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Rybakina rompe il silenzio sul caso Vukov: “Sono delusa da tutta la situazione”

12/02/2025 18:33 11 commenti
Elena Rybakina KAZ, 17.06.1999 - Foto Getty Images
Elena Rybakina KAZ, 17.06.1999 - Foto Getty Images

Elena Rybakina ha parlato per la prima volta dopo la squalifica di un anno inflitta dalla WTA al suo ex allenatore Stefano Vukov. La campionessa kazaka, dopo la vittoria contro Sramkova negli ottavi a Doha, ha espresso la sua delusione per la decisione presa dall’organizzazione.

“Posso solo dire che sono delusa dalla situazione e da come è stato gestito tutto il processo”, ha dichiarato Rybakina in conferenza stampa, mantenendo un tono diretto ma misurato. “Non commenterò ulteriormente questa vicenda.”

La squalifica di Vukov è arrivata dopo un’indagine che ha rivelato dettagli preoccupanti sul loro rapporto, inclusa la possibilità di una relazione sentimentale nonostante le tendenze coercitive mostrate dall’allenatore in passato.

“Non è il momento migliore”, ha ammesso Rybakina, “ma quando scendo in campo mi concentro solo sul tennis, su me stessa e sulla mia avversaria. Voglio mostrare la mia migliore versione.”
Nel frattempo, la kazaka ha confermato l’ingresso nel suo team di Davide Sanguinetti, che prende il posto di Goran Ivanisevic, allontanatosi dopo gli Australian Open. Vukov, pur non potendo accedere ai campi, resta parte del team di Rybakina, in una situazione complessa che, come dimostrano le parole della tennista, è destinata a proseguire nei prossimi mesi.

La vincitrice di Wimbledon 2022 dovrà gestire questa situazione delicata mentre cerca di mantenere la concentrazione sul campo, dove finora sta dimostrando di saper isolare le vicende extra-tennis.



Francesco Paolo Villarico


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11 commenti. Lasciane uno!

silvano 12-02-2025 20:26

Scritto da Vae victis
Come volevasi dimostrare, non può assolutamente derogare da vukov, non dipende più da lei, è completamente succube ed infestata dalla sindrome di Stoccolma: sarà molto difficile farla uscire da questa conclamata condizione di godimento mortifero, luttuoso, attraverso la stipula, incisa nella carne, di un qualcosa, di un nesso che deve essere lasciato andare proprio nel momento stesso in cui non se ne potrà mai fare a meno. Questo fort/da, questo gioco del rocchetto che si perde e si riacquista all’infinito si è ormai frammischiato a tutto, compreso il suo rendimento e meglio resa agonistica: vincere o perdere fino ad un certo punto per tenere così ben accesa la cenere viva e pulsante della nevrosi della di-partita sotto la scorza più impenetrabile ma coibentata a salve, che deve fare i conti con un qualsiasi risultato, di per sé stesso definitivo e per lei inaccettabile. Si ha bisogno di ciò che mancherà a priori, di una mancanza tanto più profonda ed irreversibile quanto più impossibile da accettare e da vivere.

Visto il contesto decisamente Sindrome di Stoccolma.. dispiace perché appare una brava persona!

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Sabatino (Guest) 12-02-2025 20:03

Scritto da Vae victis
Come volevasi dimostrare, non può assolutamente derogare da vukov, non dipende più da lei, è completamente succube ed infestata dalla sindrome di Stoccolma: sarà molto difficile farla uscire da questa conclamata condizione di godimento mortifero, luttuoso, attraverso la stipula, incisa nella carne, di un qualcosa, di un nesso che deve essere lasciato andare proprio nel momento stesso in cui non se ne potrà mai fare a meno. Questo fort/da, questo gioco del rocchetto che si perde e si riacquista all’infinito si è ormai frammischiato a tutto, compreso il suo rendimento e meglio resa agonistica: vincere o perdere fino ad un certo punto per tenere così ben accesa la cenere viva e pulsante della nevrosi della di-partita sotto la scorza più impenetrabile ma coibentata a salve, che deve fare i conti con un qualsiasi risultato, di per sé stesso definitivo e per lei inaccettabile. Si ha bisogno di ciò che mancherà a priori, di una mancanza tanto più profonda ed irreversibile quanto più impossibile da accettare e da vivere.

Purtroppo è così. La vedo molto male per lei…

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Ertoe (Guest) 12-02-2025 19:56

Scritto da Vae victis
Come volevasi dimostrare, non può assolutamente derogare da vukov, non dipende più da lei, è completamente succube ed infestata dalla sindrome di Stoccolma: sarà molto difficile farla uscire da questa conclamata condizione di godimento mortifero, luttuoso, attraverso la stipula, incisa nella carne, di un qualcosa, di un nesso che deve essere lasciato andare proprio nel momento stesso in cui non se ne potrà mai fare a meno. Questo fort/da, questo gioco del rocchetto che si perde e si riacquista all’infinito si è ormai frammischiato a tutto, compreso il suo rendimento e meglio resa agonistica: vincere o perdere fino ad un certo punto per tenere così ben accesa la cenere viva e pulsante della nevrosi della di-partita sotto la scorza più impenetrabile ma coibentata a salve, che deve fare i conti con un qualsiasi risultato, di per sé stesso definitivo e per lei inaccettabile. Si ha bisogno di ciò che mancherà a priori, di una mancanza tanto più profonda ed irreversibile quanto più impossibile da accettare e da vivere.

Aggiungo che la capacità di dedizione rappresentata dall’ossimoro volere docile/carni prorompenti non potrà più portare ad un comportamento labile. Questo perché la somma delle lacune indipendenti dalla lussuria dell’intelletto improbo ma tendente alla nauseante ebbrezza sei sensi è causa diretta di dolcezza in qualche modo spossante.

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Stackx (Guest) 12-02-2025 19:44

Sul rapporto tra Rybakina e Vukov, Davide Sanguinetti (che è subentrato a Ivanisevic) si è espresso piuttosto chiaramente: “Vukov ci sarà sempre, lui ed Elena sono legati. Io e Stefano parliamo molto, siamo sulla stessa lunghezza d’onda: non è un problema essere in due, ormai è quasi una moda per i coach”.

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chase (Guest) 12-02-2025 19:43

vediamo cosa combina con iga

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Markux (Guest) 12-02-2025 19:23

Una relazione tossica che un Giudice non può interrompere con una semplice sentenza.

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Pier no guest 12-02-2025 19:12

A me sembra quasi “prigioniera”.Non sapendo esattamente quanto accaduto certo non posso esprimermi giudizi su Vukov ma se aveva scelto uno come Ivanisevic,ovvero un top ed ora si ritrova punto e a campo significa che la situazione è complicata e se Vukov davvero ci tenesse alla ragazza allora doveva chiudere e lasciarla nelle mani di Goran.Invece no, è tornato,il croato ha fatto armi e bagagli e Elena si trova in questa situazione che non è serena,mette a disagio e non pare professionalmente il massimo

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LiveTennis.it Staff 12-02-2025 19:09

@ zedarioz (#4314429)

E’ scontenta della situazione e della squalifica al suo coach…Un abbraccio.

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zedarioz 12-02-2025 19:06

Non si capisce niente: gli è sembrata troppo dura o troppo morbida la squalifica? Che cosa non le è piaciuto nella gestione del processo? E comunque se lo tiene ancora nel team sono affari suoi…. Vuol dire che le va bene così.

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+1: Taxi Driver
Vae victis (Guest) 12-02-2025 18:56

Come volevasi dimostrare, non può assolutamente derogare da vukov, non dipende più da lei, è completamente succube ed infestata dalla sindrome di Stoccolma: sarà molto difficile farla uscire da questa conclamata condizione di godimento mortifero, luttuoso, attraverso la stipula, incisa nella carne, di un qualcosa, di un nesso che deve essere lasciato andare proprio nel momento stesso in cui non se ne potrà mai fare a meno. Questo fort/da, questo gioco del rocchetto che si perde e si riacquista all’infinito si è ormai frammischiato a tutto, compreso il suo rendimento e meglio resa agonistica: vincere o perdere fino ad un certo punto per tenere così ben accesa la cenere viva e pulsante della nevrosi della di-partita sotto la scorza più impenetrabile ma coibentata a salve, che deve fare i conti con un qualsiasi risultato, di per sé stesso definitivo e per lei inaccettabile. Si ha bisogno di ciò che mancherà a priori, di una mancanza tanto più profonda ed irreversibile quanto più impossibile da accettare e da vivere.

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+1: silvano
chase (Guest) 12-02-2025 18:37

“rompe il silenzio” ahaha
penso abbia detto più cose interessanti camila in carriera

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+1: Taxi Driver