Wimbledon al passo con i tempi: nel 2025 debutta l’arbitraggio elettronico su tutti i campi ed arriva un post significativo

Io sono a favore. Ci saranno meno errori. Avrei voluto vedere cosa avrebbero fatto Connors, McEnroe, Nastase e altri con la tecnologia di oggi, non lo sapremo mai purtroppo.

Sarò l’ultimo dei romantici ma a me dispiace. E’ il torneo più antico, e che sia anche fuori moda e retro’ mi piace ancor di più. Io lo vedo come un valore. La diversità è meglio dell’omologazione. E se ci sono più errori pazienza, alla fine si compensano quasi sempre no?

Scritto da walden

Scritto da Conte di Montecristo
Andrò controcorrente e dico che un po’ mi dispiace. Capisco per la regolarità del torneo e non oso immaginare una finale vinta o persa per una palla chiamata male ma… in un era in cui si privilegia l’intelligenza artificiale al talento, si assume il personale con i “data” rispetto all’aspetto umano ed empatico, mantenere la tradizione in un torneo così leggendario sarebbe stata la vera “ rivoluzione “. Tempora mutantur et nos mutamus in illis…

Il “falco” fu introdotto al’inizio del secolo, solo come verifica del punto, che poteva essere però richiesta solo dal tennista, e non dal giudice (al contrario di quanto succede nel calcio per la VAR). Da tempo il sistema è stato generalizzato, e credo che sulle superfici veloci sia un bene. Sono meno convinto che possa funzionare sulla terra battuta, ma a questo punto esiste un’ogettività ed un’omogeneità di valutazione, errori compresi. Quindi assolutamente d’accordo, così come il rivedere le azioni contestate.

Il falco c’è da sempre per evitare l’invasione dei piccioni…

Comunque è una notizia che è uscita 6 mesi fa, pensavo che fosse già stata riportata anche su questo sito.

Credo fosse inevitabile, per quanto i giudici e soprattutto LE giudici di linea con il gonnellone facessero parte della coreografia di Wimbledon e del suo fascino retrò, penso sia giusto privilegiare la regolarità delle partite.
Poi meno gente in campo vuol anche dire meno rischi di incidenti, pallate in gola e servizi negli zebedei.

Scritto da Conte di Montecristo
@ Alcaraz vincitore del R Garros 2025 Sempre se non perde prima… (#4342871)
Rispetto il tuo parere e lo capisco, ho espresso un pensiero rendendomi conto che potesse essere facilmente non condivisibile

Su dai siamo nel 2025, la tecnologia per essere il più corretti possibile c’è non capisco perché non usarla…

Scritto da Baleta Sgunfia

Scritto da Fi
L’unica tradizione rimasta adesso è l’obbligo di vestirsi di bianco

E l’inchino ai parrucconi della real famiglia ?

Credo che con William e Kate sia stato abolito…

Scritto da Fi
L’unica tradizione rimasta adesso è l’obbligo di vestirsi di bianco

E l’inchino ai parrucconi della real famiglia ?

Oh Dio…
“Arbitraggio elettronico” ?

Per cui niente piú Lahyani, Murphy, Allensworth, Keothavong, Asderaki, Nouni, Nour, Forcadell, la Tourte…

No.

Solo il controllo elettronico della palla dentro o fuori…

Dal titolo si potrebbe fuorviare… 😉

Rispetto il tuo parere e lo capisco. Ho solo espresso un pensiero rendendomi conto che avrebbe potuto essere difficilmente condivisibile

@ Alcaraz vincitore del R Garros 2025 Sempre se non perde prima… (#4342871)

Rispetto il tuo parere e lo capisco, ho espresso un pensiero rendendomi conto che potesse essere facilmente non condivisibile

@ Alcaraz vincitore del R Garros 2025 Sempre se non perde prima… (#4342871)

Meno male era ora che a Wimbledon c’è il sistema elettronico.

Scritto da Conte di Montecristo
Andrò controcorrente e dico che un po’ mi dispiace. Capisco per la regolarità del torneo e non oso immaginare una finale vinta o persa per una palla chiamata male ma… in un era in cui si privilegia l’intelligenza artificiale al talento, si assume il personale con i “data” rispetto all’aspetto umano ed empatico, mantenere la tradizione in un torneo così leggendario sarebbe stata la vera “ rivoluzione “. Tempora mutantur et nos mutamus in illis…

Io per esempio sono profondamente in disaccordo con quanto dici.
L’intelligenza artificiale é e sarà sempre un supporto a quella umana.
Anche la calcolatrice é intelligenza artificiale: da bambino impari a fare i calcoli, ti ci impegni a farne di più difficili, mentalmente e per iscritto. Non esistesse la calcolatrice, probabilmente molte persone sarebbero in grado di fare quasi istantaneamente moltiplicazioni di numeri a tre cifre. Ma esiste, te li fa lei ed é un male? No, perché usi la mente per altre cose.

Lo stesso per il tennis: gli arbitri hanno oggi da gestire situazioni fuori dal campo dell’intelligenza artificiale, come valutare se è quanto un’atleta stia marciando su un infortunio o stia perdendo tempo in altri modi al confine del regolamento. E giusto ieri in un challenger ho visto un arbitro totalmente incapace di gestire una situazione del genere. Inoltre in certi tornei devono ancora valutare se delle palline che viaggiano sempre più veloce, colpiscono o meno una riga anche solo per una loro minuscola porzione. Ma se gli facciamo fare meno cose, e questa ultima la facciamo gestire ad una macchina che sbaglia meno, non é forse meglio per loro? L’essere umano arbitro non puó così focalizzarsi più sugli aspetti di empatia, che tu stesso giustamente enfatizzi?

Scritto da PiùTennisPerTutti
Chi ha avuto la fortuna di assistere dal vivo a delle partite a Wimbledon, il più bel torneo di tennis al mondo con distacco, assisteva ad uno spettacolo dove gli attori erano giocatori, giudici, raccattapalle ed il pubblico con i suoi brusii a sottolineare giocate, sorprese ed errori (anche quelle, rarissime, dei giudici di linea).
Peccato.

Chi ci dice che fossero rarissime? Secondo me erano molto frequenti, ma di difficile percezione.

Scritto da Conte di Montecristo
Andrò controcorrente e dico che un po’ mi dispiace. Capisco per la regolarità del torneo e non oso immaginare una finale vinta o persa per una palla chiamata male ma… in un era in cui si privilegia l’intelligenza artificiale al talento, si assume il personale con i “data” rispetto all’aspetto umano ed empatico, mantenere la tradizione in un torneo così leggendario sarebbe stata la vera “ rivoluzione “. Tempora mutantur et nos mutamus in illis…

Il “falco” fu introdotto al’inizio del secolo, solo come verifica del punto, che poteva essere però richiesta solo dal tennista, e non dal giudice (al contrario di quanto succede nel calcio per la VAR). Da tempo il sistema è stato generalizzato, e credo che sulle superfici veloci sia un bene. Sono meno convinto che possa funzionare sulla terra battuta, ma a questo punto esiste un’ogettività ed un’omogeneità di valutazione, errori compresi. Quindi assolutamente d’accordo, così come il rivedere le azioni contestate.

Chi ha avuto la fortuna di assistere dal vivo a delle partite a Wimbledon, il più bel torneo di tennis al mondo con distacco, assisteva ad uno spettacolo dove gli attori erano giocatori, giudici, raccattapalle ed il pubblico con i suoi brusii a sottolineare giocate, sorprese ed errori (anche quelle, rarissime, dei giudici di linea).

Peccato.

Scritto da Conte di Montecristo
Andrò controcorrente e dico che un po’ mi dispiace. Capisco per la regolarità del torneo e non oso immaginare una finale vinta o persa per una palla chiamata male ma… in un era in cui si privilegia l’intelligenza artificiale al talento, si assume il personale con i “data” rispetto all’aspetto umano ed empatico, mantenere la tradizione in un torneo così leggendario sarebbe stata la vera “ rivoluzione “. Tempora mutantur et nos mutamus in illis…

Non sono d’accordo per motivi pratici, anche se capisco il senso del tuo discorso, che infatti in linea teorica potrebbe anche trovarmi d’accordo.
Rimarrebbe l’unico torneo importante dove si può litigare per una riga o si deve sottostare al limite dei 3 challenge sbagliati. Ancora peggio, chiederebbe ai giudici di sedia uno stress amplificato, perché per loro sarebbe l’unico torneo dove stare attenti alle linee.
Questo articolo affronta il tema in modo molto chiaro, se non l’hai già letto.
https://tennismagazineitalia.it/news/2025-addio-ai-giudici-di-linea/

L’erba è per le mucche (Cit. )

Scritto da Conte di Montecristo
Andrò controcorrente e dico che un po’ mi dispiace. Capisco per la regolarità del torneo e non oso immaginare una finale vinta o persa per una palla chiamata male ma… in un era in cui si privilegia l’intelligenza artificiale al talento, si assume il personale con i “data” rispetto all’aspetto umano ed empatico, mantenere la tradizione in un torneo così leggendario sarebbe stata la vera “ rivoluzione “. Tempora mutantur et nos mutamus in illis…

Si tu rimani nel cretaceo…
Scommetto che ti mancheranno pure i divini rovesci a una mano… 🙂

Mutamur no mutamus.. se non correggo la mia vecchia prof mi mette la nota

Ma meno male era ora… 🙁

Andrò controcorrente e dico che un po’ mi dispiace. Capisco per la regolarità del torneo e non oso immaginare una finale vinta o persa per una palla chiamata male ma… in un era in cui si privilegia l’intelligenza artificiale al talento, si assume il personale con i “data” rispetto all’aspetto umano ed empatico, mantenere la tradizione in un torneo così leggendario sarebbe stata la vera “ rivoluzione “. Tempora mutantur et nos mutamus in illis…

@ Fi (#4342859)

Guardi che ci sono altre unicità ancora in vigore.

L’unica tradizione rimasta adesso è l’obbligo di vestirsi di bianco