vincere se non sempre, molto, li ha come li ha Sinner, almeno prima dello stop.
@ Onurb (#4360774)
Sperando vivamente di sbagliarmi, ovviamente
Che c’entra la Wada con Alcaraz?
Faccio copia e incolla delle dichiarazioni di bla bla bla contro alcaraz……poi a metà luglio vediamo…..attenzione
Sinner Vs musetti?, secondo me vincerà lo stesso Sinner.
Carletto ringrazia la WADA.
E I 33 Nuotatori cinesi
Le finali sono di chi se le merita, personalmente io avrei più piacere a vedere i nuovi next gen , ma mi accontento anche di un Jannik vs Lorenzo a Parigi e Jannik vs Matteo a Wimbledon.
@ Bagel (#4360732)
Paventando e non spaventando
Ok che una dichiarazione va ascoltata e non letta, ma mi sembra poco umile aizzare il pubblico spaventando una finale RG fra i primi due del mondo, quando in questo torneo non é che abbia dominato.
Se gioca come il primo set oggi, o come negli spezzoni che ho visto contro Fils, la finale del RG la vede col binocolo.
Non so, l’impressione é che Alcaraz pensi il contrario
Negativo, ha rimandato la conquista di un torneo master 1000 per Musetti.
Positivo è secondo nel ranking e a Parigi è sicuramente possibile sulla carta una finale Sinner-Alcaraz.
Non resta per lui che attendere l’ineluttabile destino.
Io personalmente vorrei al Roland Garros, una finale Sinner-Alcaraz. Sarebbe una partita incredibile
No vogliamo Musetti vs Sinner. Chi ti calcola
Carlone. Uno ci prova, a rivalutarne l’atteggiamento, a non avere pregiudizi su di lui. Ma non c’è niente da fare: il ragazzo, visto oggi, viste due tre cose, rimane un tamarro, un coatto. Dispiace, ma è così.