Giulio è stato fermo otto mesi dopo l'operazione al polso Copertina, Generica

Sartori crede nel recupero di Zeppieri: “Ha il tennis per competere ad alto livello, deve stare lontano degli infortuni e trovare continuità”

03/03/2025 14:13 9 commenti
Massimo "Max" Sartori
Massimo "Max" Sartori

Tutti gli appassionati della racchetta associano il nome di Massimo Sartori a quello di Andreas Seppi. I due hanno creato uno dei sodalizi più longevi e vincenti nella storia del tennis italiano, ma il coach vicentino è entrato in qualche modo nelle carriere di molti giocatori. Non tutti lo sanno, ma Max è stato decisivo anche per Jannik Sinner: fu infatti il primo coach di livello internazionale a visionarlo da bambino in Alto Adige e riuscì a portarlo da Riccardo Piatti, dove l’attuale n.1 si traferì a soli 13 iniziando quella formazione del fisico e della tecnica necessaria a costruire le basi per la futura scalata verso l’Olimpo della disciplina. Sartori da circa due anni segue Giulio Zeppieri, talento laziale impegnato in una impegnativa risalita dopo il lungo stop necessario a recuperare da un serio infortunio al polso sinistro e conseguente operazione. Otto mesi duri per l’azzurro, e tutti sanno quanto il polso sia forse la parte del corpo in assoluto più delicata per un tennista.

Nel 2025 Zeppieri ha ritrovato un buon livello, come dimostra la semifinale al Challenger 100 di Koblenz, in Germania. Sprofondato al 394 ATP per colpa dell’infortunio, Giulio è assai lontano dal proprio best di n.110 del gennaio 2024 e da quel livello altissimo che gli aveva consentito di giocare ad armi pari contro un certo Carlos Alcaraz nella semifinale dell’ATP di Umag 2022. Molti rimasero affascinati della potenza, angoli e aggressività di Zeppieri, pronosticandoli un futuro assai roseo. Purtroppo problemi fisici e qualche mancanza e/o difficoltà di crescita non gli hanno consentito di consolidare quel grandissimo torneo, ma per il suo coach Sartori il problema di Giulio è negli infortuni e nella mancanza di continuità, non nel livello di gioco. “Il tennis per competere ad alto livello lui ce l’ha”, afferma Max in un’intervista a SuperTennis, della quale riportiamo i passaggi più interessanti.

Si parte con lo stop e l’operazione al polso, ormai non più rimandabile: “A Parigi, lo scorso anno, Giulio ha avvertito un fastidio e ha capito di avere un problema serio. Abbiamo provato ad andare avanti per avere un quadro più preciso della situazione ma dopo i Challenger di Perugia e Sassuolo abbiamo capito che era necessaria un’operazione” racconta Sartori. “Abbiamo deciso di comune accordo di portarlo dal professor Angel Ruiz Cotorro, il medico della Nazionale iberica e che si è visto spesso nel box di Rafa Nadal. È il dottore che ha operato quasi tutti i giocatori che hanno avuto problemi al polso ed è quello che dava più garanzie per la buona riuscita dell’intervento. C’era l’idea che potesse avere un problema sia ai legamenti che all’osso; è stato necessario intervenire sull’osso mentre, fortunatamente, il legamento non era rotto. È stato un percorso abbastanza lungo”.

Giulio ha ripreso l’attività, ma Sartori resta molto cauto… “Sta ancora recuperando, però almeno ora riesce a giocare. Parlando di ‘Zeppo’, ripeto spesso la parola ‘speriamo’, perché la verità è che stiamo vivendo giorno per giorno. In Germania aveva comunque un po’ di fastidio alla mano, ma abbiamo deciso di spingere un po’ di più, mentre in Australia eravamo andati solo per capire cosa sarebbe successo. ‘Zeppo’ ha una grande capacità ed è quella che se sta bene, va in campo e gioca per vincere, senza nessun problema. Non è uno di quelli che necessita di molti match come rodaggio, in questo è piuttosto forte. Devo fare i complimenti al lavoro che è stato fatto dal team e soprattutto a lui che è un ragazzo veramente in gamba”.

Zeppieri ha fatto base a Vicenza all’Academy di Sartori da due anni: “In questo periodo è cresciuto molto. Parlando di lavoro, nell’ultimo anno si è preso la responsabilità di portare avanti tutto quello che gli mancava e ha lavorato tantissimo per arrivare nei top 100, obiettivo mancato solo a causa dell’infortunio. Avevamo una programmazione mirata a portarlo nei primi 100 già nel settembre del 2023. Poi è successo che nel luglio di quell’anno siamo andati insieme a giocare il Challenger 75 a Karlsruhe. In finale stava dominando il cileno Alejandro Tabilo ma, vinto il primo parziale per 6-2, ha avuto una brutta storta alla caviglia che lo ha costretto al ritiro. Era un match che avrebbe vinto perché stava dominando l’avversario. Il recupero è stato lungo e non semplice e ci ha portato via un paio di mesi”.

Sempre problemi fisici a rallentarne la crescita, ma ne ha fortificato il carattere: “È per questo che in questi anni abbiamo lavorato tanto sul rinforzare il suo corpo. Oggi è cambiata la qualità del suo fisico e devo fargli i complimenti perché ha lavorato tanto ed è stato veramente bravo. Gli infortuni ti fanno riflettere. La sua forza è quella di aver ‘scelto’ di giocare a tennis. Ci ha messo la faccia per cambiare e nell’ultimo anno più che mai. Adesso è tranquillo, se ha la fortuna di stare bene e di prendere un po’ di ritmo può andare avanti”.

Ecco dove Sartori è intervenuto nel tennis di Zepperi nell’ultimo periodo: “Abbiamo concentrato i nostri sforzi su alcuni, per me importanti, cambiamenti tecnici. Mi riferisco soprattutto all’esigenza di cercare meglio la palla. Lui la cercava molto alta e poi tirava delle ‘stecche’ fortissime di diritto: probabilmente, anche per questo alla fine la mano ha ceduto. Così facendo, poi, il colpo risultava non pulito. Oggi invece cerca molto di più la palla e si posiziona meglio. Adesso, di diritto, è capace di fare male anche colpendo dal basso. Sul rovescio avevamo l’esigenza che lui tirasse un po’ più forte, con un po’ più di taglio invece che solo piatto e anche lì è migliorato molto. Servizio? Qui lui partiva già da una base molto valida, ma abbiamo cercato di insegnargli a usare tutti gli angoli. Adesso stiamo lavorando per portare il suo gioco verso la rete e a giocare meglio il back. Però la cosa di cui abbiamo più bisogno non è un colpo specifico ma la continuità. Il tennis per puntare in alto lo ha, adesso è importante anche fare punti”.

“A Giulio serve un po’ di fortuna per stare lontano dagli infortuni e poi la chiave sta tutta nella continuità, che è quello che gli è mancato negli ultimi anni. Giocare due o tre settimane di tornei consecutivamente, poi un po’ di allenamento e quindi riposo e ricominciare così. È questa la routine che ci serve per risalire la classifica. Il sogno sarebbe quello di disputare un’intera stagione senza infortuni… speriamo” conclude Sartori.

Marco Mazzoni

 

 


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Gigio (Guest) 03-03-2025 19:06

forza Giulio!

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Chemical (Guest) 03-03-2025 18:39

Lo auspico perchè secondo me ha il tennis per competere veramente ad alti (non altissimi per limiti oggettivi) livelli. Speriamo solo non sia un Naso 2.0

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Paul440 (Guest) 03-03-2025 17:20

Fisico di cristallo

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Mattia saracino (Guest) 03-03-2025 16:05

Zeppieri è da top 20 al mondo. Orra è molto più difficile deve recuperare è tornare in top 100.

6
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Jannik Über Alles (Guest) 03-03-2025 15:40

Dopo averlo visto nel 2022 ad Umago mi ero immaginato una carriera più brillante e più importante.

C’era il fisico e c’erano già buoni colpi, sembrava proprio che l’Italia avesse trovato un mancino di livello top100 e pure meglio.

Poi spero che la sua serie di infortuni sia legata ad una cattiva sorte e non ad un fragilità fisica che gli potrebbe rovinare la carriera.

In bocca al lupo!!!

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+1: il capitano
Betafasan 03-03-2025 15:31

Comunque la testa fa il 60% della resa in campo e Zeppo spesso ha una brutta resa emotiva…

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Betafasan 03-03-2025 15:29

Se non lo spera lui! Io lo vedo spesso troppo ansioso in campo.

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walden 03-03-2025 14:52

Zeppieri, anche per rispondere ad alcuni personaggi, più ignoranti che cattivi, era, a fine 2019, inizio 2020, sullo stesso livello di Musetti (Sinner era 78, Musetti era 360, Zeppieri 381, i primo degli altri giovani, Cobolli era 907). A fine 2020, dopo la ripresa sconfisse Norrie nelle Q di Roma, svoltosi, causa COVID, a Settembre. La cosa che mi lasciava perplesso era che riusciva a vincere, o comunque a giocarsela, con tennisti top100, come appunto Norrie, ma poi perdeva con tennisti di livello molto più basso, segno di una difficoltà a concentrarsi quando l’avversario lo richiedeva. Nel 2021 cominciarono a manifestarsi vari problemi fisici, che lo hanno condizionato negli anni successivi, in particolare, come ricordava sartori, nel 2023 e 2024 lo hanno costretto due volte a lunghi periodi di stop.
Resto dell’idea che Giulio sia, assieme a Luca Nardi e Lorenzo Musetti, il più forte dietro a Sinner fra gli italiani. Anni fa gli pronosticavo un futuro da top10, oggi è un po’ difficile, ma sicuramnete fra i primi 20 o 30 non è impossibile.

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Valerio (Guest) 03-03-2025 14:50

Il mio giocatore preferito, insieme con Nardi (e Muso). Che la salute lo assista in questo 2025!

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