
Kyrgios e il difficile ritorno: “Dovrò convivere con il dolore al polso”


Le aspettative associate al suo nome saranno sempre alte, ma è necessario accettare che il Nick Kyrgios attuale non può aspirare, almeno per il momento, ai livelli di successo a cui sembrava predestinato anni fa. Così si è espresso l’australiano alla vigilia di Indian Wells 2025, dove ha rivelato le sue sensazioni riguardo al malconcio polso destro che lo ha quasi costretto al ritiro dal tennis professionistico.
Un ritorno che sembrava impossibile
Il solo fatto che Kyrgios sia ancora in attività costituisce quasi un miracolo. L’australiano ha dimostrato un coraggio e una resistenza inimmaginabili per molti, sottoponendosi per mesi a un processo di riabilitazione di enorme durezza ed esigenza, finalizzato al suo ritorno sui campi. Ha raggiunto l’obiettivo e cercherà una vittoria a Indian Wells 2025, dopo la sua sconfitta in Australia e sapendo che avrebbe il premio di affrontare Novak Djokovic al secondo turno.
“Ovviamente mi piacerebbe sfidare Novak, ma non posso dare nulla per scontato in questo momento. Presumo che non sarà facile per me vincere una partita qui”, ha iniziato dicendo l’australiano, prima di spiegare i dolori che ancora sente al polso, come ha mostrato nel suo ultimo allenamento. “Ero in campo da un’ora, mi sentivo bene, e all’improvviso ho iniziato ad avere dolori al polso. È qualcosa con cui dovrò convivere d’ora in poi, devo imparare a gestirlo nel miglior modo possibile”, ha rivelato.
La forza mentale oltre l’infortunio
Risulta sorprendente vedere come Nick Kyrgios abbia dimostrato un’etica del lavoro spettacolare per darsi l’opportunità di tornare sui campi, nonostante un infortunio che avrebbe ben potuto causare il suo ritiro definitivo. “Da tempo comprendo la portata della sfida che ho davanti e mi rendo conto del lavoro necessario per tornare a competere a buon livello dopo questo infortunio. So che nemmeno dando il meglio di me ho garantito di tornare al mio miglior livello, come è successo a Thiem, e che, come minimo, ci vorrà molto tempo, come per Nishikori o Del Potro”, ha affermato.
Questa consapevolezza dimostra la maturità acquisita dall’australiano, almeno sul proprio infortunio, che nonostante le difficoltà non ha perso la motivazione. “Sento ancora quel fuoco interno che mi spinge a credere che posso vincere partite e fare rumore nel circuito. Darò il meglio di me per recuperare il mio livello”, ha commentato Kyrgios, che debutterà a Indian Wells 2025 contro l’olandese Botic Van de Zandschulp, in una partita che lo catapulterebbe ad affrontare Novak Djokovic in caso di vittoria.
Aspettative realistiche e determinazione
Il caso di Kyrgios ricorda quelli di altri talenti del tennis la cui carriera è stata segnata da gravi infortuni. I riferimenti a Thiem, Nishikori e Del Potro non sono casuali: tutti loro hanno affrontato lunghi periodi di riabilitazione, con risultati diversi. Mentre Del Potro è stato costretto al ritiro, Thiem e Nishikori hanno lottato per tornare ai loro livelli precedenti, con successo limitato.
L’australiano sembra aver adottato un approccio realistico alle sue possibilità attuali, pur mantenendo quella scintilla di ambizione che lo ha sempre contraddistinto. Nonostante gli ostacoli, Kyrgios ha dimostrato una dedizione al recupero che pochi gli avrebbero attribuito, considerando la sua reputazione di giocatore dal talento naturale ma talvolta incostante nell’impegno.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Nick Kyrgios
“L’australiano ha dimostrato un coraggio e una resistenza inimmaginabili per molti”
😀 😀 😀
Ma questo Villacarico è una persona reale o un divertissement satirico?
Nicolino ha poca voglia di allenarsi e impegnarsi, vuoi mettere quanto è più riposante scrivere cazzate contro Jannik Sinner!! 😉
E sticazzi!
@ espertodipallacorda (#4331996)
In altri siti ne arrivano anche a 60 scendendo sotto. Tra poco però i commenti avranno una pagina a sé per ogni articolo e senza alcun banner di nessun tipo. Un abbraccio
La cosa più ostica è riuscire a convivere con un cervello a corto di Neuroni
Mi permetto di far notare una cosa, che trovo veramente assurda (mi si nomini un altro sito dove succede altrettanto): da cellulare, sotto l’articolo ci sono ben 40 (quaranta!) fasce pubblicitarie. Accettando la pubblicità come necessaria alla sopravvivenza dei siti di informazione giornalistica, mi domando se sia però necessario e soprattutto giusto pervenire a un tale eccesso.
C’è chi deve convivere coi dolori e chi viene protetto dal sistema
Di “rumore” nel circuito ne fa fin troppo anche senza giocare…
Io però preferirei vederlo in campo, anche perché tutto il tempo che passa giocando a tennis è tempo lontano dai social media…
Spero che più diffama jannik, più soffra 😡 😡 ❗
Ma …convivi con essa