Caso Sinner concluso Copertina, Generica

L’accordo di Sinner con la Wada: Nargiso lo difende, Kyrgios protesta. La reazione dell’ITIA

15/02/2025 16:02 182 commenti
Jannik Sinner nella foto - Foto Getty Images
Jannik Sinner nella foto - Foto Getty Images

Jannik Sinner, numero uno del mondo, dovrà scontare tre mesi di sospensione a partire dal 9 febbraio fino al 4 maggio. La vicenda continua a suscitare numerosi commenti tra addetti ai lavori e colleghi, creando un acceso dibattito sulle modalità con cui è stato raggiunto l’accordo tra la Wada e il campione italiano.

Nick Kyrgios, sempre attivo e diretto nelle sue esternazioni contro Sinner, ha espresso su X tutto il proprio disappunto per quanto accaduto: “È un giorno triste per il tennis. La Wada esce allo scoperto e dice che la squalifica congrua sarebbe di uno o due anni. Ovviamente il suo Team ha fatto tutto il possibile per andare semplicemente avanti e accettare una squalifica di tre mesi, senza titoli persi, senza premi in denaro persi. Colpevole o no? L’equità nel tennis non esiste. Conosco molti giocatori che in questo momento la pensano allo stesso modo, quindi vorrei organizzare degli spazi live la prossima settimana per poterne parlare.”

La reazione dell’Itia (International Tennis Integrity Agency) non si è fatta attendere, con un comunicato che chiarisce come il processo originale sia stato condotto in conformità al Codice mondiale antidoping e al programma antidoping del tennis. “A seguito di un’indagine approfondita da parte dell’Itia (incluso il parere di laboratori accreditati dalla Wada), ritenevamo che il giocatore avesse dimostrato l’origine della sostanza vietata e che la violazione fosse involontaria. L’esito odierno conferma questa conclusione. L’Itia ha deferito la questione a un tribunale indipendente che ha raggiunto la decisione di ‘nessuna colpa o negligenza’ e, di conseguenza, nessuna squalifica, sulla base dei fatti e dell’applicazione delle regole. L’esito della sospensione di tre mesi è stato possibile solo grazie all’accordo tra la Wada e il giocatore.”

In difesa della soluzione trovata tra la Wada e Sinner è intervenuto Diego Nargiso, ex tennista e oggi commentatore, che ne ha sottolineato i motivi di equità: “È la cosa più giusta da fare: un ottimo modo di essere equilibrati e di accettare un errore che è stato fatto dal team. La Wada è stata comprensiva nel transare questa situazione perché sarebbe stato assurdo fermarlo nei momenti in cui, da aprile-maggio, ci sarebbero stati sia il Roland Garros che Wimbledon. Visto che c’è una responsabilità, ma non diretta, sarebbe stato troppo severo perdere due grandi Slam per un giocatore che è il numero uno del mondo. Per me oltremodo penalizza il ragazzo però c’è stato un errore e purtroppo ci deve essere una assunzione di responsabilità. Per la tempistica penso che sia la soluzione più giusta.”



Marco Rossi


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182 commenti. Lasciane uno!

antoniov 17-02-2025 17:47

Scritto da Annie
@ antoniov (#4318140)
Ma niente di tutto questo, ho una laurea ma in tutt’altra materia e, quanto all’utilizzo di massime latine, sono retaggio dei miei studi liceali per cui ringrazio ancora un’ottima e coinvolgente prof…figurati se mentirei, anzi, giuro di dire tutta la verità, nient’altro che la verità…grazie ancora comunque per l’apprezzamento

Ok, va bene va bene … complimenti 😆

Va detto che gli insegnamenti dei/delle professori/professoresse doc bei tempi con l’abnegazione dei/delle loro allievi/allieve, del Liceo Scientifico e soprattutto del Liceo Classico furono fondamentali per fornire dopo il diploma di maturità quella formazione di base che consentisse agli/alle allievi/allieve di affrontare alla grande qualunque percorso professionale !

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Annie (Guest) 17-02-2025 12:48

@ antoniov (#4318140)

Ma niente di tutto questo, ho una laurea ma in tutt’altra materia e, quanto all’utilizzo di massime latine, sono retaggio dei miei studi liceali per cui ringrazio ancora un’ottima e coinvolgente prof…figurati se mentirei, anzi, giuro di dire tutta la verità, nient’altro che la verità…grazie ancora comunque per l’apprezzamento

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antoniov 16-02-2025 21:32

Scritto da Annie
@ antoniov (#4317795)
Caro Antoniov, sto sorridendo perché non sono avvocato (l’ho anche specificato nel mio post), ho solo utilizzato il buon senso e, forse, la mia attenzione all’uso delle parole cercando quelle che meglio rappresentano il mio pensiero…grazie per la tua attribuzione di laurea “honoris causa”, con qualunque spirito tu me l’abbia attribuita!!!

Naturalmente, spirito positivo e sincero 🙂

Avevo già riscontrato nel tuo precedente post che hai specificato di non svolgere attività forense, però, ripeto, è proprio quello che io ritenevo quasi con certezza prima che tu affermassi il contrario.
Il fatto è che mi sembra strano di essermi rimbambito sino a tal punto 🙂

Allora sarai sicuramente laureata in giurisprudenza e magari sei un giudice onoraio se non togato o forse dirigi la cancelleria di un ufficio giudiziario !

Perché dico questo ? Perché sennò è impossibile scrivere in un certo modo, facendo pure ricorso a specifici termini giuridici e brocardi latini ereditati dal diritto romano !

Dì la verità 🙂

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Annie (Guest) 16-02-2025 17:54

@ antoniov (#4317795)

Caro Antoniov, sto sorridendo perché non sono avvocato (l’ho anche specificato nel mio post), ho solo utilizzato il buon senso e, forse, la mia attenzione all’uso delle parole cercando quelle che meglio rappresentano il mio pensiero…grazie per la tua attribuzione di laurea “honoris causa”, con qualunque spirito tu me l’abbia attribuita!!!

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+1: antoniov
antoniov 16-02-2025 15:25

Scritto da Annie
@ antoniov (#4316903)
Perdonami, ma credo che qui gli interessi in ballo siano molto importanti ed esulino rispetto ad una normale causa dove forse l’onore è consolatorio rispetto ad altre perdite più materiali…pensa alla carriera, ai punti, agli sponsor di Jannik, 2 anni sarebbero stati un disastro tale da dare anche un colpo di grazia forse definitivo al percorso di Jannik, tanto che la sola ipotesi di una sconfitta su questo fronte ha fatto propendere, a naso tappato, per il patteggiamento…e io non sono avvocato, ma immagino cosa abbiano comportato per lo staff legale di Jannik quei sei mesi che hanno portato ad assolvere Jannik proprio rilevando la “leggerezza” del team preparatore che comunque, per legge, deve ricadere sotto l’attenta sorveglianza del tennista preposto…e vuoi che la Wada non si sarebbe appigliata almeno a questo aspetto della questione, indirettamente ma gioco forza fornito proprio dallo staff difensore in prima istanza? Per questo credo che l’esperienza dell’avvocato di Jannik abbia ben inquadrato lo spirito del ricorso e le varie rivendicazioni della Wada, di ruolo, di potere, mettici pure tanti aspetti, ma che comunque esistono in ogni procedimento legale e che vanno realisticamente tenuti in considerazione, soprattutto quando la risonanza mediatica è tale da rendere inevitabile un esito non impeccabile dal punto di vista della ragionevolezza, tanto più quando una normativa fumosa e indefinita nei suoi aspetti più imprevisti o atipici apre opzioni sempre comunque eligibili da chi ha il coltello dalla parte del manico

Tirando le fila del discorso, dopo aver riflettuto sull’intera questione con terzietà e quindi spogliandomi del naturale coinvolgimento dipendente dal fatto che sono un fervente sostenitore del ragazzo, non posso non condividere nel complesso le tue lucide osservazioni.

Ero quasi certo che fu esercitassi la professione di avvocato, anche perché tempo fa mi pare di aver letto in un tuo commento che ti stavi dedicando ad approfondire le novità introdotte con la riforma Cartabia.

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Annie (Guest) 16-02-2025 13:01

@ antoniov (#4316903)

Perdonami, ma credo che qui gli interessi in ballo siano molto importanti ed esulino rispetto ad una normale causa dove forse l’onore è consolatorio rispetto ad altre perdite più materiali…pensa alla carriera, ai punti, agli sponsor di Jannik, 2 anni sarebbero stati un disastro tale da dare anche un colpo di grazia forse definitivo al percorso di Jannik, tanto che la sola ipotesi di una sconfitta su questo fronte ha fatto propendere, a naso tappato, per il patteggiamento…e io non sono avvocato, ma immagino cosa abbiano comportato per lo staff legale di Jannik quei sei mesi che hanno portato ad assolvere Jannik proprio rilevando la “leggerezza” del team preparatore che comunque, per legge, deve ricadere sotto l’attenta sorveglianza del tennista preposto…e vuoi che la Wada non si sarebbe appigliata almeno a questo aspetto della questione, indirettamente ma gioco forza fornito proprio dallo staff difensore in prima istanza? Per questo credo che l’esperienza dell’avvocato di Jannik abbia ben inquadrato lo spirito del ricorso e le varie rivendicazioni della Wada, di ruolo, di potere, mettici pure tanti aspetti, ma che comunque esistono in ogni procedimento legale e che vanno realisticamente tenuti in considerazione, soprattutto quando la risonanza mediatica è tale da rendere inevitabile un esito non impeccabile dal punto di vista della ragionevolezza, tanto più quando una normativa fumosa e indefinita nei suoi aspetti più imprevisti o atipici apre opzioni sempre comunque eligibili da chi ha il coltello dalla parte del manico

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+1: antoniov
Rovescio al tramonto 16-02-2025 12:50

Il Piatti Center è una struttura affiliata alla federazione oppure è indipendente?

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Andry (Guest) 16-02-2025 09:50

Scritto da wapi

Scritto da Murakami
Peccato che esista anche l’art. 10.5, il quale prevede un’eccezione alla regola da te citata (quella la conosciamo: l’abbiamo letta tutti e l’abbiamo capita, non siamo bambini deficienti). L’art. 10.5 consente all’atleta di andare assolto da ogni colpa se dimostra di aver agito con la massima diligenza. Questa eccezione si applica anche quando sono coinvolti i collaboratori al di fuori, beninteso, dei casi di somministrazione. La sentenza di primo grado lo spiega in modo chiarissimo. Sinner ha voluto eliminare ogni alea, accettando una sospensione di tre mesi che forse non gli causerà troppi problemi. Io sono certo che il TAS avrebbe confermato l’assoluzione ma non lo sapremo mai. In conclusione esprimo tutto il mio disgusto per un esito che mi pare orrendo e contrario ad ogni senso di giustizia e di equità. Mi permetto di darti un piccolo suggerimento, di cui farai l’uso che credi: smettila con le parole in maiuscolo, è un modo di scrivere irritante e insopportabile.

Continui a evitare di vedere l’EVIDENZA che ti ho appena riportato….
Non poteva applicarsi il 10.5 perché non ha esercitato “utmost caution” (almeno giuridicamente, politicamente vale tutto), a causa del 21.1 e 21.2.
Il 10.5 NON è un’eccezione ma si valuta in base agli altri articoli del codice
Sinner deve prendersi la responsabilità che qualsiasi trattamento ricevuto non violi le regole sul doping (21.1) mentre Naldi deve rispettare le regole antidoping applicabili agli atleti che gestisce (21.2)
Naldi non le ha rispettate e Sinner si prende la responsabilità.
Questa Regola NON è cambiata di una virgola nel testo della prima bozza del Codice 2027 e, secondo me, non cambierà affatto perché è corretta.
Cambierà la sanzione per il “caso Sinner”, passando da ammonizione a 2 anni che, in sostanza, è quella applicata oggi, visto che il codice consente a Wada la flessibilità per farlo (10.8.2)

Un altro che fa il saputello, mi auguro solo che non sia un avvocato perché sarebbe preoccupante, e non ha capito nulla. Sinner non può sapere se il suo fisioterapista prende uno spray acquistabile ovunque in Italia senza ricetta medica che contiene il clostebol, lui più che rassicurarsi che i suoi collaboratori stiano attenti non può fare, non può oggettivamente chiedere ogni giorno le analisi del sangue ai collaboratori, per questo che Sinner è innocente senza colpa e negligenza al 100 per cento come sentenziato dal tribunale indipendente incaricato dal Itia, piaccia o non piaccia questa e l’unica verità processuale accertata e razionalmente plausibile. Poi la Wada ha deciso di fare il fenomeno e , per evitare problemi maggiori , visto che anche al Tas potrebbero voler fare i fenomeni, ha fatto bene ad accettare i 3 mesi di squalifica, ma ripeto, a termini di regolamento l’assoluzione era giustissima visto che lui non poteva in alcune modo evitare la negligenza fatta avuta dai collaboratori in una sfera personale e privata di cui lui non è assolutamente responsabile

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Alice (Guest) 16-02-2025 02:38

Scritto da Murakami

Scritto da wapi

Scritto da Pippoanzighi
Quando è stato fatto il regolamento antidoping, nessuno avrebbe potuto immaginare che si sarebbe potuta verificare una situazione simile al caso Sinner. Le contaminazioni accidentali di quantità infitesimali di sostanze vietate si sono sempre verificate, ma gli strumenti non erano in grado di rilevarle. Il TAS ha avuto modo più volte di occuparsi di tali contaminazioni, soprattutto negli ultimi anni, quando gli strumenti di rilevazione sono diventati molto più precisi, e in tutti i casi ha sempre assolto l’atleta vittima involontaria di tali contaminazioni (v. casi Palomino, Da Silva, Gasquet, Yastremska, Bortolotti ecc.). Il caso Sinner presenta qualche particolarità, perché è vero che si potrebbe accusare Ferrara di avere comprato lo spray e Naldi di averlo usato su sé stesso, ma questo allora sarebbe dovuto valere anche per il dog sitter che ha curato il cane di Palomino con un farmaco contenente clostebol (il dog sitter sapeva che l’atleta era un professionista soggetto alla normativa antidoping). Peccato, perché il TAS avrebbe potuto esprimere un principio di diritto importante. Il regolamento non parla affatto di tali casi di contaminazione involontaria, parlando piuttosto sempre di “somministrazione” (“administration” in inglese), tanto è vero che la stessa Wada cambia rotta e parla di responsabilità di Jannik in base alla giurisprudenza e non in base al regolamento (che infatti non affronta un caso del genere di contaminazione involontaria in modo specifico). La sentenza di primo grado aveva in realtà escluso che ci fosse stata “somministrazione” di sostanze dopanti nel caso di Sinner, e quindi era applicabile l’art. 10.5 che dice che se l’atleta (e non il suo staff) non ha colpa né negligenza, la squalifica viene revocata.

E’ l’ennesima volta che cerco di spiegarlo, invano……
Ci sono tonnellate di casi di contaminazione involontaria che hanno portato ad assoluzione piena, senza neppure arrivare al Tas….
C’è anche una norma tecnica Wada con dei limiti minimi di sostanze vietate che non danno luogo a violazione perché la causa è, con molta probabilità, una contaminazione involontaria.
Ma sono TUTTI e SEMPRE casi di contaminazione ESTERNA allo staff dell’atleta o meglio del “personale di supporto dell’atleta” che è CHIUNQUE “ lavora con, cura o assiste un atleta che partecipa o si prepara per una competizione sportiva.”
Quindi non centrano NULLA con Sinner i vari casi Palomino, Da Silva, Gasquet, Bortolotti, Paoletti perché nascono tutti FUORI dal TEAM che lavora con l’atleta per la sua attività sportiva…….è così difficile da capire ???
Nel caso di Sinner, invece, si tratta di contaminazione che ha un’origine INTERNA allo staff e, in tal caso si applicano le REGOLE contenute nel punto 21.1 e 21.2 del codice, che NON si applicano per una contaminazione esterna: in sintesi
Fra le responsabilità dell’atleta c’è: “…….assumersi la responsabilità (to take responsability) di essere sicuri (to make sure) che qualsiasi trattamento medico ricevuto non violi le politiche e le regole antidoping adottate ai sensi del Codice.”
Fra le responsabilità dello staff c’è: “Essere a conoscenza e rispettare (comply with) tutte le politiche e le regole antidoping……. applicabili …… agli Atleti che supportano.”
Ti sembra che Naldi “fosse a conoscenza e abbia rispettato” le regole antidoping applicabili a Sinner ??
Chi risponde della negligenza di un proprio dipendente, se non il datore di lavoro ???

Peccato che esista anche l’art. 10.5, il quale prevede un’eccezione alla regola da te citata (quella la conosciamo: l’abbiamo letta tutti e l’abbiamo capita, non siamo bambini deficienti). L’art. 10.5 consente all’atleta di andare assolto da ogni colpa se dimostra di aver agito con la massima diligenza. Questa eccezione si applica anche quando sono coinvolti i collaboratori al di fuori, beninteso, dei casi di somministrazione. La sentenza di primo grado lo spiega in modo chiarissimo. Sinner ha voluto eliminare ogni alea, accettando una sospensione di tre mesi che forse non gli causerà troppi problemi. Io sono certo che il TAS avrebbe confermato l’assoluzione ma non lo sapremo mai. In conclusione esprimo tutto il mio disgusto per un esito che mi pare orrendo e contrario ad ogni senso di giustizia e di equità. Mi permetto di darti un piccolo suggerimento, di cui farai l’uso che credi: smettila con le parole in maiuscolo, è un modo di scrivere irritante e insopportabile.

Quoto tutto disgusto compreso. Purtroppo è andata nel modo peggiore, se sei innocente non è mai una vittoria accettare il male più piccolo solo per evitarne uno più grande. E’ una sconfitta su tutta la linea.
Aggiungo che nel codice WADC è presente una norma che considera leciti da parte del personale medico i trattamenti con sostanze proibite, se usate ovviamente per scopi genuinamente terapeutici e non per doping. Quindi l’uso del Trofodermin da parte di Naldi era pienamente legittimo, tanto più che Naldi lo aveva usato su se stesso e non su Sinner.
Per un motivo o per l’altro, insomma, c’erano tutte le premesse per una conferma della sentenza assolutoria da parte del TAS. Invece abbiamo un’assoluzione pressoché certa ribaltata in condanna. E meno male che lo studio legale di Sinner era tra i migliori al mondo…complimenti davvero.

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Alice (Guest) 16-02-2025 02:11

Scritto da Nena
Il fatto è: mi piacerebbe sapere se il compromesso è stato proposto dalla Wada, o dal team degli avvocati di Jannik.

E’ stato proposto dalla Wada.

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+1: Lory99
Alice (Guest) 16-02-2025 02:02

Scritto da wapi

Scritto da Murakami
Peccato che esista anche l’art. 10.5, il quale prevede un’eccezione alla regola da te citata (quella la conosciamo: l’abbiamo letta tutti e l’abbiamo capita, non siamo bambini deficienti). L’art. 10.5 consente all’atleta di andare assolto da ogni colpa se dimostra di aver agito con la massima diligenza. Questa eccezione si applica anche quando sono coinvolti i collaboratori al di fuori, beninteso, dei casi di somministrazione. La sentenza di primo grado lo spiega in modo chiarissimo. Sinner ha voluto eliminare ogni alea, accettando una sospensione di tre mesi che forse non gli causerà troppi problemi. Io sono certo che il TAS avrebbe confermato l’assoluzione ma non lo sapremo mai. In conclusione esprimo tutto il mio disgusto per un esito che mi pare orrendo e contrario ad ogni senso di giustizia e di equità. Mi permetto di darti un piccolo suggerimento, di cui farai l’uso che credi: smettila con le parole in maiuscolo, è un modo di scrivere irritante e insopportabile.

Continui a evitare di vedere l’EVIDENZA che ti ho appena riportato….
Non poteva applicarsi il 10.5 perché non ha esercitato “utmost caution” (almeno giuridicamente, politicamente vale tutto), a causa del 21.1 e 21.2.
Il 10.5 NON è un’eccezione ma si valuta in base agli altri articoli del codice
Sinner deve prendersi la responsabilità che qualsiasi trattamento ricevuto non violi le regole sul doping (21.1) mentre Naldi deve rispettare le regole antidoping applicabili agli atleti che gestisce (21.2)
Naldi non le ha rispettate e Sinner si prende la responsabilità.
Questa Regola NON è cambiata di una virgola nel testo della prima bozza del Codice 2027 e, secondo me, non cambierà affatto perché è corretta.
Cambierà la sanzione per il “caso Sinner”, passando da ammonizione a 2 anni che, in sostanza, è quella applicata oggi, visto che il codice consente a Wada la flessibilità per farlo (10.8.2)

Dove e come sarebbe provato che Sinner non ha esercitato “utmost caution”?
Ti ricordo che non c’è stato nessun processo che lo abbia dimostrato. L’unico procedimento, quello dell’ITIA e del tribunale indipendente, ha completamente assolto Sinner da ogni colpa, compresa quella di negligenza verso lo staff, dopo rigorose indagini. Ma per te non conta nulla, vero?
Da parte Wada ci sono state solo tante parole, parole, parole, interviste, pressioni mediatiche, accuse con reiterate richieste di squalifiche folli, ma nulla ha dimostrato che queste accuse fossero fondate. Anzi, il semplice fatto che la Wada abbia offerto a Sinner di chiudere la faccenda prima di arrivare al TAS dimostra che in mano non avevano proprio niente, altrimenti non si sarebbero certo accontentati di tre mesi e sarebbero arrivati al giudizio vero e proprio chiedendo l’applicazione di pene molto più lunghe.

Questi delinquenti sono riusciti ad ottenere la condanna di uno che non ha fatto nulla -sono loro stessi a dirlo- solo sulla loro parola. Per te le parole della Wada sono una prova? Per me no. E sai come lo chiamo io questo obbrobrio che condanna uno che non è colpevole di nulla sulla parola di uno più forte che lo prende per puro sfinimento quando proprio non ce la fa più? Giustizia sommaria.

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+1: antoniov, Lory99
Pikario Furioso 16-02-2025 01:29

@ andrewthefirst (#4316835)

Scritto da andrewthefirst
Ma potete scrivere e censurare finché vi pare eppure questo patteggiamento significa giuridicamente che Sinner ammette di aver violato le regole vigenti dell’anti-doping e accetta delle conseguenze patteggiate. . Questo è

Andrewthefirsttofinishthefiasco???

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Murakami 16-02-2025 00:00

Scritto da wapi

Scritto da Murakami
Peccato che esista anche l’art. 10.5, il quale prevede un’eccezione alla regola da te citata (quella la conosciamo: l’abbiamo letta tutti e l’abbiamo capita, non siamo bambini deficienti). L’art. 10.5 consente all’atleta di andare assolto da ogni colpa se dimostra di aver agito con la massima diligenza. Questa eccezione si applica anche quando sono coinvolti i collaboratori al di fuori, beninteso, dei casi di somministrazione. La sentenza di primo grado lo spiega in modo chiarissimo. Sinner ha voluto eliminare ogni alea, accettando una sospensione di tre mesi che forse non gli causerà troppi problemi. Io sono certo che il TAS avrebbe confermato l’assoluzione ma non lo sapremo mai. In conclusione esprimo tutto il mio disgusto per un esito che mi pare orrendo e contrario ad ogni senso di giustizia e di equità. Mi permetto di darti un piccolo suggerimento, di cui farai l’uso che credi: smettila con le parole in maiuscolo, è un modo di scrivere irritante e insopportabile.

Continui a evitare di vedere l’EVIDENZA che ti ho appena riportato….
Non poteva applicarsi il 10.5 perché non ha esercitato “utmost caution” (almeno giuridicamente, politicamente vale tutto), a causa del 21.1 e 21.2.
Il 10.5 NON è un’eccezione ma si valuta in base agli altri articoli del codice
Sinner deve prendersi la responsabilità che qualsiasi trattamento ricevuto non violi le regole sul doping (21.1) mentre Naldi deve rispettare le regole antidoping applicabili agli atleti che gestisce (21.2)
Naldi non le ha rispettate e Sinner si prende la responsabilità.
Questa Regola NON è cambiata di una virgola nel testo della prima bozza del Codice 2027 e, secondo me, non cambierà affatto perché è corretta.
Cambierà la sanzione per il “caso Sinner”, passando da ammonizione a 2 anni che, in sostanza, è quella applicata oggi, visto che il codice consente a Wada la flessibilità per farlo (10.8.2)</
Ma figuriamoci

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MUSETTIIIII (Guest) 15-02-2025 23:51

@ andrewthefirst (#4316835)

Ti è caduto il naso rosso…

169
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Giampi 15-02-2025 23:22

Scritto da andrewthefirst
Ma potete scrivere e censurare finché vi pare eppure questo patteggiamento significa giuridicamente che Sinner ammette di aver violato le regole vigenti dell’anti-doping e accetta delle conseguenze patteggiate. . Questo è

Col tempo sai
Col tempo tutto se ne va
Non ricordi parole della gente da poco…

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Rovescio al tramonto 15-02-2025 23:00

Scritto da Rovescio al tramonto

Scritto da Lucio
La cosa strana ….é che Sinner non denunci il massaggiatore….

Non è strano, è la cosa migliore da fare.
Cosa guadagnerebbe a denunciare il massaggiatore?
Risarcimento? Con quali soldi?
Una dichiarazione che lui non è dopato? Lo hanno già scritto Wada e ITIA nero su bianco.
Passeranno sto 3 mesi e amen.
La gestione del caso da parte di Sinner è stata encomiabile, mai polemiche, non dare sponda a nessuno idiota e andare dritto per la sua strada.
A fine anno, per la maggior parte questa storia sarà solo un ricordo.
Al termine della carriera, sarà solo una nota su Wikipedia.

Tra una quantità ciclopica di record italiani e mondiali e centinaia di milioni di dollari di guadagni.

167
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Rovescio al tramonto 15-02-2025 22:58

Scritto da Lucio
La cosa strana ….é che Sinner non denunci il massaggiatore….

Non è strano, è la cosa migliore da fare.
Cosa guadagnerebbe a denunciare il massaggiatore?
Risarcimento? Con quali soldi?
Una dichiarazione che lui non è dopato? Lo hanno già scritto Wada e ITIA nero su bianco.
Passeranno sto 3 mesi e amen.
La gestione del caso da parte di Sinner è stata encomiabile, mai polemiche, non dare sponda a nessuno idiota e andare dritto per la sua strada.
A fine anno, per la maggior parte questa storia sarà solo un ricordo.
Al termine della carriera, sarà solo una nota su Wikipedia.

166
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+1: Il cubo di Bublik
Detuqueridapresencia 15-02-2025 22:45

Scritto da Betafasan
@ Detuqueridapresencia (#4316829)
Anch’io vengo Censurato ripetutamente! La redazione è un convento di Clarisse! Sapete cosa facevano le Clarisse con i ceri pasquali??…. godevano!

Le clarisse coi ceri pasquali mi ha steso ahahahahha ora però si rizzeleranno gli utenti pii, padre mariano, don sander, …..

165
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+1: il capitano
Elvis (Guest) 15-02-2025 22:39

@ andrewthefirst (#4316835)

Certo, questo è, ma le regole sono talmente assurde che infatti verranno cambiate. Non potevano farlo “in corsa” con il caso Sinner in piedi ma il patteggiamento permette alla Wada di salvare la faccia (per quello che ne rimane) e a Sinner di non rimetterci troppo.

164
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Lucio (Guest) 15-02-2025 22:36

La cosa strana ….é che Sinner non denunci il massaggiatore….

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Lucio (Guest) 15-02-2025 22:36

La cosa strana ….é che Sinner non denunci il massaggiatore….

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Lucio (Guest) 15-02-2025 22:36

La cosa strana ….é che Sinner non denunci il massaggiatore….

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marcauro 15-02-2025 22:13

Scritto da Murakami

Scritto da Giampi

Scritto da Krik Kroc
Cosa farà per tre mesi? Visto che la stagione di sci sta per finire e sembra sia finita anche la storia con Kalinskaya? Non potrà nemmeno allenarsi per due mesi. Forse tornerà a Sesto dove tutto gli vogliono un gran bene, tra le sue amate dolomiti: Croda Rossa, tre cime di Lavaredo, i tre Scarperi, Croda de Toni. Lì a contemplare la meridiana d Sesto. Buona e Felice permaneza carissimo Jannik

Poi ci lamentiamo di chi è disinformato…si può allenare su un campo di strutture non affiliate..

E si allenerà come un forsennato, c’è da scommetterci.

Potrebbe allenarsi con Nadal

160
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Peter (Guest) 15-02-2025 21:52

Scritto da il capitano
Tutto sommato è andata benino, la WADA si è presa il contentino, Jannik si può riposare fare qualche spot pubblicitario in più, Kyrgios continuerà a rosicare fino ad autodistruggersi e Novak Djokovic potrà raggiungere “quota 100” e poi andare in pensione. Se il TAS/CAS in preda al delirio avrebbe squalificato Jannik per uno o due anni sarebbe stato peggio. Via il dente via il dolore, e anche questa triste storia ce la siamo tolta dalle balle.

D’accordissimo.

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+1: il capitano
Peter (Guest) 15-02-2025 21:45

Scritto da Markux
3 mesi e la pillola va giù, la pillola va giù.

No comment

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Giuseppe (Guest) 15-02-2025 20:33

Scritto da andrewthefirst
Ma potete scrivere e censurare finché vi pare eppure questo patteggiamento significa giuridicamente che Sinner ammette di aver violato le regole vigenti dell’anti-doping e accetta delle conseguenze patteggiate. . Questo è

Si capisce che non ti sei mai interessato del caso e l’hai sparata, come purtroppo hanno fatto e faranno in tanti. Sinner ha accettato la proposta Wada perché era stanco e snervato da questa situazione che andava avanti da quasi un anno e sarebbe andata avanti ancora per mesi e mesi. Per una persona corretta e onesta come lui la vicenda che gli è venuta addosso è stata drammatica e dolorosa, ciò nonostante ha dimostrato grande forza d’animo, che solo la certezza di non aver fatto nulla di scorretto poteva dargli. Sinner non ha accettato d’aver violato alcunché! La Wada ha dichiarato in modo inequivocabile che l’atleta non si è dopato, però l’imprevedibile contaminazione è avvenuta per una serie di circostanze accadute all’interno del suo team, di cui il tennista è responsabile. Perciò, Sinner è piuttosto vittima di azioni che hanno introdotto inconsapevolmente nel suo corpo una infinitesimale quantità di sostanza dopante. Tuttavia, per chiudere una volta per tutte questa dolorosa vicenda, si è fatto carico degli “errori” di alcuni ex membri del suo staff. Ha accettato di patteggiare tre mesi, riconoscendo non una sua negligenza, ma una negligenza del suo staff, il tutto per svoltare pagina una volta per tutte, anche perché nessuno può sapere quale deliberazione avrebbe preso il TAS di Losanna. Per negligenza di altri avrebbe rischiato di star fermo un anno o anche due, secondo il regolamento attuale. Ecco perché, certamente a malincuore, ha accettato la sospensione di tre mesi. Finalmente ora è chiaro?!

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Peter (Guest) 15-02-2025 20:13

Scritto da Murakami

Scritto da Pippoanzighi
Nargiso è un giornalista ex tennista, quindi non ha competenze in materia giuridica. Qui si parla solo di opportunità e non di regolamento. È ovvio che una squalifica di un anno sarebbe stata molto più grave. Che dire? Io la leggo così: “Non potevamo fidarci dei giudici del TAS, che chissà quale obbrobrio di sentenza avrebbero potuto emettere”. Contenti loro…. Del resto anche fare il Don Chisciotte e lottare contro i mulini a vento non aveva particolare senso…. Ha vinto la ragion di Stato. Enrico IV disse: “Parigi val bene una messa”. Potremmo parafrasare: “Parigi (e Wimbledon) valgon bene tre mesi di ineleggibilità”.

Io non sono per niente d’accordo. Per me si tratta di un esito orrendo, non so nemmeno esprimere a parole quanto sono deluso. Sinner avrà fatto i suoi conti e ha deciso di non correre rischi, probabilmente aveva anche voglia di chiudere questa storia una volta per tutte. Io però credo che servisse più coraggio e che sarebbe dovuto andare fino in fondo. Il TAS lo avrebbe certamente assolto. Oggi è un giorno nerissimo per tutti gli appassionati di sport

Scusa se mi permetto ma dall’ esterno o meglio quando non sei coinvolto in una faccenda di questo tipo è molto più facile fare l’ eroe ma quando ti rendi conto che fidarti degli altri ( Tas ) rischi di non produrre dei buoni risultati per te stesso allora cerchi una soluzione più facile e conveniente anche se forzata.
Del resto non si era già fidato dei suoi collaboratori e come è andata a finire ?

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Alex77 (Guest) 15-02-2025 20:08

Scritto da MARMAS
Carissimi… Ho letto molti commenti negativi su questo accordo, anche da parte di tifosi di Jannik… Capisco che è un boccone amaro, ma io sono soddisfatto e sollevato soprattutto per il nostro ragazzo. Ho sempre pensato che questo fosse l’epilogo più probabile… Speravo che la squalifica concordata fosse solo per febbraio e marzo, ma tutto sommato poco cambia… Provo a spiegare quali sono le ragioni per le quali dobbiamo, a mio parere, essere soddisfatti e vedere il bicchiere mezzo pieno.
1) aspetto giuridico… Non entro nei meandri della vicenda e considero assodato il fatto che Jannik non ha fatto nulla di male. Però il rischio di una condanna pesantissima, ingiusta ed infamante c’era… Altrimenti questo accordo non ci sarebbe stato.
2) aspetto sportivo. Una condanna di un anno sarebbe stata una mazzata che poteva veramente rovinare la carriera di Sinner. Avrebbe dovuto ripartire da zero sia come ranking,sia come confidenza con incontri ai massimi livelli… In questo modo perde qualche 1000, ma sono salvi gli Slam, salve le finals, salva anche Roma e salva in linea di massima la classifica (può forse diventare 2 o 3 del mondo ma mi sembra difficile che succeda e comunque non sarebbe un dramma). Può ora calibrare la preparazione per arrivare fresco e al top della condizione nella seconda settimana del RG. Per due mesi può allenarsi privatamente in qualche resort facendo preparazione atletica e lavoro sul campo con ex tennisti da poco ritirati… Gli ultimi 20 giorni può allenarsi con tennisti in attività e ci sarà la fila per farlo. A Roma può andare in crescendo e ritrovare il ritmo partita. Se necessario può anche fare uno dei 250 su terra che ci sono tra Roma e RG. Toccando ferro per me era già il favorito n.1 per Parigi, ora lo è ancora di più.
3) aspetto mediatico. La gestione mediatica della vicenda è certamente parte sostanziale dell’accordo. Il comunicato è chiarissimo. WADA riconosce che Jannik è un’atleta pulito, non ha mai avuto intenzione di barare, né ha avuto alcun vantaggio dalla contaminazione accidentale… È solo vittima di errori altrui. Chiaro che nella malaugurata ipotesi di una condanna sarebbe stato invece marchiato a vita. Poi ci saranno sempre i Kyrgios e compagnia che sputeranno letame, ma tanto lo avrebbero fatto anche in caso di una sentenza di assoluzione parlando di imbrogli, complotti, potere e ogni altra cavolata che potevano partorire. Questo soggetti non contano nulla, fanno solo rumore e bisogna semplicemente ignorarli… Jannik continuerà ad essere acclamato e ammirato in tutte le arene in cui si esibirà.
4) aspetto economico. Sinner è un’azienda che genera decine di milioni ogni anno. Gli sponsor sicuramente avranno fatto le loro pressioni per chiudere la vicenda con danno minimo e gestibile e senza correre rischi… Doveroso tenere conto anche di questo aspetto.
5) aspetto umano. Siamo abituati a vedere Sinner come una specie di robot, ma è comunque un ragazzo di 23 anni ed è già da un anno che convive con questo fardello. Dover attendere un altro anno (o anche altri mesi) con la paura di vedersi distrutta la carriera e l’immagine è veramente troppo. Ora può mettere un punto a questa bruttissima vicenda e girare pagina… Può finalmente programmare la stagione sapendo quando e dove potrà giocare, senza fantasmi che gli aleggiano nella testa e gli possono levare il sonno, magari prima di un match importante (ci ricordiamo tutti dell’unica sconfitta con Medvedev negli ultimi 10 match).

Non fa una piega caro Marmas

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Peter (Guest) 15-02-2025 20:03

Scritto da PensiamociBene
Il fatto che questa storia lascerà comunque un’ombra nella carriera di Sinner non è mica la fine del mondo. Anzi secondo me è qualcosa che paradossalmente ci fornisce un enorme esempio educativo: ci mostra come nella vita di tutti può abbattersi ingiustamente una macchia indelebile, ma che questo non deve per forza spezzarci. E’ questo l’esempio che Sinner può rappresentare per tutti noi: ha saputo e saprà portare addosso questo peso con signorilità, andando sempre a testa alta, senza essere toccato dalla cattiveria dei bulli e degli invidiosi.
Nella vita può essere capitato a ciascuno di noi o potrebbe ancora capitare di venire macchiati indelebilmente da qualcosa di brutto e di ingiusto, e sarà in quel momento che l’esempio di Sinner ci tornerà utile. Il mondo non finisce solo perché c’è una macchia indelebile che cade su di noi. Lo sport a volte può essere un veicolo per messaggi ed esempi importanti. Dobbiamo solo saperlo vedere.

Bravo , d’accordo

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Honi soit (Guest) 15-02-2025 19:33

Scritto da andrewthefirst
Ma potete scrivere e censurare finché vi pare eppure questo patteggiamento significa giuridicamente che Sinner ammette di aver violato le regole vigenti dell’anti-doping e accetta delle conseguenze patteggiate. . Questo è

Oppure lo è, PER TE.
Io lo interpreto come voler interrompere una fonte di stress e di sofferenza.
Sofferenza repressa/atavica che motiva la mente di tutti gli odiatori a continuare l’ opera diffamatoria.

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Lob 15-02-2025 19:32

Scritto da MARMAS
Carissimi… Ho letto molti commenti negativi su questo accordo, anche da parte di tifosi di Jannik… Capisco che è un boccone amaro, ma io sono soddisfatto e sollevato soprattutto per il nostro ragazzo. Ho sempre pensato che questo fosse l’epilogo più probabile… Speravo che la squalifica concordata fosse solo per febbraio e marzo, ma tutto sommato poco cambia… Provo a spiegare quali sono le ragioni per le quali dobbiamo, a mio parere, essere soddisfatti e vedere il bicchiere mezzo pieno.
1) aspetto giuridico… Non entro nei meandri della vicenda e considero assodato il fatto che Jannik non ha fatto nulla di male. Però il rischio di una condanna pesantissima, ingiusta ed infamante c’era… Altrimenti questo accordo non ci sarebbe stato.
2) aspetto sportivo. Una condanna di un anno sarebbe stata una mazzata che poteva veramente rovinare la carriera di Sinner. Avrebbe dovuto ripartire da zero sia come ranking,sia come confidenza con incontri ai massimi livelli… In questo modo perde qualche 1000, ma sono salvi gli Slam, salve le finals, salva anche Roma e salva in linea di massima la classifica (può forse diventare 2 o 3 del mondo ma mi sembra difficile che succeda e comunque non sarebbe un dramma). Può ora calibrare la preparazione per arrivare fresco e al top della condizione nella seconda settimana del RG. Per due mesi può allenarsi privatamente in qualche resort facendo preparazione atletica e lavoro sul campo con ex tennisti da poco ritirati… Gli ultimi 20 giorni può allenarsi con tennisti in attività e ci sarà la fila per farlo. A Roma può andare in crescendo e ritrovare il ritmo partita. Se necessario può anche fare uno dei 250 su terra che ci sono tra Roma e RG. Toccando ferro per me era già il favorito n.1 per Parigi, ora lo è ancora di più.
3) aspetto mediatico. La gestione mediatica della vicenda è certamente parte sostanziale dell’accordo. Il comunicato è chiarissimo. WADA riconosce che Jannik è un’atleta pulito, non ha mai avuto intenzione di barare, né ha avuto alcun vantaggio dalla contaminazione accidentale… È solo vittima di errori altrui. Chiaro che nella malaugurata ipotesi di una condanna sarebbe stato invece marchiato a vita. Poi ci saranno sempre i Kyrgios e compagnia che sputeranno letame, ma tanto lo avrebbero fatto anche in caso di una sentenza di assoluzione parlando di imbrogli, complotti, potere e ogni altra cavolata che potevano partorire. Questo soggetti non contano nulla, fanno solo rumore e bisogna semplicemente ignorarli… Jannik continuerà ad essere acclamato e ammirato in tutte le arene in cui si esibirà.
4) aspetto economico. Sinner è un’azienda che genera decine di milioni ogni anno. Gli sponsor sicuramente avranno fatto le loro pressioni per chiudere la vicenda con danno minimo e gestibile e senza correre rischi… Doveroso tenere conto anche di questo aspetto.
5) aspetto umano. Siamo abituati a vedere Sinner come una specie di robot, ma è comunque un ragazzo di 23 anni ed è già da un anno che convive con questo fardello. Dover attendere un altro anno (o anche altri mesi) con la paura di vedersi distrutta la carriera e l’immagine è veramente troppo. Ora può mettere un punto a questa bruttissima vicenda e girare pagina… Può finalmente programmare la stagione sapendo quando e dove potrà giocare, senza fantasmi che gli aleggiano nella testa e gli possono levare il sonno, magari prima di un match importante (ci ricordiamo tutti dell’unica sconfitta con Medvedev negli ultimi 10 match).

Straquoto!!! Anche le virgole. I punti e i punti e virgola

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Forzaschiavo (Guest) 15-02-2025 19:30

@ andrewthefirst (#4316452)

Perché lui non cerca vendetta, guarda avanti e lì finisce, per gli avversari ci pensa sul campo

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Betafasan 15-02-2025 19:19

@ Sinner@Raducanu (#4316615)

Ho gia scritto spesso che in redazione ci sono degli ignoranti fascisti!

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-1: j, Lory99
antoniov 15-02-2025 19:18

Scritto da Annie
@ il capitano (#4316479)
“Avesse squalificato”, Capitano, non “avrebbe…”; e altro errore: ma se Novak raggiungesse quota 100, secondo te, si ritira? Ma neanche se lo ammanettato, perché vedrebbe subito fattibile anche il 101!! Peccato però che non ho il tuo ottimismo sulla “quota 100” di Novak, anche se ho capito come funziona il congiuntivo e tu non ancora…quanto a Sinner, siamo realisti: se cotanto insigne avvocato Lord ha optato per il patteggiamento, vuol dire che sapeva con certezza quasi matematica che, sic stantibus rebus, Jannik avrebbe subito la squalifica da 1 a 2 anni e di concerto hanno scelto il male minore..tutto il resto è filosofia che non ha niente a che vedere con le reali esigenze della carriera tennistica di Sinner

Annie, quindi a tuo avviso i difensori di Sinner avrebbero optato per il male minore sapendo con certezza matematica di incorrere in una decisione sfavorevole per il loro assistito.

Ma, secondo te, ciò in quanto si avvertiva un forte odore di decisione sfavorevole ?
Per ragioni di natura giuridica o politica ?
Ed ancora, tu ritieni che chi esercita la professione forense non debba a volte anche consigliare al proprio assistito: “meglio un triste accordo che una causa vinta ?”.

Questa è una valutazione che io non di rado faccio con i miei andando anche contro i miei stessi interessi.

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+1: Detuqueridapresencia, ACL, il capitano, GIOTAD, Lory99
Betafasan 15-02-2025 19:13

@ Detuqueridapresencia (#4316829)

Anch’io vengo Censurato ripetutamente! La redazione è un convento di Clarisse! Sapete cosa facevano le Clarisse con i ceri pasquali??…. godevano!

148
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wapi (Guest) 15-02-2025 19:08

Scritto da Murakami

E si allenerà come un forsennato, c’è da scommetterci.

Questo adesso diventa il vero problema…..
Certamente può allenarsi in una struttura NON affiliata ma con chi ??
Non ho ancora capito se il suo staff che, suppongo, siano tesserati possono seguirlo oppure no…..
E, peggio, non ho ancora capito se può allenarsi con altri giocatori tesserati oppure no……

E’ chiaro dal codice che un atleta NON può utilizzare “personale di supporto” squalificato (allenatore, medico….es. Vukov)
Per questo, Wada pubblica l’elenco del “personale di supporto” squalificato.
Ma non ho nessuna evidenza del contrario; sul codice non l’ho trovato….

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Urcaz! (Guest) 15-02-2025 19:05

L’importante era chiudere questa brutta storia evitando di saltare uno o più slam, perché l’obiettivo di Jannik è il grande slam, a questo immenso traguardo deve puntare. Forza Jan!

146
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+1: il capitano
Murakami 15-02-2025 19:04

Scritto da bruno dalla francesca

Scritto da wapi

Scritto da Pippoanzighi
Quando è stato fatto il regolamento antidoping, nessuno avrebbe potuto immaginare che si sarebbe potuta verificare una situazione simile al caso Sinner. Le contaminazioni accidentali di quantità infitesimali di sostanze vietate si sono sempre verificate, ma gli strumenti non erano in grado di rilevarle. Il TAS ha avuto modo più volte di occuparsi di tali contaminazioni, soprattutto negli ultimi anni, quando gli strumenti di rilevazione sono diventati molto più precisi, e in tutti i casi ha sempre assolto l’atleta vittima involontaria di tali contaminazioni (v. casi Palomino, Da Silva, Gasquet, Yastremska, Bortolotti ecc.). Il caso Sinner presenta qualche particolarità, perché è vero che si potrebbe accusare Ferrara di avere comprato lo spray e Naldi di averlo usato su sé stesso, ma questo allora sarebbe dovuto valere anche per il dog sitter che ha curato il cane di Palomino con un farmaco contenente clostebol (il dog sitter sapeva che l’atleta era un professionista soggetto alla normativa antidoping). Peccato, perché il TAS avrebbe potuto esprimere un principio di diritto importante. Il regolamento non parla affatto di tali casi di contaminazione involontaria, parlando piuttosto sempre di “somministrazione” (“administration” in inglese), tanto è vero che la stessa Wada cambia rotta e parla di responsabilità di Jannik in base alla giurisprudenza e non in base al regolamento (che infatti non affronta un caso del genere di contaminazione involontaria in modo specifico). La sentenza di primo grado aveva in realtà escluso che ci fosse stata “somministrazione” di sostanze dopanti nel caso di Sinner, e quindi era applicabile l’art. 10.5 che dice che se l’atleta (e non il suo staff) non ha colpa né negligenza, la squalifica viene revocata.

E’ l’ennesima volta che cerco di spiegarlo, invano……
Ci sono tonnellate di casi di contaminazione involontaria che hanno portato ad assoluzione piena, senza neppure arrivare al Tas….
C’è anche una norma tecnica Wada con dei limiti minimi di sostanze vietate che non danno luogo a violazione perché la causa è, con molta probabilità, una contaminazione involontaria.
Ma sono TUTTI e SEMPRE casi di contaminazione ESTERNA allo staff dell’atleta o meglio del “personale di supporto dell’atleta” che è CHIUNQUE “ lavora con, cura o assiste un atleta che partecipa o si prepara per una competizione sportiva.”
Quindi non centrano NULLA con Sinner i vari casi Palomino, Da Silva, Gasquet, Bortolotti, Paoletti perché nascono tutti FUORI dal TEAM che lavora con l’atleta per la sua attività sportiva…….è così difficile da capire ???
Nel caso di Sinner, invece, si tratta di contaminazione che ha un’origine INTERNA allo staff e, in tal caso si applicano le REGOLE contenute nel punto 21.1 e 21.2 del codice, che NON si applicano per una contaminazione esterna: in sintesi
Fra le responsabilità dell’atleta c’è: “…….assumersi la responsabilità (to take responsability) di essere sicuri (to make sure) che qualsiasi trattamento medico ricevuto non violi le politiche e le regole antidoping adottate ai sensi del Codice.”
Fra le responsabilità dello staff c’è: “Essere a conoscenza e rispettare (comply with) tutte le politiche e le regole antidoping……. applicabili …… agli Atleti che supportano.”
Ti sembra che Naldi “fosse a conoscenza e abbia rispettato” le regole antidoping applicabili a Sinner ??
Chi risponde della negligenza di un proprio dipendente, se non il datore di lavoro ???

qualche anno fa ebbi sul tavolo operatorio una atleta paralimpica, per una operazione di routine. volle saper per filo e per segno che farmaci avremmo usato e una relativa dichiarazione scritta. ai tempi non capivo tanta scrupolosità e puntiglio dell’atleta, mi sembrava esagerata. ora capisco il perchè.

Cosa abbia a vedere tutto ciò con il caso Sinner lo sai soltanto tu

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Murakami 15-02-2025 19:01

Scritto da andrewthefirst
Ma potete scrivere e censurare finché vi pare eppure questo patteggiamento significa giuridicamente che Sinner ammette di aver violato le regole vigenti dell’anti-doping e accetta delle conseguenze patteggiate. . Questo è

Questo è. Cosa sei te invece io non lo dico, lo lascio alla libera immaginazione di ciascuno.

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+1: Detuqueridapresencia, Lory99
Murakami 15-02-2025 18:59

Scritto da MARMAS
Carissimi… Ho letto molti commenti negativi su questo accordo, anche da parte di tifosi di Jannik… Capisco che è un boccone amaro, ma io sono soddisfatto e sollevato soprattutto per il nostro ragazzo. Ho sempre pensato che questo fosse l’epilogo più probabile… Speravo che la squalifica concordata fosse solo per febbraio e marzo, ma tutto sommato poco cambia… Provo a spiegare quali sono le ragioni per le quali dobbiamo, a mio parere, essere soddisfatti e vedere il bicchiere mezzo pieno.
1) aspetto giuridico… Non entro nei meandri della vicenda e considero assodato il fatto che Jannik non ha fatto nulla di male. Però il rischio di una condanna pesantissima, ingiusta ed infamante c’era… Altrimenti questo accordo non ci sarebbe stato.
2) aspetto sportivo. Una condanna di un anno sarebbe stata una mazzata che poteva veramente rovinare la carriera di Sinner. Avrebbe dovuto ripartire da zero sia come ranking,sia come confidenza con incontri ai massimi livelli… In questo modo perde qualche 1000, ma sono salvi gli Slam, salve le finals, salva anche Roma e salva in linea di massima la classifica (può forse diventare 2 o 3 del mondo ma mi sembra difficile che succeda e comunque non sarebbe un dramma). Può ora calibrare la preparazione per arrivare fresco e al top della condizione nella seconda settimana del RG. Per due mesi può allenarsi privatamente in qualche resort facendo preparazione atletica e lavoro sul campo con ex tennisti da poco ritirati… Gli ultimi 20 giorni può allenarsi con tennisti in attività e ci sarà la fila per farlo. A Roma può andare in crescendo e ritrovare il ritmo partita. Se necessario può anche fare uno dei 250 su terra che ci sono tra Roma e RG. Toccando ferro per me era già il favorito n.1 per Parigi, ora lo è ancora di più.
3) aspetto mediatico. La gestione mediatica della vicenda è certamente parte sostanziale dell’accordo. Il comunicato è chiarissimo. WADA riconosce che Jannik è un’atleta pulito, non ha mai avuto intenzione di barare, né ha avuto alcun vantaggio dalla contaminazione accidentale… È solo vittima di errori altrui. Chiaro che nella malaugurata ipotesi di una condanna sarebbe stato invece marchiato a vita. Poi ci saranno sempre i Kyrgios e compagnia che sputeranno letame, ma tanto lo avrebbero fatto anche in caso di una sentenza di assoluzione parlando di imbrogli, complotti, potere e ogni altra cavolata che potevano partorire. Questo soggetti non contano nulla, fanno solo rumore e bisogna semplicemente ignorarli… Jannik continuerà ad essere acclamato e ammirato in tutte le arene in cui si esibirà.
4) aspetto economico. Sinner è un’azienda che genera decine di milioni ogni anno. Gli sponsor sicuramente avranno fatto le loro pressioni per chiudere la vicenda con danno minimo e gestibile e senza correre rischi… Doveroso tenere conto anche di questo aspetto.
5) aspetto umano. Siamo abituati a vedere Sinner come una specie di robot, ma è comunque un ragazzo di 23 anni ed è già da un anno che convive con questo fardello. Dover attendere un altro anno (o anche altri mesi) con la paura di vedersi distrutta la carriera e l’immagine è veramente troppo. Ora può mettere un punto a questa bruttissima vicenda e girare pagina… Può finalmente programmare la stagione sapendo quando e dove potrà giocare, senza fantasmi che gli aleggiano nella testa e gli possono levare il sonno, magari prima di un match importante (ci ricordiamo tutti dell’unica sconfitta con Medvedev negli ultimi 10 match).

Tutto giustissimo, ma a me rimane un sapore di vomito in gola che se ne andrà via, forse, fra cinque o sei anni.

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+1: Detuqueridapresencia
wapi (Guest) 15-02-2025 18:54

Scritto da Murakami

Peccato che esista anche l’art. 10.5, il quale prevede un’eccezione alla regola da te citata (quella la conosciamo: l’abbiamo letta tutti e l’abbiamo capita, non siamo bambini deficienti). L’art. 10.5 consente all’atleta di andare assolto da ogni colpa se dimostra di aver agito con la massima diligenza. Questa eccezione si applica anche quando sono coinvolti i collaboratori al di fuori, beninteso, dei casi di somministrazione. La sentenza di primo grado lo spiega in modo chiarissimo. Sinner ha voluto eliminare ogni alea, accettando una sospensione di tre mesi che forse non gli causerà troppi problemi. Io sono certo che il TAS avrebbe confermato l’assoluzione ma non lo sapremo mai. In conclusione esprimo tutto il mio disgusto per un esito che mi pare orrendo e contrario ad ogni senso di giustizia e di equità. Mi permetto di darti un piccolo suggerimento, di cui farai l’uso che credi: smettila con le parole in maiuscolo, è un modo di scrivere irritante e insopportabile.

Continui a evitare di vedere l’EVIDENZA che ti ho appena riportato….
Non poteva applicarsi il 10.5 perché non ha esercitato “utmost caution” (almeno giuridicamente, politicamente vale tutto), a causa del 21.1 e 21.2.
Il 10.5 NON è un’eccezione ma si valuta in base agli altri articoli del codice

Sinner deve prendersi la responsabilità che qualsiasi trattamento ricevuto non violi le regole sul doping (21.1) mentre Naldi deve rispettare le regole antidoping applicabili agli atleti che gestisce (21.2)
Naldi non le ha rispettate e Sinner si prende la responsabilità.

Questa Regola NON è cambiata di una virgola nel testo della prima bozza del Codice 2027 e, secondo me, non cambierà affatto perché è corretta.
Cambierà la sanzione per il “caso Sinner”, passando da ammonizione a 2 anni che, in sostanza, è quella applicata oggi, visto che il codice consente a Wada la flessibilità per farlo (10.8.2)

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Giovanni the troll hunter (Guest) 15-02-2025 18:40

Scritto da Murakami

Scritto da guido Guest

Scritto da Murakami

Scritto da Pippoanzighi
Nargiso è un giornalista ex tennista, quindi non ha competenze in materia giuridica. Qui si parla solo di opportunità e non di regolamento. È ovvio che una squalifica di un anno sarebbe stata molto più grave. Che dire? Io la leggo così: “Non potevamo fidarci dei giudici del TAS, che chissà quale obbrobrio di sentenza avrebbero potuto emettere”. Contenti loro…. Del resto anche fare il Don Chisciotte e lottare contro i mulini a vento non aveva particolare senso…. Ha vinto la ragion di Stato. Enrico IV disse: “Parigi val bene una messa”. Potremmo parafrasare: “Parigi (e Wimbledon) valgon bene tre mesi di ineleggibilità”.

Io non sono per niente d’accordo. Per me si tratta di un esito orrendo, non so nemmeno esprimere a parole quanto sono deluso. Sinner avrà fatto i suoi conti e ha deciso di non correre rischi, probabilmente aveva anche voglia di chiudere questa storia una volta per tutte. Io però credo che servisse più coraggio e che sarebbe dovuto andare fino in fondo. Il TAS lo avrebbe certamente assolto. Oggi è un giorno nerissimo per tutti gli appassionati di sport

Forse hai ragione, anzi sicuramente hai ragione.
Ma pensa passare un altro anno sotto la spada di Damocle del giudizio sospeso, perchè di questo si parla: sentenza non prima della fine dell’anno.
Quindi forse meglio un periodo di tre mesi che non stravolge i programmi che un’assoluzione (non certa) tra un anno.
Adesso vai col Grande Slam

Scritto da Ivan
E necesario soltanto comprendere che cosa e la responsabilita oggetiva. Tutte le discusioni sonno invane

È arrivato Ivan il genio.

tanta roba

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andrewthefirst (Guest) 15-02-2025 18:18

Ma potete scrivere e censurare finché vi pare eppure questo patteggiamento significa giuridicamente che Sinner ammette di aver violato le regole vigenti dell’anti-doping e accetta delle conseguenze patteggiate. . Questo è

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-1: Pikario Furioso, Lory99
Murakami 15-02-2025 18:17

Scritto da Giampi

Scritto da Krik Kroc
Cosa farà per tre mesi? Visto che la stagione di sci sta per finire e sembra sia finita anche la storia con Kalinskaya? Non potrà nemmeno allenarsi per due mesi. Forse tornerà a Sesto dove tutto gli vogliono un gran bene, tra le sue amate dolomiti: Croda Rossa, tre cime di Lavaredo, i tre Scarperi, Croda de Toni. Lì a contemplare la meridiana d Sesto. Buona e Felice permaneza carissimo Jannik

Poi ci lamentiamo di chi è disinformato…si può allenare su un campo di strutture non affiliate..

E si allenerà come un forsennato, c’è da scommetterci.

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Detuqueridapresencia 15-02-2025 18:12

Scritto da Sinner@Raducanu

Scritto da Sinner@Raducanu
Desideravo una piena assoluzione proprio per evitare questi commenti infami che si stanno facendo in giro per il mondo, mai pensando che anche su questo sito ci fossero tanti ..imitatori dell’australiano.
Detto ciò, sì può dire che…
KYRGIOS È UN’EMERITA …?
Io lo dico e me ne assumo le responsabilità!

La redazione mi ha censurato le seguenti due paroline: DI CAXXO (così si può scrivere?).
Spero che il senso si sia capito ugualmente.
Non uso mai termini volgari ma in questo caso reputavo giusto chiamare una certa persona per quello che è.
Comunque mi scuso con la redazione e, se ce ne fosse bisogno, anche con gli utenti.

Tranquillo anch’io ho scritto un paio di commenti pesanti sul tatuato che non sono passati

🙂

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+1: il capitano
Rovescio al tramonto 15-02-2025 17:55

Scritto da Giampi

Scritto da Krik Kroc
Cosa farà per tre mesi? Visto che la stagione di sci sta per finire e sembra sia finita anche la storia con Kalinskaya? Non potrà nemmeno allenarsi per due mesi. Forse tornerà a Sesto dove tutto gli vogliono un gran bene, tra le sue amate dolomiti: Croda Rossa, tre cime di Lavaredo, i tre Scarperi, Croda de Toni. Lì a contemplare la meridiana d Sesto. Buona e Felice permaneza carissimo Jannik

Poi ci lamentiamo di chi è disinformato…si può allenare su un campo di strutture non affiliate..

Piatti Center?

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MARMAS 15-02-2025 17:36

Carissimi… Ho letto molti commenti negativi su questo accordo, anche da parte di tifosi di Jannik… Capisco che è un boccone amaro, ma io sono soddisfatto e sollevato soprattutto per il nostro ragazzo. Ho sempre pensato che questo fosse l’epilogo più probabile… Speravo che la squalifica concordata fosse solo per febbraio e marzo, ma tutto sommato poco cambia… Provo a spiegare quali sono le ragioni per le quali dobbiamo, a mio parere, essere soddisfatti e vedere il bicchiere mezzo pieno.

1) aspetto giuridico… Non entro nei meandri della vicenda e considero assodato il fatto che Jannik non ha fatto nulla di male. Però il rischio di una condanna pesantissima, ingiusta ed infamante c’era… Altrimenti questo accordo non ci sarebbe stato.

2) aspetto sportivo. Una condanna di un anno sarebbe stata una mazzata che poteva veramente rovinare la carriera di Sinner. Avrebbe dovuto ripartire da zero sia come ranking,sia come confidenza con incontri ai massimi livelli… In questo modo perde qualche 1000, ma sono salvi gli Slam, salve le finals, salva anche Roma e salva in linea di massima la classifica (può forse diventare 2 o 3 del mondo ma mi sembra difficile che succeda e comunque non sarebbe un dramma). Può ora calibrare la preparazione per arrivare fresco e al top della condizione nella seconda settimana del RG. Per due mesi può allenarsi privatamente in qualche resort facendo preparazione atletica e lavoro sul campo con ex tennisti da poco ritirati… Gli ultimi 20 giorni può allenarsi con tennisti in attività e ci sarà la fila per farlo. A Roma può andare in crescendo e ritrovare il ritmo partita. Se necessario può anche fare uno dei 250 su terra che ci sono tra Roma e RG. Toccando ferro per me era già il favorito n.1 per Parigi, ora lo è ancora di più.

3) aspetto mediatico. La gestione mediatica della vicenda è certamente parte sostanziale dell’accordo. Il comunicato è chiarissimo. WADA riconosce che Jannik è un’atleta pulito, non ha mai avuto intenzione di barare, né ha avuto alcun vantaggio dalla contaminazione accidentale… È solo vittima di errori altrui. Chiaro che nella malaugurata ipotesi di una condanna sarebbe stato invece marchiato a vita. Poi ci saranno sempre i Kyrgios e compagnia che sputeranno letame, ma tanto lo avrebbero fatto anche in caso di una sentenza di assoluzione parlando di imbrogli, complotti, potere e ogni altra cavolata che potevano partorire. Questo soggetti non contano nulla, fanno solo rumore e bisogna semplicemente ignorarli… Jannik continuerà ad essere acclamato e ammirato in tutte le arene in cui si esibirà.

4) aspetto economico. Sinner è un’azienda che genera decine di milioni ogni anno. Gli sponsor sicuramente avranno fatto le loro pressioni per chiudere la vicenda con danno minimo e gestibile e senza correre rischi… Doveroso tenere conto anche di questo aspetto.

5) aspetto umano. Siamo abituati a vedere Sinner come una specie di robot, ma è comunque un ragazzo di 23 anni ed è già da un anno che convive con questo fardello. Dover attendere un altro anno (o anche altri mesi) con la paura di vedersi distrutta la carriera e l’immagine è veramente troppo. Ora può mettere un punto a questa bruttissima vicenda e girare pagina… Può finalmente programmare la stagione sapendo quando e dove potrà giocare, senza fantasmi che gli aleggiano nella testa e gli possono levare il sonno, magari prima di un match importante (ci ricordiamo tutti dell’unica sconfitta con Medvedev negli ultimi 10 match).

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+1: etberit, Lory99
massivitto (Guest) 15-02-2025 17:32

anyway .. il sistema nn poteva sopportare qualsiasi sorta di dubbio sul numero 1, e un certo dazio era inevitabile.. dazio che è accettabile nella sua misura e nella sua tempistica.
cercatevi qualcosa da fare sti 3 mesi, una vita senza sinner è ancora possibile ..

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Murakami 15-02-2025 17:23

Scritto da wapi

Scritto da Murakami
Io non sono per niente d’accordo. Per me si tratta di un esito orrendo, non so nemmeno esprimere a parole quanto sono deluso. Sinner avrà fatto i suoi conti e ha deciso di non correre rischi, probabilmente aveva anche voglia di chiudere questa storia una volta per tutte. Io però credo che servisse più coraggio e che sarebbe dovuto andare fino in fondo. Il TAS lo avrebbe certamente assolto. Oggi è un giorno nerissimo per tutti gli appassionati di sport

Perché tu continui a ragionare solo da tifoso sfegatato…..
Sei l’unico al mondo a dire che la decisione di quello pseudo Tribunale fosse logica, motivata e inattaccabile quando invece aveva dei “buchi” colossali…..
Forse non hai nemmeno l’abitudine a confrontarti con norme, leggi e sentenze varie……. altrimenti non continueresti a ritenere che al Tas sarebbe stato assolto…..
La nomina del lord inglese, ottantenne, completamente incompetente, (invece di Benz il più competente di tutti) significava che la difesa puntava tutto su una decisione di assoluzione “politica”, sostenuta dall’autorevolezza del lord (??!!), perché sul piano tecnico-giuridico non c’erano possibilità.
Evidentemente la difesa si è convinta che la decisione politica non sarebbe passata…..

Sei solo, intellettualmente parlando, un poveretto

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massivitto (Guest) 15-02-2025 17:17

problemi per lui, ma soprattutto per chi dovrà mantenerlo visto che rimane senza paga ..

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bruno dalla francesca (Guest) 15-02-2025 17:13

Scritto da wapi

Scritto da Pippoanzighi
Quando è stato fatto il regolamento antidoping, nessuno avrebbe potuto immaginare che si sarebbe potuta verificare una situazione simile al caso Sinner. Le contaminazioni accidentali di quantità infitesimali di sostanze vietate si sono sempre verificate, ma gli strumenti non erano in grado di rilevarle. Il TAS ha avuto modo più volte di occuparsi di tali contaminazioni, soprattutto negli ultimi anni, quando gli strumenti di rilevazione sono diventati molto più precisi, e in tutti i casi ha sempre assolto l’atleta vittima involontaria di tali contaminazioni (v. casi Palomino, Da Silva, Gasquet, Yastremska, Bortolotti ecc.). Il caso Sinner presenta qualche particolarità, perché è vero che si potrebbe accusare Ferrara di avere comprato lo spray e Naldi di averlo usato su sé stesso, ma questo allora sarebbe dovuto valere anche per il dog sitter che ha curato il cane di Palomino con un farmaco contenente clostebol (il dog sitter sapeva che l’atleta era un professionista soggetto alla normativa antidoping). Peccato, perché il TAS avrebbe potuto esprimere un principio di diritto importante. Il regolamento non parla affatto di tali casi di contaminazione involontaria, parlando piuttosto sempre di “somministrazione” (“administration” in inglese), tanto è vero che la stessa Wada cambia rotta e parla di responsabilità di Jannik in base alla giurisprudenza e non in base al regolamento (che infatti non affronta un caso del genere di contaminazione involontaria in modo specifico). La sentenza di primo grado aveva in realtà escluso che ci fosse stata “somministrazione” di sostanze dopanti nel caso di Sinner, e quindi era applicabile l’art. 10.5 che dice che se l’atleta (e non il suo staff) non ha colpa né negligenza, la squalifica viene revocata.

E’ l’ennesima volta che cerco di spiegarlo, invano……
Ci sono tonnellate di casi di contaminazione involontaria che hanno portato ad assoluzione piena, senza neppure arrivare al Tas….
C’è anche una norma tecnica Wada con dei limiti minimi di sostanze vietate che non danno luogo a violazione perché la causa è, con molta probabilità, una contaminazione involontaria.
Ma sono TUTTI e SEMPRE casi di contaminazione ESTERNA allo staff dell’atleta o meglio del “personale di supporto dell’atleta” che è CHIUNQUE “ lavora con, cura o assiste un atleta che partecipa o si prepara per una competizione sportiva.”
Quindi non centrano NULLA con Sinner i vari casi Palomino, Da Silva, Gasquet, Bortolotti, Paoletti perché nascono tutti FUORI dal TEAM che lavora con l’atleta per la sua attività sportiva…….è così difficile da capire ???
Nel caso di Sinner, invece, si tratta di contaminazione che ha un’origine INTERNA allo staff e, in tal caso si applicano le REGOLE contenute nel punto 21.1 e 21.2 del codice, che NON si applicano per una contaminazione esterna: in sintesi
Fra le responsabilità dell’atleta c’è: “…….assumersi la responsabilità (to take responsability) di essere sicuri (to make sure) che qualsiasi trattamento medico ricevuto non violi le politiche e le regole antidoping adottate ai sensi del Codice.”
Fra le responsabilità dello staff c’è: “Essere a conoscenza e rispettare (comply with) tutte le politiche e le regole antidoping……. applicabili …… agli Atleti che supportano.”
Ti sembra che Naldi “fosse a conoscenza e abbia rispettato” le regole antidoping applicabili a Sinner ??
Chi risponde della negligenza di un proprio dipendente, se non il datore di lavoro ???

qualche anno fa ebbi sul tavolo operatorio una atleta paralimpica, per una operazione di routine. volle saper per filo e per segno che farmaci avremmo usato e una relativa dichiarazione scritta. ai tempi non capivo tanta scrupolosità e puntiglio dell’atleta, mi sembrava esagerata. ora capisco il perchè.

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Nena (Guest) 15-02-2025 17:13

Il fatto è: mi piacerebbe sapere se il compromesso è stato proposto dalla Wada, o dal team degli avvocati di Jannik.

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Annie (Guest) 15-02-2025 16:56

@ Annie (#4316743)

“Ammanettano”, non “ammanettato”…ma è una battuta su Djokovic con errore del correttore nel mio post precedente, non riguarda l’articolo…

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Annie (Guest) 15-02-2025 16:52

@ il capitano (#4316479)

“Avesse squalificato”, Capitano, non “avrebbe…”; e altro errore: ma se Novak raggiungesse quota 100, secondo te, si ritira? Ma neanche se lo ammanettato, perché vedrebbe subito fattibile anche il 101!! Peccato però che non ho il tuo ottimismo sulla “quota 100” di Novak, anche se ho capito come funziona il congiuntivo e tu non ancora…quanto a Sinner, siamo realisti: se cotanto insigne avvocato Lord ha optato per il patteggiamento, vuol dire che sapeva con certezza quasi matematica che, sic stantibus rebus, Jannik avrebbe subito la squalifica da 1 a 2 anni e di concerto hanno scelto il male minore..tutto il resto è filosofia che non ha niente a che vedere con le reali esigenze della carriera tennistica di Sinner

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-1: Lory99
Silvy (Guest) 15-02-2025 16:34

@ Murakami (#4316550)

Hai ragione, io ero per andare fino in fondo, per me lo avrebbero assolto. Però umanamente comprendo il ragazzo, stare ancora quasi un anno per arrivare ad un punto (perché non avremmo avuto risposte neanche il 17 aprile!!) forse era mentalmente troppo stressante per chiunque. Purtroppo lo comprendo.

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+1: il capitano
Murakami 15-02-2025 16:22

Scritto da guido Guest

Scritto da Murakami

Scritto da Pippoanzighi
Nargiso è un giornalista ex tennista, quindi non ha competenze in materia giuridica. Qui si parla solo di opportunità e non di regolamento. È ovvio che una squalifica di un anno sarebbe stata molto più grave. Che dire? Io la leggo così: “Non potevamo fidarci dei giudici del TAS, che chissà quale obbrobrio di sentenza avrebbero potuto emettere”. Contenti loro…. Del resto anche fare il Don Chisciotte e lottare contro i mulini a vento non aveva particolare senso…. Ha vinto la ragion di Stato. Enrico IV disse: “Parigi val bene una messa”. Potremmo parafrasare: “Parigi (e Wimbledon) valgon bene tre mesi di ineleggibilità”.

Io non sono per niente d’accordo. Per me si tratta di un esito orrendo, non so nemmeno esprimere a parole quanto sono deluso. Sinner avrà fatto i suoi conti e ha deciso di non correre rischi, probabilmente aveva anche voglia di chiudere questa storia una volta per tutte. Io però credo che servisse più coraggio e che sarebbe dovuto andare fino in fondo. Il TAS lo avrebbe certamente assolto. Oggi è un giorno nerissimo per tutti gli appassionati di sport

Forse hai ragione, anzi sicuramente hai ragione.
Ma pensa passare un altro anno sotto la spada di Damocle del giudizio sospeso, perchè di questo si parla: sentenza non prima della fine dell’anno.
Quindi forse meglio un periodo di tre mesi che non stravolge i programmi che un’assoluzione (non certa) tra un anno.
Adesso vai col Grande Slam

Scritto da Ivan
E necesario soltanto comprendere che cosa e la responsabilita oggetiva. Tutte le discusioni sonno invane

È arrivato Ivan il genio.

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+1: Detuqueridapresencia
Murakami 15-02-2025 16:18

Scritto da wapi

Scritto da Pippoanzighi
Quando è stato fatto il regolamento antidoping, nessuno avrebbe potuto immaginare che si sarebbe potuta verificare una situazione simile al caso Sinner. Le contaminazioni accidentali di quantità infitesimali di sostanze vietate si sono sempre verificate, ma gli strumenti non erano in grado di rilevarle. Il TAS ha avuto modo più volte di occuparsi di tali contaminazioni, soprattutto negli ultimi anni, quando gli strumenti di rilevazione sono diventati molto più precisi, e in tutti i casi ha sempre assolto l’atleta vittima involontaria di tali contaminazioni (v. casi Palomino, Da Silva, Gasquet, Yastremska, Bortolotti ecc.). Il caso Sinner presenta qualche particolarità, perché è vero che si potrebbe accusare Ferrara di avere comprato lo spray e Naldi di averlo usato su sé stesso, ma questo allora sarebbe dovuto valere anche per il dog sitter che ha curato il cane di Palomino con un farmaco contenente clostebol (il dog sitter sapeva che l’atleta era un professionista soggetto alla normativa antidoping). Peccato, perché il TAS avrebbe potuto esprimere un principio di diritto importante. Il regolamento non parla affatto di tali casi di contaminazione involontaria, parlando piuttosto sempre di “somministrazione” (“administration” in inglese), tanto è vero che la stessa Wada cambia rotta e parla di responsabilità di Jannik in base alla giurisprudenza e non in base al regolamento (che infatti non affronta un caso del genere di contaminazione involontaria in modo specifico). La sentenza di primo grado aveva in realtà escluso che ci fosse stata “somministrazione” di sostanze dopanti nel caso di Sinner, e quindi era applicabile l’art. 10.5 che dice che se l’atleta (e non il suo staff) non ha colpa né negligenza, la squalifica viene revocata.

E’ l’ennesima volta che cerco di spiegarlo, invano……
Ci sono tonnellate di casi di contaminazione involontaria che hanno portato ad assoluzione piena, senza neppure arrivare al Tas….
C’è anche una norma tecnica Wada con dei limiti minimi di sostanze vietate che non danno luogo a violazione perché la causa è, con molta probabilità, una contaminazione involontaria.
Ma sono TUTTI e SEMPRE casi di contaminazione ESTERNA allo staff dell’atleta o meglio del “personale di supporto dell’atleta” che è CHIUNQUE “ lavora con, cura o assiste un atleta che partecipa o si prepara per una competizione sportiva.”
Quindi non centrano NULLA con Sinner i vari casi Palomino, Da Silva, Gasquet, Bortolotti, Paoletti perché nascono tutti FUORI dal TEAM che lavora con l’atleta per la sua attività sportiva…….è così difficile da capire ???
Nel caso di Sinner, invece, si tratta di contaminazione che ha un’origine INTERNA allo staff e, in tal caso si applicano le REGOLE contenute nel punto 21.1 e 21.2 del codice, che NON si applicano per una contaminazione esterna: in sintesi
Fra le responsabilità dell’atleta c’è: “…….assumersi la responsabilità (to take responsability) di essere sicuri (to make sure) che qualsiasi trattamento medico ricevuto non violi le politiche e le regole antidoping adottate ai sensi del Codice.”
Fra le responsabilità dello staff c’è: “Essere a conoscenza e rispettare (comply with) tutte le politiche e le regole antidoping……. applicabili …… agli Atleti che supportano.”
Ti sembra che Naldi “fosse a conoscenza e abbia rispettato” le regole antidoping applicabili a Sinner ??
Chi risponde della negligenza di un proprio dipendente, se non il datore di lavoro ???

Peccato che esista anche l’art. 10.5, il quale prevede un’eccezione alla regola da te citata (quella la conosciamo: l’abbiamo letta tutti e l’abbiamo capita, non siamo bambini deficienti). L’art. 10.5 consente all’atleta di andare assolto da ogni colpa se dimostra di aver agito con la massima diligenza. Questa eccezione si applica anche quando sono coinvolti i collaboratori al di fuori, beninteso, dei casi di somministrazione. La sentenza di primo grado lo spiega in modo chiarissimo. Sinner ha voluto eliminare ogni alea, accettando una sospensione di tre mesi che forse non gli causerà troppi problemi. Io sono certo che il TAS avrebbe confermato l’assoluzione ma non lo sapremo mai. In conclusione esprimo tutto il mio disgusto per un esito che mi pare orrendo e contrario ad ogni senso di giustizia e di equità. Mi permetto di darti un piccolo suggerimento, di cui farai l’uso che credi: smettila con le parole in maiuscolo, è un modo di scrivere irritante e insopportabile.

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+1: Detuqueridapresencia
Marco Tullio Cicerone 15-02-2025 16:15

Scritto da Murakami

Scritto da Pippoanzighi
Nargiso è un giornalista ex tennista, quindi non ha competenze in materia giuridica. Qui si parla solo di opportunità e non di regolamento. È ovvio che una squalifica di un anno sarebbe stata molto più grave. Che dire? Io la leggo così: “Non potevamo fidarci dei giudici del TAS, che chissà quale obbrobrio di sentenza avrebbero potuto emettere”. Contenti loro…. Del resto anche fare il Don Chisciotte e lottare contro i mulini a vento non aveva particolare senso…. Ha vinto la ragion di Stato. Enrico IV disse: “Parigi val bene una messa”. Potremmo parafrasare: “Parigi (e Wimbledon) valgon bene tre mesi di ineleggibilità”.

Io non sono per niente d’accordo. Per me si tratta di un esito orrendo, non so nemmeno esprimere a parole quanto sono deluso. Sinner avrà fatto i suoi conti e ha deciso di non correre rischi, probabilmente aveva anche voglia di chiudere questa storia una volta per tutte. Io però credo che servisse più coraggio e che sarebbe dovuto andare fino in fondo. Il TAS lo avrebbe certamente assolto. Oggi è un giorno nerissimo per tutti gli appassionati di sport

Io do ragione a tutti e due: si può? Parigi val bene una messa e capisco Sinner di fronte al rischio di una ingiusta sentenza di un anno meglio una ingiusta sentenza di tre mesi, però è un giorno nerissimo per lo sport.

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+1: Detuqueridapresencia
Giampi 15-02-2025 16:15

Scritto da Sinner@Raducanu
Desideravo una piena assoluzione proprio per evitare questi commenti infami che si stanno facendo in giro per il mondo, mai pensando che anche su questo sito ci fossero tanti ..imitatori dell’australiano.
Detto ciò, sì può dire che…
KYRGIOS È UN’EMERITA …?
Io lo dico e me ne assumo le responsabilità!

Se fosse stato assolto i colpevolisti avrebbero detto esattamente le stesse cose..Nadal ha convissuto per tutta la carriera a più o meno velate accuse di doping spesso anche su questo sito…

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+1: Detuqueridapresencia, Carota Senior
antoniov 15-02-2025 16:13

Scritto da wapi

Scritto da Pippoanzighi
Quando è stato fatto il regolamento antidoping, nessuno avrebbe potuto immaginare che si sarebbe potuta verificare una situazione simile al caso Sinner. Le contaminazioni accidentali di quantità infitesimali di sostanze vietate si sono sempre verificate, ma gli strumenti non erano in grado di rilevarle. Il TAS ha avuto modo più volte di occuparsi di tali contaminazioni, soprattutto negli ultimi anni, quando gli strumenti di rilevazione sono diventati molto più precisi, e in tutti i casi ha sempre assolto l’atleta vittima involontaria di tali contaminazioni (v. casi Palomino, Da Silva, Gasquet, Yastremska, Bortolotti ecc.). Il caso Sinner presenta qualche particolarità, perché è vero che si potrebbe accusare Ferrara di avere comprato lo spray e Naldi di averlo usato su sé stesso, ma questo allora sarebbe dovuto valere anche per il dog sitter che ha curato il cane di Palomino con un farmaco contenente clostebol (il dog sitter sapeva che l’atleta era un professionista soggetto alla normativa antidoping). Peccato, perché il TAS avrebbe potuto esprimere un principio di diritto importante. Il regolamento non parla affatto di tali casi di contaminazione involontaria, parlando piuttosto sempre di “somministrazione” (“administration” in inglese), tanto è vero che la stessa Wada cambia rotta e parla di responsabilità di Jannik in base alla giurisprudenza e non in base al regolamento (che infatti non affronta un caso del genere di contaminazione involontaria in modo specifico). La sentenza di primo grado aveva in realtà escluso che ci fosse stata “somministrazione” di sostanze dopanti nel caso di Sinner, e quindi era applicabile l’art. 10.5 che dice che se l’atleta (e non il suo staff) non ha colpa né negligenza, la squalifica viene revocata.

E’ l’ennesima volta che cerco di spiegarlo, invano……
Ci sono tonnellate di casi di contaminazione involontaria che hanno portato ad assoluzione piena, senza neppure arrivare al Tas….
C’è anche una norma tecnica Wada con dei limiti minimi di sostanze vietate che non danno luogo a violazione perché la causa è, con molta probabilità, una contaminazione involontaria.
Ma sono TUTTI e SEMPRE casi di contaminazione ESTERNA allo staff dell’atleta o meglio del “personale di supporto dell’atleta” che è CHIUNQUE “ lavora con, cura o assiste un atleta che partecipa o si prepara per una competizione sportiva.”
Quindi non centrano NULLA con Sinner i vari casi Palomino, Da Silva, Gasquet, Bortolotti, Paoletti perché nascono tutti FUORI dal TEAM che lavora con l’atleta per la sua attività sportiva…….è così difficile da capire ???
Nel caso di Sinner, invece, si tratta di contaminazione che ha un’origine INTERNA allo staff e, in tal caso si applicano le REGOLE contenute nel punto 21.1 e 21.2 del codice, che NON si applicano per una contaminazione esterna: in sintesi
Fra le responsabilità dell’atleta c’è: “…….assumersi la responsabilità (to take responsability) di essere sicuri (to make sure) che qualsiasi trattamento medico ricevuto non violi le politiche e le regole antidoping adottate ai sensi del Codice.”
Fra le responsabilità dello staff c’è: “Essere a conoscenza e rispettare (comply with) tutte le politiche e le regole antidoping……. applicabili …… agli Atleti che supportano.”
Ti sembra che Naldi “fosse a conoscenza e abbia rispettato” le regole antidoping applicabili a Sinner ??
Chi risponde della negligenza di un proprio dipendente, se non il datore di lavoro ???

ORA E’ VENUTA IN AUGE PURE LA GIURISPRUDENZA “WAPI”.

Lei se ne fa forte in virtù dell’accordo intervenuto tra wada e i difensori di Sinner che sono quindi degli incompetenti al suo cospetto ? Lo sono egualmente i membri dell’ITIA ?

Ma mi faccia il piacere …

Lo ha capito o no che l’accordo intervenuto è solo un accordo di mera opportunità ?

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+1: Detuqueridapresencia, GIOTAD
Giampi 15-02-2025 16:12

Scritto da Krik Kroc
Cosa farà per tre mesi? Visto che la stagione di sci sta per finire e sembra sia finita anche la storia con Kalinskaya? Non potrà nemmeno allenarsi per due mesi. Forse tornerà a Sesto dove tutto gli vogliono un gran bene, tra le sue amate dolomiti: Croda Rossa, tre cime di Lavaredo, i tre Scarperi, Croda de Toni. Lì a contemplare la meridiana d Sesto. Buona e Felice permaneza carissimo Jannik

Poi ci lamentiamo di chi è disinformato…si può allenare su un campo di strutture non affiliate..

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+1: Lory99
wapi (Guest) 15-02-2025 16:11

Scritto da Murakami

Io non sono per niente d’accordo. Per me si tratta di un esito orrendo, non so nemmeno esprimere a parole quanto sono deluso. Sinner avrà fatto i suoi conti e ha deciso di non correre rischi, probabilmente aveva anche voglia di chiudere questa storia una volta per tutte. Io però credo che servisse più coraggio e che sarebbe dovuto andare fino in fondo. Il TAS lo avrebbe certamente assolto. Oggi è un giorno nerissimo per tutti gli appassionati di sport

Perché tu continui a ragionare solo da tifoso sfegatato…..
Sei l’unico al mondo a dire che la decisione di quello pseudo Tribunale fosse logica, motivata e inattaccabile quando invece aveva dei “buchi” colossali…..
Forse non hai nemmeno l’abitudine a confrontarti con norme, leggi e sentenze varie……. altrimenti non continueresti a ritenere che al Tas sarebbe stato assolto…..
La nomina del lord inglese, ottantenne, completamente incompetente, (invece di Benz il più competente di tutti) significava che la difesa puntava tutto su una decisione di assoluzione “politica”, sostenuta dall’autorevolezza del lord (??!!), perché sul piano tecnico-giuridico non c’erano possibilità.
Evidentemente la difesa si è convinta che la decisione politica non sarebbe passata…..

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-1: Detuqueridapresencia, Murakami
antoniov 15-02-2025 16:07

Scritto da wapi
Condivido pienamente Nargiso che, forse, è uno dei pochi ad aver letto e capito il Codice Wada che si applica, allo stesso modo, a TUTTI gli atleti, di TUTTO il mondo di TUTTI gli sport
Anche a me, sembra una soluzione sostanzialmente EQUA: avevo scritto più volte che, applicando i principi di “proporzionalità ed equità”, la squalifica avrebbe potuto essere fra 1 e 3 mesi……..
Forse si poteva “tirare” ancora un po’ per scendere a 1-2 mesi, ma evidentemente non si volevano saltare Roma e Roland Garros…….
La negligenza di Naldi è fuori dubbio e ammessa – altrimenti perché licenziarlo ? – come è sostanzialmente certo che la negligenza dello staff ricade sul giocatore, in base a cap 21 del codice Wada e alla giurisprudenza relativa – l’avrò scritto una decina di volte…….
Le REGOLE che ci sono vanno rispettate da tutti ……
POI si può discutere se sono giuste o sbagliate…….ma sono discussioni inutili per il caso Sinner

Solo nella testa del presidente di wada e dei suoi accoliti esiste la quintessenza dell’antidoping.

Anche io questo lo avrò scritto una decina di volte !

E’ soprattutto a quelli di wada che è andata veramente di lusso con quest’accordo !

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+1: Detuqueridapresencia
wapi (Guest) 15-02-2025 15:46

Scritto da Pippoanzighi
Quando è stato fatto il regolamento antidoping, nessuno avrebbe potuto immaginare che si sarebbe potuta verificare una situazione simile al caso Sinner. Le contaminazioni accidentali di quantità infitesimali di sostanze vietate si sono sempre verificate, ma gli strumenti non erano in grado di rilevarle. Il TAS ha avuto modo più volte di occuparsi di tali contaminazioni, soprattutto negli ultimi anni, quando gli strumenti di rilevazione sono diventati molto più precisi, e in tutti i casi ha sempre assolto l’atleta vittima involontaria di tali contaminazioni (v. casi Palomino, Da Silva, Gasquet, Yastremska, Bortolotti ecc.). Il caso Sinner presenta qualche particolarità, perché è vero che si potrebbe accusare Ferrara di avere comprato lo spray e Naldi di averlo usato su sé stesso, ma questo allora sarebbe dovuto valere anche per il dog sitter che ha curato il cane di Palomino con un farmaco contenente clostebol (il dog sitter sapeva che l’atleta era un professionista soggetto alla normativa antidoping). Peccato, perché il TAS avrebbe potuto esprimere un principio di diritto importante. Il regolamento non parla affatto di tali casi di contaminazione involontaria, parlando piuttosto sempre di “somministrazione” (“administration” in inglese), tanto è vero che la stessa Wada cambia rotta e parla di responsabilità di Jannik in base alla giurisprudenza e non in base al regolamento (che infatti non affronta un caso del genere di contaminazione involontaria in modo specifico). La sentenza di primo grado aveva in realtà escluso che ci fosse stata “somministrazione” di sostanze dopanti nel caso di Sinner, e quindi era applicabile l’art. 10.5 che dice che se l’atleta (e non il suo staff) non ha colpa né negligenza, la squalifica viene revocata.

E’ l’ennesima volta che cerco di spiegarlo, invano……

Ci sono tonnellate di casi di contaminazione involontaria che hanno portato ad assoluzione piena, senza neppure arrivare al Tas….
C’è anche una norma tecnica Wada con dei limiti minimi di sostanze vietate che non danno luogo a violazione perché la causa è, con molta probabilità, una contaminazione involontaria.

Ma sono TUTTI e SEMPRE casi di contaminazione ESTERNA allo staff dell’atleta o meglio del “personale di supporto dell’atleta” che è CHIUNQUE “ lavora con, cura o assiste un atleta che partecipa o si prepara per una competizione sportiva.”
Quindi non centrano NULLA con Sinner i vari casi Palomino, Da Silva, Gasquet, Bortolotti, Paoletti perché nascono tutti FUORI dal TEAM che lavora con l’atleta per la sua attività sportiva…….è così difficile da capire ???

Nel caso di Sinner, invece, si tratta di contaminazione che ha un’origine INTERNA allo staff e, in tal caso si applicano le REGOLE contenute nel punto 21.1 e 21.2 del codice, che NON si applicano per una contaminazione esterna: in sintesi
Fra le responsabilità dell’atleta c’è: “…….assumersi la responsabilità (to take responsability) di essere sicuri (to make sure) che qualsiasi trattamento medico ricevuto non violi le politiche e le regole antidoping adottate ai sensi del Codice.”
Fra le responsabilità dello staff c’è: “Essere a conoscenza e rispettare (comply with) tutte le politiche e le regole antidoping……. applicabili …… agli Atleti che supportano.”

Ti sembra che Naldi “fosse a conoscenza e abbia rispettato” le regole antidoping applicabili a Sinner ??

Chi risponde della negligenza di un proprio dipendente, se non il datore di lavoro ???

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+1: PensiamociBene, Arnarderi
-1: antoniov, Murakami
Ivan (Guest) 15-02-2025 15:39

E necesario soltanto comprendere che cosa e la responsabilita oggetiva. Tutte le discusioni sonno invane

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Krik Kroc 15-02-2025 15:39

Cosa farà per tre mesi? Visto che la stagione di sci sta per finire e sembra sia finita anche la storia con Kalinskaya? Non potrà nemmeno allenarsi per due mesi. Forse tornerà a Sesto dove tutto gli vogliono un gran bene, tra le sue amate dolomiti: Croda Rossa, tre cime di Lavaredo, i tre Scarperi, Croda de Toni. Lì a contemplare la meridiana d Sesto. Buona e Felice permaneza carissimo Jannik

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Sinner@Raducanu 15-02-2025 15:35

Scritto da Sinner@Raducanu
Desideravo una piena assoluzione proprio per evitare questi commenti infami che si stanno facendo in giro per il mondo, mai pensando che anche su questo sito ci fossero tanti ..imitatori dell’australiano.
Detto ciò, sì può dire che…
KYRGIOS È UN’EMERITA …?
Io lo dico e me ne assumo le responsabilità!

La redazione mi ha censurato le seguenti due paroline: DI CAXXO (così si può scrivere?).
Spero che il senso si sia capito ugualmente.
Non uso mai termini volgari ma in questo caso reputavo giusto chiamare una certa persona per quello che è.
Comunque mi scuso con la redazione e, se ce ne fosse bisogno, anche con gli utenti.

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+1: Detuqueridapresencia, j
Murakami 15-02-2025 15:27

Scritto da Vittorio carlito

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it
Nargiso è il primo che parla di ERRORE commesso dal team e paga(praticamente senza perdere gi avvenimenti che contano più per lui),per RESPONSABILITÀ OGGETTIVA!!!

Lei e’ sempre piu’ arraggiatu si dice da noi in Sicilia .Si bevi una camomilla .Se non funziona c’e’ sempre il malox.

Bevi lei, Fantozzi

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ospite (Guest) 15-02-2025 15:21

Scritto da Murakami

Scritto da Pippoanzighi
Nargiso è un giornalista ex tennista, quindi non ha competenze in materia giuridica. Qui si parla solo di opportunità e non di regolamento. È ovvio che una squalifica di un anno sarebbe stata molto più grave. Che dire? Io la leggo così: “Non potevamo fidarci dei giudici del TAS, che chissà quale obbrobrio di sentenza avrebbero potuto emettere”. Contenti loro…. Del resto anche fare il Don Chisciotte e lottare contro i mulini a vento non aveva particolare senso…. Ha vinto la ragion di Stato. Enrico IV disse: “Parigi val bene una messa”. Potremmo parafrasare: “Parigi (e Wimbledon) valgon bene tre mesi di ineleggibilità”.

Io non sono per niente d’accordo. Per me si tratta di un esito orrendo, non so nemmeno esprimere a parole quanto sono deluso. Sinner avrà fatto i suoi conti e ha deciso di non correre rischi, probabilmente aveva anche voglia di chiudere questa storia una volta per tutte. Io però credo che servisse più coraggio e che sarebbe dovuto andare fino in fondo. Il TAS lo avrebbe certamente assolto. Oggi è un giorno nerissimo per tutti gli appassionati di sport

Concettualmente hai ragione al 100%, però… va capito che magari proprio non “aveva la testa” per aspettare tutto il lungo tempo necessario per il giudizio del Tas.
Magari dopo quella lunga attesa sarebbe stato assolto, però anche “psicologicamente ormai fuori di testa”, per cui penso che avrà anche considerato questo nel decidere…

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+1: Murakami
guido Guest 15-02-2025 15:19

Scritto da Murakami

Scritto da Pippoanzighi
Nargiso è un giornalista ex tennista, quindi non ha competenze in materia giuridica. Qui si parla solo di opportunità e non di regolamento. È ovvio che una squalifica di un anno sarebbe stata molto più grave. Che dire? Io la leggo così: “Non potevamo fidarci dei giudici del TAS, che chissà quale obbrobrio di sentenza avrebbero potuto emettere”. Contenti loro…. Del resto anche fare il Don Chisciotte e lottare contro i mulini a vento non aveva particolare senso…. Ha vinto la ragion di Stato. Enrico IV disse: “Parigi val bene una messa”. Potremmo parafrasare: “Parigi (e Wimbledon) valgon bene tre mesi di ineleggibilità”.

Io non sono per niente d’accordo. Per me si tratta di un esito orrendo, non so nemmeno esprimere a parole quanto sono deluso. Sinner avrà fatto i suoi conti e ha deciso di non correre rischi, probabilmente aveva anche voglia di chiudere questa storia una volta per tutte. Io però credo che servisse più coraggio e che sarebbe dovuto andare fino in fondo. Il TAS lo avrebbe certamente assolto. Oggi è un giorno nerissimo per tutti gli appassionati di sport

Forse hai ragione, anzi sicuramente hai ragione.
Ma pensa passare un altro anno sotto la spada di Damocle del giudizio sospeso, perchè di questo si parla: sentenza non prima della fine dell’anno.
Quindi forse meglio un periodo di tre mesi che non stravolge i programmi che un’assoluzione (non certa) tra un anno.
Adesso vai col Grande Slam

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roby.mortilla@gmail.com 15-02-2025 15:15

Lancio anch’io una mia ipotesi: sia Wada che Sinner avevano una paura matta di perdere il ricorso, (nessuno dei due aveva certezze di successo, tutto in mano a come un povero giudice si sarebbe svegliato quel giorno) ma il rischio era tutto per Jannik. Se per Wada perdere non gli avrebbe cambiato la vita, a parte la figuraccia, per Sinner e la sua immagine una squalifica di uno o due anni sarebbe stato un danno incalcolabile, oltre che, ca va sans dir, per la sua carriera, anche per un’altra enorme posta in gioco, cioè il suo brand, un business dagli introiti mega milionari. Assicuratosi quindi di non perdere i suoi sponsor con una sospensione di soli tre mesi, e che Wada lo dichiarasse comunque non colpevole di doping, quindi pulito, si è giunti ad un accordo che salvasse capra e cavoli, immagino anche con sospiro di sollievo del giudice che avrebbe dovuto emettere il verdetto. Degli hater che infestano i social in queste ore, Jannik e noi ce ne freghiamo allegramente

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+1: Marco Tullio Cicerone, Lory99
Sinner@Raducanu 15-02-2025 15:11

Desideravo una piena assoluzione proprio per evitare questi commenti infami che si stanno facendo in giro per il mondo, mai pensando che anche su questo sito ci fossero tanti ..imitatori dell’australiano.

Detto ciò, sì può dire che…
KYRGIOS È UN’EMERITA …?

Io lo dico e me ne assumo le responsabilità!

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+1: Detuqueridapresencia, j, il capitano
Matteo (Guest) 15-02-2025 15:09

@ Murakami (#4316550

Per avere accettato i tre mesi sinner o j suoi legali devono avere sentito aria pesante

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wapi (Guest) 15-02-2025 15:06

Condivido pienamente Nargiso che, forse, è uno dei pochi ad aver letto e capito il Codice Wada che si applica, allo stesso modo, a TUTTI gli atleti, di TUTTO il mondo di TUTTI gli sport

Anche a me, sembra una soluzione sostanzialmente EQUA: avevo scritto più volte che, applicando i principi di “proporzionalità ed equità”, la squalifica avrebbe potuto essere fra 1 e 3 mesi……..
Forse si poteva “tirare” ancora un po’ per scendere a 1-2 mesi, ma evidentemente non si volevano saltare Roma e Roland Garros…….

La negligenza di Naldi è fuori dubbio e ammessa – altrimenti perché licenziarlo ? – come è sostanzialmente certo che la negligenza dello staff ricade sul giocatore, in base a cap 21 del codice Wada e alla giurisprudenza relativa – l’avrò scritto una decina di volte…….

Le REGOLE che ci sono vanno rispettate da tutti ……
POI si può discutere se sono giuste o sbagliate…….ma sono discussioni inutili per il caso Sinner

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-1: antoniov, Detuqueridapresencia, GIOTAD
Gianlu (Guest) 15-02-2025 15:06

Scritto da Gerry
Un accusato patteggia quando le accuse sono ormai inattaccabili e la condanna inevitabile

… scrivono senza informarsi.

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becu rules (Not Bec_Style) è come confondere Nadal con Nagal (Guest) 15-02-2025 14:56

Nella sostanza tre mesi sono ovviamente un compromesso accettabile verso il rischio di prendere almeno 1 anno, anche se innocente. Certo questa soluzione “opaca” lascia molto perplessi, rispetto a casi di giocatori che hanno subito lunghe squalifiche, il fatto che adesso si possa “patteggiare” – tutti o solo alcuni giocatori ? – apre scenari inquietanti, al netto del caso specifico, che è sembrato fin dall’inizio un caso quasi politico di persecuzione (dopo l’assoluzione dell’ITIA). Vicenda che lascia l’amaro in bocca anche per questo finale assolutamente poco trasparente. Capisco Sinner che ha scelto una pena certa e breve rispetto al rischio di portare avanti per mesi e mesi la vicenda e comunque magari finire con una squalifica monstre, però avrei preferito uno show-down in tribunale e (sperabilmente) smontare le accuse infondate della WADA

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+1: Betafasan
-1: Krik Kroc
Diridero (Guest) 15-02-2025 14:53

CAPITOLO CHIUSO! SI VA AVANTI, BASTA GOSSIP…FORZA JANNIK!

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+1: il capitano, ACL
-1: Taxi Driver
Murakami 15-02-2025 14:53

Scritto da Pippoanzighi
Nargiso è un giornalista ex tennista, quindi non ha competenze in materia giuridica. Qui si parla solo di opportunità e non di regolamento. È ovvio che una squalifica di un anno sarebbe stata molto più grave. Che dire? Io la leggo così: “Non potevamo fidarci dei giudici del TAS, che chissà quale obbrobrio di sentenza avrebbero potuto emettere”. Contenti loro…. Del resto anche fare il Don Chisciotte e lottare contro i mulini a vento non aveva particolare senso…. Ha vinto la ragion di Stato. Enrico IV disse: “Parigi val bene una messa”. Potremmo parafrasare: “Parigi (e Wimbledon) valgon bene tre mesi di ineleggibilità”.

Io non sono per niente d’accordo. Per me si tratta di un esito orrendo, non so nemmeno esprimere a parole quanto sono deluso. Sinner avrà fatto i suoi conti e ha deciso di non correre rischi, probabilmente aveva anche voglia di chiudere questa storia una volta per tutte. Io però credo che servisse più coraggio e che sarebbe dovuto andare fino in fondo. Il TAS lo avrebbe certamente assolto. Oggi è un giorno nerissimo per tutti gli appassionati di sport

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+1: Krik Kroc, Taxi Driver, Detuqueridapresencia, antoniov, Betafasan
Az67 (Guest) 15-02-2025 14:49

Scritto da Az67

Scritto da Mi Manna Rino

Scritto da Ianos
Mi sono fatto un giretto su alcuni siti esteri e sono rimasto basito ed impressionato da quello che si sta vomitando in Spagna sulla vicenda Sinner.
Su questo sito ho letto tante giuste celebrazioni dei campioni spagnoli di questo sport e mai nessuno (o forse pochissimi) hanno speculato sulla massa muscolare spaventosa di un ragazzino di 18 anni ancora in pieno sviluppo.
Quanta cattiveria c’è in giro.

Sarebbe successo anche al contrario. Fidati che i sinnerianoidi se fosse stato squalificato Alcaraz vedevi che tripudio di una festa.
Ed anche i mezzi di informazione avrebbero cavalcato l’onda.
Tutto il Mondo è Paese

Ma certo, nessun dubbio in merito.

Tra l’altro basta vedere come viene trattata anche su questo sito sara errani, una ns connazionale, da moltissimi utenti. Quindi niente verginelle, please.

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l Occhio di Sauron 15-02-2025 14:48

Scritto da CannoniereKarlovic
Lo ripeto da mesi ormai, SINNER DEVE COMINCIARE A QUERELARE.

Assolutamente no.
La sua indifferenza è una priva di forza ed eleganza impareggiabile.

(I tribunali sono per la gente senza attributi)⁷

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Armonica (Guest) 15-02-2025 14:45

È lampante (ma non per chi è mala fede) che in un caso in cui è stabilito che non c’è stato doping volontario, non c’è stata alterazione delle prestazioni, e l’unico dolo è non aver vigilato sul proprio team, uno o due anni di squalifica non erano congrui. Dunque, caro Kyrgios, prendi un martello e tafazzati!

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l Occhio di Sauron 15-02-2025 14:44

Scritto da Paolo Angelozzi
@ Ianos (#4316250)
Sara’ sempre uno con
l’ asterisco .
Il primo numero uno squalificato per doping, un italiano.O no?
Che tristezza.

Ma per favore,

Sara il grande campione che da innocente ha avuto pietà di un patetico organismo di controllo che ha voluto fare scena per darsi importanza e ha rischiato di frantumarsi.

Quanti qua possono credere che Jannik sia un imbroglione?
Loro stessi hanno ammesso di aver voluto continuare solo per questioni di principio..

Si chiude una vicenda triste che avrebbero fatto meglio a non far partire neppure.

Anche quest’anno Jannik non riuscirà a fare una stagione sul rosso come si deve

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+1: Marco Tullio Cicerone