
ATP e WTA avrebbero presentato agli Slam un nuovo piano di riforma del tennis Pro


Dopo la clamorosa azione legale lanciata dalla PTPA contro il “Cartello” che governa il mondo del tennis professionistico, sono arrivate le parole del direttore esecutivo del sindacato Nassar e quindi di Novak Djokovic da Miami a rendere l’intera faccenda ancor più ingarbugliata. I due principali soggetti del sindacato infatti se non hanno compiuto una vera marcia indietro (Nassar assolutamente su Sinner) hanno perlomeno cercato di correggere il tiro e il tenore di parole messe nero su bianco che lo stesso “Nole” ha definito esagerate. La sensazione è che quel documento sia stata la classica sparata per muovere le acque ma che in realtà i veri obiettivi dell’azione legale promossa siano differenti, a caccia di più soldi per i giocatori e avviare un processo per migliorare alcune storture e difficoltà reali, problematiche note da sempre. Le 163 pagine dello “statement”, scritte in modo convulso, con un inglese a tratti zoppicante e con riferimenti presi addirittura da post social e tra loro contraddittori, hanno sollevato moltissime perplessità sia nei commentatori internazionali che in legali in ambito sportivo interpellati sul caso. Oltretutto, si fa notare che a questo punto ATP e WTA dovranno necessariamente difendersi da queste cause, effettivamente presentate; pertanto, essendo le due organizzazioni che gestiscono il tour maschile e femminile soggetti senza fine di lucro, per pagare le pesantissime parcelle di team leali sicuramente molto costosi ATP e WTA dovranno sottrarre ingenti risorse che sarebbero state destinati …ai tornei come Prize money o come bonus ai giocatori, quindi ottenendo l’esatto effetto contrario a quanto voluto dalla PTPA.
Oltre a questa situazione assai ingarbugliata, arriva da New York una rivelazione interessante. Secondo quanto riporta il ben informato media The Athletic, da tempo ATP e WTA stanno lavorando ad un progetto di rinnovamento della stagione professionistica e avrebbero presentato pochi giorni fa un piano ai quattro tornei dello Slam, entità indipendenti e le più “pesanti” nella nostra disciplina. Il concetto che anima questo progetto di riforma si baserebbe sull’idea più volte comunicata da Andrea Gaudenzi (Presidente dell’ATP): la divisione non crea valore, anzi, è un punto di debolezza. Per far diventare il tennis ancor più forte e più ricco, per tutti, è necessaria la massima unità per aver una maggiore forza contrattuale e non disperdere risorse in inefficienze e cattiva gestione. Su questo quasi tutte le parti sembrano essere d’accordo: la struttura frammentata del tennis indebolisce la sua capacità di vendere diritti media e raccogliere il massimo dalle sponsorizzazioni; la stagione è troppo lunga e troppo eterogenea; l’infrastruttura dello sport non supporta finanziariamente giocatori in modo adeguato rispetto anche ad altre discipline Pro. Per questo il nuovo progetto si baserebbe sui seguenti capisaldi: una stagione con quattro tornei dello Slam; dieci eventi combined di alto livello, appena sotto agli Slam per valore; un’unione completa dei diritti media e ricavi da sponsorizzazioni per finanziare l’intera stagione e remunerare i giocatori in modo più adeguato. Il tutto da governare con un’unica struttura di comando, un nuovo consiglio che supervisionerebbe le questioni sportive ed economiche formato da rappresentanti per i Grandi Slam, i tornei e i giocatori ATP e WTA. Quest’ultimo punto sembra – per quanto riporta The Athletic – aver trovato una risposta fredda da parte di Tennis Australia, FFT, Wimbledon e USTA, ossia i 4 Major.
La struttura “ideale” dell’annata tennistica
Secondo le indiscrezioni del media newyorkese, in questo piano di rinnovamento – e non rivoluzione, è importante sottolinearlo – così sarebbe strutturata la nuova stagione tennistica, quasi del tutto uniformata tra uomini e donne. “Tutto inizia con i giocatori migliori che disputano gli eventi Premium, alimentando rivalità e innalzando il livello e lo spettacolo dei più grandi palcoscenici dello sport”, si legge nell’articolo. Il calendario prevederebbe:
– Quattro Grandi Slam
– 10 eventi ATP Masters 1.000 combinati con 10 eventi WTA 1.000; il nuovo, decimo evento ATP si terrebbe a febbraio, con sede quasi sicuramente in Arabia Saudita
– 16 eventi ATP 500 e 17 eventi WTA 500, che si terranno in settimane concomitanti
-Un piano per ridurre il numero di tornei ATP e WTA 250 di terzo livello attraverso un “buyback”: in pratica il tour avrebbe facoltà di riacquistare la licenza della maggior parte dei tornei ATP e WTA. Il rinnovato calendario porterebbe anche “un flusso regionale migliorato”, in modo concentrare gli eventi nella stessa area e così ridurre l’impatto di viaggi intercontinentali, e anche una off-season più lunga, non specificata tuttavia nella sua durata
– A governare questa nuova realtà un consiglio che include Slam, tornei e giocatori, ma non l’ITF, che resterebbe esclusa dalla gestione.
Una proposta che diventa una sorta di aggiustamento verso l’alto dell’annata attuale, senza grandi sconvolgimenti. Meno tornei di fascia bassa, un 1000 in più, una diversa governance. Secondo quanto riporta The Athletic, proprio quest’aspetto avrebbe lasciato freddi i 4 Slam. Così recita l’articolo, riportando anche le indiscrezioni di alcuni soggetti coinvolti nella vicenda ma dei quali viene tutelata l’identità.
“Le organizzazioni che gestiscono i quattro major sono state contattate per un commento prima della pubblicazione di questo articolo. Nessuna di loro ha risposto. Gaudenzi e Simon, (WTA) e i tornei dello Slam sono frustrati e delusi dalla mancanza di progressi verso la riforma secondo quanto ci ha rivelato una persona coinvolta in una delle quattro organizzazioni che ha parlato a condizione di anonimato perché non era autorizzata a parlare pubblicamente. Questa persona ha affermato che la proposta di ATP e WTA era stata ricevuta ma che, a loro avviso, non era abbastanza. Le priorità di cambiamento degli Slam, hanno affermato, si concentrerebbero su un prodotto Premium con ancora meno tornei e una off season ancora più lunga. Un’altra persona che è stata in contatto con gli Slam, non autorizzata a rivelare discussioni riservate, ha affermato che l’idea che i quattro Grand Slam potessero ricevere solo tre seggi nel consiglio non è stata ben accolta”. Pertanto il nodo per arrivare ad una fumata bianca e riforma sarebbe soprattutto quello della rappresentanza, poiché gli Slam vorrebbero contare di più rispetto ad ATP e WTA.
Vedremo se le rivelazioni di questo contributo – molto interessante – avranno un seguito. Al momento possiamo rilevare che nella politica tennistica c’è molto movimento e che a breve la stagione del nostro sport, tornei e compensi, potrebbero essere molto diversi da quelli attuali.
Marco Mazzoni
TAG: ATP, Calendario ATP, Marco Mazzoni, politica sportiva, Stagione tennistica, Tornei dello Slam, WTA
Ovviamente il tutto per togliere i record a Djokovic
Guarda le combinazioni della vita…….se qualcuno ci crede…..
Sono passati solo 3 giorni dalla notizia delle azioni legali della PTPA, che esce un’altra notizia che prefigura una MODIFICA della GOVERNANCE del sistema tennis, con l’esclusione dell’ITF e il (tentato) ridimensionamento degli Slam.
N.B. E’ irrilevante quando è stato preparato questo piano, è rilevante quando è uscita la notizia.
Le modifiche del calendario sono aspetti collaterali, subordinati alla modifica della Governance e loro diretta conseguenza.
Intanto, oggi, secondo The Athletic, gli Slam hanno risposto con un NETTO rifiuto al piano Atp-Wta…… se ne andranno ??
Davvero voglio essere buono
Mi limito a farti presente chi ha beneficiato delle WC nei tre challenger che si sono svolti di recente in Africa…
Per il resto NO COMMENT!!!
I 1000 potrebbero essere questi:
A febbraio riyadh (indoor, 1 settimana)
A marzo rio/buenos aires (terra, 1 settimana)
Ad aprile montecarlo (terra, 1 settimana)
A maggio roma (terra, 2 settimane)
A giugno halle (erba, 1 settimana)
A fine luglio/inizio agosto toronto (cemento, 1 settimana/1 settimana e mezzo)
Ad agosto cincinnati (cemento, come toronto)
A settembre indian wells (cemento, 2 settimane)
A fine settembre/inizio ottobre shangai/ pechino (cemento, 1 settimana)
A fine ottobre madrid (cemento indoor come nei primi anni 2000, 1 settimana, con Parigi declassato a 500).
Con ciò abbiamo 4 masters 1000 su cemento, 3 su terra, 2 indoor e uno su erba. Le superfici sono più bilanciate.
I 500 invece:
7 su cemento: Sydney/brisbane, doha, dubai, washington, acapulco, shangai/pechino, tokyo
3 su terra: rio/buenos aires, barcellona, amburgo
2 su erba: queens, un altro torneo (in Europa dell’est?)
4 indoor: vienna,basilea, Parigi, rotterdam
Alla fine forse sono un po’ pochi su terra e ho tolto quello di dallas, ma d’altra parte non possiamo avere 20 atp 500.
Per i 250 facciano loro, io rimetterei newport e colonia, aggiungerei un 250 in italia a Genova, uno su terra rossa indoor e il 250 di Charleston su terra verde.
Magari tra qualche tempo scriverò l’intera stagione settimana per settimana per come la farei io, ma questa sarebbe già la mia idea a grandi linee, bisogna solo capire come posizionare i vari 500 e 250.
Non so se nel complesso è una buona proposta o ci sono dei problemi, spero venga comunque apprezzato il mio impegno.
E se riportassimo, come capitava fino agli anni 80, i tornei sudamericani a Settembre/Ottobre, in alternativa a quelli sul cemento? in pratica si avrebbe una striscia continuativa fra gli AO e l’inizio della fase del mattone tritato con tornei in australia, US EU e Paesi del Golfo, seguita da quella sul rosso, con interruzione durante l’erba, un’altra breve interruzione prima degli AO, e poi una ripresa. Sono molto perplesso sullo spostare IW dopo gli USO, avremmo i due masters storici, gli USO e poi IW e la Cina? Io credo che di Master sulla terra battuta ce ne siano già tanti e molto ravvicinati. Si potrebbe sostituire quello di Madrid con Amburgo (un giusto risarcimento al torneo tedesco) eliminare Miami e mettere al suo posto Madrid indoor per cui avremmo tre Masters sul veloce fra Febbraio e Marzo, ma meglio collocati di adesso. Altri tre fra aprile e maggio sulla terra battuta , due prima degli AO uno dopo e Parigi per chiudere tutti sul veloce. Un Master sull’erba mi sembra poco fattibile, data la scarsa lunghezza del peiodo erbivoro. Inoltre inserirei dei 250, ovviamnte vicini a dove si svolge nella seconda settimana dei Masters, e, perchè no, degli SLAM. Non aumenterei troppo i 500, perchè già adesso alcuni sono poco performanti, ma questo vale per qualsiasi 500, non solo quelli che si svolgono in AL (uno, peraltro, che secondo il Noto Fissato sconvolgerebbe il ranking). I 250 sono utili, collocandoli nella seconda settimana dei Majors (Masters e forse anche Slam) permetterebbero di non sprecare due settimane, come alcuni lamnentano. Alzerei un po’ la dotazione economica dei Challenger, 175, 125 e 100 rendendoli appetibili anche ai top 100, mentre metterei in un’unica categoria, come per le donne, gli ITF, oltre a 15 ed a 25, anche 50 e 75. I 50 ed i 75 potrebbero essere lo strumento dello sviluppo del tennis in Africa ed in Asia Centrale.
Un povero piagnina che si autocommisera dopo avercele fatte alla julienne con la storia del fantomatico libro…
Ma magari partisse una censura nei suoi confronti, per le evidenti prese in giro a tutti
E perché mai maggiore collaborazione tra ATP e SLAM non crea valore aggiunto per gli Slam ?
Non c’è alcuna dimostrazione di ciò, anzi per fare un esempio, possono insieme collaborare per spazzare via tutte le puttanate che minacciano di impoverire e ridicolizzare i valori sportivi del tennis:
– Laver Cup (il cui unico vero effetto è di sputtanare il nome Laver)
– pseudo Davis (il cui unico vero effetto è quello si sputtanare il glorioso nome Davis, che non esiste più e non ha più spazio per potere esistere, purtroppo)
– qualsiasi aggiunta di nuovi elementi in caledario, tipo “campione del mondo” o amenità / cavolate varie visto che il vero grosso problema e l’ eccesso di eventi e di stress per i giocatori di altissimo livello (ormai SI SPACCANO tutti).
Un altro livello di collaborazione può avvenire nella produzione e nei diritti televisivi, dove offrire in vendita un pacchetto che comprende “anche” i “1000” e le “Finals” aumenta gli incassi per tutti: cosa facilissima da verificare, basta guardare nel mondo quanti acquistano il pacchetto TV con solo gli SLAM e invece quanto aumenta l’ acquisto, SLAM compresi, con i “1000” e le Finals inseriti a completare l’ offerta.
Si avrà il riscontro che i telespettatori di Wimbledon (AO, Roland Garros, US Open) AUMENTANO se possono acquistare un pacchetto unico, con i 1000 inclusi.
Per cercare di spiegarmi: non sono disposto a spendere 50 dollari per vedere in TV solo “Slams”, ma io e molti milioni di persone siamo disposti a spenderne anche 100 (dollari) se oltre agli Slam possiamo vedere anche i “1000” e le Finals.
Viene anche chiamata “sinergia”.
La scorsa settimana segnalai nel challenger greco,lo slot di tabellone morbido del palermitano facendo notare che sia Dellavedova,oggi ha raccolto 4 giochi nell’Itf 15k greco nei quarti(contro il francese Delage classe 2001 ndr),e sia Gengel 237(era la tds numero 5),il re di Sharm El Sheikh a proposito anche lui oggi sconfitto nei quarti dal giovane panda finlandese Paldanius classe 2007 (come Cinà ndr),oltre a Sultanov non valgono assolutamente la classifica che hanno e difatti anche i risultati di questa settimana lo confermano.
Ho voluto raccontare questo per segnalare appunto le difficoltà che hanno i giovani talenti non privilegiati come il finlandese a scalare le classifiche senza le sempre più preziose WC.
Direi nessuno; diverso il caso in cui ci si straccia un po’ le vesti per un valore “morale” dei tornei in sud-america che, per carità, una certa tradizione la hanno sicuramente, ma li vedo destinati a restare schiacciati dalle evoluzioni in corso e non ci sarà alcuna possibilità per loro, a mio avviso, di salire di importanza agganciandosi ad un unico filone “rosso” che culmina con il Roland Garros mentre resteranno “paralleli”, e quindi meno importanti, della principale stagione “rossa” che avviene in Europa a partire da Montecarlo (Roma, Parigi) magari con un ridimensionamento di Madrid che è sempre stato un po’ “artificiale” come torneo, e come “1000” direi non alla altezza complessiva di Roma (dove è indispensabile darsi una ulteriore mossa sulle strutture e avere almeno un bel “coperto”)
Ciao Marco,pero’ gia’ che c’erj potevi anche rispondergli alle sue domande.
Su alcuni punti mi trovo d’accordo con lui,anche se i suoi modi di comunicare mi piacciono poco.
PS:Mi togli una curiosita’,ma lo censurate veramente?
Va bene, ma quale sarebbe il mio pseudo-moralismo?
Chiedo scusa, ho letto male, inoltre non ne ero
a conoscenza. Colpa mia.
sempre meno spazio per i giocatori non di vertice e anche per i giovani più difficoltà ad emergere se non gli vengono omaggiate WC
Questa litania sulla presunta censura è diventata la novella dello stento. Francamente, anche basta. NON risponderò più su questo tema. Fine.
Sportivamente.
M.
Vediamo se qui su LiveTennis.it,questa volta ci sarà spazio per pensieri e domande in piena libertà,chissà
I tornei dello slam fanno un pacco di soldi e sono autonomi.
Mi sembra una situazione ideale per loro, e non capisco perché mai dovrebbero cambiare e accettare un cambiamento nel quale perdono in qualche misura (ancorché minima) la loro autonomia.
Mi sfugge quale sia la leva che l’ATP e la WTA avrebbero per rendere appetibile la loro proposta ai quattro slam. Ed è grave dal punto di vista giornalistico che non la si chiarisce o che non si chiarisce che non c’è, e che dunque l’ATP e la WTA fanno progetti campati in aria.
Mi pare invece sia chiaro che l’ATP e la WTA hanno l’esigenza di fare squadra comune con gli slam per aumentare l’omogeneità delle regole, delle condizioni, … ma anche per riuscire a rendere i loro tornei di punta più appetibili al pubblico generalista, sfruttando una qualche collaborazione con gli slam (che sono gli unici tornei o quasi che conosce il pubblico generalista). Gli slam in qualche modo dovrebbero aiutare a fare da traino al alcuni tornei ATP e WTA, permettendo al grande pubblico di interessarsi anche a loro.
Ma questo cosa significa? Significa che si vuole ridurre la centralità degli slam. Ma i direttori degli slam mica sono così ingenui da non arrivarci. Gli si sta dunque chiedendo di rinunciare a parte della loro autonomia con l’intento non troppo segreto di rendere tali slam meno centrali. Ma allora ditemi: perché mai gli slam dovrebbero prestarsi a questo piano?
Chiaramente per fare una analisi precisa si dovrebbero conoscere molte più cose di quelle che conosciamo noi, o che conosco io, ma proprio a questo dovrebbero servire i giornalisti. Dalle cose che so, la strada più sensata da seguire per l’ATP e la WTA sarebbe quella di dare un valore aggiunto ai loro tornei di punta a prescindere dagli slam.
Prendiamo le ATP Finals: è il torneo più importante e conosciuto dell’ATP, ma lo è perché ha un suo valore aggiunto: vedere i tennisti più forti dell’anno solare scontrarsi.
Non so se sono stato chiaro, l’ATP e la WTA devono creare un qualche valore aggiunto per i loro tornei di punta, scordandosi che questo valore aggiunto possa venire da una maggiore collaborazione con gli slam. E per farlo c’è bisogno di coraggio.
Faccio un esempio per capirci. Nel tennis non c’è il titolo di campione del mondo, ma il titolo di campione del mondo è un esempio di valore aggiunto. Si potrebbe organizzare un torneo da svolgere una volta ogni quattro anni che assegna al vincitore il titolo di campione del mondo. Un torneo a cui però possono partecipare solo i tennisti che nel ciclo di quei 4 anni si sono qualificati. E per decidere chi e come si qualifica, ad esempio supponiamo che a qualificarsi debbano essere 64 tennisti, si può fare un torneo apposito ogni singolo anno e dire che chi arriva agli ottavi di finali è qualificato.
Non so se sono stato chiaro, io ho fatto un esempio di valore aggiunto. Dove per valore aggiunto si deve intendere “appeal verso il pubblico generalista che di tennis conosce solo i 4 slam”. E tale esempio serve a illustrare che qualunque sia il valore aggiunto richiede coraggio.
Cercare un valore aggiunto con la collaborazione degli slam mi sembra invece utopia.
Veramente “avrebbero presentato pochi giorni fa un piano ai quattro tornei dello Slam” vuol dire che l’hanno fatto prima, e non la settimana prossima…
@ DANCAS (#4341882)
“…da tempo ATP e WTA stanno lavorando ad un progetto di rinnovamento della stagione professionistica e AVREBBERO PRESENTATO POCHI GIORNI FA un piano ai quattro tornei dello Slam…”
Nessuna casualità, i tempi che riporti sono proprio sbagliati, non mi sembra che nell’articolo sia scritto quanto hai riportato.
Era in caso avesse
Guardi,che glielo feci notare a partire da quando il panda ceko imMENSIK,raggiunse la finale a Doha ’24 al suo primo torneo Atp in carriera e mi fu fatto presente che non corrispondeva a verità…
Poi è accaduto anche in altri casi(anche di recente)…
La mia risposta è sempre stata la stessa,gli Slam danno punti Atp,ma non fanno parte di essi.
La invito a (ri)guardare,gli articoli in merito.
Ancora saluti cordiali.
La america latina reterà emarginata, inutile fare pseudo-moralismi: dispiace ma è così.
Potrà lasciare spazio alla stagione su terra dopo Indian Wells / Miami (anticipando l’ uno e l’ altra) così da allungare i tempi per la successiva stagione su erba, oggi assurdamente sacrificata, con un bel “1000” , da inserire, su erba, in Arabia Saudita.
Anticipando di una settimana o due Indian Wells e Miami la stagione su terra scorre prima (con tornei “minori” in Sud America) e si amplia il calendario a disposizione per l’ erba, con torneo “1000” in Arabia Saudita, su erba, quindi il Queens (“1000” a sua volta, possibilmente) e culmine dello spettacolo su erba a Wimbledon.
Il Queen’s non organizzerà mai un 1000. Gli organizzatori lo hanno già escluso diversi anni fa. L’impianto si dovrebbe espandere e il club è circondato di edifici storici.
Come sempre cordiali saluti.
La sua fissa e voglia di decine di tornei Atp in
America latina(ormai nota),è sempre più forte,e difatti il livello degli argentini(fuori dalla terra) si nota sempre di più,i vari Comesana(67 atp grazie allo swing di febbraio ndr),Tirante(sembrava avesse vinto Wimbledon,dopo aver battuto Cobolli),Navone,etc.,non le basta che le classifiche siano già fin troppo falsate,le faccio una domanda accetterebbe altri tornei in Sud America a patto che vengano reintrodotti i Bonus Point con la media tornei giocati?
Ultima cosa non trova strano che o tabelloni per alcuni siano sempre gli stessi durissimi (per imMENSIK in primis) e per altri invece sempre più morbidi,soprattutto dopo aver steccato completamente a Indian Wells?
Chissà se avra’(almeno questa volta ),di rispondermi.
In casino avesse voglia,spero almeno di non ricevere l’oscurità.
Ah, quindi la TPTA ha espresso solo farneticazioni, ma l’Atp fa trapelare che proprio la prossima settimana o poco più avanti avrebbe presentato un mega piano per cambiare il mondo del tennis… che casualità. Divertente anche il pensiero che i tennisti guadagneranno di meno perché si dovranno pagare gli avvocati.
Spiacente. Mai scritto, non troverai un mio articolo nel quale lo scrivo. I tornei dello Slam fanno parte del calendario ATP, sono gestiti in modo autonomo.
E per fortuna che è così… bisogna capire se il tennis di alto livello da sport di talento e capacità degenererà in baracconate / buffonate senza valore come la “Laver Cup” (il cui unico vero risultato è quello di sputtanare il nome “Laver”) e come la parodia falsa e bugiarda con abuso del nome “Davis”, che Davis non è e non potrà mai più essere, che se non tolta dalle palle farà solo danni al tennis di alto livello.
Curiosa la dichiarazione più volte rilasciata da Edberg che dice di essersi rovinato la carriera buttandosi a giocare la Davis (ma vale per qualsiasi qualsiasi altra cosa) a novembre – e dicembre – anziché rispettare un minimo di sosta fisiologica (dicasi 8 settimane almeno).
Grandi “Eroi” che ancora parlano di “Davis”, a giocare il torneo Slam in Australia non ci sono mai andati (o giusto una volta, per sbaglio) come ad esempio Adriano Panatta.
Per quanto riguarda le proposte del presidente dell’Atp(oltre a quello della Wta),la prima cosa da fargli notare è scontata,ma siccome lo è nessuno osa farlo…
Ecco il perché sarà parte principale del dossier che arriverà sui tavoli di questi signori…
OT: Caro Marco Mazzoni,sono anni che scrive che gli Slam fanno parte dei tornei Atp,ha (finalmente),preso atto che non lo sono?
E’ sempre bello da vedere
Quasi tutto giusto, ma possiamo sacrificare il Queen’s?
Se i 1000 sono combined, saranno di 2 settimane.
4 slam + 10 1000 = 28 settimane occupate
Il calendario è di 45 settimane (e lo vogliono pure accorciare), direi che per il resto non c’è molto spazio…
D’accordo su tutto il resto però il 1000 su erba al Queen’s. Tradizione e prestigio molto diversi da Halle.
L’annoso problema o peculiarità sottostante nel tennis credo stia nella dicotomia circolo/giocatore o tradizione/evoluzione.
Si tratta in definitiva di stabilire o quantomeno considerare quanto rilevante sia il peso della struttura che consente la competizione rispetto a chi quella competizione nobilita, rivaluta e consente di esistere, ossia i giocatori.
Wimbledon in sé o wimbledon con Borg sampras Federer e molti altri?
Al momento i giocatori, nonostante l’atp sia nata come sindacato giocatori, stanno al 17%. Mi sembra un po sbilanciato.
ogni scusa è buona per pubblicare una foto a caso di sinner anche se non c entra nulla
Si continua ad aggirare il vero problema del calendario: IW e Miami a marzo. Non ha senso quella collocazione. Senza quei due tornei si potrebbe dare continuità di superficie tra terra in America Latina e Europa. Se non c’è la forza per spostare i due tornei in altri momenti dell’anno, tutto resterà inutile.
La successione delle superfici dovrebbe essere logica e i tornei di Sudamerica se posti appena prima del rosso in Europa avrebbero una logica tecnica e riprenderebbero importanza.
A Indian Wells si può giocare tutto l’anno o quasi e il torneo di Miami è in vendita… quindi spostabile. Una soluzione? Far diventare Rio un 1000 su terra a metà marzo e IW lo si gioca 2 settimane dopo US Open a fine settembre come nel 2021 che non andò affatto male (Laver Cup? chissenefrega. Davis a luglio dopo Wimbledon).
E se gli arabi vogliono il decimo mille, lo si fa dopo l’Australia di ritorno, prima di andare in America Latina per 4 settimane, con il 1000 in Brasile.
Sarebbe una soluzione di buon senso. Il 1000 di Miami lo si fa altrove, magari su Erba ad Halle…
Solo logica e buon senso, ma evidentemente ci sono tanti interessi $ a frenare la logica.
M.
È vero non c’è soluzione per i masters 1000.
Sono d’accordo. Se ci fossero 10 masters 1000 se ne potrebbero fare metà su 2 settimane e metà su una, anche se personalmente promuoverei alcuni 500 a 1000 e alcuni 1000 a 500
Qualcosa si muove. Non nascondo che questo argomentomi ha sempre interessato molto e sono curioso di vedere come si evolverà la situazione
Il grosso problema del nuovo calendario sarà trovare una adeguata collocazione al tour sudamericano sul rosso, visto che a breve Fonseca diventerà molto, molto forte…
Secondo me se i 1000 resteranno a due settimane non c’è soluzione.