
Curiosità statistiche dopo i successi di Draper e Andreeva a Indian Wells. La precocità di Mirra, seconda solo a Tracy Austin


Il Masters 1000 e WTA 1000 di Indian Wells 2025 è andato in archivio con due nuovi campioni, Jack Draper e Mirra Andreeva. Sono due vittorie significative poiché portano il britannico per la prima volta in top 10 (dove potrebbe stazionare a lungo visto il suo talento) e la giovanissima russa nella Elite del tennis femminile, davvero ad un passo dalle migliori del tour. I due giovani campioni in California con le loro vittorie hanno segnato dati statistici di una certa rilevanza. Ne riportiamo alcuni, segnalati da OptaAce.
Il più significativo è certamente la precocità di Mirra Andreeva, capace di battere una dopo l’altra la n.2 e la n.1 del ranking mondiale nelle fasi decisive di un torneo così importante. La 17enne siberiana con le sue vittorie in semifinale su Iga Swiatek e quindi in finale su Aryna Sabalenka diventa la seconda tennista più giovane nella storia ad aver sconfitto in un torneo WTA 1000 o Slam, tra semifinale e finale, le prime due giocatrici al mondo da quando è stato istituito il ranking WTA nel 1975. Meglio di lei solo Tracy Austin che a US Open 1979 riuscì nell’impresa di battere prima Martina Navratilova in semifinale e poi Chris Evert in finale, a soli 16 anni e 9 mesi. Andreeva è la terza giocatrice più giovane a vincere a Indian Wells negli ultimi 35 anni, più precoci di lei sono Martina Hingis nel 1998 e Serena Williams nel 1999.
Interessante anche il rilievo statistico di Andreeva relativo alla finale di Indian Wells: Mirra infatti è riuscita a battere la n.1 rimontandole un set. Negli ultimi 40 anni, solo due giocatrici più giovani di lei sono riuscite in quest’impresa in una finale WTA, Jennifer Capriati (contro Monica Seles a San Diego 1991) e Gabriela Sabatini (contro Steffi Graf a Boca Raton 1988), a dimostrazione della grinta della giovane russa.
Sommando le età dei campioni di Indian Wells, Andreeva e Draper, si ottiene 41 anni e 43 giorni. Era dall’edizione 2002 del torneo che si avevano due campioni così giovani, allora furono Lleyton Hewitt e Daniela Hantuchova.
Draper ha battuto nettamente Rune nella finale maschile, soli 70 minuti di gioco. Bisogna tornare al 2004 per trovare un’altra finale maschile così rapida: allora fu Roger Federer, dominante in quell’anno, a sconfiggere Tin Henman, col punteggio di 6-3 6-3 in soli 67 minuti.
Chiudiamo questa rassegna di numeri con un dato che spiega la crescita importante di Draper negli ultimi mesi. Dallo scorso ottobre il rendimento del britannico è secondo solo a quello di Jannik Sinner. L’italiano infatti vanta un record immacolato di 21 match vinti, con i titoli a Shanghai, ATP Finals, Davis Cup, Australian Open; Draper lo segue ha un eccellente 20 vittorie e 3 sconfitte (87% di rendimento): titolo al 500 di Vienna 2024, sconfitta a Bercy 2024 da De Minaur (ottavi di finale), ottavi agli Australian Open 2025 (ritiratosi vs. Alcaraz), finale a Doha (sconfitto da Rublev), vittoria a Indian Wells, battendo uno dopo l’altro Fonseca, Brooksby, Fritz (n.4 del mondo), Shelton, Alcaraz (n.3 del mondo), Rune. Un solo set ceduto da Draper nella sua corsa fino al titolo, contro Carlos in semifinale.
Davvero un momento magico per Jack, che si appresta a giocare a Miami con una manciata di punti da difendere e quindi la chiara possibilità di sorpassare Ruud e anche Djokovic nel ranking ATP, puntando alla quinta piazza. Infatti il norvegese ha soli 55 punti in più del britannico e il serbo 60; nel ranking Live, che scarta i risultati di Miami 2024, Draper è già davanti a Ruud, visto che scala solo 30 punti e Casper 90 (mentre Novak zero, non avendo giocato in Florida nel 2024). In pratica se Draper arriverà almeno negli ottavi a Miami, facendo meglio di Djokovic e Ruud, il doppio sorpasso sarà cosa fatta.
Marco Mazzoni
TAG: Jack Draper, Marco Mazzoni, Mirra Andreeva, Statistiche
2 commenti
Auguro a Draper di continuare così, ma deve andarci con calma , magari saltando qualche torneo, si ricordi che il suo è assai fragile.
Tracy Austin,sembrava uscita dal telefilm La casa nella prateria e come nella serie la sfiga era dominante pure a lei proprio benissimo non andò,così come ad Andrea Jeager che finì per farsi monaca.
Suor Mirra suonerebbe pure bene ma direi che la figliola stia meglio in canotta ed a esibire un tennis completo come poche nel tennis di sempre.