
“Questa sconfitta fa male ma quel punto non ha influito sulla partita”: Alcaraz analizza il ko contro Draper a Indian Wells. Draper dopo la vittoria su Alcaraz: “Mi sono guardato allo specchio e mi sono detto di ritrovare le energie”. Holger Rune, Le sue parole dopo la vittoria su Medvedev (Video)


Carlos Alcaraz non ha nascosto la delusione dopo la sconfitta in semifinale a Indian Wells contro Jack Draper per 6-1, 0-6, 6-4, che ha messo fine al suo sogno di conquistare il terzo titolo consecutivo nel prestigioso Masters 1000 californiano.
“Questa sconfitta fa male. Non voglio perdere nessuna partita, ma penso che questa fosse ancora più speciale per me”, ha dichiarato lo spagnolo nella conferenza stampa post-partita. “È stata una giornata difficile, con molta tensione nervosa durante il match.”
Il campione spagnolo ha identificato nei nervi e nell’approccio mentale il problema principale della sua prestazione: “Cosa avrei potuto fare meglio? Semplicemente giocare il mio stile ed entrare in campo con meno nervosismo. Penso che questa sia stata la grande differenza.”
Alcaraz ha anche rivelato di aver avuto difficoltà fin dalla mattina: “Oggi è stata una giornata difficile per me. Non mi sono allenato bene. Non mi sentivo a mio agio in campo. Anche nel riscaldamento sbagliavo molto, non sentivo i miei colpi. Per questo stavo parlando con Juan Carlos [Ferrero] sulla cyclette, perché ero un po’ arrabbiato con me stesso per come mi ero riscaldato in campo.”
Quando gli è stato chiesto dell’episodio controverso nel terzo set riguardante un presunto doppio rimbalzo, Alcaraz ha minimizzato l’impatto dell’accaduto: “Non ho visto se c’è stato uno o due rimbalzi all’inizio. Stavo solo aspettando la revisione. Non sono sicuro di aver sentito qualcosa mentre colpivo la palla. Quel punto non ha influito sul mio gioco. Jack ha giocato molto meglio di me.”
La vera delusione per lo spagnolo non è legata tanto alla mancata conquista del terzo titolo consecutivo, quanto al modo in cui ha affrontato la partita: “Ovviamente volevo vincere il terzo di fila, ma non posso pretendere di vincere ogni partita. Non sono così deluso per non aver ottenuto il terzo titolo consecutivo. Sono deluso di me stesso, del modo in cui ho affrontato la partita, di come mi sono sentito durante tutta la giornata, del fatto che non sono riuscito a calmarmi. Probabilmente il primo set è stato uno dei peggiori che ho giocato in tutta la mia carriera.”
Nonostante la delusione, Alcaraz ha dimostrato grande sportività nei confronti del suo avversario: “Non ho dubbi sul suo livello. Merita di essere nella top 10. Merita di giocare una finale in un Masters 1000. Sono felice per lui. È pronto a rimanere lì per molto tempo, è pronto a giocare nei grandi eventi, nei grandi tornei. Ha gestito la pressione meglio di me. Quindi complimenti a lui e buona fortuna per la finale.”
Il campione spagnolo ha anche identificato un errore nella sua preparazione mentale: “Oggi ero più preoccupato del suo livello, del suo gioco, che di me stesso. Stavo sempre pensando ai suoi punti deboli piuttosto che ai miei punti di forza. Quando pensi più all’avversario che a te stesso, allora è un grande problema.”
Guardando al futuro, Alcaraz ha mostrato la capacità di trasformare anche questa sconfitta in un’opportunità di crescita: “Quanto tempo ci vorrà per superare questa delusione? Non molto. Mi considero una persona che impara dai fallimenti, dalle sconfitte. L’ultima volta che ho perso qui è stata in semifinale, e dopo tutto ho vinto a Miami, quindi penso che ci riproverò. Imparerò da questa partita e darò il massimo a Miami.”
Infine, Alcaraz ha riflettuto sulla sua inconsistenza, un aspetto che sta ancora cercando di migliorare: “È una delle cose più difficili nel tennis. A volte anche io dimentico di avere 21 anni, quindi devo pensare che sono ancora giovane, che ho ancora molte cose da migliorare. Penso di star migliorando, sto maturando, mi sto avvicinando a quello che voglio essere, ma a volte gioco a un livello davvero alto e poi il mio livello scende molto. Devo continuare a lavorarci, continuare ad andare avanti. Spero che presto andrà molto meglio.”
Draper dopo la vittoria su Alcaraz: “Mi sono guardato allo specchio e mi sono detto di ritrovare le energie”
Jack Draper ha compiuto un’impresa straordinaria sconfiggendo Carlos Alcaraz in semifinale a Indian Wells con il punteggio di 6-1, 0-6, 6-4. Con questa vittoria, il britannico ha conquistato la sua prima finale in un torneo ATP Masters 1000 e ha ottenuto la certezza di entrare per la prima volta in carriera nella Top 10 del ranking ATP. Dopo il match, Draper ha parlato in conferenza stampa delle sue emozioni, delle difficoltà affrontate durante l’incontro e delle sue aspettative per la finale contro Holger Rune.
“Mi sento incredibile, ovviamente. Battere Carlos in questa fase del torneo su quel campo è qualcosa di speciale. Ho guardato per anni i migliori giocatori del mondo giocare su questo campo, e ora essere qui a vincere una semifinale è un’emozione straordinaria. Sono molto orgoglioso di me stesso per questo traguardo, ma so che ho ancora un altro ostacolo da superare domani.”
Uno degli aspetti più interessanti della conferenza stampa è stato il commento di Draper sulla dichiarazione di Alcaraz, il quale ha ammesso di essere stato preoccupato prima del match. “Ovviamente è un grande complimento. Anche io ho sempre qualche dubbio prima di affrontare giocatori di questo livello, ma credo che questa tensione mi dia un vantaggio competitivo. In campo credo sempre di poter creare problemi ai miei avversari e oggi ne è stata la dimostrazione.”
L’andamento del match è stato piuttosto insolito, con Draper che ha dominato il primo set 6-1, per poi subire un netto 0-6 nel secondo. “All’inizio CarloS non era al massimo della sua energia e ne ho approfittato. Poi, nel secondo set, mi sono sentito stanco, quasi letargico, e le mie gambe sembravano non rispondere più. Durante la pausa tra il secondo e il terzo set, mi sono guardato allo specchio e mi sono detto che non c’era tempo per essere stanco. Ho cercato di ritrovare energia e mi sono concentrato solo sul terzo set.”
Draper ha dimostrato grande solidità mentale nel set decisivo, nonostante un tentativo di rimonta di Alcaraz. “Nel tennis i momenti di difficoltà ci sono sempre, ma ciò che conta è la capacità di superare i momenti di crisi. Sul 4-2 ho speso molte energie per ottenere il break, e al cambio di campo mi sentivo esausto, ma sapevo che avrei avuto un’altra chance. Quando sono andato a servire per il match la prima volta, ho avuto un passaggio a vuoto, ma nel game successivo mi sentivo di nuovo pronto a chiudere e ce l’ho fatta.”
“Questa vittoria per me significa tantissimo. Ho avuto tanti problemi fisici negli ultimi anni, ma ho sempre lavorato duramente per tornare competitivo ad alto livello. Il mio obiettivo è sempre stato quello di competere con i migliori nei tornei più prestigiosi, e oggi ho dimostrato che posso farlo. Ma ora devo subito concentrarmi sulla finale. Nel tennis non puoi rimanere troppo a lungo su una vittoria, devi sempre guardare avanti.”
Draper ha anche parlato della sua crescita come giocatore e dell’unicità del suo gioco mancino, pur essendo naturalmente destro. “Penso che il fatto di essere un mancino naturale, pur essendo destro in molte attività, mi abbia dato un vantaggio particolare. Il mio rovescio è sempre stato il colpo più naturale per me, mentre il dritto è qualcosa su cui ho dovuto lavorare di più nel tempo.”
Un episodio particolare del match è stato il caso della doppia rimbalzo, che ha richiesto la verifica del video replay. “Fortunatamente a Indian Wells abbiamo il video review. Ho chiesto all’arbitro di controllare e poi ho anche chiesto a Carlos se la chiamata lo avesse disturbato. Per me è importante giocare in modo corretto e onesto, e se lui avesse detto che l’interruzione lo aveva distratto, avrei accettato di rigiocare il punto. Penso che il tennis abbia bisogno di strumenti come il video review per garantire maggiore equità.”
Ora Draper si prepara alla sua prima finale in un Masters 1000, consapevole dell’importanza dell’occasione. “Non voglio perdere troppo tempo a pensare alla vittoria di oggi. Devo subito concentrarmi su domani, recuperare bene e fare tutto il possibile per vincere il titolo. Questo è il mio obiettivo.”
Jack Draper ha già scritto la storia del tennis britannico con questa impresa, ma ora ha la possibilità di completare l’opera sollevando il trofeo di Indian Wells.
Holger Rune in Finale a Indian Wells: Le sue parole dopo la vittoria su Medvedev
Holger Rune ha raggiunto la sua seconda finale in un torneo ATP Masters 1000 con una convincente vittoria su Daniil Medvedev con il punteggio di 7-5, 6-4. Il giovane danese ha mostrato grande maturità tattica e mentale, gestendo al meglio la sfida contro uno degli avversari più ostici del circuito. In conferenza stampa, Rune ha parlato della sua strategia, della sua crescita come giocatore e delle aspettative per la finale.
“Ovviamente ho molto rispetto per Daniil. È un giocatore difficile da affrontare, che ti mette in situazioni scomode. Ieri con Lars (il suo coach) abbiamo studiato un piano tattico specifico, cercando di mettere in difficoltà il suo gioco. Ho provato a variare il ritmo e penso di esserci riuscito bene. Ho mantenuto la calma e la pazienza, e sono molto felice di essere in finale.”
Rune ha già raggiunto una finale di un Masters 1000 in passato, ma questa volta sente di avere più consapevolezza delle sue capacità: “Non è stata una di quelle settimane in cui tutto entra per miracolo. Ho costruito i punti con intelligenza, ho variato il ritmo e ho trovato soluzioni nei momenti difficili. Credo di poter mantenere questo livello ogni giorno, non è solo una questione di fortuna o ispirazione.”
A soli 21 anni, Rune sente di essere diventato più maturo, soprattutto mentalmente: “Rispetto ai miei primi tornei importanti, ora vedo le cose in modo più chiaro e mi stressa meno l’idea di affrontare grandi giocatori. Sono più lucido e consapevole di quello che devo fare in campo. La finale di domani sarà dura, dovrò dare il massimo, ma so che nessuno mi regalerà nulla.”
Sulla preparazione della partita contro Medvedev, Rune ha spiegato: “Abbiamo preparato due piani, un piano A e un piano B. Il primo era quello di giocare il mio tennis, prendere la palla presto e venire a rete, ma se non mi sentivo a mio agio, dovevo variare di più il ritmo. Non volevo dargli la possibilità di rispondere facilmente ai miei colpi. Ho usato molte palle tagliate, slice, variazioni di ritmo e palle alte per rendergli il gioco scomodo. E quando era arretrato, ho cercato di venire a rete con il serve and volley.”
Rune ritiene che questo stile di gioco possa funzionare anche contro altri avversari: “L’ho fatto anche contro Griekspoor quando la partita non stava andando come volevo. Oggi, nel primo set, ci sono stati molti alti e bassi, ho preso il break, poi l’ho perso, ma alla fine ho trovato il modo giusto per vincere. Nel secondo set ero più chiaro mentalmente su come dovevo giocare e ho mantenuto il controllo. Medvedev è un avversario molto difficile, ma ho gestito bene la situazione.”
Il danese ha anche parlato delle differenze tra il suo trionfo a Parigi-Bercy nel 2022 e il percorso a Indian Wells: “A Parigi rischiai di perdere al primo turno contro Wawrinka e poi contro Djokovic in finale dovetti lottare duramente. Qui ho avuto un inizio di torneo più solido e una crescita progressiva. Ma quello che conta è che in entrambi i casi ho trovato il modo di vincere le partite difficili. Credo di avere la mentalità giusta per farlo ancora.”
Rune affronterà Jack Draper in finale, un avversario che ha già battuto lo scorso anno a Cincinnati. “Quella partita si giocò in condizioni molto diverse, su un campo più veloce. Jack sta giocando un grande torneo, è mancino e sta servendo molto bene. Sarà una partita difficile, dovrò essere pronto e credere nelle mie possibilità.”
Concludendo la conferenza stampa, Rune ha ribadito la sua determinazione: “Non importa chi sarà dall’altra parte della rete, nessuno mi regalerà la vittoria. Devo guadagnarmela. Sono pronto a dare tutto per vincere il mio primo titolo Masters 1000 sul cemento.”
Francesco Paolo Villarico
TAG: Carlos Alcaraz, Holger Rune, Jack Draper, Masters 1000 Indian Wells, Masters 1000 Indian Wells 2025
Numero 3 o numero 4
Un passo alla volta. Deve decidere prima se essere numero º numero 4
Ottimo il sarcasmo sul serbo. Quanto ad Alcaraz, il lato anomalo è che lui ad inizio torneo si sente un po’ troppo sicuro di sè e poi gioca più per fare sfracelli che per … vincere. Carenza tattica, carenza di solidità, carenza di costanza, carenza di testa.
Due campioni, uno ha già mostrato cosa sa fare, l’altro ancora no ma ha già dato qualche indizio sulle potenzialità.
I punteggi netti dei primi due set però dimostrano che per entrambi l’aspetto mentale è quantomeno migliorabile, o forse siamo noi ad esserci abituati ai big3 degli anni d’oro facendoci dimenticare che nel tennis questi punteggi non erano poi così rari…
Hai scritto:
Intenditoreditennis (Guest) 13-03-2025 11:07
……. Sinner è destinato a retrocedere presto se Alcaraz decidessedi voler essere n.1 …….
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Purtroppo Alcaraz non ha ancora DECISO
di voler essere n.1…….!!!
@ Murakami (#4337628)
Forse sarebbe più corretto parlare di “mancata fase ascendente” questo è incontestabile
Se posso permettermi vorrei fare alcune considerazioni. La prima è che a mio avviso il tennis di Medvedev è ormai obsoleto, e se continuerà così non credo potrà impensierire più di tanto. Non ha un colpo potente, non cerca mai un vincente, non ha la volee, non ha la palla corta, si mette lì a fondo campo a palleggiare fino allo sfinimento con la sua ragnatela sperando che l’avversario sbagli. Se prova a venire a rete si vede che è proprio un pesce fuor d’acqua. Insomma, ha un gioco “vecchio”, rispetto ai più giovani che invece cercano sempre l’anticipo o il vincente. Inoltre, ha smarrito pure il servizio. Solo ed esclusivamente una grandissima forma fisica potrà portarlo a vincere altri tornei importanti, puntando tutto sullo sfinimento dell’avversario. Alcaraz rimane un profilo da fuoriclasse, dato che lo è, e proprio per questo avrà sempre degli alti e bassi, vincerà partite giocando in modo incredibile, e perderà partite in modo altrettanto incredibile, è la sua natura. Jannik al suo rientro dovrà fare davvero molta attenzione, ma non agli altri giocatori, ma verso se stesso. Gli mancherà il ritmo partita, gli mancherà l’atmosfera, dovrà essere bravo a ritrovare subito le sensazioni uniche di un match che solo in torneo puoi provare, spero possa allinerarsi presto alla ripartenza. Rune ha vinto sì, ma non mi è parso tutto sto fenomeno, lo vedo leggermente sfavorito in finale contro Draper. Jack è in ascesa, bel rovescio e buon servizio, anche ottime difese, per me può vincere il torneo. Auguri!
Un pregio di Carlitos è che quando perde non accampa mai scuse, ma dà merito all’avversario. Come ha sempre fatto il grande Nole!!
@ Murakami (#4337628)
Due slam che valgono poco senza Federer, Djokovic, Nadal e altri!
E per fortuna che indian wells è il suo torneo preferito, si trova benissimo, era ingiocabile…ahahah appena ha trovato un avversario leggermente superiore a quelli incontrati precedentemente è andato a casa. Nessuno discute il suo talento ma non è un dominatore, non è un numero 1, a differenza di quello che molti sostengono. L’unico numero 1 ce l’abbiamo noi.
Il più promettente campione di tutti i tempi sta perdendo pezzi da tutte le parti! L’avevo detto un anno e più fa’!
A parte i due slam? Già da soli valgono la carriera di qualsiasi tennista. Lui ne ha già vinti quattro e ha solo 22 anni. Come si fa a parlare di fase discendente per un campione di questo livello? Io ci andrei un po’ più cauto.
Quando finiscono gli scartini…
A casa in canotta e mutande 🙂
Stavolta concordo
Sarà il karma?
Comunque finiti gli scartini, il primo forte che incontra e badasbammm! A casa come spesso succede
Forse con questi “sorteggi” morbidi, il Canottaro, non è più abituato a incontrare giocatori forti e finisce miseramente! 🙂 🙂
Che la differenza sia abissale, come giustamente detto, soprattutto tra il Sinner che abbiamo visto sino all’ultimo match da lui giocato quest’anno e l’Alcaraz che stiamo continuando a vedere non mi sembra affatto un’eresia, anzi è talmente palese che più palese non può essere !
Ovviamente, non è poi da escludere che Alcaraz possa vincere un G.S. tra R.G. e Wimbledon; anzi io ci metterei la firma che il murciano ne vincesse uno e Jannik vincesse gli altri due rimanenti del 2025 🙂
Da Rune e Draper ci possono perdere tutti, per motivi diversi e stili quasi opposti dovrebbero stare fissi nei primi 10.
Questo rende ancora più grandi gli ultimi due Slam vinti da Jannik.
Alcaraz è un grandissimo giocatore, io, come voi mi sono intiepidito per la sua ambiguità sul caso Clostebol, ma resta un grandissimo.
Purtroppo per lui il numero 1 è legato solo ad un calo di Sinner, restando lui un fenomenale altalenante che sul cemento porta poco a casa (come un certo Borg…)
Se ne vince uno, ci sta con quello che ho scritto. Un top 5 può vincere uno slam, ma non diventa, per questo, il dominatore del tennis mondiale. Comunque, io ho già difficoltà ad esprimere un giudizio sul presente – cosa che ho cercato di fare – figuriamoci sul futuro. Il mio post cominciava con “Alcaraz, al momento, …”
In realtà Alcaraz è in linea con il suo personaggio, partite stravinte nei primi turni e poi inciampo clamoroso a fine torneo.
Tra l’altro mi sembrava poco concentrato, tanti punti giocati a caso.
Si conferma il plateau ormai raggiunto e la fase discendente acquisita.
A parte i 2 slam ha raccolto poco in un anno e mezzo.
A Miami già rischia ai primi turni se trova un giocatore che si esprime bene fisicamente.
Grande Draper ,la sua topten è iniziata ma vale molto di più.
Che Draper valesse la top-10 si capiva già 2-3 anni fa, il suo problema è sempre stata la tenuta fisica.. comunque un bravo ragazzo che nel garbo e nel modo di stare in campo somiglia a Sinner
Pronosticarlo vincente, o comunque finalista, in questo torneo era un azzardo, però è da un po’ che si era capito che Draper fosse pronto per il salto di qualità, che ormai è stato fatto. Qui mi sembrava che le condizioni potessero esaltarne il gioco, visti anche i buoni risultati degli scorsi anni; certo mi aveva un po’ conturbato il cambio di superficie, ma è ormai acclarato che, evidentemente, non è cambiato granché. Draper spinge davvero bene con entrambi i fondamentali (il rovescio è notevole) e ha un servizio molto molto potente, ancora un po’ incostante, ma decisamente ben avviato. Considerando poi che a rete e di tocco non fa faville, ma nemmeno sfigura, è chiaro che non gli manchi niente per competere coi primi della classe. Quest’anno dovrà consolidare i notevoli progressi che sta facendo, ma sono convinto che andrà ben oltre la top 10. Se mette a posto ancora un paio di cose, su cemento e soprattutto su erba può dare fastidio anche a Sinner (su terra è da vedere, ma lì nemmeno Jannik è marziano – ancora). Forza Jack! Grandissimo giocatore e bella figura nel mondo del tennis: pacato, sereno, ma non codardo.
@ Il mio personalissimo cartellino (#4337530)
Roland garros e wimbledon un anno fa chi li ha vinti? Io non capisco come si possano dare giudizi definitivi,certi,trancianti ….tra l altro su un fenomeno come alcaraz che ha solo 22 anni ….non capirò mai e non mi adeguerò mai ….fra un paio di mesi ci sono rg e wimbledon…se ne vince uno ? Tu che dici allora? Ti nascondi?
Non lo è mai stato veramente, o perlomeno lo è stato in assenza obbligata per covid del vero numero assoluto del momento che era Djoković, aggiungo che nonostante la sua mancanza Alcaraz aveva vinto poco diventando numero uno con un punteggio ATP ridicolo per un numero uno
Bravo draper hai sconfitto Alcaraz.
Come ho scritto quest’anno Alcaraz deve riconfermare i due slam vinti nel 2024, nel 2025 non deve pensare al numero uno, ma ha difendere il numero tre
Draper ha difeso Sinner.
La mamma di Rune ha difeso Sinner.
Sembra che porti bene.
Stanco mentalmente o fisicamente Draper a tratti lo era, ma ha anche dimostrato di aver imparato a dosarsi. Incassato il 6-0 nel secondo non s’è perso d’animo, si è ripresentato in campo calmo e attento come nel primo set consapevole che Carlos nel frattempo era cresciuto. Che lo spagnolo alzasse il livello era prevedibile, lui lo ha lasciato sfogare, quindi ha resettato ed è tornato in campo attento e solido, mentre l’avversario (in giornata no, bisogna dire) tornava in preda al nervosismo d’inizio partita.
Jack sembra aver fatto uno step di mentalità, di intelligenza tattica che potrebbe avvicinarlo a Sinner, il quale come sappiamo le partite imparò a portarle a casa anche in condizioni fisiche precarie
Ottimo, avevo scritto che la finale sarebbe stata Draper contro Rune
Ragazzi, Alcaraz è un fuoriclasse a prescindere dalla posizione occupata in classifica, esattamente come Jannik che, solo per la cronaca, ci ha perso negli ultimi tre incontri ufficiali, battendolo comunque in una esibizione che praticamente era un torneo ufficiale…Una bellissima rivalità per noi appassionati…
Ragazzi, Alcaraz è un fuoriclasse a prescindere dalla posizione occupata in classifica, esattamente come lo è Jannik che, solo per la cronaca, le ultime tre volte ufficiali ci ha perso, battendolo comunque a Ryad in una esibizione che era praticamente un incontro ufficiale… Bellissima rivalità per noi appassionati…
@ walden (#4337536)
Dato che Alcaraz è il vero N1 ovviamente dipenderà sempre da lui l’esito degli incontri tranne che con Jannik li non può farci nulla.Bye bye
@ Il mio personalissimo cartellino (#4337530)
Vedrai che purtroppo per gli slam sarà pronto . Che poi vinca o no dipende da tante cose
Tabellone “agevole”, poca fatica fino alla semifinale, primo ostacolo impegnativo e si va a casa.
Draper è certamente un gran bel giocatore ma Alcaraz, se vuole tornare al top, non si può sciogliere così.
Questo ragazzo è dominante quando può imporre il proprio talento e “gestire” la varietà dei colpi.
Con chi lo “pressa” sembra sempre senza un piano partita, votato più al contenimento che alla costruzione, schiavo del colpo ad effetto e sempre bisognoso di acclamazione.
Sembra quasi che la “spacconeria” mostrata nelle interviste gli serva per caricarsi e mantenere il profilo cucito addosso dai 14/15 anni.
Analizzando la partita a mente fredda, mi verrebbe da dire che, più che la, comunque ottima, prestazione di Jack, che sia stata soprattutto la cattiva prestazione di Alcaraz ha definire il risultato. Merito di Draper è stato non abbattersi dopo il pesante 60 del secondo set e stare li in attesa che Alcaraz avesse un nuovo “buco” come nel primo. Io penso che lo spagnolo avrà momenti migliori, e prima o poi tornerà ad essere numero 1, nella logica dell’alternanza, ma dovrà prima liberarsi di questa pressione, che , a mio parere, è la principale causa delle sue altalene.
Jannik sta guadagnando distacco sulla diretta concorrenza da squalificato..
Dietro di lui il vuoto veramente.
Torna presto campione che il tennis senza di te manca di brio.
Credo che quello della continuità sia il suo limite principale dovuto più a cause fisiche che mentali.
Ieri ci ha fatto un gran regalo, contro il Bimbominkia tifo sicuramente per Jack la furia.
Comunque se non lo ha battuto oggi, con un tabellone mostruosamente migliore, non vedo come in futuro lo possa battere sul duro
Alcaraz, al momento, è un top 5 come altri, ad essere generosi. Non certo il dominatore del tennis che molti immaginavano. Può vincere abbastanza agevolmente un 500, come a a Rotterdam, a patto di incontrare Hurkacz in semifinale De Minaur in finale (e comunque andando, in entrambi i casi, al terzo); può perdere con Lehecka, con Humbert con Draper, se non gira tutto come deve. Non solo con Djokovic e Zverev. Per fermarsi alle ultime cinque sconfitte. La differenza di rendimento con il Sinner pre-squalifica è abissale.
Draper oggi sembrava stanco, probabilmente piu’ dal punto di vista mentale che atletico.Ripensando alla semifinale slam con Sinner, dove aveva palesato gli stessi problemi, mi viene il dubbio che manchi di capacita’ di durare ad alto livello per un’intera partita.