Avanza Sonego ATP, Copertina

Arnaldi soffre ma avanza a Miami: battuto il cinese Wu in tre set. Sonego supera Navone e approda al secondo turno del Masters 1000 di Miami

21/03/2025 09:12 16 commenti
Lorenzo Sonego - Foto Getty Images
Lorenzo Sonego - Foto Getty Images

Lorenzo Sonego accede al secondo turno del Masters 1000 di Miami, superando l’argentino Mariano Navone con il punteggio di 7-5 7-5 in un match combattuto durato 2 ore e 13 minuti. Il tennista torinese si è imposto con carattere e determinazione, guadagnandosi così la sfida contro l’americano Taylor Fritz.

L’incontro è iniziato a ritmi sostenuti, con i primi giochi che sono volati velocemente senza particolari scossoni. La prima svolta è arrivata nel sesto game, quando Sonego ha avuto le prime palle break dell’incontro, non riuscendo però a concretizzarle. Navone è riuscito a rientrare sul 3-3, mantenendo l’equilibrio fino al dodicesimo gioco. Sul 6-5 per l’italiano, la resistenza dell’argentino si è spezzata: un doppio fallo gli è costato il set point e, sulla seconda opportunità, Sonego ha chiuso il parziale con un paio di dritti potenti che hanno fissato il punteggio sul 7-5.

Nel secondo set, la battaglia si è intensificata nel quarto game, con l’azzurro che ha avuto una palla break ai vantaggi, neutralizzata dall’argentino con un contropiede di dritto. Anche una seconda opportunità è sfumata, ma alla fine la resistenza di Navone ha ceduto, con Sonego che ha piazzato il break con un preciso dritto.
Il match sembrava ormai in discesa per il piemontese, ma proprio quando il traguardo appariva a portata di mano, nuovi brividi hanno complicato la situazione. Sul 5-3, Sonego si è trovato sotto 15-40, salvandosi con due prime centrali. Un doppio fallo sul primo match point ha prolungato l’agonia, e Navone ha sfruttato l’occasione inventandosi un passante di rovescio lungolinea straordinario per annullare la seconda opportunità. Sull’onda dell’entusiasmo, l’argentino ha piazzato il controbreak portandosi sul 5-4.
A questo punto Sonego ha chiamato un medical timeout per un problema al ginocchio destro, ma nonostante la difficoltà fisica, il torinese ha mantenuto la concentrazione. Nel dodicesimo game ha affrontato la situazione con il piglio giusto, spingendo con determinazione di dritto e conquistando il secondo parziale con il medesimo punteggio del primo: 7-5.

Per Sonego ora ci sarà la sfida contro Taylor Fritz, testa di serie americana che non sta attraversando un periodo particolarmente brillante nel 2025. Questo fattore potrebbe rappresentare un’opportunità per l’italiano di proseguire il suo cammino nel prestigioso torneo della Florida.

ATP Miami
Lorenzo Sonego
7
7
Mariano Navone
5
5
Vincitore: Sonego
Statistica Sonego 🇮🇹 Navone 🇦🇷
STATISTICHE DI SERVIZIO
Valutazione del servizio 285 255
Ace 2 1
Doppi falli 5 3
Prima di servizio 38/71 (54%) 38/77 (49%)
Punti vinti sulla prima 33/38 (87%) 27/38 (71%)
Punti vinti sulla seconda 18/33 (55%) 21/39 (54%)
Palle break salvate 3/4 (75%) 4/6 (67%)
Giochi di servizio giocati 12 11
STATISTICHE DI RISPOSTA
Valutazione della risposta 127 92
Punti vinti sulla prima di servizio 11/38 (29%) 5/38 (13%)
Punti vinti sulla seconda di servizio 18/39 (46%) 15/33 (45%)
Palle break convertite 2/6 (33%) 1/4 (25%)
Giochi di risposta giocati 11 12
STATISTICHE DEI PUNTI
Punti vinti a rete 10/15 (67%) 5/7 (71%)
Vincenti 23 9
Errori non forzati 40 29
Punti vinti al servizio 51/71 (72%) 48/77 (62%)
Punti vinti in risposta 29/77 (38%) 20/71 (28%)
Totale punti vinti 80/148 (54%) 68/148 (46%)
VELOCITÀ DI SERVIZIO
Velocità massima 219 km/h (136 mph) 203 km/h (126 mph)
Velocità media prima 195 km/h (121 mph) 194 km/h (120 mph)
Velocità media seconda 189 km/h (117 mph) 199 km/h (123 mph)

Matteo Arnaldi supera il primo turno del Masters 1000 di Miami, ma quanta fatica per l’azzurro! Il tennista italiano, numero 35 del ranking mondiale, ha sconfitto il cinese Yibing Wu (n.421) con il punteggio di 7-6(3) 4-6 6-3 in una partita caratterizzata da alti e bassi.
Un match dai due volti per Arnaldi, che ha alternato ottimi momenti di gioco a vistosi cali di concentrazione, rischiando di complicarsi la vita contro un avversario sulla carta nettamente inferiore.

Un primo set di occasioni mancate
Nel primo parziale, l’azzurro ha sprecato complessivamente ben sei palle break, non riuscendo a concretizzare le numerose opportunità create nei turni di servizio del cinese. La frazione si è così prolungata fino al tie-break, dove Arnaldi è partito alla grande portandosi subito avanti per 4-0. Con questo vantaggio, l’italiano ha gestito il finale del set chiudendo per 7 punti a 3.

Blackout nel secondo set
Il secondo set ha visto Arnaldi mantenere un buon livello fino al 4 pari, quando un improvviso calo di concentrazione gli è costato carissimo. Nel nono game, l’italiano ha perso il servizio e nel gioco successivo, nonostante tre palle break consecutive a disposizione per rientrare in partita, non è riuscito a capitalizzare. Wu ha così conquistato il secondo parziale per 6-4, chiudendo con un ace sulla palla set.

Terzo set: dominio e nuovo passaggio a vuoto
Nel set decisivo, Arnaldi è sceso in campo con rinnovata determinazione, prendendo immediatamente il comando delle operazioni. In un attimo l’azzurro ha piazzato due break, portandosi sul confortante vantaggio di 5-1.
Quando tutto sembrava ormai in discesa, è arrivato l’ennesimo passaggio a vuoto del ligure, che ha ceduto un turno di servizio permettendo a Wu di accorciare le distanze. Nel game successivo, Arnaldi ha mancato anche una palla match, dovendo così servire per chiudere l’incontro sul 5-3. Questa volta, però, non ha fallito, conquistando il game e chiudendo la partita con il punteggio di 6-3.

La sfida con Machac
Al secondo turno del Masters 1000 di Miami, Arnaldi affronterà il ceco Tomas Machac, 24enne attualmente numero 21 del ranking mondial. Un avversario decisamente più ostico rispetto a Wu, contro il quale servirà un Arnaldi più continuo e concentrato per poter portare a casa il match.
Per l’azzurro sarà fondamentale ridurre al minimo i passaggi a vuoto che hanno caratterizzato il suo esordio, puntando invece sulle qualità mostrate nei momenti migliori dell’incontro con Wu. La sfida contro Machac rappresenterà un importante banco di prova per valutare lo stato di forma dell’italiano in questo inizio di stagione sul cemento americano.

ATP Miami
Matteo Arnaldi
7
4
6
Yibing Wu
6
6
3
Vincitore: Arnaldi
Statistica Arnaldi 🇮🇹 Wu 🇨🇳
STATISTICHE DI SERVIZIO
Valutazione del servizio 287 279
Ace 16 5
Doppi falli 3 0
Prima di servizio 50/91 (55%) 84/114 (74%)
Punti vinti sulla prima 41/50 (82%) 56/84 (67%)
Punti vinti sulla seconda 24/41 (59%) 15/30 (50%)
Palle break salvate 0/2 (0%) 10/12 (83%)
Giochi di servizio giocati 16 15
STATISTICHE DI RISPOSTA
Valutazione della risposta 113 172
Punti vinti sulla prima di servizio 28/84 (33%) 9/50 (18%)
Punti vinti sulla seconda di servizio 15/30 (50%) 17/41 (41%)
Palle break convertite 2/12 (17%) 2/2 (100%)
Giochi di risposta giocati 15 16
STATISTICHE DEI PUNTI
Punti vinti a rete 10/11 (91%) 11/15 (73%)
Vincenti 31 23
Errori non forzati 38 47
Punti vinti al servizio 65/91 (71%) 71/114 (62%)
Punti vinti in risposta 43/114 (38%) 26/91 (29%)
Totale punti vinti 108/205 (53%) 97/205 (47%)
VELOCITÀ DI SERVIZIO
Velocità massima 211 km/h (131 mph) 204 km/h (126 mph)
Velocità media prima 190 km/h (118 mph) 183 km/h (113 mph)
Velocità media seconda 167 km/h (103 mph) 185 km/h (114 mph)



Francesco Paolo Villarico


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16 commenti. Lasciane uno!

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Luca96 21-03-2025 13:11

Lorenzo vince con autorità, mentre Matteo soffre più del previsto. Ora Lorenzo se la può giocare contro Fritz, mentre Matteo è sfavorito contro Machac. Forza ragazzi!

16
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Mozz 22 (Guest) 21-03-2025 12:29

Scritto da walden

Scritto da Marco M.

Scritto da marcello
Arnaldi da un po’ di tempo, col suo linguaggio del corpo, da proprio tanto la sensazione che sia poco sereno, come se (mia ipotesi), ancora non abbia la consapevolezza del suo ruolo nel mondo del tennis, ossia l’onesto mestierante oppure l’outsider in grado di viaggiare stabilmente tra la 15 e la 30 posizione in classifica, chissà, con puntate anche nei primi 10.
Nel dubbio fossi in lui, continuerei con l’umiltà e la voglia di migliorarsi che ha caratterizzato la sua fase di ascesa (oggettivamente oggi l’umiltà si percepisce molto poco), e soprattutto proverei a migliorare ancora tecnicamente, a cominciare dal servizio, poco costante.
In ogni caso la cosa buona è che da qualche torneo riesce anche a portare a casa partite giocate male, e questa è sempre una cosa positiva

Probabilmente ha creduto davvero (e ancora lo crede) di poter diventare un Top in servizio permanente effettivo e quindi non si capacita di non essere ancora nell’Olimpo.
Sinceramente ci ho creduto molto anche io che potesse entrare in pianta stabile nei 20 con magari una capatina nei 10, però le mie speranze hanno cominciato a vacillare lo scorso anno quando ho visto che snobbava i 250 e una buona parte di 500 per dedicarsi agli Slam e ai Mille. Programmazione che possono fare 3-4 tennisti al mondo, non un 30-40 con ambizioni di salita.
Non che non ci possa riuscire ad entrare nei 20, è ancora relativamente giovane, però…
Normalmente detesto fare paragoni però mi viene in mente un certo Ruud che ha costruito una solida carriera da Top 10 con buoni piazzamenti ovunque e vittorie in 250 o anche Musetti a cui si possono rimproverare mille cose, ma non che non sia presente ovunque. Lorenzo senza i piazzamenti e le finali del 2024 nei 250 oggi avrebbe più o meno la stessa posizione di Matteo. Non è una ventina di posizioni avanti per la semifinale di Wimbledon o la finale al Queen’s, ma per tutti i 250 disputati.
Caro Matteo sporcati le mani, vai in tornei dove in mezzo a semi-esordienti e vecchie volpi alla ricerca degli ultimi ingaggi potrai dire la tua e magari vincere qualche trofeo che fa sempre morale e aiuta.
Poi se farà il botto in un Mille (io ci credo ancora) o in uno Slam (ci credo meno) saremo tutti in piedi ad applaudire, ma intanto io sarei già molto contento se portasse a casa un paio di 250.

Marco, è da due anni che lo scrivo, e qualcuno ha anche fatto dell’ironia sul fatto che gli fornissi dei suggerimenti, adesso lo dicono tutti. Anche perchè la mancanza di continuità che viene spesso contesta (da ultimo ad IW gioca un apartita molto attenta con Rublev, top 10, e la vince, e poi due giorni dopo prende una stesa da Nishikori, in parte per merito dell’avversario, ma moltoi per una quantità di errori ed una battuta inguardabile), a mio parere, può essere raggiunta con la continuità del gioco. Il che non significa giocare tutte le settimane, ma giocare anche qualche torneo 250 (dopo Miami va direttamnete a Montecarlo, come fece lo scorso anno, vale a dire, se viene eliminato al prossimo turno, cosa possibile, visto che gioca con Machac, sta fermo due settimane e mezzo.). Fra i primi 40, ed escludendo i top 10, solo tennisti che abbiano avuto problemi fisici nel corso dell’ultimo anno, hanno giocato meno tornei di lui.

E’ vero, gioca poco, non può fare solo 500, mille e slam. I 250 ci vogliono per mantenere il ranking. Io non lo vedo onestamente in top 15-20, per me vale la sua attuale posizione fra 30 e 40. Non trovo giocatori nei primi 30 meno forti di lui, forse il solo Popyrin se non è in giornata. Ovviamente in partita secca li può battere ma i vari Shapovalov Perricard Berrettini ( per citare 28-29-30) gli sono sicuramente superiori.

15
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no Sinner no Party (Guest) 21-03-2025 11:23

Che Wu abbia una velocità media di SECONDA superiore alla PRIMA .. mi pare poco credibile!

La programmazione di Arnaldi: in effetti guardando da “fuori” sembra più un campione affermato che un ragazzo che si deve ancora “fare le ossa”.

A fine anno vedremo se ha ragione lui!

14
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Guidooddounodinoi (Guest) 21-03-2025 10:40

All’inizio della stagione Arnaldi si è posto l’obiettivo di diventare un giocatore più “solido”. Finora ci è riuscito parzialmente, in media 1 match solido a torneo (Popyrin a Brisbane, Davidovich a Dallas, Nakashima a DRB, Rublev a IW). Di contro, ci ha fatto inorridire con diverse prestazioni sconcertanti nelle quali ha evidenziato la capacità, tutta sua, di perdere quantità di punti in tempi brevissimi (che è il contrario della solidità). Dove è ragionevole pensare possa arrivare? “Puntatine nei 10” mi sembra difficile, ci vogliono risultati pesanti in più tornei pesanti.
Io credo debba puntare, almeno per ora, a essere un giocatore tipo Machac che sulla solidità si sta costruendo una classifica da top20.
Adesso ha una buona occasione: prendersi la rivincita della tranvata dell’anno scorso (match stile la seconda con Nakashima, per intenderci), dimostrare che può puntare a essere un Machac.
Resto dell’opinione che vederlo in campo più spesso, infine, aiuterebbe lui e farebbe piacere ai suoi tifosi.

13
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+1: walden
enzola barbera (Guest) 21-03-2025 10:37

Insomma, non vi entra in testa che ognuno ha I suoi limiti, se Arnaldi non ha fatto niente fino ad oggi ormai 24enne, potete stare certi che è arrivato. enzo

12
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-1: Marco M.
enzola barbera (Guest) 21-03-2025 10:34

Çhe pancione quel Navone, enzo

11
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Mattia saracino (Guest) 21-03-2025 10:15

Bravo arnardi.

10
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Federico (Guest) 21-03-2025 09:59

Comunque niente male il cinese, niente male davvero

9
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walden 21-03-2025 09:56

Scritto da Marco M.

Scritto da marcello
Arnaldi da un po’ di tempo, col suo linguaggio del corpo, da proprio tanto la sensazione che sia poco sereno, come se (mia ipotesi), ancora non abbia la consapevolezza del suo ruolo nel mondo del tennis, ossia l’onesto mestierante oppure l’outsider in grado di viaggiare stabilmente tra la 15 e la 30 posizione in classifica, chissà, con puntate anche nei primi 10.
Nel dubbio fossi in lui, continuerei con l’umiltà e la voglia di migliorarsi che ha caratterizzato la sua fase di ascesa (oggettivamente oggi l’umiltà si percepisce molto poco), e soprattutto proverei a migliorare ancora tecnicamente, a cominciare dal servizio, poco costante.
In ogni caso la cosa buona è che da qualche torneo riesce anche a portare a casa partite giocate male, e questa è sempre una cosa positiva

Probabilmente ha creduto davvero (e ancora lo crede) di poter diventare un Top in servizio permanente effettivo e quindi non si capacita di non essere ancora nell’Olimpo.
Sinceramente ci ho creduto molto anche io che potesse entrare in pianta stabile nei 20 con magari una capatina nei 10, però le mie speranze hanno cominciato a vacillare lo scorso anno quando ho visto che snobbava i 250 e una buona parte di 500 per dedicarsi agli Slam e ai Mille. Programmazione che possono fare 3-4 tennisti al mondo, non un 30-40 con ambizioni di salita.
Non che non ci possa riuscire ad entrare nei 20, è ancora relativamente giovane, però…
Normalmente detesto fare paragoni però mi viene in mente un certo Ruud che ha costruito una solida carriera da Top 10 con buoni piazzamenti ovunque e vittorie in 250 o anche Musetti a cui si possono rimproverare mille cose, ma non che non sia presente ovunque. Lorenzo senza i piazzamenti e le finali del 2024 nei 250 oggi avrebbe più o meno la stessa posizione di Matteo. Non è una ventina di posizioni avanti per la semifinale di Wimbledon o la finale al Queen’s, ma per tutti i 250 disputati.
Caro Matteo sporcati le mani, vai in tornei dove in mezzo a semi-esordienti e vecchie volpi alla ricerca degli ultimi ingaggi potrai dire la tua e magari vincere qualche trofeo che fa sempre morale e aiuta.
Poi se farà il botto in un Mille (io ci credo ancora) o in uno Slam (ci credo meno) saremo tutti in piedi ad applaudire, ma intanto io sarei già molto contento se portasse a casa un paio di 250.

Marco, è da due anni che lo scrivo, e qualcuno ha anche fatto dell’ironia sul fatto che gli fornissi dei suggerimenti, adesso lo dicono tutti. Anche perchè la mancanza di continuità che viene spesso contesta (da ultimo ad IW gioca un apartita molto attenta con Rublev, top 10, e la vince, e poi due giorni dopo prende una stesa da Nishikori, in parte per merito dell’avversario, ma moltoi per una quantità di errori ed una battuta inguardabile), a mio parere, può essere raggiunta con la continuità del gioco. Il che non significa giocare tutte le settimane, ma giocare anche qualche torneo 250 (dopo Miami va direttamnete a Montecarlo, come fece lo scorso anno, vale a dire, se viene eliminato al prossimo turno, cosa possibile, visto che gioca con Machac, sta fermo due settimane e mezzo.). Fra i primi 40, ed escludendo i top 10, solo tennisti che abbiano avuto problemi fisici nel corso dell’ultimo anno, hanno giocato meno tornei di lui.

8
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+1: Marco M.
Marco M. 21-03-2025 09:40

Aggiungo che a riprova non è iscritto né a Bucarest né a Marrakech dove se si guarda l’entry list avrebbe una testa di serie alta (2 o 3) e avversari alla sua portata.

7
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Marco M. 21-03-2025 09:19

Scritto da marcello
Arnaldi da un po’ di tempo, col suo linguaggio del corpo, da proprio tanto la sensazione che sia poco sereno, come se (mia ipotesi), ancora non abbia la consapevolezza del suo ruolo nel mondo del tennis, ossia l’onesto mestierante oppure l’outsider in grado di viaggiare stabilmente tra la 15 e la 30 posizione in classifica, chissà, con puntate anche nei primi 10.
Nel dubbio fossi in lui, continuerei con l’umiltà e la voglia di migliorarsi che ha caratterizzato la sua fase di ascesa (oggettivamente oggi l’umiltà si percepisce molto poco), e soprattutto proverei a migliorare ancora tecnicamente, a cominciare dal servizio, poco costante.
In ogni caso la cosa buona è che da qualche torneo riesce anche a portare a casa partite giocate male, e questa è sempre una cosa positiva

Probabilmente ha creduto davvero (e ancora lo crede) di poter diventare un Top in servizio permanente effettivo e quindi non si capacita di non essere ancora nell’Olimpo.
Sinceramente ci ho creduto molto anche io che potesse entrare in pianta stabile nei 20 con magari una capatina nei 10, però le mie speranze hanno cominciato a vacillare lo scorso anno quando ho visto che snobbava i 250 e una buona parte di 500 per dedicarsi agli Slam e ai Mille. Programmazione che possono fare 3-4 tennisti al mondo, non un 30-40 con ambizioni di salita.
Non che non ci possa riuscire ad entrare nei 20, è ancora relativamente giovane, però…
Normalmente detesto fare paragoni però mi viene in mente un certo Ruud che ha costruito una solida carriera da Top 10 con buoni piazzamenti ovunque e vittorie in 250 o anche Musetti a cui si possono rimproverare mille cose, ma non che non sia presente ovunque. Lorenzo senza i piazzamenti e le finali del 2024 nei 250 oggi avrebbe più o meno la stessa posizione di Matteo. Non è una ventina di posizioni avanti per la semifinale di Wimbledon o la finale al Queen’s, ma per tutti i 250 disputati.
Caro Matteo sporcati le mani, vai in tornei dove in mezzo a semi-esordienti e vecchie volpi alla ricerca degli ultimi ingaggi potrai dire la tua e magari vincere qualche trofeo che fa sempre morale e aiuta.
Poi se farà il botto in un Mille (io ci credo ancora) o in uno Slam (ci credo meno) saremo tutti in piedi ad applaudire, ma intanto io sarei già molto contento se portasse a casa un paio di 250.

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+1: silvano
Marco M. 21-03-2025 07:28

Scritto da MarcoP
Con Machac serve un Arnaldi molto diverso

Speriamo perché ieri sera ha faticato davvero tanto

5
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marcello (Guest) 21-03-2025 07:23

Arnaldi da un po’ di tempo, col suo linguaggio del corpo, da proprio tanto la sensazione che sia poco sereno, come se (mia ipotesi), ancora non abbia la consapevolezza del suo ruolo nel mondo del tennis, ossia l’onesto mestierante oppure l’outsider in grado di viaggiare stabilmente tra la 15 e la 30 posizione in classifica, chissà, con puntate anche nei primi 10.
Nel dubbio fossi in lui, continuerei con l’umiltà e la voglia di migliorarsi che ha caratterizzato la sua fase di ascesa (oggettivamente oggi l’umiltà si percepisce molto poco), e soprattutto proverei a migliorare ancora tecnicamente, a cominciare dal servizio, poco costante.

In ogni caso la cosa buona è che da qualche torneo riesce anche a portare a casa partite giocate male, e questa è sempre una cosa positiva

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MarcoP 21-03-2025 06:25

Con Machac serve un Arnaldi molto diverso

3
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+1: Marco M., silvano
MarcoP 21-03-2025 06:22

C’è un errore nelle palle break convertite, sono 3 anziché 2.

2
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walden 21-03-2025 01:11

Come ho già scritto, suggerirei a petrone di far installare un chip nella testa di Matteo, che regisstri i suoi pensieri quando gioca punti importanti (PB, SP e MP, etc)… credo gli potrebbe fornire informazini interessanti.

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+1: silvano

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