
Cobolli dopo il trionfo a Bucarest: “Un sogno che si avvera, ma non ho tempo per festeggiare”


Flavio Cobolli è arrivato al Tiriac Open con una striscia negativa di otto sconfitte consecutive nel circuito maggiore, determinato a ritrovare la sua forma. Il tennista italiano ci è riuscito in grande stile questa settimana a Bucarest, dove ha conquistato il suo primo titolo ATP.
“È qualcosa di enorme, un grande sogno che si avvera per me”, ha dichiarato Cobolli in conferenza stampa. “Ovviamente ho lavorato molto nelle ultime settimane e abbiamo cambiato qualcosa. Ho lavorato più di quanto faccio di solito. Ho fatto qualcosa di diverso per il mio tennis e i risultati sono arrivati presto. Pensavo fosse troppo presto, ma meglio così”.
Per il 22enne romano questo titolo rappresenta un traguardo fondamentale nella sua carriera: “È un grande sogno che si avvera oggi. Ho sempre sognato di vincere un trofeo nel circuito ATP, e ci sono riuscito, quindi sono molto orgoglioso di me stesso e delle persone con cui lavoro”.
Nonostante l’emozione per il successo, Cobolli non ha molto tempo per festeggiare: “Non ho tempo per celebrare questo trofeo, perché devo giocare a Monte-Carlo tra due giorni. Devo pensare a recuperare e ad essere nella migliore forma possibile per giocare una buona partita lì. Ma sono davvero felice. Stasera prenderò il volo e, naturalmente, faremo una grande cena con tutto il team, e forse mangerò un hamburger per il primo giorno della settimana”.
La finale contro Sebastian Baez è stata particolarmente emozionante, con Cobolli che ha dovuto fronteggiare ben sette match point prima di chiudere l’incontro: “Penso sia normale avere un po’ più di pressione rispetto a un punto normale. Sui punti decisivi, quando giochi la tua seconda finale, il tuo primo championship point di sempre, è un po’ diverso. Venivo da un momento difficile e ovviamente è più complicato del normale. Ma credo di essere sceso in campo sul 5-4 con una mentalità diversa. Ho perso il primo punto, ma poi ne ho vinti quattro di fila con un buon atteggiamento e coraggio in campo”.
La svolta nella stagione di Cobolli è stata notevole, considerando che non vinceva un match da tre mesi: “Ho avuto un infortunio all’inizio della stagione, quindi per me è stato difficile giocare, trovare poi la motivazione per giocare ogni settimana. È stato duro, ma ho cambiato qualcosa, e ora ho più fiducia nel mio gioco. Ho più rispetto per me stesso. Quindi per me è più facile affrontare i momenti importanti, anche le partite importanti. Sono sulla strada giusta ora. Non lo ero nei primi tre mesi, ma ora è diverso”.
Cobolli ha anche voluto ringraziare le persone che gli sono state vicine nel suo percorso: “Ci sono molte persone che lavorano con me, ma anche la mia famiglia. Mia madre è sempre a casa a sostenermi. Non guarda mai una partita perché sente la pressione. Mio fratello, penso sia la persona migliore al mondo, per me. È un ragazzo che è sempre con me, anche nei momenti difficili. Mi abbraccia anche se la giornata non è facile, quindi penso sia la persona più importante della mia vita”.
Non ha dimenticato di menzionare la sua fidanzata: “Sto con lei da quando avevo 17 o 18 anni. Quindi sono cresciuto con lei nel tennis. Mi aiuta ogni giorno”. E poi i nonni, gli amici che “accettano la mia vita e sono con me ovunque” e naturalmente il suo team.
Con questo successo, Cobolli compie un significativo balzo in classifica e si presenta a Monte-Carlo con rinnovata fiducia. E quando gli è stato chiesto se celebrerà la vittoria con un nuovo tatuaggio, ha risposto sorridendo: “Non lo so. Non ci ho pensato, ma ovviamente sono un po’ pazzo. Quindi forse mi sveglierò nei prossimi giorni e farò qualcosa, ma ora voglio pensare al prossimo torneo”.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Flavio Cobolli
Il tatuaggio andrebbe fatto sulla base della propria indole: non puoi tatuarti il ritorno al n 1 certo se sei discontinuo!
Virgola, non giorno…. Strano correttore.
Magari qualche giorno in più
Bravo, discorso da uomo maturo, di chi pensa che la vittoria sia un punto di partenza e non di arrivo. Solo ragionando in questo modo, si può salire in alto. enzo
Grande emozione e soddisfazione , lo seguo da ragazzo e ho sempre avuto un debole tennistico x lui ho sempre creduto in lui la grinta la voglia fino alla fine di ribaltare tutto e’ un pregio grande un gruppo dietro di lui eccezionale una famiglia coesa che ha lottato tanto per aiutarlo e proteggerlo in un ambiente non sempre amico
Dajeeeeee Flavio
Mi ricordo di averla già letta ma mi è piaciuta ancora di più della volta precedente. Capisco quello che prova tua figlia: da piccolo mi fece un autografo Ruben Buriani, i milanisti se lo ricorderanno, biondissimo. Divenni un suo grande tifoso, anche se sempre da juventino.
Voglio raccontarvi una piccola storia su questo ragazzo.
A settembre scorso ho portato mia figlia 12enne, tennista in erba, a vedere la coppa Davis a Bologna, contro l’Olanda.
Eravamo quasi alla fine della partita giocata (e vinta…) da Berrettini e intravediamo Cobolli avviarsi verso il tunnel per andare negli spogliatoi per prepararsi al suo incontro.
A quel punto, spingo mia figlia a chiamarlo per fargli firmare un autografo in una di quelle (esose…) palline gialle che si comprano negli stand all’aperto.
Cobolli vede questa manina che si sporge lungo il suo tragitto e passa oltre.
Poi…all’improvviso…si volta e torna sui suoi passi…prende la pallina e l’autografa (avrà pensato…”fino a qualche anno fa avrei fatto la stessa cosa”…).
Da allora lo seguo con ancora più simpatia.
E non devo aggiungere che, per mia figlia (che conserva quella palla firmata FC come una reliquia…) Flavio Cobolli e’ un autentico mito.
Flavio in realtà ha detto: Non ho tempo per sanguinare (cit.)
Per il soggetto del tatuaggio chiedere un consiglio a Carlitos (*-°)
Bravo cobolli.
Flavio chiedi a Carlos cosa tatuarti. Lui è esperto
😆
Grande Cobbbbbbbb