
Da Monte Carlo: Djokovic senza filtri: “È stata una prestazione orribile, mi dispiace per chi ha dovuto assistere”. Alcaraz: “Su terra battuta si vede il vero tennis” – La prima vittoria a Monte-Carlo e il cambio di strategia (Video)


In un’epoca di conferenze stampa calibrate e risposte diplomatiche, quella di Novak Djokovic dopo la sconfitta contro Alejandro Tabilo al Masters 1000 di Monte-Carlo resterà negli annali per la sua brutale onestà. Il campione serbo dopo la sconfitta contro il cileno per (6-3, 6-4), ha offerto un’autocritica feroce.
“Non è stata la migliore prestazione per te oggi”, ha esordito un reporter. La risposta del 24 volte campione Slam è stata tagliente: “Migliore? Era in realtà più come la peggiore giornata”, ha replicato con un sorriso sardonico che tradiva tutta la sua frustrazione. “Speravo non accadesse, ma c’era un’alta probabilità che avrei giocato in questo modo”.
L’autocritica è proseguita con parole raramente pronunciate da un atleta del suo calibro: “Semplicemente orribile. Una sensazione orribile giocare così, e mi dispiace solo per tutte le persone che hanno dovuto assistere”.
Alla richiesta di una spiegazione per questa prestazione sotto tono, il serbo ha risposto con un enigmatico: “Non lo so. Non ce l’ho. Ce l’ho e non ce l’ho. Non mi interessa davvero”. Parole che rivelano un misto di consapevolezza e distacco, tipico di un campione che sa perfettamente quando il suo tennis è lontano dal livello desiderato.
Le speculazioni su possibili problemi fisici – alimentate da immagini che lo mostravano toccarsi il braccio durante l’allenamento – sono state liquidate con un secco: “Va tutto bene. Solo una cosa minima, minima”. E sulla voce di un problema all’occhio: “Non c’è alcun infortunio”. Djokovic ha voluto eliminare qualsiasi alibi, assumendosi completamente la responsabilità della sua prestazione opaca.
Il momento più illuminante dell’intera conferenza è arrivato quando gli è stato chiesto quali fossero i suoi obiettivi per la stagione sulla terra rossa. “Roland Garros”, ha risposto senza esitazione. “Solo quello?”, ha insistito il giornalista. “Solo quello”, ha confermato con un sorriso che, per la prima volta, sembrava genuino. Una dichiarazione d’intenti cristallina che spiega perfettamente l’approccio mentale del numero uno del mondo in questa fase della stagione.
Prima di concludere, Djokovic ha voluto ribadire la sua delusione: “Mi aspettavo almeno di mettere in campo una prestazione decente. Non così. È stata orribile. Non avevo grandi aspettative, davvero. Sapevo che avrei avuto un avversario difficile e sapevo che probabilmente avrei giocato piuttosto male. Ma così male, non me l’aspettavo”.
Dopo la rimonta contro Francisco Cerúndolo (3-6, 6-0, 6-1) nel secondo turno del Masters 1000 di Monte-Carlo, Carlos Alcaraz ha condiviso in conferenza stampa i segreti della sua metamorfosi in campo, rivelando l’evoluzione tattica che gli ha permesso di conquistare la sua prima vittoria nel prestigioso torneo monegasco.
L’aggressività come chiave di volta
“Ho cambiato completamente approccio iniziando a giocare in modo più aggressivo”, ha spiegato il fenomeno spagnolo, analizzando la svolta tra il primo e il secondo set. “Nel primo parziale cercavo solo di entrare nel match, trovare un buon ritmo e costruire scambi lunghi, ma questo mi ha penalizzato”.
Con la sincerità che lo contraddistingue, Alcaraz ha riconosciuto le difficoltà iniziali: “Ho commesso troppi errori all’inizio, permettendogli di dominare il gioco. Nel secondo set ho deciso di cambiare registro completamente, rispondendo più vicino alla linea di fondo, mettendo costante pressione sul suo servizio e cercando di dettare il ritmo in ogni scambio”.
Il numero 3 del mondo, che ha perso solo un game negli ultimi due set, ha offerto uno spaccato illuminante sulla complessità dell’adattamento alle diverse superfici: “Il passaggio alla terra battuta dopo tanto tempo è una sfida notevole. Qui a Monte-Carlo il servizio perde importanza rispetto all’erba o al cemento, quindi sapevo che avrei dovuto affrontare difficoltà nei miei turni di battuta. La chiave era mantenere la calma e perseverare”.
Il momento della svolta è arrivato proprio all’inizio del secondo set: “Salvare quelle palle break nel game d’apertura è stato determinante. Da quel momento ho iniziato a sentirmi davvero a mio agio, liberando il mio tennis naturale”.
La passione per la “terra rossa” e l’essenza del tennis
Interrogato su cosa gli fosse mancato maggiormente della stagione sulla terra battuta, Alcaraz ha rivelato un amore profondo per questa superficie: “Mi sono mancate le grandi battaglie, quelle che nascono quando il servizio perde centralità e ogni punto deve essere costruito. Sulla terra dobbiamo giocare praticamente tutti i punti, sviluppando scambi molto più articolati e complessi rispetto alle altre superfici”.
Con il sorriso che lo caratterizza, il fenomeno murciano ha aggiunto un tocco di freschezza alle sue riflessioni: “È vero che i lunghi scambi sporcano un po’ i calzini, ma è proprio questo che mi manca: la possibilità di vedere e praticare il tennis nella sua forma più pura. Su terra battuta si ammira il vero tennis, non solo potenti servizi o scambi brevissimi. Qui si vedono battaglie epiche, come quella di ieri con uno scambio di ben 48 colpi. È questa l’essenza che amo: osservare e vivere il tennis autentico su questa superficie magica”.
La sfida con Altmaier e il tabù finalmente sfatato
Guardando al prossimo ostacolo, il tedesco Daniel Altmaier, Alcaraz ha mostrato una lucida analisi tattica unita a un rispetto sincero: “Altmaier sta attraversando un momento di forma eccellente. Ha conquistato due vittorie significative dimostrando qualità di gioco elevate e in questo momento è pieno di fiducia. È un interprete particolarmente insidioso sulla terra battuta, una superficie che esalta perfettamente le caratteristiche del suo tennis”.
Con la maturità che lo contraddistingue nonostante la giovane età, lo spagnolo ha delineato la sua strategia: “Mi aspetto una battaglia intensa dove sarà fondamentale mantenere la concentrazione su ogni singolo punto e su ciascun colpo. Questa vittoria mi ha dato preziosi insegnamenti che intendo applicare per migliorare gli aspetti del mio gioco che oggi non hanno funzionato al meglio”.
In chiusura, Alcaraz non ha nascosto l’emozione per aver finalmente spezzato l’incantesimo di Monte-Carlo, l’unico Masters 1000 dove non aveva mai vinto un incontro: “Non voglio dire che fossi particolarmente nervoso per questa statistica, ma è indubbio che fosse una situazione anomala nella mia carriera. È uno dei pochissimi tornei importanti dove non avevo ancora lasciato il segno, quindi questa vittoria ha un sapore speciale”.
Con gli occhi che brillano di ambizione, ha concluso: “Monte-Carlo è un torneo magnifico dove ho sempre sognato di poter brillare. Quest’anno la prima vittoria rappresenta una liberazione, ma è solo l’inizio del percorso che spero possa portarmi lontano in questo scenario incantevole”.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Carlos Alcaraz, Masters 1000 Monte Carlo, Masters 1000 Monte Carlo 2025, Novak Djokovic
@ Vae victis (#4356840)
Avevi scritto:
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Vae victis (Guest) 10-04-2025 12:00
Quando leggo da queste strampalate e insopportabili freddure…… ……dell’insopportabile tanfo……
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Ho notato che ci sono parecchi argomenti
che tu non riesci a sopportare…..!!!
Per riguardo alla tua salute, sarebbe meglio
che tu evitassi di leggerli!!!
E’ impossibile che qui su LiveTennis ci sia
un insopportabile tanfo, in quanto la Redazione
è molto attenta per questo!!!
Ti ringrazio.
@ Onurb (#4356530)
Quando leggo da queste strampalate e insopportabili freddure paragoliardiche che puzzano dell’insopportabile tanfo di comunità tennistica che per giunta non capisce e ridacchia mi si drizzano i capelli che peraltro hanno già deciso di non stare piantati sulla mia presunta testa che forse non li ha mai desiderati.. Quindi si, quando leggo queste scemenze declino Spinozianamente agendo, mi intristisco per la straziante pochezza del mittente ma poi ritorna sempre la gioia e tutti i peti di cui sopra diventano un mero falso problema.
@ giumart (#4356681)
Iiihhh, come sei suscettibile!!! È così bello accettare opinioni e motivazioni diverse, col tono della discussione non offensiva ma aperta a pareri che ovviamente non possono e non devono sempre coincidere…se leggo cose di Novak che non mi risultano da quello che ho visto e sentito pubblicamente, le espongo per amore di verità: non mi invento niente né ho “idoli”, mi sembra evidente, come ho già detto, che gli intoccabili, idolatrati, sempre giustificati siano ben altri in questo sito, non ti pare???L’evidenza è evidenza, inutile affibbiare ad altri i soliti aggettivi che vorrebbero fare effetto ma in realtà fanno sorridere…il tifo è tifo, sempre legittimo e rispettabile “reciprocamente”, non c’è un tifo di serie A e di serie B, condizionato dell’anagrafe o dalle culture di provenienza, e per fortuna, altrimenti non sarebbe un dibattito ma uno stucchevole coro unanime di elogi sdolcinati..che barba che noia
sulla terra la tattica e il fisico vengono fuori sicuramente ma io continuo a preferire l’erba per la tecnica e l’eleganza dei colpi.
e dove i back di rovescio dei nostri esprime la sua massima efficacia
@ giumart (#4356664)
Tu si che hai capito tutto….sei come Aladino….al contrario però
@ Vae victis (#4356501)
“De bello Gallico” è meglio……!!!
… dicevo: cercherò di ignorare il tuo idolatrato Djokovic. Ok, bene così. Buonanotte.
Vabbè, ho capito, d’ora in poi cercherò di ignorare il tu
Eccolo Alcaraz che comincia
@ giumart (#4356548)
E certo, un difettuccio in quello che dice Novak bisogna pur trovarlo! Avesse detto che Tabilo è stato troppo bravo si sarebbe commentato che esaltava l’altro per minimizzare la cattiva qualità del suo gioco…insomma, con un minimo di realismo e onestà intellettuale, si riconosca almeno che Novak quando perde non accampa scuse ma ammette di aver giocato male e che l’avversario ha giocato meglio, andatevi a rivedere le sue interviste: questa volta, avendo giocato particolarmente male, non poteva non sottolineare questo aspetto ed ha anche aggiunto che Tabilo era avversario difficile…del resto, ammettere una brutta prestazione ovviamente implica che ti sono state proposte difficoltà cui non hai saputo rispondere adeguatamente: credo che sarebbe stato più semplice e autogiustificante dire “quanto è stato bravo Tabilo” piuttosto che addossarsi una prestazione insufficiente
@ Amintore Andreotti (#4356545)
ma a che Slam può ancora puntare se negli ultimi tra Alcatraz e il Rosso gli hanno fatto pelo e contro pelo senza sudare??
è stato miracolato che lo spagnolo gli ha gentilmente servito l’oro olimpico, ma mi sembra palese, che con l’avvento di Sinner per lui sia finito il tempo…..ora sta ricalcando le gesta patetiche di Federer e soprattutto di Nadal che nelle ultime due stagioni da professionisti, hanno solo rimediato figure di melma, tipo il 6 a 0 di Roger a Londra contro Hurkazze e le inguardabili scoppole di Nadal lo scorso anno in giro per il mondo, che sembrava di vedere il cugino stempiato del majorkino….quando è finita è finita….
P.S. Stoner si ritirò in piena carriera da vincitore, solo perchè la moglie gli disse di godersi i milioni dopo il dramma di Simoncelli….imparagonabile con i tre alieni miliardari (neanche milionari proprio miliardari) che fino all’ultimo stanno li a spremere anche un dollaro tra esibizioni e figure di barbine
Non lo vedi più imbattibile… Ma te ne sei accorto solo adesso?
Altro 1000 in saccoccia… Come a IW, come a Miami… Comunque penso anch’io che stavolta vinca.
Ma no, lasciamo perdere i paragoni. Parlavo sostanzialmente di mancanza di correttezza da parte del serbo. Tutto qui.
Ora finché vince bene…
Altrimenti era solo un torneo in preparazione del prossimo… 🙂 🙂
@ giumart (#4356611)
Hai proprio ragione….federer e nadal erano un altra cosa loro si che elargivano sempre e solo complimenti agli avversari….il serbo è il solito furbone
Altro 100o in saccoccia per Alcarax, non ha avversari.
Capace di arrivare a Roma con due 1000 e un 500 facili, facili
Alcaraz se era un po onesto avrebbe dovuto dire che Cerundolo nel secondo e terzo set è sparito e fatto tanti Orrori a cominciarevdal primo game del secondo set
No, dico solo che nelle interviste è più elegante quasi sorvolare sui propri demeriti e invece elargire complimenti all’avversario. Poi, in privato, si è liberi di prendersi a schiaffi, di spaccare qualcosa, di urlare il proprio disappunto, di darsi del c…ne davanti allo specchio, eccetera.
@ Raul Ramirez (#4356532)
Ma tu da dove esci fuori? Dalla lampada di Aladino?
Nole non lo vedo più imbattibile oggi il suo avversario a giocato bene ma è già la seconda volta che perde da tabilo
Bravo Alcaraz.
Il ragionamento non fa una piega… Infatti i vari Nadal, Ferrero, Bruguera erano tecnicamente nettamente superiori ai Federer, Sampras e Safin giusto ???…
@ giumart (#4356548)
Stavolta non sono d’accordo cosa doveva dire che nonostante avesse giocato un bel match l’avversario gli è stato superiore? Non lo so
Io ritengo che rimarcare troppo i propri demeriti sminuisce i meriti dell’avversario.
Il crepuscolo (infame) di cui parla il “latinista”, fa parte di ogni giocatore TOP che non segue le gesta di Borg, Barty o se si parla di moto Stoner, etc, per come la vedo io (che non conto un piffero come il latinista) meglio lasciare quando hai dato tutto e anche di più, d’altronde si parla di un ipotetico GOAT, saprà lui quando dire basta, se poi si vuole fare i pignoli, Federer per quasi due anni sembrava avere i muscoli di pietra, stesso discorso per Nadal e tutti i suoi infortuni cronici, loro si che hanno chiuso di merxa, ma non li biasimo, chi li biasima vuole solo fare il fenomeno sulle carriere altrui, infine 9 mesi fa Djoko batteva in finale alle Olimpiadi il giovincello spagnolo….insomma, lo capirebbe anche un bambino che Nole punta agli Slam, per me non ce la farà, ma fare i ganzi xchè perde nel primo torneo dell’anno sulla terra, mi sembra oltre che ingeneroso anche da scarso conoscitore di tennis
Djokovic è finito dall’Oro olimpico.
Si accinge a fare un fine carriera inguardabile e patetico sulla falsa linea di Nadal.
Il vero tennis è quello su terra ed il vero numero 1 è il numero 3.
Continuiamo ad illudere i propri tifosi con le neo verità.
@ Raul Ramirez (#4356532)
Un 250 lo vince in ciabatte
Mi sa tanto che verrà ricordato come Mr. 99 Titoli.
@ Vae victis (#4356501)
Stai bene? Tutto bene? ……comunque federer e nadal erano un altra cosa
Indubbiamente il vero tennis si gioca su terra ed erba, e li Alcaraz è indubbiamente il vero N1.
Anche sull’erba non è scarsissimo…
@ Annie (#4356494)
Tra l’altro Nole aveva detto prima del torneo che non era molto fiducioso, ovvio che lui ci provi fino alla fine ma credo che adesso dovrà davvero pensare che la sua attività agonistica ha i mesi contati
Francamente questo effluvio di lava d’eternità inscalfibile vomitata dal post nole mi irrita e intristisce ad un tempo. Questo voler Dar sempre la colpa di quello che non può più fare a quel cote’ d’immortalità che a volte parrebbe insubordinarsi inspiegabilmente, impedendogli di reificare all’infinito la sua superiorità a priori è davvero una brutta e ottusa caduta di stile. Trovo ciò imbarazzante per lui e molto irrispettoso verso i suoi avversari considerati così alla stregua di mera comparse destinate immancabilmente ad essere sconfitti da chi è e non potrà che essere superiore de iure. Questo stupido e inesorabile crepuscolo, questa lunga e sterile via crucis in cui si cade ad ogni piè sospinto fa molta pena…e la dice molto lunga, e purtroppo molto più corta, sulla sua presunta intelligenza, meglio, duttilità ridotta oramai pari a zero. Siamo entrati, caro djoker, dall’altra parte dello specchio, siamo nel regno dell’immaginario nevrotico, un piede dentro un piede fuori da cio’ che non si riesce più a dominare . È ora di esorcizzare gli spettri che stanno accorrendo a frotte e lasciargli con un palmo di naso. Farla finita insomma..senza diventare il tuo stesso zimbello..
@ Inox (#4356480)
Ma guarda che Novak è molto autocritico, se gioca male non ha mai avuto problemi a dichiararlo..quanto a Carlos, ovviamente decanta la terra, dove riesce meglio: il problemuccio per lui è che ormai il grosso del tennis si gioca sul veloce e se vuole riemergere, e stabilmente, dovrà accontentarsi di meno “sfoggio” e di più coraggio e sostanza
Nole onesto, Carlos esalta la superficie che preferisce direi scontato… stavolta preferisco onestà di Nole
Che sulla terra battuta la tecnica ma aggiungerei anche la tattica prendano il sopravvento rispetto alle altre superfici è assolutamente la verità, cosi come che sulla terra rossa si assistano ad alcune partite che diventano delle vere e proprie battaglie, a volte epiche.
Bentornato cmq sulla terra Carlitos, una vera goduria per gli occhi vedere di cosa sei capace
Alcaraz ha ragione: il servizio è L’ANTICRISTO, È STATO INVENTATO DAL DIABLO
Alcaraz ha un nuovo Spin Doctor, è MAURO.