
Draper vs. Rune, la “miglior finale possibile” a Indian Wells


Il titolo di questo commento potrebbe esser inteso come una provocazione, ma non lo è affatto. In assenza di Jannik Sinner, trovare nella prima finale Masters 1000 dell’anno due grandi talenti come Jack Draper e Holger Rune, assai diversi tra loro per gioco e personalità ma davvero forti e intriganti, è un’eccezionale novità e bellissima notizia per il tennis. Non saranno affatto felici i supporter di Alcaraz, delusi dai terribili alti e bassi del loro beniamino; e nemmeno quelli di Medvedev, apparso in discreta ripresa ma ancora lontano dai suoi fasti da n.1, ma il tennis di vertice ha assolutamente bisogno di qualità. Di personalità e personaggi. Di nuovi giocatori capaci di battere i migliori e proporsi come potenziali campioni in questa categoria di tornei, e anche degli Slam. Rune e Draper hanno tutte le carte in regola per farcela, per essere due top 5 forti e vincenti, pronti a battagliare con Jannik e Carlos. E poi diciamocelo francamente togliendoci qualche sassolino dalla scarpa… Se guardiamo al nostro “orticello italico”, con le disgrazie altrui il n.1 di Sinner è protetto in pratica fino al suo rientro, e questo diventa una magrissima consolazione per l’ingiusta pausa che sta affrontando con orgoglioso e lungimirante silenzio. Zverev inconsistente, addirittura peggiorato; Alcaraz vittima di se stesso, di quelle fiammate di qualità talmente alte che allo stesso tempo lo bruciano e consumano. Difficile per gli inseguitori raggiungere e sorpassare il nostro Campione, troppo più forte e consistente di loro. Per questo, ben vengano Draper e Rune, due nuovi contender, due grandi racchette.
Su Rune abbiamo scritto tantissimo, esaltandone le straordinarie qualità e allo stesso tempo stigmatizzando le mancanze che dalla quarta posizione del ranking l’hanno trascinato nelle retrovie. Incredibile che un tennista così forte in tutto sia collassato su un carattere difficile da domare e contenere, con scelte sbagliate pagate a carissimo prezzo. Holger ha forza fisica, ha tutti i colpi, ha pure una discreta flessibilità di gioco e sulla lotta è uno dei migliori. “Il cattivo”, un ruolo che per molti può essere scomodo ma che per un carattere come il suo può invece rappresentare la benzina che ne alimenta competitività e voglia di vincere. Archiviate collaborazioni che non hanno portato nulla buono, è tornato simbolicamente “a casa” con il suo storico coach e forse una presenza materna meno invadente. Con meno confusione intorno e più focus sul gioco e prestazione, con meno parole da ascoltare, Holger sembra aver ritrovato quella retta via che lo portò alla prima finale M1000 a Bercy, e a vincerla concludendo un percorso da record con un filotto pazzesco di top10 battuti uno dopo l’altro. È presto forse per parlare di problemi del tutto superati, serviranno altre verifiche già da Miami, ma quando sei un talento del genere a volte basta una settimana giusta per sbloccarti e ritrovare d’incanto la massima competitività. E ripartire. Rune è diverso dagli altri: pochi portano in campo quella potenza e agonismo, e il migliore su piazza – Jannik – lo sa benissimo perché quando Holger era al suo massimo c’ha sempre sofferto affrontandolo.
Draper è una rivelazione e per questo è una grandissima soddisfazione trovarlo in finale ad Indian Wells. Chi vi scrive l’ha sempre sostenuto ed esaltato, fin dal lontano 2019 quando fece le sue prime apparizioni tra i grandi. Il suo tennis si reggeva a malapena sui trampoli, a caccia di equilibri inesistenti per colpa di mille problemi, dal fisico incerto ad una gestione dei colpi a dir poco rivedibile. Ma… come ha sempre insegnato il mio Maestro, la prima cosa che devi vedere in un giocatore è come gli esce la palla dalle corde e come affronta i punti importanti. Beh, nel casino più totale, la racchetta di Jack da Sutton suonava come un pianoforte di Mozart e se c’era un punto importante se lo giocava nel modo corretto, magari sbagliando ma facendo istintivamente la cosa giusta. Per questo ritrovarlo tra i migliori dallo scorso anno, messi da parte – si spera per sempre – i problemi fisici e dopo aver lavorato benissimo sul gioco, è una grande notizia. Pochi come lui riescono a difendere ed attaccare con la stessa forza e qualità. Il servizio è diventato una certezza, e con la risposta punge conquistando spazio sul campo. Può farti il pungo in ogni modo e da ogni posizione, anche con tocchi precisi e attaccando la rete con l’audacia e forza degli Aussie doc. Draper sfrutta le rotazioni come pochi e batterlo è difficile per tutti perché lotta e ce la mette sempre tutta. Con lui lo spettacolo è assicurato e mi piace sottolineare che è pure una persona eccellente sul piano umano. È impegnato nel sociale, considera la vita qualcosa di più profondo del solo rincorrere una palla a caccia di trofei, tanto che Jannik Sinner l’ha capito subito e i due sono diventati amici ben presto, lontano dalle luci dei riflettori. Sostenendosi a vicenda in momenti non facili, quando Jack era k.o. nel fisico e Jannik impegnato nella sua importante decisione di lasciare le certezze della via aperta da Piatti per scrivere il proprio futuro da solo. Simpatia ed empatia, due teste profonde e pensanti che hanno legato spontaneamente, creando un legame bello e sincero. È un gran Ace per Jack, ce lo fa piacere ancor di più.
Che finale sarà stasera? Intanto speriamo una bellissima partita a chiudere un torneo che ha vissuto tra diversi problemi, condizioni che hanno scontentato tutti o quasi, troppi alti e bassi per esser davvero quel “Tennis Paradise” che le trionfali campagne di marteking vogliono venderci… magari ci torneremo a bocce ferme. L’edizione 2025 di IW ci presenta comunque la primissima finale 1000 tra due giocatori nati nel nuovo millennio, e questo è già un dato rilevante. Rune ha vinto l’unico precedente, Cincinnati 2024, in due netti set. Stasera nel deserto della California Holger e Jack troveranno condizioni molto diverse e i due tennisti vivono momenti differenti rispetto all’estate scorsa. Non è facile fare le carte a questa partita. Rune ha battuto Medvedev in modo assai convincente, imponendo una fisicità e spinta che alla fine ha stroncato la resistenza del russo, ma… stroncare con quel tipo di match la resistenza di Draper sembra impresa non facile, servirà qualcosa di più. Draper ha trovato momenti di tennis fantastici contro Alcaraz, provocando dei veri black out nei gioco dello spagnolo, incappato in caterve di errori vista l’impossibilità di prendersi il punto come voleva. La finale potrebbe essere una vera partita a scacchi, magari molto tirata e dura fisicamente, tanto che la lucidità nella gestione delle fasi delicate potrebbe contare più di ogni vincente.
Rune dovrà servire molto, molto bene per tenere a bada la qualità in risposta di Draper, ma a sua volta anche la risposta di Rune può esser assai pungente. Spesso Holger perde la pazienza quando è costretto a scambi prolungati sul rovescio, e qua potrebbe insistere Draper lavorando bene la palla col suo “gancio” mancino per poi accelerare all’improvviso col lungo linea, portando Holger a colpire in corsa col diritto, fase nella quale non sempre è preciso. Draper però reggerà fisicamente contro un duro lottatore come il danese? Ci sono tutti gli ingredienti per assistere ad una partita molto intrigante, magari capitolo di una nuova rivalità al vertice. Holger e Jack hanno tutto quel che serve per essere due campioni veri. Per questo la finale di Indian Wells 2025 è a mio giudizio la miglior finale possibile, assai più di un Alcaraz – Medvedev. Una graditissima sorpresa, tutta da gustare.
Marco Mazzoni
TAG: Holger Rune, Jack Draper, Marco Mazzoni, Masters 1000 Indian Wells 2025
Rune vincerà il torneo a IW. Draper vincerà a Miami. Questi i big 4 prossimi futuri: Sinner – Draper – Rune – Alcaraz. Dal secondo al quarto in ordine casuale di classifica.
Si però andare oltre al titolo non guasterebbe
ma è una bellissima finale più che altro per il matchup ancora abbastanza nuovo e perché sembrano due destinati alla top 5, sticazzi di sinner
“La miglior finale possibile”. Continua la transizione da Livetennis.it a Carotaboys.it : chissà quando ci sarà il cambio ufficiale. VI ringrazio per l’enorme lavoro redazione,ma francamente è troppo.Al confronto Dario Puppo è più imparziale. Un saluto a tutti i Carotaboys , Forza Jannik ovviamente, ma per seguire il tennis non da ultrà meglio andare su altri lidi
Bellissima finale !!!
Due giocatori che meritano la top10 per molto tempo !!!
Speriamo che sia equilibrata per lo spettacolo !!!
Sulla classe di Jack mai avuto dubbi…maturato il ragazzo, giocatore fortissimo e rivale in più per il nostro Jannik…
Medvedev sull’orlo di una crisi di nervi nonché esistenziale… ultimo torneo vinto maggio 2023 a Roma…meditate gente…meditate…
Grazie capitano.Per il mental coach del weekend,forte come sempre capitano.
Ma come dice Jannik: “Jack è un vero amico!”.
Chissà se gli avrà dato qualche consiglio… (*-^)
Finalmente qualcuno che spinge per spazzare via gente che in top10 non merita di stare per gioco e talento, a partire da Rublev e Ruud.
Concordo , meglio di Alcaraz /Medvedev sicuro ( poi sarebbe stata l ennesima disfatta per il russo). Forza Draper, bravissimo ragazzo , educato, e meriterebbe il suo primo 1000;)
La migliore finale possibile nel senso di ricostruzione di una classifica realistica. Oggi sono tutelati i Ruud e i Djokovic per cui Sinner incontrerebbe i due finalisti abbastanza presto. Con loro nei top 5 come meriterebbero vedremmo anche sfide con loro molto avanti negli slam con un ricambio generazionale buono e giusto.
Immagino non ci sia la fila per allenare la madre…
Mi hai rubato il commento pari pari 😉
Forza ragazzo, te lo meriti!
Per inciso, anche se avesse giocato Biden contro Rune, avrei fatto il tifo per primo
😀
Amando il tennis e le personalità del passato vedo in nel match di stasera un sorta di Runecker vs Draperg,il primo più “appariscente” e potente mentre l’altro e più discreto ma di classe.
In passato ero tutto per Stefan,ora pendo più per Rune ma ma l’importante è che sia un bel match e Jack può contribuire col suo tennis mancino a creare diagonali interessanti tra cui il suo dritto sull’ottimo e potente rovescio del danese.
Anch’io avrei forse preferito la sfida Rune-Alcaraz ma lo spagnolo ha mostrato una strana immaturità tattica ,anziché migliorare la gestione del gioco è peggiorata,vuol fare tutto lui senza accorgersi che gli avversari lo hanno capito che può disfare tutto da un momento all’altro e che a un set dominato può seguire un incomprensibile black out.
Jannik torna presto che qua non c’è più un padrone…..
Ottima strategia Capitano! Posso aggiungermi al team? Io alleno la sorella 😀
È sicuramente la migliore finale possibile visto che uno ha eliminato il n. 3 e il n. 4 (Alcaraz e Fritz) e l’altro un ex n. 1 (Medvedev) nonché avversari pericolosi e in forma come Humbert Griekspoor e Tsitsipas.
Detto questo, Jack è favorito per il gran momento che sta attraversando (e che non è cominciato con questo torneo) e solo un eventuale calo fisico può ostacolarlo
In realtà mi sarebbe piaciuto di più vedere Rune contro Alcaraz ma il Carlitos di questi mesi è un po’ deludente (rispetto alle altissime aspettative che si hanno su di luì).
La cosa positiva è che se fosse arrivato in finale Alcaraz avrei dovuto tifare per Rune mentre adesso posso serenamente tifare Draper (che sta diventando sempre più solido)
E’ tornato con il primo coach che ha avuto, Lars Christensen. Nei sabati e domeniche che sono libero gli faccio da mental coach tramite Microsoft Teams. I miglioramenti si sono visti mi sembra. 😉
Jack The Drapper se lo merita il primo 1000 , non so se è la miglior finale ma sono due giocatori che vorrei vedere sempre nelle fasi finali, sono felice anche per Rune che sta tornando alla topten.
Molti di questa topten scenderanno fra 2-3 mesi, penso a Djokovic, Rublev e Tsitsipas a meno di importanti risultati.
Quindi ci sarà posto anche per Shelton , mi spiace per Musetti perché ha perso un bel treno, ora ha bisogno di ottimi risultati per non perdere terreno con i migliori.
Chi allena Rune adesso ?
C’mon Jack!