
Musetti: “Questa settimana è stata una montagna russa di emozioni” (Audio conferenza stampa e video partita)


Lorenzo Musetti ha conquistato la finale del Masters 1000 di Monte Carlo battendo Alex De Minaur in un’altra battaglia in tre set, con il punteggio di 1/6, 6/4, 7/6. L’italiano, durante la conferenza stampa, ha analizzato la sua prestazione e le emozioni di questa settimana straordinaria.
Interrogato su cosa abbia fatto la differenza nei momenti chiave del match, in particolare nel tie-break decisivo, Musetti ha spiegato: “Dopo quasi tre ore di match, ci sono stati degli errori diretti, anche se, sapete, dopo 20 colpi, può essere difficile parlare di errore diretto. Certo, è lui che ha sbagliato un po’ di più nel tie-break, ma non è stato solo questo. La chiave del match era, come sempre questa settimana, che non ho iniziato bene la partita. Non riuscivo a trovare il ritmo. Non riuscivo a ritrovare le buone sensazioni che ho avuto alla fine. Quindi la cosa più importante è che ho fatto alcuni aggiustamenti, che sono rimasto sempre presente, con il giusto atteggiamento, lì stava la chiave.”
Quando gli è stato chiesto cosa significhi per lui essere in finale di un torneo così importante, con la possibilità di entrare nella Top 10 in caso di vittoria, il tennista carrarino ha risposto con emozione: “Significa così tante cose. Onestamente, è inaspettato. Se ripenso all’inizio della settimana, sognavo ovviamente di essere in finale e di avere la possibilità di giocare per la Top 10, per il titolo, per molte cose. Ma oggi voglio solo godermi il momento e poi, domani, pensare alla partita, alla tattica e a tutte le emozioni di cui ho bisogno per essere pronto ad affrontare la finale.”
Musetti ha descritto la sua settimana a Monte Carlo come “una montagna russa di emozioni, di cose sorprendenti”, ricordando come avrebbe potuto perdere già al primo turno contro Bu, oppure contro Lehecka o Tsitsipas. “L’unico match che è stato davvero chiaro a livello di punteggio è stato quello con Matteo. Ma questa settimana, ho sempre sentito il bisogno di correre di più, di cercare di recuperare sull’avversario. Spero che domani sarà, non voglio dire più facile, ma con un inizio migliore. Comunque sarò lì a lottare anche se dovessi perdere il primo set come ho fatto più volte questa settimana.”
Guardando alla finale contro Carlos Alcaraz, che Musetti ha già battuto nella finale di Amburgo nel 2022, l’italiano ha commentato: “Direi che è passato molto tempo, tre anni. Ovviamente siamo entrambi cambiati molto. Quello che posso dire è che è stata una partita davvero epica, con molti alti e bassi. Ero in vantaggio, poi ho perso il secondo set con molti match point, poi sono tornato. Quindi la chiave di quel match era sicuramente dal lato mentale, e io c’ero. Spero quindi di fare lo stesso domani.”
La finale di Monte Carlo rappresenta un’opportunità storica per Musetti, che in caso di vittoria entrerebbe per la prima volta nella sua carriera nella Top 10 mondiale, raggiungendo la settima posizione nel ranking ATP.
Dal nostro inviato a Monte Carlo, Enrico Milani
TAG: Lorenzo Musetti, Masters 1000 Monte Carlo, Masters 1000 Monte Carlo 2025
Contro Carletto certamente bene, bisogna vedere se basta!
Dovrà rallentare per trovare la palla giusta per spingere lui e venire avanti al bisogno, se rallenterà aspettando che Carlos vada fuori giri casca male, abbiamo già visto contro Sinner che anche Alcaraz sa giocare sotto ritmo e se vedrà che non basta spingere contro Lorenzo per sfondarlo, per condizioni di campo e palline o per estrema resistenza del Muso, prenderà le sue contromisure. Musetti deve fare la partita con coraggio!
Se non piove per le 12:00, ora di entrata in campo dei giocatori, mi guarderò il match in diretta fino alle 13:00 circa, poi metterò in pausa per andare a pranzo e poi tornato riprenderò la visione del match da dove lo lascerò, la successiva visione non sarà una vera e proria diretta ma nemmeno una registrazione, ovviamente così facendo può essere che possa rimettermi in pari con la diretta perché velocizzerò quello che starò vedendo nei tempi morti tra la prima e la seconda di servizio e nei cambi campo.
Per questo hanno anticipato la finale maschile alle 12:00, perché hanno previsto possibilità di pioggia nel pomeriggio.
Dalle previsioni ho visto che pioverà fino l’ora di pranzo circa…campo sicuramente lento e palle pesanti….non so se è bene o un male contro Carletto francamente
Ma che succede se domani piove? Come fanno?
Potrei vedermela anche io così, ma poi rischio che qualcuno possa farmi il piattino e poi la minestra scaldata in genere non la mangio con molta voglia !
Magari dovrò cavarmela con qualche dissidio con mia moglie, ma io preferisco vedermi le dirette di ciò che mi interessa e le registrazioni solo per gli episodi e/o per i brevi intervalli temporali che richiedono di essere rivisti 😉
Mi spiace per te, ti perderai quella che si spera sia una bella finale.
Certo lo so ma si intendeva, almeno io, non so Tullio Pascoli, in questo torneo.
Ma non si diceva che nel tennis non esiste la proprietà transitiva se è questo il caso perché potrei sbagliarmi anche quì.
Io non la potrò guardare, forza Muso, fai il bravo anche se non ti guardo! 😛
Lo ha battuto alle olimpiadi sulla terra battuta
Lo ha battuto alle olimpiadi sulla terra battuta
Invece ti sbagli. Se Berrettini batte Zverev e Musetti batte Berrettini, Musetti ha vinto anche con Zverev :-))
@ Il mio personalissimo cartellino (#4359758)
Basta non guardare WA per un paio d’ore circa: che problema c’è, fortunatamente io non sono molto social.
Lo ha battuto due volte l’anno scorso: alle olimpiadi e a Vienna.
Grazie, lo farò anch’io. Purtroppo scrivono gli amici su Whatsapp… Silenzierò anche quello!
Tempo fa venni attaccato per una frase vista come sessista:”ad un tennista serve stabilità, avere una donna con una relazione importante e duratura”.
È logico che la donna dovrà fare delle rinunce rispetto ad una donna che dà priorità alla propria professione, ma è la vita.
Molto probabilmente anche Veronica dovrà fare delle rinunce nella sua vita professionale per stare vicino al suo compagno ma sarà comunque ricambiata con la stabilità economica ed un futuro sicuro.
Lorenzo aveva già tutto, ma una relazione che porta a prenderti responsabilità come quella di un figlio ti aiuta a crescere, ed il supporto affettivo ti aiuta a non abbatterti e a credere più in te nei momenti bui.
Non è un caso che questo step mentale Lorenzo lo ha iniziato circa un anno fa.
Anche Tartarini non è una figura solo professionale, ma anche affettiva.
Lo segue a tempo pieno da quando Lorenzo aveva 7 anni, ma si conoscono da più.
Quando si parla di Lorenzo come un “talento” nato dal nulla, si dimentica che bisogna che qualcuno ti insegni a tenere la racchetta, a fare le volée, le “veroniche” e le smorzate.
Quando si chiede a Lorenzo di cambiare allenatore è come chiedergli una separazione.
Non sono tutti Jannik.
Per il definitivo step Lorenzo deve trovare continuità nel servire bene la prima e migliorare la seconda, imho.
Se non riuscirà a Tartarini dovrà essere affiancato da una figura non ingombrante, almeno se il vero sogno di Musetti e clan sia Parigi 🙂
Non mi sembra che Musetti abbia battuto Zverev.
Io domani comincerò a guardarmi la finale e poi ad un certo punto metterò in pausa il match, vado a pranzo e poi finirò di guardarmi l’incontro in un 2° momento non aggiornando più LT fino a che non avrò finito di vedermelo: questo il vantaggio di essere abbonato a NOW.
Musetti è migliorato molto anche mentalmente; infatti, dopo essere stato diverse volte in svantaggio in questo prestigioso torne, ha saputo reagire come un leone. Ormai, dopo aver battuto il N° 2, Zverev, il N°8 Tsitsipas ed il N°7 de Minaur, merita davvero di far part dell’élite dei top 10 ATP. Ed ha solo 23 anni, per cui potrà migliorare ancora; infatti, il suo punto più debole era proprio la parte mentale che ora sembra tenere. COMPLIMENTI Musetti, In mancanza di Sinner fa onore ai colori d’Italia: ti adoriamo…
Ma io dico… Domani pranzo alle 13,30. Sto facendo i conti per capire se ce la posso fare a separarmi…
Vittoria di corto musetti.