
Djokovic perde contro Van de Zandschulp e tuona contro i campi di Indian Wells (Video)


Irriconoscibile Djokovic a Indian Wells. 16 vincenti a fronte di 37 errori non forzati nella dura sconfitta patita contro un buon Botic Van de Zandschulp (6-2 3-6 6-1 lo score), arrivata per colpa di un gioco complessivamente “spuntato”, con meno energia e privo di quella solita durezza, di quel furore agonistico che lo sostiene generalmente nei momenti più critici e gli consente di riprendere partite non facili e girarle a suo favore. Djokovic ha giocato forse la più brutta partita in carriera nel torneo della California e nel dopo match ha tuonato contro i campi del torneo, che a suo dire offrono un rimbalzo esageratamente alto e non permettono di trovare ritmo. Un discreto secondo set, con una reazione più d’orgoglio che tecnica, non è bastato a girare totalmente l’incontro dalla sua parte, con l’olandese bravo a restare solido, tirare forte servizio e diritto e prendersi uno scalpo di grande prestigio. Botic dopo aver chiuso la carriera di Nadal a Malaga, ora batte anche il più vincente nell’era moderna.
Van de Zandschulp è partito molto forte, con Djokovic in evidente difficoltà a trovare buone sensazioni ed arginare la potenza dei colpi del rivale. Nel secondo set la partita sembra girare dalla parte del serbo. L’olandese infatti rifiata e Novak, più dinamico in campo, trova un ritmo migliore, viene più spesso a rete e gestisce con maggior agio i colpi del rivale. Nel terzo set l’onda dell’olandese torna impetuosa mentre Djokovic concede troppo e si tocca pure una spalla, sconfitto nettamente.
Nel dopo partita la prima domanda a Djokovic è relativa alle sue condizioni, se avesse sofferto un infortunio. “Succede sempre qualcosa, ma non voglio parlarne” taglia corto Novak. “Non ci sono scuse per una brutta prestazione. Non è bello quando giochi così in campo, ma complimenti al mio rivale. È stata semplicemente una brutta giornata per me. Ho giocato un pessimo tennis rispetto agli allenamenti di questi giorni”.
“Onestamente la differenza tra il campo centrale e gli altri è immensa. La palla rimbalza molto più in alto nel campo centrale anche rispetto ai campi in terra battuta. Ho sofferto molto, non riuscivo a trovare il ritmo.”
“I primi quattro game del terzo set sono stati combattuti, ho avuto le mie chance. Ho commesso errori terribili. Pensavo di essere in vantaggio nella maggior parte dei punti all’inizio del set. Ha giocato ottimi punti sul mio servizio, ma non dovrei permettere di ritrovarmi in questa situazione”.
Due sconfitte di fila in uno dei tornei più importanti dell’anno, una situazione a cui non è abituato… “È difficile, sono deluso di aver perso, ma immagino che se guardi le cose in prospettiva, ho avuto una carriera incredibile. Essendo stato costante per così tanti anni, ci sono sempre grandi aspettative. Le cose sono andate diversamente per me negli ultimi due anni, è stato difficile giocare al livello che avrei voluto. Ho disputato alcuni buoni tornei, ma è una sfida, una lotta”.
Parole che esternano delusione, la frustrazione per un campo che proprio non gli è piaciuto e una frase sibillina che lascia pensare. “Ho avuto una carriera incredibile”. La presa di coscienza che ormai il meglio è passato, e magari la fine vicina?
Marco Mazzoni
TAG: Masters 1000 Indian Wells 2025, Novak Djokovic
@ Tennista da strapazzo (#4333598)
Il punto non lo metti se il concetto è lo stesso, bastano le virgole…@ giumart (#4333668)
Infatti, non è rassegnato…vedi che ci sei arrivato da solo..del resto credo che in ognuno di noi convivano aspetti conflittuali, che quindi non sempre coincidono: una parte più razionale, che ammette situazioni dovute a elementi oggettivi unanimemente validi, e una parte soggettiva derivante dalla complessità delle singole
esperienze che ci portano a decisioni che per altri possono essere assurde o criticabili ma che per noi appartengono alla voglia di continuare a tentare, a sperimentare, a provare sensazioni di cui “noi” accettiamo anche le amarezze e le delusioni..e non sta agli altri decidere, tanto chi non ha amato Novak in carriera approfittera’ ovviamente del momento per rincasare la dose con motivazioni ridicole davanti a quanto ha concretizzato, chi lo ha sostenuto e ammirato seguirà le sue decisioni nel rispetto di scelte comunque coraggiose…leggo di un futuro “opaco”…ma che vuol dire? Avrà il futuro che vorrà avere, ci mancherebbe, sicuramente quello che ha realizzato gli ha assicurato fama e l’ha posto come riferimento per le generazioni a venire
@ zawix (#4333685)
Veramente Novak è quello che premette sempre di non avere scuse per le sue sconfitte…che poi denunci fattori esterni che possono non essere ottimali, mi sembra che venga molto dietro a un Medvedev che riempie di proteste il sito, lo stesso Alcaraz ultimamente ha lamentato diversi aspetti organizzativi che lo hanno limitato, articoli di cui leggo solo il titolo perché ritengo che certi aspetti dei tornei siano, ancorché specialistici, comunque di legittimo interesse e critica di chi sul campo si prodiga e non di chi sta sul divano a sentenziare
Secondo me questo è il suo ultimo anno…proverà a sparare le ultime cartucce questa stagione, e poi saluta.
Ciao ciao BrontoNole
@ Bel Fusto (#4333480)
Quelli che hai nominato giocano sempre, per il torneo successivo.
Come al solito non sono d’accordo con questi commenti, che invitano i campioni a ritirarsi prima di perdere. Innanzitutto la sconfitta non è una tragedia, specialmente per chi ha vinto di tutto e di più fino ad un’età avanzata per uno sportivo professionista. Campioni come Federer, Nadal e Djokovic, specie gli ultimi due, sono abituati a credere sempre di poter migliorare, ci sono riusciti più volte in carriera, e proseguono a farlo finché possono. Ovviamente nessuno può farlo per sempre, ma il giorno della fine non è scritto sul manuale delle istruzioni. Per capire quand’è il momento di dire basta devono sbatterci il naso, e per quanto mi riguarda non c’è niente di disonorevole. Qualche sconfitta non cambia le loro carriere.
La stagione è lunga, i prossimi appuntamenti sono a maggio/giugno, gioca solo per allenarsi e provare a non andare al n.40 e trovarsi Alcaraz o Sinner al primo turno negli slam.
Guardate Gael Monfils che ha un anno più di Nole: va in campo, si diverte, si prende anche delle belle soddisfazioni battendo avversari quotati e non si lamenta mai. Per lui è tutto regalato e spero di vederlo giocare ancora un pò perchè ha un tennis spettacolare.
Djokovic invece una volta ce l’ha col pubblico, un’altra coi giornalisti, adesso col campo. E’ un adulto, il più grande di sempre e in modo bambinesco deve sempre accampare scuse quando perde.
È sempre stato così solo che perdeva poco. E nonostante tutto faceva lo show. Adesso che perde tutte le settimane è uno show ogni settimana.
Prendere atto di non essere più in grado di fare certe cose ha come naturale conseguenza il rassegnarsi a non credere di poterle ancora fare. Se invece uno continua a credere di poter riuscire, allora o non è rassegnato o è un illuso.
Nole ha perso di brutto il treno della splendida occasione che ha avuto per salutare la compagnia all’indomani dell’oro olimpico. E questo nonostante avesse ben ben lampante l’esempio dei tentativi finali di allungamento della carriera di Roger e Rafa
Ad alcuni tifosi non puoi mica toccare il loro idolo:si irritano,reagiscono,ti ricordano che “ed il tuo allora? Come ha finito la carriera? Ed i titoli?li misuriamo?”.
Un po’ mi ricordano Guzzanti che, nella parte di Quelo,dopo le sollecitazioni della Dandini partiva in quarta con “Ma te lo sai a che ora mi sono svegliato? Alle sette meno un quarto! La bambina mi ha pure vomitato sul sedile! Lo sai a che ora sono arrivato per il traffico sul Raccordo? Alle nove!!! Ed il carburatore? Lo sai a quanto me la messo???”.
È così e forse i campioni ad un certo punto dovrebbero salutare tutti perché se da un lato si sarebbero guadagnati quando farlo, dall’altro lato le polemiche sono poco rispettose del loro passato.
@ Pepusch (#4333631)
Ma lo fate dire voi appigliandovi a dati contraddetti dai fatti: su un po’ di ammissione della realtà, se Novak li ha battuti di più e ha vinto di più, vuol dire che le sue qualità superavano quelle degli altri ai fini del conseguimento dello scopo del tennis: vincere…e visto che la racchetta si orienta con i movimenti del polso, come si fa a dire che quello di Roger era meglio di quello di Novak, se non dichiarando che il polso serve a poco e questo non vorrisponde a verità
Assolutamnete d’accordo con te, aggiungo che l’altro strumento che gli è rimasto è la personalità, che funziona con Alcaraz e, penso, con Zverev, ma non più con Sinner, e questo è, a mio parere, il suo più grande cruccio.
Come in Rashomon di Akira Kurosawa ognuno vede lo stesso fatto in modo diverso…
@ giumart (#4333592)
Prendere atto non significa rassegnarsi, anzi, la consapevolezza, più è piena, di un limite naturale maggiormente può scatenare una forma di ribellione che, come ho già detto, deriva in Novak dall’aver superato altri limiti e raggiunto traguardi ad altri preclusi, vedi quelli di Rafa sul cemento nelle Finals, a Roger i tornei principali sulla terra e, in generale, ad essere stato quello che ha sfidato i due big consolidati superandoli entrambi, in pratica, l’impresa di uno contro tutti, per come Roger e Rafa si erano spartiti il predominio tennistico
Sei Finito ,inutile che cerchi scuse ,nel frattempo continua a rosicare ,e a fare queste figure ridicole.by by Rosicovic
Nole non sa perdere.
se invece di schiumare rabbia da fedalino frustrato avessi letto bene sapresti che si è lamentato che il campo 1 fosse molto diverso dagli altri campi in cui si è allenato.
tutto qua.
detto questo negli slam 2024 e nel primo del 25 è stato battuto solo da Sinner, Alcaraz e dagli infortuni (tranne us open dove è arrivato cotto dopo l’oro olimpico).
quando negli slam verrà battuto da van se zandschulp allora sì che potrà ritirarsi.
al momento non è cosi
Nole si sta avviando verso un futuro opaco, l’unico lampo di un 2024 grigio è stata la medaglia d’oro a Parigi. Califano direbbe tutto il resto è noia.
Deve accettare i numeri dell’anagrafe, è la dittatura della realtà, la natura non è democratica. Appigliarsi al campo lento non gli fa onore.
E non si scriva più che Nole ha meno polso di Roger, anche perché, tanto, il polso conta poco.
Sotto a chi tocca, fatevi avanti felloni!
Youtube
Ti se semper il solit, il bel fust che capis un minga di tenis
Incontro completo in HD(1080p):
https://primesport.online/djokovic-vandezandshulp/
Un punto Annie un punto, sennò il predicozzo diventa asfissiante
@ il capitano (#4333557)
E’ solo questione di motivazioni; Federer inseguiva disperatamente i record che ora sono tutti di Djokovic, il quale ormai è chiaramente “cotto” di testa. In ogni caso stai facendo “cherry picking” : allo stesso modo si potrebbe rimarcare che il serbo, pochi mesi fa, ha battuto un fenomeno come Alcaraz in uno slam, mentre lo svizzero, nel 2018, ad esempio perse da Kokkinakis(!!!) Coric (2 volte) Anderson, Millman (!!!!!!!!!), Nishikori. Sono discorsi senza senso. Le carriere degli sportivi vanno valutate alla fine, nella loro interezza. Ricordare il triste addio di Federer a Wimbledon con 6-0 finale come emblematico sarebbe ingiusto.
Scusa, ma mi sembra di vedere una contraddizione nel tuo commento. Prima scrivi che lui ne sta prendendo atto (del suo naturale declino), ma poi scrivi “ho la sensazione che in questa fase fisicamente calante Novak non riesca ad adattare le sue pretese mentali al suo fisico, che giochi sempre con in testa certi exploit atletico/tattici che non si può più permettere”… E allora ti pare “rassegnato” uno che ha in mente di di fare cose che “non si può più permettere”??
Ragazzi, però se ricominciamo il solito ritornello dicendo che uno ha vinto di più, l’altro aveva il polso migliore (sono cose che sappiamo tutti e mancano gli accenni sul terzo) va a finire in caciara con i soliti trolls che riprendono i loro balletti !
@ GodSaveGenie (#4333584)
Ma evidentemente il polso conta poca, sulla terra pochissimo, mentre Novak, per vincere i molti titoli in più, avrà avuto non solo polso, ma gambe, testa e tutto quello che serve in quantità maggiore…il resto l’ho già indirizzato al Capitano…
Penso che Nole e Murray non abbiano analizzato bene quello che gli sta succedendo e quale sia la via per giocare nel modo giusto le ultime partite (lo so che faccio ridere dicendo che Nole e Murray non sanno analizzare le prestazioni). La partita migliore degli ultimi mesi Nole l’ha giocata contro Alcaraz agli AO. Era infortunato e giocò in modo aggressivo rischiando molto e spingendo su tutti i colpi, cercando di accorciare gli scambi. Tutte le altre partite le gioca come giocava anni fa cercando di allungare gli scambi e logorare gli avversari. Ma la sua intensità è molto calata e fisicamente non è più in grado di dominare gli avversari. Dovrebbe capire che ormai l’unico modo di essere competitivo è quello di spingere e giocare ad alto rischio, cosa contraria al suo stile storico ma che è in grado di fare dall’alto della sua grandezza. Questo però passa dalla presa di coscienza che il Nole che faceva pressing insostenibile e stritolava gli avversari con scambi da 25 colpi non tornerà più. (Ora potete finire di ridere)
@ il capitano (#4333557)
Sì, ma con 4 Slam di meno, (che Novak ha realizzato oltretutto in anni in cui Roger non vinceva più titoli importanti) e credo, 8 Master 1000 di meno e 1 oro olimpico di meno, a 37 anni…Roger si è usurato molto meno negli ultimi anni, fino alla batosta a Wimbledon 2019…caro Capitano, continui a farne questione di giorni, qui è questione di sostanza, chi produce di più si stanca di più e, ribadisco il concetto, il tennis non è avulso dal contesto, un’isola felice dove non c’entrino le fatiche, le difficoltà, i privilegi, le origini, l’anagrafe…valuta tutto questo e vedrai che i pochi giorni di più o meno sono bazzecole che non rimangono, rimangono i tanti Big Titles che Roger avrebbe volentieri messo in bacheca
e c’è da dire che negli ultimi hanni ha ripulito la tecnica dei suoi colpi alla perfezione per le sue possibilità eh
Quando la componente atletica non è più quella dei tempi d’oro, c’è chi può sopperire “di polso” e chi no.
Tra Noluccio e Federer c’è sempre stata una leggerissima differenza di polso..ma proprio leggera leggera, eh!
Mi sembra che djokovic abbia ragione, la pallina rimbalza davvero alta, in alcuni momenti i giocatori sembrano dei circensi
Grazie, si sono espertone, avró visto almeno una trentina di partite di van de zandschulp, contro gigante e kyrgios era inguardabile
Mi pare pleonastico osservare che nella vita il ruolo della donna pari non è a quello dell’uomo.
Ma quando si parla di atleti e non solo di tennisti, basta fare anche una ricerca sul web per riscontrare che diversi uomini di livello eccelso nella loro disciplina hanno mollato senza insistere troppo con i risultati sportivi …
Conosco la situazione personale di Novak e ci sono cose che condivido e altre che non condivido. Tu sai bene quali sono le cose che non mi piacciono di lui, ma qui preferirei evitare di sottolinearle ulteriormente, non tanto per te … capiscimi !
Per quanto concerne Flavia, ciò che ho scritto prima lei lo ha dichiarato, anche da madre, in TV in Rai e a Mediaset; qui lo si può rilevare subito dopo la sua più grande vittoria tennistica:
https://www.vanityfair.it/people/italia/15/12/11/flavia-pennetta-tennis-ritiro-fabio-fognini-intervista?refresh_ce=
@ antoniov (#4333526)
Perdonami, non vorrei cadere in luoghi comuni, ma secondo te, generalizzando, è più facile che stacchi volentieri dal lavoro un
uomo o una donna? Non mi risulta di donne che si aggrappano ad ogni possibilità, opportunità, progetto inventandosi la qualunque pur di rimanere il più a lungo possibile in un settore operativo che gli appartiene storicamente più della dimensione domestica…Flavia l’ha sempre detto, il suo sogno era la famiglia, i figli, finalmente.. appena ha coronato, credo anche al di sopra delle aspettative, con uno Slam la sua già bellissima carriera, non gli è sembrato vero di godersi la sua dimensione di moglie e madre, per un misto di sensibilità, attaccamento alle tradizioni di famiglia, insomma, la vittoria per lei ha chiuso quasi un dovere verso un tennis che le ha dato tanto per farle fare con più pienezza quello che era il suo ruolo nel suo disegno di vita: non si possono fare certi accostamenti, per Novak il tennis ha rappresentato emancipazione, riscatto, motivazione principale per tanti anni, con traguardi onestamente incomparabili, sostenuto poi dalla famiglia che è anzi diventata un ulteriore stimolo a continuare ad essere un vincente
L’ olandese ha seri problemi di tenuta mentale, ma è tecnicamente un signor giocatore, espertone…
@ Annie (#4333559)
Concordo sostanzialmente con te Annie e con un tennis diventato ancor più fisico rispetto a quello di qualche lustro addietro i problemi con l’età e con gli infortuni diventano ancor più insormontabili ! Fino ad un certo punto fa da contraltare l’esperienza la quale, pur con volontà e abnegazione, poi non bastano più !
Certo Capitano, ma di Federer non è che ce ne siano poi molti 🙂
Chi non ricorda la finale di Wimbledon 2019 ?
Ma il fisico, dopo anni e anni di intense battaglie, ti presenta il conto che può anche temporalmente variare da un soggetto all’altro, ma non di molto 🙂
@ giumart (#4333508)
Beh, mi sembra che ne stia prendendo atto, ha detto che dallo scorso anno è una lotta dura e non riesce più a gestire le partite come vorrebbe/dovrebbe, insomma, il fisico non asseconda quelle che, umanamente, dopo una carriera da trionfatore anche sui grandi “designati”, sarebbero ancora le sue speranze, il voler proseguire più a lungo possibile in un percorso tracciato anche con fatica, col lavoro, che però l’ha abituato a superare tutti gli ostacoli, in qualunque torneo, su qualunque superficie, cosa che, oggettivamente, per ora è capitata solo a lui nella storia tennistica, e non è poca cosa per essere mentalmente spinto sulla scia di questi traguardi che, si fa presto a dire, ma non si cancellano nella propria memoria dall’oggi al domani, con un colpo di spugna, come se quasi vent’anni della tua esistenza da campione non avessero comportato soddisfazioni, autostima, consapevolezza della propria grandezza che ha determinato prima i successi e che adesso rende difficile staccare la spina, rassegnarsi…e ho la sensazione che in questa fase fisicamente calante Novak non riesca ad adattare le sue pretese mentali al suo fisico, che giochi sempre con in testa certi exploit atletico/tattici che non si può più permettere, finendo per sbagliare: forse in questo non si arrende, e magari registrando le aspettative con un fisico meno indistruttibile potrebbe rendere di più, affrontare gli avversari con più realismo, con più tranquillità e forse, chissà, con ancora qualche piccola soddisfazione…ma certo è un parlare tanto per parlare, Novak è un grande, ad oggi il più grande, immagino gli stati d’animo contrastanti che sicuramente rendono il “tramonto” la fase più dura e complicata da gestire, dove semplificare è inutile, razionalizzare non appartiene a chi ha vissuto un’avventura così travolgente
Trovo strano che il grande Nole subisca queste sconfitte, nel 2019 Roger Federer alla veneranda età dei suoi 38 anni raggiungeva finale Indian Wells e vinceva Miami. D’altronde sto parlando di King Roger o The Swiss Maestro. 😉
Non credo sia sazio, è il suo corpo che si sta ribellando per raggiunti limiti di età
Non concordo !
La prima atleta che mi viene in mente e che ricordo è Flavia Pennetta, ritiratasi a 33 anni dopo aver vinto il suo G.S. (U.S. Open 2015); ma non credo sia l’unico esempio, indipendentemente dal sesso ! Flavia ha deciso di mollare non per Fabio Fognini e/o per metter su famiglia, ma per le sue condizioni fisiche: polso operato, spalla distrutta, gomito dolorante (lo ha dichiarato apertamente).
Le motivazioni e la voglia di far sacrifici sono importanti, ma da sole non bastano !
Il Titolo è veramente provocatorio! Antisportivi!
In altro commento ho scritto che, se il serbo pensa veramente di poter competere per vincere uno slam, allora il suo declino non è solo fisico ma anche mentale. Qualcuno ha replicato che il serbo è ancora in grado di vincere uno slam, citando a sostegno il fatto che in Australia ha battuto Alcaraz ed è stato fermato solo da un infortunio. Io credo invece che battere l’Alcaraz degli ultimi mesi non è vera gloria, lo dicono i fatti (ha perso contro Ruud e VdZ, gente che, ad esempio, Jannik ha letteralmente sbranato facendoli apparire quasi come comprimari). Si rassegni il serbo, ormai non sono pochi quelli capaci di batterlo, anche fra i primi 30 del ranking. E personalmente non lo vedo più in grado di primeggiare anche su erba. E’ naturale declino, di cui egli stesso deve prendere atto, evitando anche di accampare scuse puerili, come ad esempio questa del campo.
Ok ragazzi, ogni discorso è valido, l’importante che giochi da sportivo e non faccia polemiche cosa che in Djoković non vedo più da diversi tornei, credo sia ora che scenda dal suo piedistallo e accetti le sconfitte e si adequi alla sua decadenza naturale
Quindi secondo Alcaraz sono troppo veloci, secondo Medvedev sono troppo lenti, secondo Zverev sono sempre uguali e secondo Djokovic il centrale é lento e gli altri no
Ok ragazzi, ogni discorso è valido, l’importante che giochi da sportivo e non faccia polemiche cosa che in Djoković non vedo più da diversi tornei, credo sia ora che scenda dal suo piedistallo e accetti le sconfitte e si adequi alla sua decadenza naturale
Lui dopo VENTIQUATTRO SLAM DICE:mi spiace ho giocato malissimo. Il n.3 al mondo urlatore spagnolo dopo le numerose ultime sconfitte: non so perché ho perso ho giocato al meglio!
Quanti Allocchi che denigrano il più grande Campione di Sempre! Ma sapere capire l’italiano? Non mi sembra…
Grande NOLE anche nel pensiero! Tutto giusto e onestà nel descrivere il match! Nadal o Federer mai hanno fatto questo!
Sempre peggio ma solo perché lui insiste; quando l’ età avanza ti presenta il conto e non si può ritornare indietro.Questo è il punto:dopo un certo momento della vita di chiunque il fisico lentamente perde sempre qualcosa.E se tu hai un livello di allenamento già elevato non puoi recuperare in un altro modo, andrà sempre peggio.Se poi lui si accontenta di un quarto o di una semifinale,buon per lui ma uno che ha battuto quasi tutti i record esistenti, risulta questo essere piuttosto riduttivo.
Questa sconfitta non conta, lui si sta preparando per il Roland Garros che credo vincerà, l’unico che potrebbe batterlo e il giocatore più forte al mondo, Carlos Alcaraz.
Certamente io stavo rispondendo a chi dice che uno deve ritirarsi prima di incappare nelle sconfitte. Un vincente non si preoccupa di macchiare gli scores ma tenta sino a quando ha una minima possibilità di competere. Il ritirarsi prima lo vedo come una macchia.
Discorso femminile non è comparabile perché ci sono altre motivazioni come il decidere di mettere su famiglia nessuno si può permettere di giudicare. Il tuo esempio è fuori tema.
L’unica cosa che posso dire, è che il campo è uguale per tutti. Del resto, non ha forse perso anche l’anno scorso al primo turno contro Nardi? E il campo non era forse lo stesso degli anni precedenti? La giustificazione per la sconfitta quindi non sta in piedi. Credo sinceramente che per il Djoker si sia arrivati ai titoli di coda. Vero è che quando per una vita sei abituato a vincere di tutto e di più, talvolta non si prende coscienza dei propri limiti, e che inevitabilmente bisognerebbe avere la forza, anche in questo, di capire quando è il momento di dire basta. Ha avuto un’occasione unica per farlo, dopo l’olimpiade, con l’oro al collo. Se lo avesse fatto, quella che oggi è una leggenda, sarebbe diventata mito.
Sono d’accordo che le condizioni sono assurde, come avevo rimarcato già il primo giorno di gare. È anche vero che Djoko, purtroppo, è al capolinea.
A questo punto spero soltanto che al prossimo torneo incroci Monfils per regalare una gioia ancheca lui.
sempre più ridicolo al pari dell’australogreco 😆
Ormai sembra accanimento terapeutico.
Io credo che ognuno abbia il diritto di ritirarsi come e quando meglio crede, non giudico. Mi ha emozionato Flavia Pennetta quando annunciò il ritiro dopo la finale vinta agli USA Open e non penso proprio che abbia fatto un gesto da paraculi. Altresì non tratto male suo marito Fognini o anche Wawrinka che continuano a giocare a livello inferiore rispetto al passato.
Gli altri due big tre hanno provato a giocare finché è stato possibile, finché non sono stati proprio costretti a smettere, ma se avessero fatto una scelta diversa per me non sarebbe cambiato niente.
Dai che finalmente ci siamo
Perdere da uno che nelle quali aveva preso una stesa da matteo gigante é da vero goat, io continuerei fino a 60 anni a questo punto
Daiii, anche la foto con il cappello alla Pierino nooo.,. Si scherza Nole, rimarrai cmq il più vincente di tutti i tempi, ma l età ha iniziato a presentare il Conto ahimè 🙂
Giocare e provarci sino a quando fisico, gioco ed avversari non ti impongono lo stop e sino a quando si hanno motivazioni e voglia di far sacrifici è da VINCENTI.
Come lo è Djokovic o lo sono stati Nadal e Federer.
Ho sempre creduto che chi si ritira dopo una vittoria sia solamente un paraculo con scarsa autostima.
Non ho visto la partita perciò non la posso commentare però sui campi una considerazione la posso fare: lui ha vinto su qualsiasi tipo di superficie, anche su quella che hanno messo a Indian Wells che, se non sbaglio, è uguale a quella di Miami (torneo che ha vinto). Il suo gioco si adatta benissimo ovunque.
Finché non attacca la racchetta al chiodo lo metterò sempre tra i favoriti, specialmente negli slam, ma l’età avanza anche per lui e il tempo è l’unico avversario che non puoi battere.
Ormai e’ cotto, provera’ RG e Wimbledon, non li vincera’ e poi annuncera’ il ritiro. Ormai e’ sazio.
Io mi chiedo:chi lo obbliga?
La più brutta sconfitta nella carriera di Nole è senza dubbio quella con Nardi, uno che busca 6 0 da tanti e perde anche dai 300 atp
Su Blob.
A Nole da un po’va tutto di storto.
E dalla foto pure i…Berrettini
Io l’ho guardato stanotte in buona parte. Non aspettarti gran che. Meglio impiegare il tempo domenicale in altro. Gli highlights dovrebbero essere come sempre sul tubo.
Figuriamoci se non faceva polemica anche oggi…
Ma il ritiro quando? Rischi di fare una uscita di scena peggiore di quella di nadal, ed é difficile
La foto col cappellino di traverso sembra quella del Ragionier Filini nel Torneo scapoli ammogliati aziendale.
E’ ora che cominci a pensare al ritiro prima di fare altre figure di m… come il suo compagnu
ccio smutandato
Che meraviglioso risveglio questa mattina! L’amico di Cheerios sconfitto che in stato confusionale tuona contro i campi di IW. Che uomo di poca cosa !
DOVE SI POTREBBE RIVEDERE L’INCONTRO? O PERLOMENO I PUNTI PIU’ IMPORTANTI?
GRAZIE…….