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Jack Draper trionfa a Indian Wells: le parole del campione dopo la finale “Ovviamente è incredibile vincere qui”. Holger Rune elogia gli atteggiamenti di Sinner e Alcaraz (Video)

17/03/2025 08:34 14 commenti
Jack Draper GBR, 2001.12.22 - Foto Getty Images
Jack Draper GBR, 2001.12.22 - Foto Getty Images

Jack Draper è il nuovo campione del BNP Paribas Open di Indian Wells 2025. Il britannico ha dominato la finale contro Holger Rune con un netto 6-2, 6-2, conquistando così il suo primo titolo Masters 1000 e un posto nella top 10 del ranking ATP. In conferenza stampa, Draper ha condiviso le sue emozioni e ha analizzato il percorso che lo ha portato a questo straordinario successo.

“Ovviamente è incredibile vincere qui. Ho guardato questo torneo fin da quando ero bambino, osservando i campioni giocare su questo grande campo. Essere ora tra loro e conquistare questo titolo è qualcosa di speciale,” ha dichiarato Draper. “Prima della partita pensavo a molti scenari, anche alla possibilità di perdere. Questo rende la vittoria ancora più speciale: superare quei dubbi e giocare la finale nel modo in cui l’ho fatto mi rende davvero felice e orgoglioso.”

Draper ha parlato dell’importanza del successo contro Carlos Alcaraz in semifinale e di come quella partita lo abbia aiutato ad affrontare la finale con il giusto mindset: “Ieri è stato un momento fondamentale per me. Non mi sentivo così sul campo da molto tempo. Sapevo che avrei potuto avere sensazioni simili in finale, ma appena sono sceso in campo mi sono sentito incredibile. Ho giocato per vincere e ho avuto il controllo dal primo all’ultimo punto.”

Alla domanda su cosa abbia provato dopo l’ultimo punto, Draper ha risposto: “Ti alleni ogni giorno, fai sacrifici, lavori sodo con il tuo team e la tua famiglia. Sono anni e anni di impegno. Ho sempre guardato questo torneo in TV, vedendo i migliori giocatori del mondo competere. Essere ora tra loro è incredibile. Quando mi sono inginocchiato in campo, ho cercato di guardarmi intorno e assaporare ogni emozione.”

Molti giocatori hanno avuto difficoltà a trovare il giusto feeling con la superficie lenta e le palle di Indian Wells, ma Draper ha saputo adattarsi: “L’anno scorso ho faticato tantissimo qui, non mi sentivo a mio agio con il mio servizio e avevo perso la fiducia. Ma sapevo che era una sfida non solo per me, ma per tutti. Ho cercato di giocare sui miei punti di forza, servendo bene e cercando il mio dritto. Accettare le condizioni e adattarmi è stato fondamentale.”

Vincere una grande semifinale e poi tornare in campo per la finale non è mai facile, ma Draper ha affrontato la situazione con maturità: “Dopo il match con Alcaraz, mi sono semplicemente rilassato, ho fatto il bagno nel ghiaccio e ho ricevuto i trattamenti necessari. Non ho dormito benissimo, mi sono svegliato stanco. Ma so che la mente ti dice sempre che sei affaticato e che faticherai. Negli anni ho imparato a mantenere la costanza negli allenamenti, anche nei giorni difficili. Stamattina ero stanco, ma sapevo che non era il momento per esserlo. Ho combattuto su ogni punto senza pensarci troppo.”

Alla domanda su cosa aspettarsi dal futuro, Draper ha mostrato la sua determinazione: “Non penso ai risultati o alla classifica. Credo che il mio successo nell’ultimo anno sia stato il risultato della mia costanza e del mio lavoro quotidiano. Non si tratta solo di fissare obiettivi, ma di mettere insieme giorni di impegno e sacrificio. Voglio continuare a migliorare e a spingermi oltre. Sono ambizioso e non voglio fermarmi qui.”

Infine, Draper ha riflettuto su cosa significhi per lui vincere un torneo di questo livello: “Da bambino sognavo di vincere questi titoli. Crescendo e diventando professionista, ti rendi conto di quanto sia difficile. Ma ora che ci sono riuscito, mi sento pieno di orgoglio e gratitudine. Condividerlo con la mia famiglia e il mio team lo rende ancora più speciale. Porterò con me questa sensazione per molto tempo.”

Holger Rune ha chiuso il BNP Paribas Open di Indian Wells con una sconfitta, battuto in finale da Jack Draper con un netto 6-2, 6-2. Nonostante la delusione per il risultato, il danese ha riconosciuto i meriti del suo avversario e ha tratto spunti importanti dal torneo in vista delle prossime sfide.

“Ci sono molte cose da imparare da queste due settimane. Ho giocato buone partite, tatticamente molto solide, ma oggi non ho giocato abbastanza bene. È chiaro, devo lavorare su alcuni aspetti prima di Miami. Ma alla fine, arrivare in finale è comunque un buon risultato, anche se sono ovviamente deluso per oggi”, ha commentato Rune in conferenza stampa.

Analizzando la partita, il danese ha ammesso di non aver sfruttato al meglio le sue occasioni: “Ho parlato subito con il mio coach e abbiamo fatto un’analisi veloce del match. Jack ha giocato un torneo incredibile e oggi ha meritato di vincere, servendo in modo straordinario. Ma credo che avrei potuto fare di più. Le opportunità che ho avuto per essere più aggressivo non le ho sfruttate come avrei dovuto. Durante il torneo ho giocato in modo tatticamente intelligente, ma senza essere totalmente fedele al mio gioco aggressivo. Oggi questo mi è costato la partita.”
Guardando avanti, Rune si è detto fiducioso che questo torneo possa essere l’inizio di un periodo positivo per lui: “Già dallo scorso anno a Parigi sentivo di stare costruendo qualcosa di importante. Sono stato un po’ sfortunato in alcuni tornei prima di Indian Wells, ma con il mio team stiamo lavorando bene. Mi sento in crescita come giocatore e mentalmente sto migliorando molto. Dopo una sconfitta come questa, mi sento motivato a dare il massimo a Miami. Poi arriverà la stagione sulla terra battuta, dove ho tanti bei ricordi e tornei che amo, come Montecarlo, Roma e il Roland Garros. Sono tornei in cui so di poter esprimere un grande livello.”

Rune ha anche riflettuto sul diverso approccio che ha avuto in finale rispetto alla semifinale contro Daniil Medvedev: “Contro Medvedev era stata una partita completamente diversa, molto tattica. Ma quello che ho pensato subito dopo la partita di oggi è stato: ‘Ti ricordi come hai giocato a Parigi nel 2022?’ La risposta è stata sì, ed è così che voglio giocare. In quell’occasione, quando mi sentivo sotto pressione, reagivo entrando di più nel campo, venendo più a rete ed essendo più aggressivo. Oggi invece, sotto stress, ho arretrato tre metri dietro la linea di fondo.”

Rune ha poi elogiato l’approccio di Carlos Alcaraz, sconfitto in semifinale da Draper, prendendolo come esempio: “Ieri ho visto Alcaraz giocare, e nonostante la sconfitta mi è piaciuto il suo atteggiamento. È uscito in campo e ha giocato con totale convinzione nel suo stile di gioco. Credo che questo sia il motivo per cui a 21 anni ha già vinto quattro Slam e tanti Masters 1000. Lo stesso ha fatto Sinner, e questa settimana Jack ha fatto esattamente questo: è rimasto fedele al suo gioco. Questo è quello su cui devo lavorare anch’io per migliorare.”



Francesco Paolo Villarico


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14 commenti. Lasciane uno!

Koko (Guest) 17-03-2025 10:54

Secondo me per l’assenza di Sinner c’è poco da rimpiangere il 2011 di Djokovic. In questo caso l’ obiettivo è diverso e sa di grande slam e soprattutto di migliorarsi atleticamente per battagliare sul rosso su basi durature senza schiacciare fuori come contro Alcaraz. I limiti di Sinner li vedo ancora in colpi mancati da stanco e in qualcosa che fa meno bene sotto pressione. Risolta questa problematica gli sarà possibile tutto.

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Pier no guest 17-03-2025 10:25

Scritto da Dr Ivo
Elogia Sinner e Alcaraz ma in fondo solo come riferimento a se stesso. Dice che ammira il modo in cui restano fedeli al proprio gioco e si propone di farlo anche lui. Bene. Il problema è che non si è ancora capito se Holger Rune ha un gioco, sembra uno intento a sfidare l’avversario sul piano di quest’ultimo e non sul proprio

Ce l’ha.Potente con entrambi i fondamentali e con una certa propensione alla rete,la mano non gli manca.
Come spesso accade,vedi Musetti ma ultimamente pure al più forte Alcaraz,il problema sta quando fare una determinata scelta e,in uno sport di situazione con velocità sempre più sostenute è complicato.
Sampras batteva e scendeva,ogni colpo era rivolto a quello,Sinner ha la sua comfort zone e da lì domina.Fare il Federer,capace di vincere lo scambio da ogni zona del campo è roba per pochi ,in un match ok,in un torneo pure,in una o più stagioni serve essere dei grandissimi.
L’età però è dalla sua…se non cambia ancora coach o lo fa senza senso.

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melone (Guest) 17-03-2025 10:09

Scritto da Smrz

Scritto da melone
Il rammarico è che in questo momento, dove non c’è davvero un numero due consolidato, Jannik poteva davvero provare a replicare il 2011 di Nole…

Beh, potrebbe anche far meglio…

Come punti non saprei, saltando tutti questi mille temo che già la matematica glie lo impedisca.
E anche se fosse ancora possibile, deve letteralmente giocare tutto e vincerlo.

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Dr. Bubu 17-03-2025 10:01

Rune mi sembra che stia maturando nell’atteggiamento in campo e nelle dichiarazioni…e la cosa non mi piace per niente

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guido Guest 17-03-2025 09:51

Scritto da Smrz

Scritto da melone
Il rammarico è che in questo momento, dove non c’è davvero un numero due consolidato, Jannik poteva davvero provare a replicare il 2011 di Nole…

Beh, potrebbe anche far meglio…

Vero, per esempio replicare il 1969 di Rod

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Smrz (Guest) 17-03-2025 09:39

Scritto da melone
Il rammarico è che in questo momento, dove non c’è davvero un numero due consolidato, Jannik poteva davvero provare a replicare il 2011 di Nole…

Beh, potrebbe anche far meglio…

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Vae victis (Guest) 17-03-2025 09:31

Rune non è assolutamente in grado di avere la tenuta nervosa necessaria per poter vincere un 1000, alla fine si arena e sarà sempre così. Infatti È stato debitamente asfaltato. Jack invece sta mettendo in pratica gli insegnamenti indiretti del deserto rosso, il suo atteggiamento mentale, in piccolo, emula quasi completamente quello dello stilita in letargo. È un buon segno per lui. Lo vedo, a pieni giri di consapevolezza nervosa, tra i primi tre-quattro al mondo,se gli infortuni non si mettono in mezzo.

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walden (Guest) 17-03-2025 09:31

Draper “sinnerizzato”, dichiarazioni contenute, molto understatement… bene.

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Stebaldwin (Guest) 17-03-2025 09:22

In attesa dei progressi degli under 20,penso che Sinner e Alcaraz monopolizzeranno gli Slam per qualche anno.
La mia convinzione che l’eccezione possa chiamarsi Jack più che Holger,viene rafforzata dagli ultimi risultati e subito recepita anche dai bookmakers
Qualche giorno fa Draper era dato come settimo ottavo favorito per Wimbledon
Ora,dopo i due Giovani e il Vecchio fenomeno Jack si propone alla grande
E non sono uno scommettitore , ma la quota a 16 mi sembra ancora alta
Cmq.la birretta,caro Detu,non la dimentico 🙂

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Mattia saracino (Guest) 17-03-2025 09:16

Bravo Jack.

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Dr Ivo (Guest) 17-03-2025 08:55

Elogia Sinner e Alcaraz ma in fondo solo come riferimento a se stesso. Dice che ammira il modo in cui restano fedeli al proprio gioco e si propone di farlo anche lui. Bene. Il problema è che non si è ancora capito se Holger Rune ha un gioco, sembra uno intento a sfidare l’avversario sul piano di quest’ultimo e non sul proprio

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Aquila (Guest) 17-03-2025 08:49

Sono contento per Draper, dove nei giovani mi sono sbilanciato come ai tempi con Sinner a metterlo nei top 5 sempre fisico permettendo (non metterò mai futuro numero uno perchè non sarei più credibile, guardo solo il lato tecnico del giocatore, nessuno ha la sfera di cristallo) per gli altri giovani compreso Rune rimango in attesa prima di inserirli nei top 5

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melone (Guest) 17-03-2025 08:47

Il rammarico è che in questo momento, dove non c’è davvero un numero due consolidato, Jannik poteva davvero provare a replicare il 2011 di Nole…

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no Sinner no Party (Guest) 17-03-2025 08:42

Davvero Holger ha menzionato Jannik?

Sembrava diventato un tabù nel circuito, dove tutti stavano cercando di dimenticarlo…

Ma il loro incubo tornerà presto, più forte e determinato di prima!

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