È stato n.1 per 270 settimane, record assoluto fino al 1999 ATP, Copertina

28 febbraio 1983: Lendl diventa n.1 del mondo, prima di aver vinto uno Slam

28/02/2025 18:14 27 commenti
Ivan Lendl
Ivan Lendl

Sono passati ben 42 anni esatti da quando il ranking mondiale del tennis salutò un nuovo n.1: Ivan Lendl. Il campione di Ostrava riuscì a completare una lunga rincorsa partita nel 1982, quando vinse ben 15 tornei in stagione, ma nessuno Slam. E il diritto più potente dell’epoca fu costretto ad attendere ancora un anno bello lungo prima di coronare il suo sogno a Parigi 1984, rimontando in finale due set ad un John McEnroe quasi imbattibile nel suo anno d’oro e finalmente iscriversi al club dei campioni Major.

A fine 1982 ormai era chiaro che Lendl fosse a un passo dallo scalzare i suoi due grandi rivali, McEnroe e Connors, avvicinati tantissimo a furia di ottimi risultati e una grande costanza di rendimento, frutto dei suoi allenamenti maniacali e un tennis molto potente da fondo campo. Ivan sconfisse i due americani uno dopo l’altro vincendo il Masters di fine anno, titolo più importante del suo straordinario 1982. Lendl iniziò la stagione 1983 al numero 3 al mondo, ma dopo poche settimane salì al primo posto dopo una corsa vincente a Detroit e la finale a Philadelphia. “Ero tra il secondo e il terzo posto da due, tre anni. Non era esattamente dove volevo essere”, affermò Lendl dopo aver coronato la sua rincorsa.

McEnroe e Connors si erano divisi il primo posto in classifica dall’agosto 1981 fino al 27 febbraio 1983. Da lì in avanti ci furono cambi repentini al vertice, fino all’annata quasi intoccabile di McEnroe nel 1984, quando vinse 82 partite perdendone solo 3, e restando n.1 ATP per 53 settimane tra 1984-85. Con il calo di John e la definitiva consacrazione di Lendl dopo il successo a Roland Garros, il ceco regnò sul trono del tennis maschile per 157 settimane, esattamente dal 9 settembre 1985 (dopo il suo titolo a US Open) fino all’11 settembre 1988, quando uno straordinario Mats Wilander lo sconfisse clamorosamente nella finale di New York e lo scalzò anche dal vertice della classifica.

Lendl ha trascorso 270 settimane da numero 1 in otto periodi. Le sue 270 settimane al vertice rimasero il record assoluto fino all’agosto del 1999, quando fu sorpassato da Pete Sampras (che finì la carriera con 286 settimane da leader). Il record di Pete fu superato da Roger Federer (310 settimane), poi a sua volta scavalcato da Novak Djokovic (428).

Lendl quando divenne n.1 nel 1983 non era il tennista più amato, soverchiato dalla maggior personalità di Connors e fantasia di McEnroe, con ancora in quegli anni il “fantasma” di Borg che aleggiava nel ricordo degli appassionati, ma certamente il ceco era uno tra i giocatori più temuti e assai rispettato. Ivan era un prodotto totalmente nuovo per la disciplina: il suo avvento ha letteralmente alzato l’asticella della competizione nel gioco da fondo campo. È stato a suo modo un rivoluzionario, stabilendo nuovi standard per consistenza e pesantezza dei suoi colpi, una rottura rispetto ai canoni del tennis dell’epoca che vedevano una netta dicotomia tra gli attaccanti proiettati a rete e i difensori, ancorati dietro. Leggendario fu il suo diritto in top spin, esecuzione mai vista prima per potenza e continuità di rendimento, soluzione eccezionale sia nel chiudere il punto dalla riga di fondo che nel tirare dei passanti vincenti e sfidare (spesso punire) i tantissimi giocatori di volo dell’epoca.

Lendl era in grado come nessun altro di spingere la palla con meccanica costanza per ore ed ore, forte di una condizione fisica portata a nuovi livelli applicando metodologie di allenamento scientifiche, quasi fanatiche vista l’attenzione maniacale ad ogni aspetto, dalla dieta al riposo passando anche per i capi di abbigliamento. Una vera leggenda del tennis.

Marco Mazzoni


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27 commenti. Lasciane uno!

Pier no guest 01-03-2025 16:27

Scritto da Mi Manna Rino

Scritto da Sudtyrol
Pochi citano il suo tovescio a una mano ma io ricordo che era capace di passare, con quel colpo, signori giocatori di rete trovando spazi di pochi centimetri sia lungo linea che incrociato. Il primo attaccante da fondo. Poi arrivò Agassi.

Il primo attaccante da fondo sarà poi stato Borg. Un altro Jim Courier ma è coetaneso di Agassi. Direi anche Krickstein comunque. Etc. etc. etc.

Mmm…dagli esperti è considerato Ivan come primo attaccante da fondo,Borg no di certo.Potremmo valutare Jimbo ma Lendl,complice anche quella racchetta,spingeva pure sulla terra cosa che a Connors non riusciva essendo più un incontrista.

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Sudtyrol (Guest) 01-03-2025 14:09

Scritto da Mi Manna Rino

Scritto da Sudtyrol
Pochi citano il suo tovescio a una mano ma io ricordo che era capace di passare, con quel colpo, signori giocatori di rete trovando spazi di pochi centimetri sia lungo linea che incrociato. Il primo attaccante da fondo. Poi arrivò Agassi.

Il primo attaccante da fondo sarà poi stato Borg. Un altro Jim Courier ma è coetaneso di Agassi. Direi anche Krickstein comunque. Etc. etc. etc.

Questione di punti di vista. Borg è stato certamente il primo vero atleta del circuito. Era in grado di rimandare più palle di qualsiasi altro giocatore all’epoca. Qualcuno lo ha definito il più grande regolarista di tutti i tempi. Attaccante da fondo? Con quella racchetta di legno? Mah!

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Mi Manna Rino (Guest) 01-03-2025 13:39

Scritto da Sudtyrol
Pochi citano il suo tovescio a una mano ma io ricordo che era capace di passare, con quel colpo, signori giocatori di rete trovando spazi di pochi centimetri sia lungo linea che incrociato. Il primo attaccante da fondo. Poi arrivò Agassi.

Il primo attaccante da fondo sarà poi stato Borg. Un altro Jim Courier ma è coetaneso di Agassi. Direi anche Krickstein comunque. Etc. etc. etc.

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Smrz (Guest) 01-03-2025 09:29

Ai miei giovani occhi era il freddo cattivone del circuito, come Andrè the Giant nella WWF.

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Sudtyrol (Guest) 01-03-2025 08:42

Pochi citano il suo tovescio a una mano ma io ricordo che era capace di passare, con quel colpo, signori giocatori di rete trovando spazi di pochi centimetri sia lungo linea che incrociato. Il primo attaccante da fondo. Poi arrivò Agassi.

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Pier no guest 01-03-2025 08:19

Scritto da walden

Scritto da SlamdogMillionare
credo anche che fu il primo a introdurre il cambio sistematico di racchetta ogni tot games in quanto era l’unico nel circuito ad avere racchette accordate praticamente tutte uguali.
di sicuro fu il primo a strapparsi sistematicamente le sopracciglia prima del servizio.
a usare la segatura invece non so se fu il primo.
grande Ivano!

La segatura la usavano quasi tutti fino agli anni 60… alcuni avevano il fazolletto appeso ai calzoncini…

Infatti speso si trovavano appese alle recinzioni dei contenitori che la tenevano.Poi sopra quegli splendidi grip in pelle,che dopo decenni sono ancora belli se minimamente trattati,arrivarono le garze che usava Gerulaitis.Brutte da paura hanno inaugurato l’epoca degli overgrip.
Una raccomandazione ai tennisti: se portate ad incordare le racchette evitate di darle con certe schifezze che brulicano di batteri e altro grazie…

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Spigolo (Guest) 01-03-2025 08:05

Quando Hlasek lo batté al Masters, durante l’ unico anno in cui fu un giocatore di vertice, fui felice per giorni.
Ho tifato Lendl solo a fine carriera, quando non vinceva più.

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Mi Manna Rino (Guest) 01-03-2025 06:00

Allora vediamo chi era veramente Ivan Lendl, perchè non tutti lo sanno.
25 Marzo 1mo Aprile : gioca a Fort Miers negli USA su cemento, dove era la 2 e vince in finale 63 62 contro Jimmi Connors che era la 1. In 5 turni aveva incontrato 4 dei migliori tennisti di quel periodo, con best ranking almeno da top 10. John Lloyd, Brad Gilmbert e S Giammalva. Ok, lo so già : volete sapere anche i punteggi delle 5 partite : 63 63 – 64 62 – 64 62 – 62 61 – 63 61.
Praticamente ingiocabile : i 2 peggiori set dei 10 ha lasciato agli avversari 4 giochi.
Ok, ma niente, non contento passa l’Oceano Atlantico ( ovviamente a nuoto, ai tempi non esistevano ancora ne le barche e tantomeno gli aereoplani … ) e viene in Europa a giocare il torneo di Monte-Carlo su terra battuta.
Cambio di fuso orario, cambio di superficie, volata transoceanica con il deltaplano, ed indovina ? Vince pure il torneo di Monte-Carlo dove era la 1 in finale contro Mats Wilander che era la 2.
Ok, non ve lo scrivo neanche : fino ai quarti di finale non cede nemmeno un set ( nei quarti 62 61 contro il nostro Francesco Cancelotti ). Cede un il primo set a Sundstroem in semi ed il terzo dei 4 giocati in finale a Wilander.
Tutto questo dal primo al 7 di Aprile.
Sarà stanco no ? Si cancellerà dal torneo della settimana dopo, no ?
No : è ovvio che è stanco ma per riposarsi torna ancora negli USA, a Dallas, sempre a nuoto, ovviamente, anzi, con una zattera per riposarsi un po’, ed a Dallas rimonta due set a uno a Stefan Edberg, e siccome era stanco … 61 61 il quarto ed il quinto set.
Era già nei quarti, erano le WCT Finals.
Le teste di serie tanto per intenderci, erano : 1 J McEnroe, 2 Connors, 3 Lendl 4 Wilander … 4 giocatorini così …
In semifinale contro Connors chi dei due era stanco ? Ma non ve lo scrivo nemmeno : 63 2-1 vittoria per ritiro di Jimmi Connors.
In finale ? Machevvelodicoafare eeee ?
76 64 61 contro Tim Mayotte.

Signori : questo era Ivan Lendl quando giocava.
Oggi giocano un torneo e si cancellano da quello dopo solo se raggiungono le semifinali … nemmeno se arrivano in finale.
Lendl ?
In tre Settimane 3 vittorie a Fort Miers ( USA ) a Monte-Carlo in Europa e poi di nuovo a Dallas ( USA ).
E … contro avversari belli tosti, poi, non con delle wild card n.236 al mondo !

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FLINP (Guest) 01-03-2025 02:34

Leggenda..sempre solo contro tutti..scanagatta una volta disse che fuori dal campo era simpatico..ho la sua maglia firmata presa all asta su ebay dopo una sua esibizione a Genova pro alluvionati. Detta alla Peterson.. X ME N1!!

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+1: Pippolivetennis
ORONZO (Guest) 01-03-2025 00:30

Scritto da Di Passaggio
Io ho iniziato a seguire il tennis credo nel 1983. Il 1984 di McEnroe è stato un imprinting per quelli come me. Per questo motivo ho visto Lendl sempre come un intruso. Da tifoso ho sofferto la sua vittoria al RG 1984. Quella domenica non la dimentico. Quando anni dopo ha perso da Chang lamentandosi per i trucchetti del Cino-americano, ho pensato: beccati questa. Vedersi un Lendl-Wilander negli anni del tramonto di McEnroe era vissuto da me come una condanna. Poi, molto dopo, è arrivato Sampras e sono tornato a sorridere. Ora sono più ecumenico e mi piacciono un po’ tutti, ma il cuore batte solo per gli italiani, in particolare Sinner e Berrettini.

Mi riconosco nelle tue parole, anche se i primi brividi tennistici li ho provati una decina di anni prima. Dalle mie parti se ti vedevano con una racchetta in mano ti dicevano: Ma chi ti credi d’essere, Panatta??
Poi ho amato Borg, Edberg, Sampras, poi sono arrivati gli “asciatori” Currier, Chang etc a cui preferivo Beker, Mecir, Agassi (così cosi) Ivanisevic (divertente ma svalvolato) e i fab3 preferendo Federer per la bellezza del gioco. E Novak per la testa ma non per certi atteggiamenti. Ora Sinner e Berrettini perché oltretutto son 2 begli esempi di persona. Alcuni dei citati ho avuto anche la fortuna di conoscerli e devo dire che i tennisti son gente veramente strana, lontani mille miglia dai comuni mortali come me. Saluti

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Di Passaggio 28-02-2025 23:33

Io ho iniziato a seguire il tennis credo nel 1983. Il 1984 di McEnroe è stato un imprinting per quelli come me. Per questo motivo ho visto Lendl sempre come un intruso. Da tifoso ho sofferto la sua vittoria al RG 1984. Quella domenica non la dimentico. Quando anni dopo ha perso da Chang lamentandosi per i trucchetti del Cino-americano, ho pensato: beccati questa. Vedersi un Lendl-Wilander negli anni del tramonto di McEnroe era vissuto da me come una condanna. Poi, molto dopo, è arrivato Sampras e sono tornato a sorridere. Ora sono più ecumenico e mi piacciono un po’ tutti, ma il cuore batte solo per gli italiani, in particolare Sinner e Berrettini.

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+1: Pippolivetennis, Don Budge fathers
ORONZO (Guest) 28-02-2025 23:30

Cavolo è un mio cruccio. Non lo sopportavo. Ricordo che serviva facendo rimbalzare la palla infinte volte. Arrivò a farmi preferire persino McEnroe. Sarà che al club c’era un mio coetaneo che gli somigliava, simulava gli atteggiamenti del ceco in partita e mi batteva regolarmente. Mi viene la gonadociclosi ancora adesso se ci penso. Però un grande. Grande innovatore tra l’altro. Saluti

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+1: Pippolivetennis, Don Budge fathers
TonyNYC (Guest) 28-02-2025 23:17

Sono del 1974 e Ivan Lendl è il primo tennista del quale ho un ricordo abbastanza nitido. Mi ricordo che quando sudava i capelli davanti gli si abbassavano mentre quelli al centro della testa rimanevano asciutti e alzati. Mi ricordo questa cosa simpatica, non so perché. Non ho mai davvero visto giocare McEnroe, Borg, Connors, ricordo un Wilander noioso, Edberg maestro a rete e sull’erba, Boris Becker spettacolare. Ma Lendl incuteva il timore e aveva l’aura del numero uno.

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+1: Mando, Pippolivetennis, Don Budge fathers
Pier no guest 28-02-2025 21:36

Scritto da Bagel
Madó il Lendl Wilander degli USA 88… La prima volta che feci le 4 di notte a vedere la TV, avevo 14 anni, mio padre pensava che stessi a guardare i pornazzi, invece ero a vede sti due. Partitone assurdo, due mostri. Ricordo che da metà del quarto set Italia Uno aveva finito gli spazio pubblicitari e durante i cambi campo mandava solo il logo, non si aspettava nessuno quattro ore e mezzo di guerra

Quel giorno Wilander giocò al 101%,mai visto nulla di simile.
E la sua carriera sostanzialmente finí con quel match stratosferico.

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Mattia saracino (Guest) 28-02-2025 21:33

Che belli ricordi.

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+1: Don Budge fathers
Bagel (Guest) 28-02-2025 21:10

Madó il Lendl Wilander degli USA 88… La prima volta che feci le 4 di notte a vedere la TV, avevo 14 anni, mio padre pensava che stessi a guardare i pornazzi, invece ero a vede sti due. Partitone assurdo, due mostri. Ricordo che da metà del quarto set Italia Uno aveva finito gli spazio pubblicitari e durante i cambi campo mandava solo il logo, non si aspettava nessuno quattro ore e mezzo di guerra

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walden 28-02-2025 20:22

Comunque una m…di persona, me lo ricordo al Bitti Bergamo (finale vinta con Vitas Gerulaitis) quando diceva “f.. off” ai ragazzini che chiedevano l’autografo…

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walden 28-02-2025 20:19

Scritto da SlamdogMillionare
credo anche che fu il primo a introdurre il cambio sistematico di racchetta ogni tot games in quanto era l’unico nel circuito ad avere racchette accordate praticamente tutte uguali.
di sicuro fu il primo a strapparsi sistematicamente le sopracciglia prima del servizio.
a usare la segatura invece non so se fu il primo.
grande Ivano!

La segatura la usavano quasi tutti fino agli anni 60… alcuni avevano il fazolletto appeso ai calzoncini…

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andrewthefirst (Guest) 28-02-2025 20:01

Dritto in corsa pazzesco e credo miglior percentuale di palle break salvate con il servizio …mostruoso

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Don Budge fathers 28-02-2025 19:26

Scritto da Pippolivetennis
che ricordi…

Eh già…,bei ricordi….1982,Yannick Noah,Vilas,Connors,Gene Mayer,Tim Mayotte,Brian Gottfried,Clerc,Gerulaitis,Ramirez,Andrès Gomez…

Grazie Marco.

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+1: il capitano, Pikario Furioso, Pippolivetennis
Pippolivetennis 28-02-2025 19:15

che ricordi… 😥

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+1: Don Budge fathers, il capitano
SlamdogMillionare 28-02-2025 18:44

credo anche che fu il primo a introdurre il cambio sistematico di racchetta ogni tot games in quanto era l’unico nel circuito ad avere racchette accordate praticamente tutte uguali.
di sicuro fu il primo a strapparsi sistematicamente le sopracciglia prima del servizio.
a usare la segatura invece non so se fu il primo.
grande Ivano!

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Pier no guest 28-02-2025 18:40

Ce ne sono tante da dire su quest’uomo,mi limito ad una considerazione “tecnica”:ha giocato prima con le Kneissl e poi Adidas (prima made in Austria e fatta sempre dalla Kneissl poi finalmente negli stabilimenti francesi dell’Adidas) con un telaio da quasi 400g (piombo di 5.2g),tensione budello a quasi 33kg praticamente per tutta la vita,colpendo con lo sweetspot di una noce palline più piccole e dure senza pare grandi problemi alle articolazioni.

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+1: il capitano, Don Budge fathers
fisherman (Guest) 28-02-2025 18:40

Io ho vissuto quegli anni e posso dire che Ivan fu un vero rivoluzionario ma mise la metaforica ” ciliegina sulla torta”,chiudendo il cerchio nel completare il repertorio nel suo gioco quando si affido’ a Tony Roche,l Australiano mito del Tennis fine 60/ 70 che gli aggiunse sapientemente le chiusure a rete in volee che erano il suo tallone d ‘Achille: questa yu la mossa che gli consenti’ di compiere l ultimo step per vincere gli Slam.
Detto cio’ non mi posso dimenticare ,la stesa che gli diede Adiano Panatta in Davis al Foro nel 1980,sconfitta umiliante per un giovanissimo Ivan Lendl che ,di lì a poco,spicco’ il volo verso i vertici della classifica e poi sappiamo quello che successe negli anni seguenti.

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+1: Don Budge fathers, Taxi Driver
Borg (Guest) 28-02-2025 18:38

Grandissimo campione anche senza Wimbledon.
Grandissimo campione anche quando disse, riferendosi a federer e nadal, ” mi avrebbero fatto il culo in 5 minuti “

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+1: Taxi Driver
Onurb (Guest) 28-02-2025 18:35

Grandissimo lendl, dritto e servizio devastanti a quei tempi….borg fu il mio primo amore,poi tifai lendl ….leggendarie le sue sfide von mcenroe, si odiavano alla morte …e con connors,ormai avanti nell età, furono altrettante battaglie fra loro 3…ha vinto 8 slam e 5 finals, unico rammarico wimbledon….

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+1: Don Budge fathers, Pikario Furioso
walden 28-02-2025 18:34

una grande mancanza di Lendl è quella dello Slam erbivoro, si narrava che avesse tentato di convincere il giardiniere dell’All England ha costruirne uno identico a casa sua, come aveva fatto per il centrale (non si chiamava ancora Arthur Ashe) di Flushing Meadows. E’ l’aspetto che lo mette un po’ in secondo piano rispetto a tanti campioni della sua epoca, simmetricamente al “buco” alla casella USO di Borg ed a quella del Rg di McEnroe e Connors, ma lui ne aveva fatto una malattia, dopo averla derisa da giovane (“l’erba va bene per le vacche”).

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+1: Cdanielsan, Don Budge fathers, Pier no guest, Taxi Driver, Pikario Furioso