Il ceco ha un best di n.45 Copertina, Generica

Mensik, tennis e… batteria, con i grandi classici del rock

14/03/2025 16:59 6 commenti
Jakub Mensik (foto ATPsite)
Jakub Mensik (foto ATPsite)

Colpire la palla forte e precisa è una questione di vita per Jakub Mensik, capace di punire gli avversari con accelerazioni spesso letali, ma… è altrettanto forte e preciso con le bacchette per suonare la batteria. Il 19enne ceco, impegnato nei quarti di finale del qualificato Challenger di Cap Capa (affronta Etcheverry per un posto in semifinale), è uno dei talenti più interessanti della nuova generazione, figlio dell’eccellente scuola tecnica del suo paese. Intervistato nella Repubblica Dominicana a latere del Challenger che precede il Masters 1000 di Miami, Mensik ha rivelato una delle sue grandi passioni: suonare la batteria, in particolare i grandi classici del rock.

“Durante il Covid (nel 2020) suonare la battere era il mio hobby principale. Ho iniziato a suonare la batteria da un po’ di tempo e quando sono a casa mi piace sedermi e suonare un po’, ma non è niente di serio. Sono un autodidatta, non ho avuto un insegnante. Mi sono messo a guardare dei video tutorial su YouTube e suonavo  le canzoni”.

“So suonare Stairway to Heaven dei Led Zeppelin, anche Nothing Else Matters dei Metallica. Un paio degli AC/DC, Highway to Hell. Queste tre sono le tre canzoni che mi vengono meglio”. Chi l’ha sentito suonare dice che non è niente male anche davanti ai tamburi, modesto come quando parla dei suo tennis. Jakub ha ereditato la passione per la musica e in particolare la batteria dal padre Michal, che suonava per divertimento e figurava in una band da giovane.

Mensik ha anche racconto l’origine del suo soprannome, “Menimal”: “Alcuni anni fa, quando Stan Wawrinka era al top, indossava magliette come ‘Stan the Man’, o ‘Stanimal’, quindi ho pensato, ‘Ehi, suona bene con il mio nome, tipo ‘Menimal’. Lo dissi al mio allenatore e lui c’ha preso gusto, iniziando a chiamarmi Menimal”.

Il ceco sta progredendo verso i vertici della disciplina, senza fretta o isterie, ma sicuro dei propri mezzi e con obiettivi chiari per il 2025: “Sono ancora molto giovane, vedo che i miei progressi mi stanno portando sempre più in alto, quindi ne sono contento. Il mio obiettivo per questa stagione è raggiungere la top 30, il massimo sarebbe la top 25. E vincere un torneo ATP, questo è l’obiettivo per la stagione”.

Attualmente n.57 ATP, con un best di n.45 toccato lo scorso 10 febbraio, Mensik ha iniziato bene il 2025 con due quarti di finale nei primi due eventi stagionali tra Brisbane e Auckland, mentre agli Australian Open dopo aver battuto Ruud al secondo turno con una prestazione super si è fatto rimontare da Davidovich Fokina sprecando un vantaggio di due set. Ad Indian Wells è stato battuto al secondo turno da Khachanov e ora è a caccia del titolo a Cap Capa. I 175 punti ATP in palio che in caso di successo lo riporterebbero vicino al proprio “best”, da cui ripartire per nuovi traguardi.

Marco Mazzoni


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6 commenti

Brufen (Guest) 14-03-2025 19:56

Scritto da Annie
@ Brufen (#4336511)
Beh, magari non avrà sfondato e non lo farà in futuro nel tennis ma intanto, a 19 anni, stiamo parlando di lui e si è già posizionato nel ranking in una

Beh, lui (Mensik) direi che ha DECISAMENTE sfondato… Ma è MOLTO più difficile arrivare nei primi 50 del mondo che diventare il batterista di una rock band 😉

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Annie (Guest) 14-03-2025 18:36

@ Annie (#4336525)

posizionato, dicevo, in una fascia di tutto rispetto che dimostra un talento e propensione per il tennis che comunque non appartiene a molti..per la batteria è una passione che Mensik racconta con la solita semplicità che gli appartiene, che a me piace tanto, che forse non lo farà “sfondare” ma non so quanto questo termine si adatti al suo temperamento e rientri nel suo percorso che vedo molto sobrio, realistico, concreto

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Annie (Guest) 14-03-2025 18:28

@ Brufen (#4336511)

Beh, magari non avrà sfondato e non lo farà in futuro nel tennis ma intanto, a 19 anni, stiamo parlando di lui e si è già posizionato nel ranking in una

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walden 14-03-2025 17:48

Finalmnete un Boemo-Moravo che assomiglia un po’ a quel punk di Jaroslav Hasek (l’autore del “Buon soldato sweik”) ed un po’ meno a certi personaggi kafkiani… chissà se Jacub lo avrà mai letto…

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Brufen (Guest) 14-03-2025 17:34

Ritmo, timing e costanza… prerequisiti fondamentali di entrambe le discipline.

Per chi avesse dubbi su quale strada scegliere, suggerirei senza esitazione quella del rock. Sfondare nella musica non è facilissimo, ma rispetto a sfondare nel tennis è come bere mezzo bicchiere d’acqua.

Per conferma, chiedere al figlio di Torben Ulrich… 😉

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Pier no guest 14-03-2025 17:11

Per il tennis la scuola boema, per la batteria forse la scuola Bonham.
Ottime basi se fosse così.

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+1: Detuqueridapresencia