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Ion Tiriac contro il sistema antidoping: “Le AUT hanno legalizzato la frode”
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Ion Tiriac, figura poliedrica del mondo dello sport – ex atleta professionista, allenatore, direttore di torneo, ex presidente del comitato olimpico rumeno e tra i promotori della creazione dell’Agenzia mondiale antidoping (WADA) su richiesta di Juan Antonio Samaranch – è intervenuto con toni molto critici sulla recente vicenda che riguarda Jannik Sinner e, più in generale, sul sistema antidoping attuale. In una lettera all’Equipe dal titolo “Trop, c’est trop” (ovvero “Troppo è troppo”), Tiriac mette sotto accusa le cosiddette “AUT” (Autorizzazioni per Uso Terapeutico), considerate l’anello debole di un sistema che rischia di minare la credibilità dello sport di alto livello.
“Le AUT hanno legalizzato la frode”
Secondo Tiriac, il problema nasce dal momento in cui la WADA ha iniziato a concedere le prime esenzioni terapeutiche per l’uso di sostanze vietate. In quel passaggio, sostiene l’ex tennista e imprenditore, “la frode è stata completamente legalizzata”. Tiriac denuncia infatti l’esistenza di atleti, anche nel tennis, che beneficiano di numerose esenzioni – in alcuni casi più di dieci – senza risultare mai positivi ai controlli. Questo “trucco” fornirebbe un vantaggio sleale, tale da alterare la competizione in maniera decisiva.
“Ci sono migliaia di atleti, e probabilmente centinaia nel mio sport, il tennis, che hanno fino a 14 o 15 eccezioni e che non vengono mai dichiarati positivi. È ingannare lo sport, ingannare se stessi, gli altri concorrenti e il pubblico. Il gioco è truccato, amici miei, e lo è in profondità.”
“Dove sta andando lo sport?”
Tiriac si chiede, provocatoriamente, quale sia la direzione attuale dello sport di alto livello. L’imprenditore rumeno sottolinea come un vantaggio del 10-30% in termini di rendimento, ottenuto grazie alle AUT, possa risultare spesso decisivo in discipline in cui gli scambi di gioco e i punti sono estremamente equilibrati. Nel tennis, ricorda, campioni come Federer, Nadal e Djokovic hanno vinto, in media, appena il 54% dei punti giocati. Basta dunque poco per incidere sul risultato finale.
Il caso Sinner come emblema di un sistema incoerente
Tiriac fa riferimento anche alla recente sanzione di Jannik Sinner, sospeso per tre mesi a seguito di un accordo con la WADA. L’ex manager romeno critica apertamente il fatto che, da un lato, si persegua un atleta per quantità infime di sostanze vietate – arrivando talvolta a ricorrere in appello contro decisioni di non colpevolezza – mentre, dall’altro, si permetta senza troppi problemi a molti giocatori di utilizzare sostanze proibite dietro la copertura di numerose esenzioni terapeutiche.
“Pubblicare tutte le AUT per garantire trasparenza”
Come soluzione, Tiriac chiede che tutte le Autorizzazioni per Uso Terapeutico siano pubblicate in modo chiaro e accessibile, così da permettere un monitoraggio trasparente e onesto. Secondo lui, questa sarebbe una svolta necessaria per restituire credibilità all’intero sistema antidoping. E lancia un monito: è pronto a intraprendere azioni legali e a finanziare una battaglia per ottenere questa trasparenza, perché, spiega, è giunto il momento di “rifondare” l’intero sistema e restituire allo sport la sua integrità.
Una presa di posizione netta, quella dell’ex patron del comitato olimpico rumeno, che potrebbe accendere un dibattito cruciale per il futuro del tennis e dello sport in generale. Con la sua influenza e la sua disponibilità economica, Tiriac potrebbe effettivamente trasformare questa denuncia in una battaglia legale di ampia portata, costringendo le istituzioni sportive a prendere posizione e a rivedere in profondità le regole che governano l’antidoping.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Ion Tiriac
Troppe schifezze in qs mondo sportivo marcio !
Grande rivelazione!!…Se cosi si può dire (si sa da 25 anni che tanti avevano e hanno le AUT tra gli altri Nadal e Serenona ) !… che immensa tristezza e rabbia per chi ha nello sport un’idea di valore etico !
È ormai da anni che si denuncia l’abuso di tale pratica ma niente è stato fatto,certo meglio perseguire le contaminazioni involontarie quando sarebbe sufficiente un analisi scientifica su un capello per determinare l’uso occasionale involontario di una sostanza proibita o viceversa che niente ha da vedere con il miglioramento delle proprie prestazioni, con la possibilità dell’uso abuso dell’aut in modo totalmente lecito è facile cadere in tentazione.Quindi personalmente totalmente con la proposta suddetta, rendere pubblici i nominativi non le motivazioni personali andando anche a ritroso nel tempo,chissà cosa si potrebbe scoprire….
Nel ciclismo AUT abolita da anni. Chi è malato su cura fuori dalle competizioni quando guarisce rientra nel circuito. Mi sembra molto meglio
No, logica, sta nelle cose nella vita.
Basta vedere in Italia con i falsi invalidi, invece dell’INPS per il TUE si porta la documentazione all’ITIA, ma la prescrizione e la documentazione la si ottiene da un medico compiacente.
Quindi è un’elusione del doping abusando di una norma come ce ne accadono milioni nella vita e fanno parte della qualità morale di un individuo.
Per spiegarle cosa è il complotto invece: è un’ipotesi, spesso priva di prove solide, che interpreta eventi casuali o complessi come frutto di un piano segreto orchestrato da potenti entità, ipotesi senza fondamento come scie chimiche, controllo mentale di massa, 5G, finto allunaggio, o società segrete onnipotenti, terra piatta, microchip nei vaccini.
Buona lezione.
@ Kenobi (#4320631)
gombloddo
Il problema è la privacy… tutti sanno che Zverev ha il diabete, e ovviamente prende l’insulina, ma dietro ad ogni autorizzazione si cela una malattia certificata, che l’atleta ha diritto che rimanga riservata… certo quando le aut diventano 10 o 15 il dubbio che stiano barando viene (non ce lo vede Geremia del gruppo Tnt fare sport professionistico)
Io sono pragmatico: non sopporto mettere il limite di velocità su uno stradone a tre corsie a 50 kmh per poi multare uno sfigato in un giorno sfigato che fa i 90 come fanno tutti gli altri tutto il resto dell’anno.
Alzi il limite a 90.
Non ho parlato di una stradina di campagna…..
@ Pippoanzighi (#4320603)
Eri uno dei più autorevoli da leggere, specialmente appena scoppiata la “bomba clostebol” ma ad essere sincero da ormai qualche tempo sembri un fanboy poco sveglio….non ruota tutto attorno al nostro fantastico campione, dai retta a un sig. nessuno come me…torna ad essere pensante e smetti di fare il paladino di Jannik, non ne ha bisogno, inoltre, visto che dovresti essere un laureato in legge, mi pare difficile pensare che non hai capito cosa intende Tirac…stai forese speculando per creare caos alle menti meno sveglie?
Dai retta, chi un minimo ragiona ti polarizza in un range che non ti piacerebbe
Saluti
Non sbaglio. Ho detto ESATTAMENTE che la aut dovrebbero essere rese note a tutti, e non diventare, come somo oggi, sistemi di arbitraria discriminazione. Aggiungo che lo sport PRETENDE che i partecipanti abbiano, ad esempio, il diritto di essere protetti da “rapporti ravvicinati” con giocatori affetti da patologie infettive, trasmissibili anche per via epidermica attraverso asciugamani, palline o pallone, toccate da due giocatori e da otto raccattapalle.
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Nessun obbligo di scrivere che tizio ha l’AIDS sulla Gazzetta dello Sport, ma obbligo morale delle autorità del tennis di trovare un sistema per proteggere gli incolpevoli. Altro che “responsabilità oggettiva” dello staff…
Gomblotto? Staremo a vedere. Certo che qualcosa dovrà pur cambiare, perché così non credo che si possa tirare avanti molto. Nelle società i cambiamenti nascono dai conflitti e se scontro ci sarà meglio che confronti dove tutti si danno ragione mentre tutto va a rotoli. Saluti
Sbagli. Qui si parla di rendere pubbliche le aut a tutti i giocatori, affinchè TUTTI siano pari rispetto a questa doverosa eguaglianza di opportunità. NESSUNO ha parlato di rendere pubblici i nomi di chi ha l’aids.
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Una volta la privacy non era così cretina e manichea da consentire che un portatore di AIDS potesse avere contatti ravvicinati con persone che potrebbero poi essere infettate. Il mome “Gerulaitis” ti ricorda qualcosa?
Concordo al 100% con Tiriac. Ci sono dei casi da esenzione? Li si renda pubblici e in chiaro, affinchè tutti piossano giudicare ed essere giudicati. E si riveda subito la stronzata della “responsabilità oggettiva” che condanna i giocatori per errori dello staff.
Troppo facile immaginare che qualcuno possa corrompere un raccattapalle, incaricarlo di versare qualche goccia delle “pozioni magiche” su un asciugamani, che poi porgerà al giocatore da togliere di mezzo.
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Immaginate se il codice penale dovesse prevedere anni di galera per “concorso in omicidio” per una badante di un assassino della moglie!
Vuoi giocare a tennis?Bene, dici tutto quello che hai, altrimenti vai a giocare a monopoli.
Le sorelle avevano deficit di attenzione, ma fatemi un piacere.
Con la scusa della “privaci” privano quelli sani delle vittorie.
Ha totalmente ragione.
Questo è doping legalizzato
Molto strana questa uscita……..almeno per noi “comuni mortali” !!!
Non può non sapere che è una proposta assolutamente impraticabile, che non sta ne in cielo ne in terra….
Quindi è inutile demagogia di un multimiliardario di oltre 85 anni, credo fuori dal tennis, OPPURE è un messaggio trasversale affinchè “chi doveva capire, capisca”
Rimanendo nell’ambito tennis e nell’ambito degli atleti internazionali, le TUE le concede ITIA, che è un’emanazione diretta di ITF e del “sistema tennis” in generale ma non trovo lo Statuto.
https://www.itia.tennis/anti-doping/tues/
Vuole forse dire che Itia fa favoritismi e discriminazioni fra gli atleti, largheggiando per alcuni e non per altri ??
Vuol forse dire che il processo di concessione delle TUE è opaco e non trasparente, ma non lo risolvi certo come propone lui ??
Dal poco che ho visto, mi sembra che la Leadership (struttura interna) di Itia sia tutta inglese (almeno dai nomi), dal Ceo (Karen Moorhouse), al direttore (Nicole Sapstead) agli altri alti dirigenti.
Non ho capito se sia in vista un rinnovo delle cariche della struttura di governance (Board); potrebbe essere perché il Presidente del Board (Jeannie Price) risulta nominata nel 2019.
Le nomine del Board sono effettuate da ITF, ATP, WTA e Grande Slam e comprendono 5 membri “indipendenti” tra cui il Presidente.
La mia SENSAZIONE è che Tiriac stia affiancando Nole, da un altro versante, nella sua guerra al “sistema tennis” e non gli dispiacerebbe entrare in qualche Board, come “indipendente” (??!!)
Scusa ma l’esempio non mi pare azzeccato. Per avere la patente serve un certificato medico, se sono sordo o ci vedo come Filini, non c’è privacy che tenga. Ma non è che le mie carenze vengono sbandierate pubblicamente, semplicemente non ottengo il certificato necessario per avere la patente.
Le esenzioni purtroppo sono una faccenda delicata, la prima reazione ci fa dire che Tiriac ha ragione, ma poi se ci mettiamo nei panni di chi ha realmente necessità di certi medicinali, magari non solo per competere ma anche nella vita quotidiana, sembra davvero punitivo e talvolta umiliante dover far sapere cose così personali.
Il problema più che le esenzioni in sé sono i medici compiacenti dai quali con la giusta spintarella si può ottenere qualsiasi dichiarazione. Ne sappiamo qualcosa in Italia se pensiamo alla mutua, ai falsi invalidi etc.
Una soluzione forse potrebbe essere che le AUT possano essere concesse solo dai medici della WADA, con visite, valutazioni e analisi indipendenti, senza nessuna partecipazione dei medici personali dell’atleta.
In realtà non so nemmeno come funziona di preciso attualmente, magari è già così.
D’accordo su tutto. Buona giornata
Buongiorno a tutti. In particolare ai signori Paolo e Francesco Villarico, che essendo. 2 riescono a sfornare notizie dalle 6 del mattino alle 23.00 di sera. Nemmeno il tempo di sputarmi in faccia allo specchio del bagno che qua c’è già una conversazione stimolante. Dico la mia. Io sapevo che nel ciclismo, ma se non sbaglio anche nel nuoto e nello sci di fondo vi è una concentrazione pari a più del doppio, rispetto alla popolazione civile, di atleti che soffrono di asma, quindi possono fare uso di broncodilatatori normalmente vietati. Singolare no? La questione è delicatissima e complessa, penso al movimento paralimpico, dove i farmaci sono praticamente dei salvavita per gli atleti ed ognuno di loro avrà una lista di esenzioni lunga come un elenco telefonico. Ultima considerazione che butto là, in Italiapraticamente tutto ciò che riguarda il doping moderno fa riferimento al prof. Conconi, che svolgeva studi per il miglioramento delle prestazioni sportive per conto del CONI negli anni 80, per chi è interessato vada a vedersi la sua storia. Mi fermo qua che son già entrato in modalità pippone illeggibile. “ EEElooooon! è pronto il cafeeee??? guarda che se fa schifo come quello di ieri ti tocca uscire a lavare i pannelli solari e Berretto contro Alcaraz col piffero che la vedi….EElooooon…” Saluti
Tiriac tocca un aspetto importante della questione. Sinner, come ho già scritto tante volte, è “la foglia di fico”, per non dire il capro espiatorio, dietro la quale si nasconde un sistema antidoping che nel tennis non funziona per non dire che non esiste. Ed è soprattutto per questo che è scandaloso quanto sta subendo.
Secondo me si dovrebbe fare un’analisi comparata dell’incidenza delle allergie/problemi di salute che causano esenzioni negli atleti e l’incidenza di quelle stesse allergie/problemi di salute nella popolazione normale.
La statistica è fondamentale per fare emergere anomalie, e quindi abusi. Non so se questo lavoro statistico sia stato fatto, ma mi sembra necessario farlo per capire se davvero ci sono atleti che abusano delle esenzioni, grazie a medici compiacenti, per doparsi in modo legale.
Però la barbarie di gettare i nomi degli atleti in pasto alla cattiveria della gente non mi sembrerebbe giusto. Non dobbiamo alimentare la cattiveria della folla. Direi che si dovrebbe agire a monte, per cercare di capire se atleti che denunciano allergie/problemi di salute, abbiano realmente questi problemi e se non li hanno, sospenderli per 2 anni.
Però le mie sono idee in libertà, sarebbe il caso di sentire un esperto in materia che illustri i pro e i contro di ogni possibile azione.
Senza esenzioni molti atleti in TOP 100 non starebbero in piedi, è un segreto di Pulcinella, caro Tiriac.
@ Pippoanzighi (#4320603)
È un discorso generico….ora non è che ogni cosa,ogni sospiro, ogni … debba essere sempre in relazione a sinner…..anche la polmonite del papa non c entra niente c9n sinner….quindi non si può parlarne?
@ Cob (#4320637)
Eh beh ovvio…..ci mancherebbe altro….e chi altro? Ah ah ah
Lo sport dovrebbe essere anche un esempio positivo per i bambini e i giovani, stante che nella realtà con gli interessi colossali che gravitano intorno a tutto questi discorsi rischiano di essere mera retorica.
C’è in ogni caso anche l’aspetto della salute dell’atleta stesso e qui si entra in campo etico complesso, allora dovrebbe essere totalmente vietato fumare, bere e/o qualsiasi atto che può nuocere all’integrità del corpo. Il discorso di Tiriac è molto sensato ma implicherebbe entrare nel privato delle persone e forse è meglio rischiare di far passare qualcuno che bara piuttosto che accettare il principio della violabilità della privacy (che poi oggi è anche una grossissima falsità che vogliono farci credere, visto che basta anche solo acquistare una volta su internet o fare qualcosa che debba far autorizzare l’accesso ai nostri dati che la frittata è fatta e la privacy è andata a farsi benedire).
Sono argomenti molto complessi, in questi giorni di Sinnermania si assiste anche alla demonizzazione tout court della WADA, dimenticando che negli anni 70 c’erano le nuotatrici della Germania dell’EST che quasi gli cresceva il pisello da quanto ormone maschile avevano in corpo. Io credo che a ruota libera si dicono tante cose, ma in questi argomenti sarebbe necessaria la massima cautela.
Infatti difende sinner ed halep e attacca chi, forse djokovic?, per qualche esenzione.
A me onestamente parlando, finché non si sostituiscono femore e tibia con un arto biomeccanico con batteria al plutonio, del doping non mi importa tanto.
Sono decenni che l’antidoping é una foglia di fico, per me potrebbero tranquillamente essere liberi di farsi quello che vogliono…poi giocare a tennis diventerà rischioso come guidare una formula1?pazienza…permettiamo sport come la boxe e le arti marziali dove si devono annientare….
Questa ê una mia opinione, ma se la maggioranza vuole uno sport pulito da schifezze, Tiriac ha ragione da vendere, anche se legalmente é impraticabile per i dati sensibili.
Esatto, proprio per quanto dici nell’ultima frase non le pubblicheranno.
Credo ne vedremmo delle belle. Scopriremmo che ragazzotti e ragazzotte che sembrano scoppiare di salute hanno problemi cardiovascolari e respiratori da ricovero d’urgenza… Altro che creme cicatrizzanti… Forse anche per questo non sapremo mai quali mezzi moribondi scendono in campo…
Le AUT sono protette da privacy sanitaria quindi la vedo una battaglia persa, sono dati sensibili.
Che ci sia gente che bara sfruttando le debolezze del sistema mi sembra normale,le AUT sono il meccanismo che legalizza il doping, chissà quanti dei chiacchieroni su Jannik hanno sostanze vietate coperte da AUT.
@ Di Passaggio (#4320619)
Tranquillo . Si era capito lo stesso
Giusto. Però se ho il parkinson e di mestiere faccio il chirurgo, secondo me il mio datore di lavoro dovrebbe esserne informato.
Dipende dai casi.
Chiediamo agli avvocati della WADA, troveranno loro le formule giuste.
In linea di massima ha ragione, le AUT sono un trucco, ci sono stati esempi famosi.
Però pubblicarle non è praticabile, sta al singolo eventualmente parlare delle sue malattie.
@ Pippoanzighi (#4320603)
Ma infatti – se L intervista e stata riportata in modo completo – tifica sta proprio a dire : con sinner un anno di casino per una microdose, quando di sono un centinaio di tennisti che prendono tanti prodotti proibiti solo in virtù di una prescrizione medica . Verrebbe da dire : lo sport non è per sani ma per malaticci
Sulla sostanza della cosa siamo tutti d’accordo.
Papa, non Papà, sgrunt.
Il corruttore non risparmia nemmeno il Papà… Bergoglio, non Bersaglio.
Non è vietato far sapere di essere malati, è vietato il pretendere di saperlo. Bersaglio ha la polmonite, ma la legge gli avrebbe consentito di non farlo sapere. Comunque non sono un medico, lascio spazio a chi conosce la normativa per professione. Quello che dico io è quello che sanno un po’ tutti.
@ Di Passaggio (#4320613)
Esatto . Oppure stilare un elenco di patologie pubblico per le quali non è ammesso dare pubblicità ( e sarebbero veramente poche penso )
Simone Biles nella ginnastica artistica e le sorelle Williams prendevano medicinali per curare l’ ADHD (attention deficit hyperactivity disorder), quindi di riflesso miglioravano la concentrazione.
Non parliamo di Lionel Messi che ha dovuto assumere GH (growth hormone) tutta la vita/carriera (e probabilmente solo perché era al Barcellona con una equipe medica di rilievo e ricca che ha potuto farlo; era passato dalle giovanili del Newells, del Como e del Genoa ma si erano guardati bene dal somministrargli l’ ormone della crescita- tra l’altro con effetti dolorosissimi!).
Su queste cose che si può fare?
Da una parte c’è una patologia che va curata (a volte chiaramente diagnosticabile come nel caso della Pulce argentina, a volte meno come nel caso dell’ adhd) e dall’ altra ci dovrebbe essere equilibrio.
Infatti la soglia tra curare e accrescimento della prestazione è pressoché impossibile da stabilire.
Su questo l’ ira di Tiriac (vedi caso Simona Halep) non gli fa dire cose peregrine.
@ Di Passaggio (#4320608)
L’unica strada sarebbe non concedere le AUT. Praticamente devi essere fisicamente perfetto e quelle volte che ti ammali e ti curi, devi aspettare di smaltire completamente i farmaci non consentiti.
@ Di Passaggio (#4320604)
Mah dubito che qualcuno ha una autorizzazione per prendere viagra perché non gli tira . Per tutto il resto non vedo quale sia il problema che gli altri sappiano che hai un determinato problema . Zverev e diabetico e si sa ad es
Non si può, è una questione di privacy. Se io ho l’AIDS, il mio datore di lavoro non può pretendere che io lo renda pubblico. Molte volte nemmeno lui ha facoltà di saperlo.
E quella che penso da anni . Le aut vanno rese pubbliche , poi il singolo si fa la propria idea di chi è dopato e chi no
È praticamente, cioè legalmente, impossibile.
Ho capito ma che c’entra? Non risulta che Jannik benefici di alcuna AUT.
Bravo Tiriac, è ora di dare ai tennisti un AUT AUT
Rendere note le AUT mi sembra il minimo, francamente.
Difficile altrimenti parlare di trasparenza.