
Alcaraz e la corsa al numero 1: ‘Non ci penso, ma se faccio le cose giuste arriverà. Van de Zandschulp rivela i segreti della vittoria contro Djokovic: “Ho gestito meglio le condizioni” (Video)


Carlos Alcaraz ha iniziato con il piede giusto la difesa del titolo al BNP Paribas Open di Indian Wells, superando il francese Quentin Halys con il punteggio di 6-4, 6-2 in poco più di un’ora di gioco. Lo spagnolo, campione nelle ultime due edizioni del torneo californiano, ha confermato il suo feeling speciale con questi campi.
“Sono davvero felice di essere tornato qui a Indian Wells, di giocare di nuovo su questi campi. Mi sono sentito molto bene. Penso di non poter chiedere un inizio migliore, quindi sono solo contento ed emozionato per il prossimo turno”, ha dichiarato Alcaraz nella conferenza stampa post-partita.
Nonostante la convincente vittoria, il giovane spagnolo ha ammesso di aver avvertito un po’ di nervosismo all’inizio del match: “È sempre una sensazione nuova. Ho giocato questo torneo molte volte, ma ogni anno è diverso. Sensazioni diverse, tutto diverso. Questa è la prima volta, se non sbaglio, che gioco contro Halys, quindi non sapevo come sarebbe stato all’inizio. Ecco perché ero un po’ nervoso”.
Alcaraz ha anche rivelato che le aspettative per questo torneo gli mettono una certa pressione: “Parlando di questo torneo, è un evento in cui voglio davvero andare lontano, e probabilmente questo rappresenta una pressione extra. Cerco di non mostrarlo, ma penso sia normale e sarà così in ogni torneo, immagino”.
Un momento curioso si è verificato prima del match, durante il sorteggio del campo, quando è apparso l’apicoltore che l’anno scorso era intervenuto per risolvere un problema di api durante i quarti di finale: “È stato divertente. Quando l’ho visto, mi sono messo a ridere. Non mi aspettavo che facesse il lancio della moneta nel mio primo match. Me lo ricordo dall’anno scorso nei quarti di finale con le api, è stata una cosa divertente”.
Il campione spagnolo ha anche parlato della sua passione per il golf, che sta coltivando anche durante il torneo: “Sì, sto ancora giocando a golf. Dato che il torneo dura 12 giorni e al primo turno abbiamo un giorno di riposo tra le partite, ogni volta che posso cerco di giocare un po’ a golf. Alloggiamo in una casa da cui è facile andare a giocare, quindi per me è molto utile. Ogni volta che posso, continuerò a giocare”.
Quando gli è stato chiesto dei percorsi di golf giocati, Alcaraz ha risposto: “Solo l’Indian Wells Country Club. Non ho potuto giocare al Toscana perché c’è un torneo. Vorrei davvero giocare a Madison, c’è un torneo. Penso che nei prossimi giorni sarà disponibile, quindi cercherò di giocare su diversi campi qui. Una volta che sono qui, voglio provarne il più possibile, e penso che ogni campo da golf qui sia bellissimo. Mi piace provarne di nuovi”.
Con la sconfitta di Alexander Zverev e l’assenza di Jannik Sinner dal torneo, Alcaraz è stato interrogato sulla possibilità di tornare numero 1 del mondo: “È qualcosa che ho in mente, ma non mi ci sto concentrando davvero. In ogni torneo mi concentro su me stesso, voglio giocare un buon tennis e diventare un giocatore migliore. Se faccio le cose giuste in ogni torneo, il numero 1 arriverà di conseguenza. Se penso solo a recuperare la posizione numero 1, mi metto una pressione extra che non voglio. Quindi vado avanti, mi concentro sulle cose che devo migliorare, e vedremo. Ma in questo momento, anche se Jannik non è qui, è davvero difficile recuperare il numero 1. Vedremo tra un paio di settimane”.
Con questa vittoria, Alcaraz conferma il suo idillio con Indian Wells, torneo che lo ha visto trionfare nelle ultime due edizioni e dove ha un impressionante record di 17 vittorie e sole 2 sconfitte in carriera. Il campione spagnolo prosegue ora il suo cammino verso quello che potrebbe essere uno storico tris di titoli consecutivi nel deserto californiano.
Botic van de Zandschulp ha fornito interessanti retroscena sulla sua clamorosa vittoria contro Novak Djokovic al BNP Paribas Open di Indian Wells. L’olandese, entrato in tabellone come lucky loser, ha sconfitto il cinque volte campione del torneo californiano con il punteggio di 6-2, 3-6, 6-1, ottenendo uno dei successi più significativi della sua carriera e facendo entrare il proprio nome nella storia del prestigioso Masters 1000.
Durante la conferenza stampa post-partita, quando gli è stato chiesto cosa rendesse il suo gioco così efficace contro i “big”, van de Zandschulp ha risposto con ironia: “È una buona domanda. Dovreste chiederlo a loro”. Per poi aggiungere, con maggiore serietà: “Penso che prima di affrontare questi giocatori, so che devo essere presente mentalmente per tutta la partita, rimanere stabile e calmo. Credo di aver giocato piuttosto bene negli scambi. Posso difendere, posso anche attaccare, andare a rete. Ho una buona varietà nel mio gioco, forse è questo che li infastidisce”.
L’olandese ha evidenziato come le particolari condizioni di gioco nel deserto californiano abbiano influito sulla performance di Djokovic: “Le condizioni oggi erano piuttosto difficili. I rimbalzi erano molto alti e penso che lui abbia faticato un po’ con questo. Non riusciva a colpire bene la palla. Spesso con il dritto arrivava un po’ troppo alto. La palla rimbalza molto quando servo la seconda, per esempio”. E ha aggiunto: “Anche il sole non era facile da gestire. A un certo punto avevamo parti in ombra e parti al sole nello stadio. Complessivamente, credo di aver gestito meglio le condizioni oggi”.
Per van de Zandschulp questa vittoria si aggiunge ad altri scalpi prestigiosi, come quelli ottenuti contro Rafael Nadal e Carlos Alcaraz. Proprio quest’ultima vittoria, avvenuta agli US Open dell’anno scorso, sembra aver rappresentato un punto di svolta nella sua carriera: “La vittoria contro Carlos mi ha sicuramente aiutato nell’approccio alle partite contro questi top player, dandomi maggiore fiducia in me stesso. Anche prima avevo giocato alcune buone partite contro giocatori della top 10, ma battere Carlos mi ha fatto credere di poter sconfiggere giocatori del suo calibro”, ha confessato l’olandese.
Quando gli è stato chiesto quale delle sue vittorie contro i grandi campioni considerasse la più significativa, l’olandese ha offerto un’analisi approfondita: “Penso che siano tutte diverse. Giocare contro Rafa nella sua ultima partita è stato mentalmente abbastanza impegnativo, soprattutto in Spagna. Ma credo che Carlos sia stato forse il più difficile, perché prima non sapevo davvero di avere la possibilità di battere giocatori che dominano il tennis in questi giorni. Quello è stato un buon primo passo”.
Sul segreto per mantenere questo livello di tennis settimana dopo settimana, van de Zandschulp ha ammesso che per lui è soprattutto una questione mentale: “Se sono presente mentalmente nelle partite, posso giocare piuttosto bene, anche se non trovo il mio livello durante quei game. Questo è ciò che talvolta mi manca durante le settimane della stagione. Devo trovare il giusto equilibrio tra giocare tornei, partite, e anche recuperare mentalmente e fisicamente in seguito”.
Interessante anche la sua risposta quando gli è stato chiesto se il fatto che Djokovic non vinca un torneo da un anno e mezzo (escludendo le Olimpiadi) lo abbia aiutato mentalmente: “Certo, vedi che ci sono possibilità. Non stavo pensando al fatto che non vincesse un torneo dalle Olimpiadi. L’ultima volta che ho vinto un torneo io, devo andare molto indietro nel tempo”, ha scherzato. “Ma aiuta un po’ vedere che ha perso contro Berrettini a Doha e si è ritirato durante la partita in Australia. Comunque credo che sia ancora uno dei migliori giocatori del circuito. Non è mai facile affrontarlo”.
Guardando al prossimo turno, l’olandese affronterà Francisco Cerundolo, descritto come “un giocatore incredibile con una potenza di fuoco straordinaria. Con il dritto può produrre vincenti da ogni parte del campo. Ha anche dimostrato di poter giocare molto bene sui campi in cemento, avendo raggiunto le semifinali a Miami un paio di anni fa”.
La vittoria contro Djokovic non solo rappresenta un momento di grande soddisfazione personale per van de Zandschulp, ma potrebbe anche segnare una svolta nella sua stagione, iniziata con un record negativo di 1-5 nei tornei del circuito maggiore. Per Djokovic, invece, questa sconfitta segna la terza consecutiva, un evento rarissimo nella sua straordinaria carriera, verificatosi solo una volta dal 2008 (nel 2018, tra Australian Open e Miami).
Francesco Paolo Villarico
TAG: Botic Van De Zandschulp, Carlos Alcaraz
@ Losvizzero (#4333769)
Sei veramente un I…ta
Sono parole al vento queste. Sei su Livesinner.it e puoi solo svrodolarti dinanzi all’austrungarico, critiche non sono accettate, non puoi nemmeno dire che è fortunato è una cosa brutta.
In compenso puoi dire le peggio cose degli altri, soprattutto su spagnoli e serbi, in quel caso diventare in poco tempo idolo degli asini.
L’olandese volante da quando ha pensato di smettere ha battuto due numeri 1
cioè a maggio ci dovrebbero essere una decina di giocatori che superano i 2000 punti? Riprenderà da secondo o terzo nel race, già quarto è difficile
Aggiungerei anche de Minaur
Sono d’accordo, ha 22 anni, è già stato n° 1 del mondo e nella sua bacheca ci sono 4 slam. Partiamo da questi dati di fatto nel valutare un fenomeno del genere.
Poi possiamo anche criticarlo, ci mancherebbe, perché se è la prima volta che un giocatore vince due slam e non riesce a chiudere l’anno almeno al n° 2 si possono offrire degli argomenti ma senza mai disconoscere che siamo davanti a un grandissimo giocatore.
Io direi che nel 2024 Sinner è riuscito a arrivare in fondo ai tornei anche quando non era al massimo, Alcaraz no. Se lui è gran forma magari vince il torneo e batte anche Sinner (ma vorrei vedere una partita con entrambi al loro meglio, per ora non credo che ci sia stata), se non lo è perde prima di arrivarci a giocare con Sinner.
Sul n° 1 fa bene a pensarci il meno possibile perché non serve a niente, si sta concentrati sugli incontri mentre si stanno giocando, si fa la preparazione sui tornei più importanti e la classifica viene in un secondo tempo. Dirlo è facile, a volte non si riesce a farlo, magari inconsciamente ci si pensa un po’ troppo.
Il ragazzo è corretto?
Il ragazzo soffre il fatto che Jannik sia numero uno…
Il ragazzo si comporta sempre più spesso un pochino sopra le righe, e non mi pare un grande esempio soprattutto quando sbarella e spacca le racchette!
Strano che questi commenti siano sempre a nome di utenti sconosciuti che compaiono e spariscono in pochi minuti… 🙂
Magari nascondendo i soliti trolloni..
@ Claudio (#4333655)
Le nuove generazioni in generale sono molto imprecisi nella manualità dovuta alla poca esperienza reale!
Piccola opinione personale : non sempre è necessario l’ultimo paragrafo di analisi da parte dell’autore dell’articolo. A volte l’analisi è un po’ forzata e non aggiunge niente all’informazione dell’articolo stesso.
Moltissimi commenti, se non quasi tutti, sono gratuitamente critici, se non offensivi, nei confronti di Alcaraz. Alcuni addirittura beceri. Al pari di molti ultrà calcistici. Il ragazzo è corretto, non manca di rispetto a nessuno ed ha fatto delle semplici dichiarazioni sui suoi desiderata e passatempi. Tra l’altro gioca divinamente per la sua età. Proprio non vi capisco, tutti incarogniti e incattiviti. Continuate a volervi bene così.
Deve solo trovare la forza per dire a sé stesso: “Ok, ho finito!”.
La troverà, in un modo o nell’altro, dopo Wimbledon.
Ti propongo una visione un pò più ottimista:
Il 2024 è stato un anno incredibile per Jannik ma ha dovuto soffrire 6 dico SEI mesi per la questione Wada da Indian Wells ad Agosto.
Ok qualcosa è riuscito a vincere nel mentre tipo Miami, Halle e piazzamenti di rispetto al RG o a Barcellona ma nel complesso poca roba.
Quest’anno i mesi di ghisa sono solo 3.
C’è modo per tentare il primo assalto a Roma.
Gioca RG e Wimbledon libero da pensieri, magari anche Montreal porterà gioie..
Alcaraz veramente vincerà tutto fino a Roma?
Ok buon per lui ma secondo me poi la pagherà negli Slam più classici.
L’altra buona notizia è che se la concorrenza non riuscirà a metterlo all’angolo in questo 2025, nel 2026 potranno andare tutti a pescare.
Ciao ciao Nole c’è un camion di Malox che ti aspetta
@ Francesco (#4333695)
Non vedo proprio come Alcaraz possa guadagnare “tantissimi” punti su Sinner e poi tra Parigi e Londra Carlitos ha la bellezza di 4000 punti da scalare! E quest’anno Jannik non avrà nessun problema/handicap mentale
!
Io lo trovo di cattivo gusto questo parlare di numero uno quando sei 5000 punti sotto e l’unico modo per avvicinarsi alla vetta è giocare 3 mesi senza Sinner. Certo, vincendo 4 Masters di fila lo meriterebbe anche, ma statisticamente è praticamente impossibile. Poi da Roma in avanti, qualsiasi cosa abbiano fatto gli altri, ci penserà Jannik a rimettere le cose nel loro ordine naturale.
Anche se Alcaraz non dovesse prendersi il numero 1 prima del ritorno di Sinner può guadagnare veramente tanti punti che poi daranno frutto a fine stagione quando Sinner da agosto in poi meglio di così non può fare,come non può fare peggio Alcaraz del post olimpiadi,non sarà facile per Sinner recuperare quel gap.Questo non vale solo con Alcaraz ma anche su altri,da qui fino a Roma ballano 4750 punti,ciò vuol dire che nella race potrebbe scavalcarlo in molti,anche una decina di giocatori e non mi aspetto di certo dopo un lungo stop che Sinner torni e subito vinca Roma e Roland Garros(ancora deve vincere un torneo importante su questa superficie),ma neanche arrivare in fondo a questi tornei.Va bene perdere il numero 1 ma sarebbe un grosso problema per i sorteggi uscire dai primi 4,peggio ancora dai primi 8
certo che VdZ vuole bene a Sinner: ora ci manca solo che sia lui a battere alcaraz in una eventuale semi 😀 … nuovamente
per Alcaraz, nella parte bassa non scorderei fritz, che può metterlo in seria difficoltà; ed anche il prossimo turno, uno tra dimitrov e monfils, non sarà proprio una passeggiata, nonostante le età (anche se temo che arriveranno spompati al prox turno). ma devono essere in giornata loro ed alcaraz non tanto. e comunque, in una eventuale finale, attualmente vedo favorito un scontro con tsitsipas, che in ogni caso sarà una bella partita.
Cmq è inconcepibile che un torneo del genere proponga campi così scadenti e con differenze enormi tra un campo e l’altro
Ma fa parte della professionalità dei giorni nostri gestito tutto con approssimazione (per essere gentili)
Carlos se deve diventare numero uno al mondo deve migliorare tanto per arrivare al livello di Sinner.
Povero canottaro…
(Redazione si può dire vero? Dato che gioca in canotta…)
Soffre terribilmente il confronto mentale con Jannik e nonostante i sorteggi “morbidi” e nonostante Jannik sia ai box senza giocare è frustrato perché fatica con giocatori mediocri.
Certo se non perde subito …
cit. il Grande Timoniere..
Cosa c’entra lo stile, rovescio ad una mano per essere Divino? Caso mai magnifico. Guarda che il tennis non e’ una cena letteraria.
Botic eroe di giornata, bravissimo! Complimenti anche a Draper, oltre agli italiani, faccio il tifo per lui. Alcaraz si ok ha vinto ma non è un test attendibile sto turno, è sempre fortunatissimo con i sorteggi, rispetto a Zverev per esempio! Voglio vederlo con un avversario vero.
@ Tomax (#4333484)
Vedremo, magari fa il Sunshine Double, ma dopo?Hai fatto 2 conti matematici?
Ma infatti..
La corsa al numero uno! Al Canottaro piace vincere facile…
Fuori il numero uno al mondo, sorteggi “amichevoli” ….
Poi quando perde distrugge sempre più racchette… 🙂
@ Pikario Furioso (#4333605)
Bah divino… Non è che sia così bello da vedere. Roger era decisamente oltre
Okkio di Sauron, okkio agli Yankees Fritz e Paul, io la sparo e imho uno dei due lo vedo in finale!!!! Scusa Afredono per la sgrammatica
Vedrò maturo Alcaraz (Praticamente mai) quando diventerà un vero numero uno entrando in competizione con i veri numero uno, (intanto lo vedo numero uno come la pubblicità di una volta che diceva…ti piace vincere facile)
Dai sfatiamo questo mito che e’ un robottino. Gioca a tennis come un divino, e’ una minaccia per Sinner e punto!!!!
Si ma non capisco quale sia il problema colla race, non sei il primo che lo accenna. Alla fine dell’anno sinner sara’ primo o secondo….non cambia nulla.
Vero, pero’ adesso deve fare il richiamino al Murciano:-)
Forse lo spagnolo non sa che tra poco torna il numero uno credo anche abbastanza incazzato
Carlitos Carlitos, ma allora non hai letto i commenti dei veri esperti com il maestro federale architetto giurista: il numero uno non sarai mai più tu: entro fine anno sarà Fonseca e poi verrà Kouame. Peccato. Magari tu e Jannik datevi al doppio che forse lì uno straccetto di slam lo vincerete. Purtroppo però non vi apprezzerà Lo Fiasco a cui cala la palpebra ai doppi. Peccato, oramai siete troppo vecchi. Ma come allenatori… forse…
Che la smetta poi di frignare e di fare il mangiafuoco da strapazzo contro i falsi problemi dei rimbalzi, sono chiacchere, cortine fumogene per mascherare l’inevitabile. Imbarazzante.
Con tutto il rispetto per l’ottimo avversario non capisco perché il serbo si presti e si appresti a finire nel peggiore dei modi. Non capisco proprio le motivazioni e del pari non voglio gongolare in retroscenismi da operetta. Cosa e chi glielo fa fare?
Alcaraz non si accorge che quando dice qualcosa a suo vantaggio, questo non si realizza.Conviene a lui concentrarsi solo su quello che fa meglio: giocare.
ahi ahi ahi, Alcaraz ci ricasca…
Carlos lo vedi più centrato sul Golf a livello di passione e sarebbe bello che gli dedicasse più tempo.
Lecito ambire a diventare n 1 però deve affrettarsi a fare punti perché tra 60 giorni rientra il Re.
Intanto dovrà essere bravo a ripetersi qui e quindi addirittura sperare di non perdere punti con il Campione che invece non difende niente. Detto ciò i fatti dicono che Alcaraz è un campione della stessa stoffa purissima di Sinner e sarà una lotta che ci appassionerà per almeno un decennio.
Vedrò maturo Alcaraz (Praticamente mai) quando diventerà un vero numero uno entrando in competizione con i veri numero uno, (intanto lo vedo numero uno come la pubblicità di una volte che diceva…ti piace vincere facile)
Se fanno le cose giuste… altri 5 arrivano al n.1 ! Ahahah elementare
@ Nena (#4333494)
Ma lo sai che DUE SLAM LI ha vinti contro deboli avversari per politica sportiva assurda ??
Van può rivelare i Segreti che vuole ma la Verità è che ha battuto un giocatore anziano a fine corsa, siamo seri.
Per questo titolo Alcatraz è già molto favorito sono già usciti il numero 2 al mondo,il numero 5 , 6 e il n.7 atp!! Dovrebbe vincere a mani alzate!
Alcaraz per diventare nr.1 deve rivincere Indian Wells prima di tutto.
Il tabellone ha perso in un colpo solo tutti i big ma ne resta dentro uno molto ma molto forte: Jack Draper.
Jack è quello che veramente gliele può suonare sul veloce
Alcaraz ha un’autostrada di avversari mollicci fino alla semifinale
L’altro lato del tabellone con l’uscita di Zverev è diventato talmente equilibrato che in finale ci potrebbero arrivare perfino Musetti o Berrettino (non succederà)
Carlos è un grande campione, non si discute, non si vincono 4 slam a soli 20 anni se non lo sei. Tuttavia le circostanze a volte possono favorire alcuni eventi, uno di questi è l’assenza di Sinner oggi, e quella di ieri di Djokovic ( mi riferisco al periodo in cui fu negato al Djoker di giocare per questioni covid ). A prescindere da siffatte situazioni, con il tennis che si ritrova può sicuramente ambire ad essere n 1, ma non si può negare che l’assenza di Jannik oggi, e il declino di Nole, non contribuiscano a scalare la vetta.
La posizione in classifica dipende dai tuoi avversari
Ora vediamo se Shapo è in giornata Si…
Dice:Io non penso ,c’è la scheda madre che lo fa…implementiamo la potenza.
Alcaraz ha veramente I santi in paradiso…. Forte fortissimo una completezza di gioco unica un fisico bestiale,???, ma gli gira tutto bene…. Vince primo slam annullando match Point e soprattutto senza djokovic che in quegli anni era quasi imbattibile, vedi 2023 e poi diventa 1.spesso gioca con gente che il turno prima si è scannato… Ripeto è un grandissimo giocatore ed è bello da veder giocare ma gli va sempre tutto bene… Come adesso che diventerà 1 a breve vista assenza di sinner ma soprattutto prenderà vantaggio nella race perché tra qui e Miami non vedo chi possa batterlo
Vediamo quando dal torneo challenger con qualificati e LL inizierà ad affrontare qualcuno di livello.
Questa mi sembra l’ennesima dichiarazione di uno che difficilmente realizza le chiacchiere.
come Nardi da LL anche lui da LL . Togliessero i ripescaggi , togliessero i bye
Botic, con quell’aria sorniona e quel nome da medicinale da banco, negli ultimi sei mesi ha “curato” Alcaraz, Nadal e Djokovic. Non male per uno che voleva ritirarsi.
Carlitos ha fiducia nei suoi mezzi. Ha la propensione al miglioramento, come Sinner, e’ seguito da un team eccezionale, come Sinner. Vedremo se riuscira’ ad agguantare la prima posizione sfruttando l’assenza del Divino pusterese. Di sicuro il tennis dei prossimi 4-5 anni sara’ dominato da questo duumvirato, poi magari si aggiungera’ un mister X e si ritornera’ ad avere un triumvirato, chi lo sa.