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Carlos Alcaraz a Porto Rico: tra esibizione con Tiafoe e riflessioni sul futuro del tennis
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Carlos Alcaraz è arrivato a Porto Rico, dove questo fine settimana è in programma un match di esibizione con Frances Tiafoe. È la prima volta che il murciano mette piede sul territorio portoricano, il che rende l’evento ancora più speciale. Tuttavia, “Carlitos” lo affronterà come un allenamento interessante in vista dei tornei di Indian Wells e Miami, perfezionando i dettagli del suo gioco, ma sempre con il divertimento che entrambi i giocatori sanno regalare ovunque vadano.
Durante il suo soggiorno, Alcaraz ha rilasciato diverse interviste ai media locali, condividendo alcuni pensieri sulla sua vita dentro e fuori dal tennis. L’ex numero 1 del mondo è diventato un vero e proprio idolo delle masse che, insieme a Jannik Sinner, ha il 99% delle possibilità di dominare il circuito nei prossimi anni. Inoltre, questo momento coincide con l’addio di Roger Federer e Rafael Nadal, con Novak Djokovic che sta esaurendo le sue ultime energie.
Ci saranno dei nuovi ‘Big 3’?
“È complicato. Loro hanno posto l’asticella del tennis e di ciò che si può fare a un livello stratosferico. Ci sono molti giocatori capaci di vincere ‘grand slam’, di battere i migliori. Giovani, e mi includo, che possono davvero lottare per grandi obiettivi. Ma arrivare al punto di quella rivalità tra Rafa, Federer e Djokovic, beh, questo sarà praticamente impossibile da ripetere. Avremo le nostre battaglie; io avrò le mie battaglie con grandi giocatori, ma una rivalità come la loro sarà praticamente impossibile”, ha dichiarato al quotidiano “El Nuevo Día”.
Esternare le emozioni
Ovunque vada, il murciano viene inevitabilmente interrogato su queste grandi leggende del tennis, poiché i suoi successi fanno pensare che sia in grado di raggiungere traguardi altrettanto importanti. Ad esempio, una medaglia d’oro alle Olimpiadi. Alla sua prima partecipazione lo scorso anno si è aggiudicato l’argento dopo essere stato sconfitto da Djokovic. E tutti ricorderemo quelle immagini di Carlitos quasi incapace di parlare nell’intervista successiva a causa delle lacrime. Tuttavia, lo spagnolo ha già dimostrato in più di un’occasione che queste sconfitte (se così possiamo chiamarle, perché vincere una medaglia d’argento non è certo un fallimento) non servono ad altro che a rafforzarlo mentalmente.
In un’intervista per il canale YouTube “MoluscoTV”, il numero 3 del mondo ha condiviso una profonda riflessione sulla pressione e sulla gestione delle emozioni dopo quell’episodio a Parigi 2024. “È stato un momento difficile perché alla fine il mio obiettivo dall’inizio dell’anno era vincere la medaglia d’oro. E quella settimana sentivo come la necessità di farlo. Alla fine può essere un pensiero errato avere la necessità di fare qualcosa. In quel momento in cui non ci sono riuscito…
Ovviamente, dopo una sconfitta, 10/15 minuti dopo un obiettivo che non hai potuto raggiungere è difficile mettere tutto in prospettiva. E in quel momento ho pensato di aver deluso il mio paese e gli spagnoli per non aver conquistato quella medaglia d’oro che tutti si aspettavano. E per questo la reazione di lasciar andare i miei sentimenti. Parlare alle telecamere, esprimermi in quel momento e mostrare al paese e al mondo come mi sentivo credo fosse necessario”, ha detto un Alcaraz che sta maturando a passi da gigante.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Carlos Alcaraz
@ Asni (#4329107)
I tre in questione negli ultimi vent’anni hanno vinto tutto e lasciato solo le briciole a gli altri, cosa mai successo prima
Ocio a Maciac e Lehecka.
Se non c’è Alcaraz non si può parlare di esibizione, l’exhibition man è ubiquitario.
E in più,ipocritamente, si lamentano delle troppe partite… 😡 😡
Villarico non si smentisce mai..giu fango su Jannik e elogi sperticati sul nerboruto…brigata Alcaraz sempre più attiva in redazione.
Perché il Dio denaro vuole creare artificiosamemte un periodo storico tennistica (naturale) che ha generato profitti che nemmeno gli addetti ai lavori avrebbero mai pensato. E ora non vorrebbero rinunciarci solo perché i big3 non ci sono più….sentono la necessità di ricrearli, appunto, artificiosamemte …
Mamma che palle sta domanda sui big 3 e se raggiungeranno i loro record, sentita e risentita 1000 volte!! Ogni epoca è diversa, ogni persona è diversa. Perché vogliono a tutti i costi ricreare i big 3??
Peccato che non abbia esternato che si gioca troppo!
Del paragone coi big 3 c’è un aspetto che mai capirò: perché devono essere proprio 3 e non 2 o 5? Lo prescrive il medico che debbano essere proprio 3?
Sinner e Alcaraz in prospettiva possono fare anche meglio dei big 3,innanzitutto perché per il momento la torta se la devono dividere in 2 e non in 3,ci sarebbe Fonseca ma è troppo presto per fare azzardi,e comunque ci vorranno ancora 2/3 anni per raggiungere il loro livello.Per il resto bisogna essere onesti,la concorrenza al momento è abbastanza scarsa,non ci sono i Wawrinka,i Murray,Del Potro,Nalbandian che di tanto in tanto hanno dato fastidio a quei 3,l’anno scorso ci hanno dato un’assaggio di quello che può accadere nei prossimi 10/12 anni e anche quest’anno per ora c’è la riconferma,gli slam e la maggior parte dei tornei dove partecipano Sinner e Alcaraz se non li vince uno li vince l’altro
Le esibizioni non lo stancano mai
Sai Capitano, che un anno fa avrei detto più o meno la stessa cosa, ora penso che il tallone fmdi Achille di Carlitos non è Nole, ma se stesso…
però, un ex giocatore che ha in cascina semi a ny e finale a cincy, non male! “poi uno si meraviglia se escono al secondo turno in California”… tipo carlitos che 2 w e una semi nelle ultime 3 volte dici?
Al momento abbiamo solo un big one. Gli immediati inseguitori perdono colpi. Gli altri vivono di exploit isolati ma, di base, mancano di continuità. L’era che abbiamo vissuto è stata davvero unica. È proprio così.
Per perdere a Indian wells deve impegnarsi di brutto,su quel campo è imbattibile Carlos Alcaraz
Tranne che a Wimbledon, Carlitos non riesce a battere la vecchia volpe Djokovic. Spero che a Indian Wells e a Miami si rincontrino, ma per me il grande Nole resterà sempre il suo tallone d’Achille.
E daje!! Due palleggi con l ex giocatore Tiefoe e mette in cascina quello che guadagnerebbe se si distruggesse a giocare x vincere Indian Wells + Miami insieme….poi uno si meraviglia se escono al secondo turno in California