Il danese affronta Griekspoor nei quarti in California ATP, Copertina

Rune, quando la parola “ordine” diventa necessaria

12/03/2025 13:01 10 commenti
Holger Rune (foto Getty Images)
Holger Rune (foto Getty Images)

In una disciplina complessa come il tennis l’ordine è più di una necessità. Puoi avere un braccio fatato che ti permette di dare del tu alla palla e creare meraviglie di tocco, oppure spingere come un forsennato grazie a grande potenza e/o geometrie in progressione, ma senza condurre il proprio gioco con ordine e un briciolo di visione tattica relativa al contesto e all’avversario, la vittoria resta merce rara. Chissà che Holger Rune, dopo aver ingoiato una discreta quantità di fiele e assorbito pesanti carichi di frustrazione, in quel di Indian Wells non abbia finalmente rimboccato una strada una meno spericolata, trovando in campo quella disciplina e ordine che nel suo tennis sono mancati clamorosamente per mesi e mesi, facendolo scivolare in un limbo scomodissimo. La prestazione del danese contro un rinato Tsitsipas in California ha convinto assai. Vero che Holger aveva vinto tutti i precedenti (adesso è 4-0), a conferma che il gioco del greco va a sbattere contro il muro del nordico, ma la partita di ieri a Indian Wells ha fornito indicazioni piuttosto interessanti.

“Penso che sia stata una partita estremamente buona da parte mia dall’inizio alla fine”, ha detto un raggiante Rune dopo la vittoria. “Sono rimasto molto focalizzato sul mio piano di gioco e mentalmente ho tenuto davvero bene. Sono rimasto concentrato tutto il tempo pensando solo a cosa era giusto fare con i miei colpi. Sicuramente ho servito meglio rispetto ai miei match precedenti e anche di diritto ho colpito in maniera migliore. Penso che il mio avvio concreto e offensivo abbia fatto la differenza. Stef è tornato in gran forma, è giusto dirlo. È stata una bella battaglia. Alla vigilia della partita mi sono allenato con attenzione su alcuni dettagli e direi che è stato molto importante per l’incontro odierno”. Anche il tenore di queste poche parole confermano un Holger bello centrato, misurato e preciso. Troppe volte nel recente passato le sue dichiarazioni, sia dopo pesanti sconfitte o anche discrete vittorie, hanno lasciato perplessità perché si aggrappavano a scuse, a frasi fatte senza alcuna profondità di analisi o relative alle dinamiche di gioco, rasentando la strafottenza. Ha carattere, è un tipo tosto Holger, e questo può essere un grande punto di forza a patto di imbrigliare tutta quest’energia in una spinta positiva, poiché quando non ci riesci le detonazioni diventano autodistruttive. Lui ne sa qualcosa… e forse ha iniziato a farne tesoro.

I 22 colpi vincenti della vittoria vs. Tsitsipas sono un dato molto positivo, come il discreto rendimento al servizio, ma l’aspetto più interessante della prestazione di Rune è stata l’attitudine aggressiva e allo stesso tempo misurata del suo tennis. Un gioco offensivo, in grande spinta come è nel suo DNA, ma senza esagerare, senza perdersi nel furore, cercando una costruzione pro-attiva, dinamica e ordinata. Con la terrificante potenza che ha nelle gambe e nel braccio, Holger può davvero spaccare la palla ma troppe volte ha esagerato alla ricerca di soluzioni a bassissima percentuale; allo stesso tempo queste sfuriate gli hanno fatto perdere un filo logico, diventando un continuo up and down di pallate e poi momenti di attesa in cui diventava passivo e si perdeva in atteggiamenti negativi, con quel sorriso beffardo a peggiorare un quadro sportivamente nefasto. Ieri vs. Tsitsipas niente di tutto ciò, solo un tennista concreto, fortissimo di gamba e pronto a spingere la palla con lucida tensione, creandosi lo spazio sul campo per l’affondo vincente e portando il rivale in territori scomodi. Una gran bella prestazione, figlia di una buona forma fisica e mentale. Poi ha regalato al pubblico anche uno straordinario colpo sotto le gambe che già si candida come uno dei punti dell’anno…

 

 

Ovviamente una rondine non fa primvera e la partita di quarti di finale contro Griekspoor sarà un bel test per confermare le ottime sensazioni e la sua predisposizione a giocare un tennis più continuo e razionale. Tallon sarà l’avversario perfetto: a sua volta l’olandese è uno che ama spingere e comandare, quindi sarà molto interessante vedere come Holger affronterà il match e se resterà altrettanto focalizzato e ordinato nei momenti in cui l’olandese spingerà a tutta. Il rischio di andare fuori giri per Rune è sempre concreto e questo è sempre stato un suo limite: cercare di dominare a tutti i costi il ritmo, sparacchiando, perdendo focus, innervosendosi e smarrendo lucidità. Serve ordine per gestire la complessità, di gioco ed emotiva. 

“La mia classifica rispetto al 2023? È peggiorata, ma ho imparato la lezione. Nulla accade per caso, penso che ogni tennista abbia il ranking che merita, e questo vale anche per me. Per salire in classifica servono i risultati ma anche migliorare continuamente il proprio gioco, trovare continuità. In questo torneo, per esempio, a livello di attitudine ho già fatto passi in avanti e questo si riflette sui risultati e sul gioco, un tennis più continuo. Non credo di essere un giocatore peggiore rispetto a due anni fa, anzi credo proprio sia il contrario. Mi sento migliorato”. Parole importanti, di un classe 2003 che ha tutto quel che serve – fisico, colpi, carattere – per duellare ad armi pari contro Sinner e Alcaraz. A patto di giocare in modo lucido e ordinato.

Marco Mazzoni

 

 


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10 commenti. Lasciane uno!

Silvy (Guest) 12-03-2025 15:00

E bravo Rune! Ma come giustamente dice l’articolo una rondine non fa primavera, aspettiamo a vedere come va contro griekspoor e vediamo fin dove arriva questa settimana.

10
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Mats 12-03-2025 14:47

Riguardo ai precedenti prima di ieri erano 2-0 visto che una volta Tsitsipas si era ritirato.
Quindi come statistica non è molto indicativa sulla supremazia del danese.

9
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walden 12-03-2025 14:46

Scritto da Pier no guest
Credo che la simpatia e l’antipatia verso un giocatore debbano essere messe da parte nella valutazione di un giocatore.
Rune ha davvero una forza fisica incredibile,guardo le gambe e ricordo quelle di Hans Peter Briegel,difensore tedesco ed ex decathleta.
L’ordine in campo è fondamentale,avere uno schema serve proprio nelle fasi critiche perché,come diceva Montali (volley) “facciamo solo cose semplici”.
Holger prima,ma non è detto che abbia risolto e c’è da attendere,mandava in vacca i match ingarbugliandosi senza un filo conduttore.Osservi Sinner e vedi la razionalità,Carlos e vedi l’improvvisazione,Holger e noti lo spaesamento.
Se confermerà la serenità e una certa semplicità e pazienza lo ritroveremo nei piani alti altrimenti sarà una mina vagante che non sa dove vagare,anche per il campo.

Lui stesso ha confessato che quella vittoria, piuttosto improvvisa, peraltro, a Bercy non gli ha fatto bene. I suoi tempi erano, evidentemente, diversi, ed infatti ha avuto bisogno di altri due anni (con in mezzo anche problemi fisici) per riprendere il bandolo. Nei prossimi mesi, se non nelle prossime settimane, vedremo se è stato solo un fuoco di paglia…

8
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+1: Pier no guest
Carlos Alcaraz campione del RG 2025 (Guest) 12-03-2025 14:45

Andrà in finale e perderà da Carlos Alcaraz imbattibile a Indian Wells

7
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Pippolivetennis 12-03-2025 13:50

Concordo su tutto con Mazzoni .
Ma la sua mancanza di lucidità è ordine ha motivazioni ben più profonde del solo aspetto tecnico-tattico.
La sua confusione e il suo disordine in campo partono dalla confusione nel 2024 sulla scelta di un coach (14 cambi di allenatore) che gli ttasmettesse ordine e lucidità.
Ora che sembra aver trovato continuità e stabilità con un solo coach, le cose si stanno rimettendo pian piano nei giusti binari.
Dove possa arrivare e quanto durerà solo il tempo ce lo dirà.

6
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Annie (Guest) 12-03-2025 13:31

Gracilino o non gracilino, in medio virtus, e ci sono giocatori con fisico “armonico”, muscolatura equamente distribuita che possono puntare di base, già in partenza, su un aspetto “privilegiato” per questo sport, per coniugare rapidità e potenza e garantire sia in attacco che in difesa una gestualità esteticamente gradevole…e meno male che Jannik è molto magro, più massa sulla sua altezza gli impedirebbe la velocità negli spostamenti e l’onnipresenza difensiva in cui, per esempio, un Berrettini è penalizzato: stessa cosa per Medvedev, anche se mi sembra evidente che il fisico “armonico” di cui sopra garantisce un coordinamento nei movimenti anche nel massimo sforzo atletico più armonioso tanto che, personalmente, al di là dell’efficacia dei colpi, preferisco stilisticamente la gestualità e l’assetto corporeo di un Rune, di un Novak, di un Ruud rispetto a uno Jannik o un Medvedev o un Rublev o uno Zverev…eccezione è Korda che, nonostante l’altezza, riesce ad essere fluido e armonico

5
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Pier no guest 12-03-2025 13:02

Scritto da no Sinner no Party
Un vecchio adagio ammonisce: “Una rondine non fa Primavera!”.
Sul fatto che Rune abbia i mezzi atletici e tecnici per giocare ad alto livello… è assodato. Solo uno sciocco (o solo ignorante di tennis) potrebbe affermarlo.
Sul fatto che ci voglia un fisico “bestiale” per avere grandi risultati… dissento! E il primo esempio, non a caso, è il nostro Jannik. Se poi fate mente locale, troverete molti altri “gracilini” di gran successo: McEnroe (che con 162 titoli, singolo + doppio, stacca di molto il mitico Nole, fermo a 103), Rod Laver, … e Wilander.
Credo che il tennis (forse in qualche modo paragonabile al golf) richieda un’ottima tecnica e soprattutto una grande “testa” (concentrazione e determinazione).
Appunto Fucsovics non è neppure in top10.

Non paragoniamo giocatori nati negli anni 30 con quelli primi duemila,non ha senso. Se un tempo la “mano” sopperiva alle gambe ora devi avere fisico come tutti e poi mano e testa ma,da fermo,non vai da nessuna parte.Rune non ha solo fisico ma anche mano, è la testa e la saggezza tattica che gli è carente.McEnroe? Oh si ma la sua carriera si è conclusa al vertice nel 1984(straordinario) poi ha arrancato .Ora a 35 anni vanno come frecce.

4
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no Sinner no Party (Guest) 12-03-2025 12:35

Un vecchio adagio ammonisce: “Una rondine non fa Primavera!”.

Sul fatto che Rune abbia i mezzi atletici e tecnici per giocare ad alto livello… è assodato. Solo uno sciocco (o solo ignorante di tennis) potrebbe affermarlo.

Sul fatto che ci voglia un fisico “bestiale” per avere grandi risultati… dissento! E il primo esempio, non a caso, è il nostro Jannik. Se poi fate mente locale, troverete molti altri “gracilini” di gran successo: McEnroe (che con 162 titoli, singolo + doppio, stacca di molto il mitico Nole, fermo a 103), Rod Laver, … e Wilander.

Credo che il tennis (forse in qualche modo paragonabile al golf) richieda un’ottima tecnica e soprattutto una grande “testa” (concentrazione e determinazione).

Appunto Fucsovics non è neppure in top10.

3
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Rovescio al tramonto 12-03-2025 12:24

Bravo holgerio.

2
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Pier no guest 12-03-2025 11:13

Credo che la simpatia e l’antipatia verso un giocatore debbano essere messe da parte nella valutazione di un giocatore.
Rune ha davvero una forza fisica incredibile,guardo le gambe e ricordo quelle di Hans Peter Briegel,difensore tedesco ed ex decathleta.
L’ordine in campo è fondamentale,avere uno schema serve proprio nelle fasi critiche perché,come diceva Montali (volley) “facciamo solo cose semplici”.
Holger prima,ma non è detto che abbia risolto e c’è da attendere,mandava in vacca i match ingarbugliandosi senza un filo conduttore.Osservi Sinner e vedi la razionalità,Carlos e vedi l’improvvisazione,Holger e noti lo spaesamento.
Se confermerà la serenità e una certa semplicità e pazienza lo ritroveremo nei piani alti altrimenti sarà una mina vagante che non sa dove vagare,anche per il campo.

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