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Barazzutti intervistato a Buenos Aires: “Musetti può diventare un top 5. L’Italia vince perché si è creato un sistema”
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![Barazzutti in campo a Buenos Aires con Musetti (foto La Nación)](https://static.livetennis.it/photo/Barazzutti2025.jpg)
“Mi piace l’Argentina. Mia nonna, la nonna materna e altri parenti, vennero qui dopo la guerra, quando Buenos Aires era fiorente. Con Guillermo (Vilas) abbiamo passato tanto tempo insieme, molte battaglie. Eravamo giovani…”. Con un bel sorriso e un pizzico di nostalgia Corrado Barazzutti ricorda il proprio passato, sportivo e umano, in un’intervista rilasciata al quotidiano La Nacion mentre prepara l’esordio del suo assistito Lorenzo Musetti all’ATP 250 da poco scattato nella capitale albiceleste. Barazzutti aveva un bel rapporto con Vilas, tanto aver condiviso più volte l’appartamento con lui nelle trasferte in giro per i tornei a cavallo degli anni ’70 e ’80. “Ricordo che una volta, con lui e Panatta, giocammo diversi tornei di seguito in Canada e negli Stati Uniti, ci spostavamo e poi dormivamo tutti insieme in una casa famiglia, per quattro settimane; Guillermo passava ogni notte a scrivere un libro. Ora so che la sua salute non è molto buona, mi dispiace molto”.
Barazzutti nell’intervista parla di molti temi, soffermandosi sul grande momento del tennis italiano, sul dominio di Sinner e ovviamente anche su Lorenzo Musetti, con il quale lavora insieme a Simone Tartarini. “Musetti credo sia uno di quelli che gioca il miglior tennis del circuito. Sta migliorando tanto, deve lavorare sulla costanza del rendimento. Può essere uno dei migliori cinque al mondo. Con Lorenzo viaggio quindici settimane all’anno. E quando sono in Italia non ho tempo libero! Lavoro tutti i giorni, in accademia. Vorrei riposarmi la domenica (sorride), ma ho tre nipoti, 11, 8 e 6 anni, giocano tutti a tennis e quando vengono a trovarmi vogliono sempre che gli insegni. Il tennis è la mia vita e continuerà ad esserlo fino all’ultimo giorno”. Ascolta ancora il rock anni ’70 e non gli pesa stare tutti i giorni sul campo, nonostante a breve spegnerà 72 candeline.
Forte della sua enorme esperienza maturata come giocatore e poi come coach, così spiega alla stampa argentina la chiave dei successi del tennis italiano, mai così forte nella storia, anche più di quando lui, Panatta e Bertolucci fecero sognare il Belpaese negli anni ’70 con la vittoria in Davis. “Non c’è un segreto per il successo del tennis italiano, le vittorie arrivano grazie a diverse cose. Abbiamo molte scuole per la base in cui lavoriamo bene. Ci sono buoni insegnanti. Poi abbiamo buoni allenatori per i professionisti, tecnici che girano il mondo con i giocatori che conoscono fin da bambini. Ad esempio Flavio Cobolli: ad allenarlo è il padre Stefano. Tartarini con Musetti, lo segue da quando era un bambino, e Vincenzo Santopadre lo ha fatto con Berrettini. Simone Vagnozzi con (Jannik) Sinner, sono tutti ottimi allenatori. Poi c’è una federazione che ha tanti soldi e può supportare i giocatori. Abbiamo preparatori atletici e fisioterapisti pagati dalla federazione per aiutare i team privati dei giocatori, un aiuto molto importante. Ci vuole anche fortuna ovviamente, perché capita di avere la materia prima, lavorare e i risultati non vengono… Sono cicli. Importante anche la presenza di tanti tornei in Italia così i giovani possono giocare con le wild card. La Francia ha più soldi dell’Italia; con il Roland Garros guadagnano 150 o 200 milioni di euro ogni anno e non hanno i nostri risultati. L’Italia si trova nella condizione ideale: materiale umano, allenatori, una federazione forte per aiutare, infrastrutture, tutto insieme. E per la prima volta nella storia abbiamo il numero 1 del mondo, una cosa incredibile“.
Scontata la domanda su Sinner… Così Barazzutti: “In questo momento è un extraterrestre. Non è solo bravo, è fantastico! Gioca al livello di un giovane Djokovic, di un giovane Nadal, di un giovane Federer. Lui è al top, ritengo poi che gli altri giocatori non sono al suo livello. Alcaraz, quando gioca bene, è l’unico che può competere con Sinner, quando non ha alti e bassi; questa invece è la forza di Jannik, riesce a vincere anche quando non gioca bene. Oggi Sinner gioca al miglior tennis del mondo. Medvedev e Tsitsipas non giocano più così bene. Stiamo aspettando Rune, è giovane. Djokovic è destinato a smettere. I giovani che possono avvicinarsi sono Musetti, Rune, Shelton, i cechi Mensik e Machac, il brasiliano Fonseca, sono loro i nuovi giocatori che prenderanno il posto di Tsitsipas, Rublev, Medvedev, Ruud. Vedremo se i giovani raggiungeranno il livello di Sinner. Se non lo fanno, Jannik vincerà da adesso fino a… Jannik ha una testa molto forte“.
Ci vuole molta testa per tenere questo livello di gioco nonostante la spada di Damocle della prossima sentenza del TAS… “Ha continuato a giocare la sua faccenda e non sembra influenzarlo affatto” continua Barazzutti. “Non è facile, nessuno sa cosa accadrà. Alcuni dicono che non succederà nulla, altri che lo sanzioneranno per uno o due anni. Sinner è il numero 1 al mondo perché ha una testa fortissima. Ha la capacità di mettere da parte possibili forti interferenze alla sua carriera e giocare pensando solo al suo miglior tennis. Per alcuni Alcaraz gioca un tennis migliore e più attraente, ma Sinner fa sembrare tutto facile, quando in realtà non lo è. Ha una testa molto forte. È una persona calma. È empatico, umile. Non vuole essere una superstar. Gli piace la famiglia, gli amici, non cerca la notorietà. Lui è l’antidivo”.
Marco Mazzoni
TAG: ATP 250 Buenos Aires 2025, Corrado Barazzutti, Lorenzo Musetti, Marco Mazzoni
Le consiglio di guardare il video del padre di Cerundulo(pubblicato da voi stessi),appollaiato tra i due campi a seguire i figli e di contare i presenti sulle due tribune…
Ancora cordiali saluti.
Massimo Decimo Meridio Bianco Natale e capire nella stessa frase … hmmmmmmm 😆 😆 😆 😆 difficile possano coesistere
Ha moltissimo senso. Se non lo capisci, amen.
Ma non ti pare di esagerare un po’?? Io, per il bene di Musetti, spero vivamente che Musetti stesso non la pensi come te e che invece sia rivolto ferocemente a migliorare in tutto, altrimenti sono guai.
Ah siii, fai bene a ricordare che alcuni (nel frattempo spariti) scrivevano convinti che Musetti era superiore a Sinner, che era il vero numero uno italiano, ecc. Veramente roba da chiodi.
Lollo ormai su erba è un TOP 5 mentre su terra lo considero un TOP 10, il problema è sul cemento che vale a malapena la TOP 50. Se fa’ incetta di punti su terra ed erba quest’anno la TOP TEN è scontata.
Se non si dà una mossa farà fatica a stare nei 15
OT: Caro Marco Mazzoni,sta venendo che grande successo di pubblico sta avendo il torneo di Buenos Aires con tribune deserte o quasi(spesso)anche in campo ci sono i derby tra giocatori di casa.Se non lo ha ancora fatto,le consiglio di farlo e poi mi dica,se questa sua accorata sul Sud America ha un senso…
Come sempre,cordiali saluti.
Per me,quando si stabilizzerà starà nei 10, nei 5 non credo, ma se una stagione facesse benissimo tra Montecarlo, Madrid, Barcellona, Roma e Roland Garros, perché no?
Fisso top 5 no però, imho.
@ Matteo (#4314039)
Straquoto!!
“Musetti è più forte di Alcaraz e molto più talentuoso…”, ma chi sei Antonio redivivo?
Quello che scriveva dopo gli Australian Open 2023 che Musetti fosse fisicamente, tennisticamente e mentalmente superiore a Sinner?
Non avete mezze misure.
Ovviamente sia stato fondamentale
Top 5 credo sia impossibile,ma anche essere un top 10 è molto difficile per lui,al massimo può farci una cappatina ma questione di poche settimane,non sarà un top 10 fisso per diversi motivi:il rovescio ad una mano è destinato all’estinzione o comunque non più ai piani alti,quelli più vicini non credo ritorneranno più in top 10,Tsitsipas è in declino ed Dimitrov anche per questioni anagrafiche ha passato il suo momento migliore.Può anche avere una mentalità da fenomeno alla Sinner ma Musetti per caratteristiche è un terraiolo,tecnicamente fa molta fatica sulle superfici dure veloci,soprattutto indoor,non ha colpi penetranti e con chi spacca la palla è sempre in balia dell’avversario ed ha bisogno di tempo per giocare il suo tennis con quelle aperture ampie…non basta essere competitivo solo sulla terra e sull’erba per entrare nell’élite del tennis,bisogna essere competitivi tutto l’anno,a meno che non diventi un Nadal che nella stagione sulla terra fa minimo 4000 punti a stagione e non è il suo caso
Ha 22 anni ed è TOP 16, ha margini enormi a livello mentale e tecnico, sarebbe un mistero se non arrivasse minimo in TOP 10. Per la TOP 5 bisogna che rivoluzioni il servizio per renderlo un colpo che fa’ la differenza.
Qualcuno faccia sapere all’esimio,dopo le recenti dichiarazioni del faentino e Lorenzi,ora quelle di Barazzutti quanto è stato fondamentale mettere insieme questo sistema per ottenere questi risultati sempre più a vantaggio degli stessi.Sono anni che facciamo questa denuncia,includo anche il mio specchio(MM&I),non perché siamo contro o “odiamo” qualcuno,ma solo perché non vogliamo che il nostro(?) sport continui a vedere talenti di nazioni non privilegiate che non riescono nemmeno ad avere una chance per poter provare a competere e finiscono inevitabilmente per perdersi.Proprio per questo motivo mi/ci piace rimarcare che impresa ha fatto (nonostante i mille ostacoli che gli hanno messo e ahimè/noi continuano a fare)il panda ceko ImMENSIK ad entrare prima nei 100 e poi nei 50,vera bandiera e orgoglio,di chi ama veramente il nostro(?)sport e la MERITOCRAZIA.
Spero di non ricevere l’oscurità per questo ennesimo grido si aiuto,in difesa di tutti i non privilegiati protagonisti (quando gli viene consentito)del nostro(?)sport.
Per ora li ha battuti tutti tranne Sinner…
Picchi di rendimento… Mancanza di costanza… Infatti per arrivare ai livelli preconizzanti da Barazzutti occorrono tante cose. Come già ho scritto, oltre alle qualità tecniche-tattiche-atletiche, ci vogliono (soprattutto) testa, sostanza, costanza.
Come vedi, caro Marco (è sempre un piacere leggerti, al di la dei contenuti) la pensiamo in maniera abbastanza simile. Ed aggiungo, che ancora più di Lorenzo, che comunque in top 15 c’è arrivato, questi discorsi, ad abundantiam, andrebbero fatti per Nardi, e comincio a pensare, anche per qualcun altro. Vedere Civarolo, per carità, eccellente allenatore, i giorni scorsi, all’angolo di Arnaldi, mi ha lasciato perplesso.
Hai ragione certe cose non si possono leggere ahahah
BOOOOMMMM!!!!
Musetti non deve cambiare mnentalità, deve cambiare allenatore…
Esattamente io credo che per primo è lui ha non essere intimamente convinto aldilà di quello che può dichiarare
Parlate di top 5 come “possibile” solo perché è un tennista con grande talento per qualcuno anche più di Jannik ( non dimentico i commenti prima che Jannik esplodesse) io non l’ho mai visto come un possibile Top 5 e forse top10 ne mai lo vedrò, il carattere e la mentalità sono decisive se vuoi arrivare in cima, poi per carità felice di essere smentito, ma quanti tennisti talentuosi ci sono e ci saranno? Mica tutti arrivano lassù…
Come picchi di rendimento Musetti ha dimostrato di averlo il livello dei top 5, vedi Wimbledon in cui ha battuto Fritz e fatto semifinale o Olimpiadi chiuse col bronzo battendo Zverev, ma la vittoria che mi ha impressionato di più è stata contro Zverev a Vienna su HI, dove non ci avrei scommesso un centesimo potesse vincere. Il problema sta nella costanza di rendimento, nelle numerose sconfitte con avversari sulla carta inferiori, nel continuo miglioramento sulle superfici veloci e soprattutto deve esserne convinto lui che ci può arrivare
Creato un sistema, che speriamo continui, si. Musetti numero 5, balla spaziale. Non ha la solidità mentale necessaria e sul veloce è sempre in difesa con i più forti
Può essere!
Sarà sicuramente!
Credo che ci sia differenza tra questi termini e Barazzutti ha usato i primi, non i secondi…
Non è il solo Barazza a dire che Musetti ha i colpi, ma manca di continuità. Questo lo dicono un po’ tutti gli addetti ai lavori, solo che lui (e Tartarini) sono messi lì per aiutarlo a trovare continuità e lavorare sulle mancanze, seconda di servizio in primis.
Tanti miglioramenti sul duro e persino indoor (semi a Vienna con lo scalpo di Zverev), ma ancora lacune che pesano.
Per chi dice che ormai non è più giovanissimo e certi traguardi sono per lui impossibili potrei tirare fuori un elenco abbastanza lungo di nomi che hanno smentito certe tesi.
Certo è che a Tartarini Musetti deve tantissimo, la Top20-30 ormai fissa e tante gioie, ma un professionista si dovrebbe guardare intorno e sebbene con Barazzutti sia migliorato parecchio per il salto finale ci vorrebbe qualcuno a tempo pieno e molto esperto.
Poi magari ce la farà lo stesso perché ha dei mezzi tecnici pazzeschi, ma secondo me avrebbe potuto farcela prima prendendo esempio da chi ha lasciato la chioccia per provare a volare alto.
Il riferimento potrebbe sembrare per Sinner e in parte lo è, ma penso più a un Sonego che ha lasciato Arbino alla soglia dei 29 anni e con un coach professionista sta raccogliendo ora parecchi frutti del “nuovo” lavoro.
Sonny è fantastico, ma non un Top, Musetti se non è ancora un Top lo deve in parte ai suoi limiti, ma anche a chi lo segue che palesemente ne ha altrettanti.
Mi spiacerebbe che arrivasse a fare certe scelte a 28-29 anni perché avrebbe (e avremmo) il rimpianto di cosa avrebbe potuto fare in carriera.
sulle battute vai davvero fortissimo….scherzo eh
questa mi ha fatto ridere e mi piace, Wilander sembra davvero una banderuola al vento ahahahahahahaha
Che Musetti sia più forte e talentuoso di Alcaraz è una tua opinione, non suffragata da nessun fatto e neanche dalle opinioni del 99% delle persone che capiscono qualcosa di tennis. Ma hai mai visto giocare Alcaraz?
caro Corrado, che Musetti abbia il tennis per stare in top 5 nessun dubbio. Credere che davvero possa avere una continuità tale (ci vuole costanza di rendimento nell’arco di 12 mesi) da portarlo così in alto è un atto di fede. Mi auguro per lui di sbagliarmi ma cambiamenti così radicali nell’atteggiamento non sono alla portata di lorenzo, è già troppo strutturato mentalmente e non potrà mai accadere fino a che rimane nella sua comfort zone. Non sto dicendo che deve sostituire Tartarini ma appare evidente che è un allenatore che rappresenta parte importante della sua comfort zone. In soldoni, non credo che Lorenzo abbia gli strumenti per evoluzioni di questo tipo.
Musetti per le caratteristiche tecniche e fisiche resterà nei quartieri alti del tennis, di certo. Dico resterà, perchè già essere nei 20 non è certo una passeggiata di salute e farlo per anni e anni ancora meno (e Lorenzo ci riuscirà).
Come picco sicuramente può raggiungere posizioni migliori, che sia 10, 8 o 5 dipende da tante cose, ma quello che ci vuole per salire è una maggiore costanza di rendimento e capacità di reagire a situazioni difficili sul campo, tallone di Achille di Musetti.
Quando smetterò di sentire a quasi ogni intervista le dichiarazioni di Lorenzo che parla di sentire di avere acquisito una maggiore continuità, solidità, maturità, ecc. allora sarà il momento, anche perchè non ci sarà bisogno di dirlo a parole, lo vedremo sul campo!
Top 5 ? Neanche se lo vedo ci credo….
@ wild (#4313991)
Ma che stai a dire ? La velocità di palla di alcaraz è 3 volte quella di musetti….altroché solo muscoli….
Musetti deve innanzitutto rimanere in top 20 e poi arrivare in top 10.Top 5 al mondo vuol dire dire che deve battare sinner, Alcaraz Djokovic e altro. Barazzutti non esagerare con le chiacchiere! Grazie Mattia saracino.
Capisco i commenti “poco positivi” sulla possibilità di Musetti di diventare un Top5, ma ricordo che deve ancora compiere 23 anni e i miglioramenti sono sempre possibili. Lo stesso Barazzutti non dice che Musetti diventerà Top5 ma che potrebbe diventarlo… ed io concordo in pieno… anche se mi rendo conto che la strada per compiere i miglioramenti necessari non sia per niente facile.
Secondo me, più che mentale anche se certo oggi è parte dei suoi limiti, gli manca il fisico (non in termini di muscoli ma di reattività, elasticità e gioco di gambe, è un giocatore in termini relativi piuttosto legnoso) e potenza nel senso di pesantezza di palla. Almeno una delle due caratteristiche è fondamentale, o sei un Fritz o uno Zverev che sopperisci con servizio e “potenza” alle carenze negli spostamenti, o sei un gatto come Alcaraz, Sinner o Nole (che hanno comunque più qualità complessiva, oltre ad avere anche pesantezza di palla) che hanno una fase difensiva eccezionale che gli permette di ribaltare gli scambi. Tutti quelli che non eccellono in una se non entrambe di queste caratteristiche difficilmente possono salire troppo in alto, almeno in maniera stabile
@ Aquila (#4313988)
Barazzutti parla come Wilander: a caso o per i suoi interessi personali del momento. Non necessariamente ci azzecca o ha torto.
@ James9000 (#4313986)
Basterebbe lo sviluppo del fisico che hanno fatto fare a Alcaraz, Musetti è più forte di Alcaraz e molto più talentuoso, gli mancano i muscoli di Carlos, a tenuta psicologica manco Carlitos è un top e si vede non appena i muscoli non lo supportano
Musetti, può essere uno dei 5 migliori al mondo, non poteva dire altrimenti, sa benissimo che non ci arriverà mai, puoi migliorare su tutto… ma è molto difficile cambiare mentalità, emotività e concentrazione, sono i suoi punti deboli…il resto dei giovani elencati hanno le caratteristiche per entrare nei 5 migliori al mondo, ma intanto sono solo promesse
Per me, il potenziale è da top ten se maturasse a livello mentale.
La domanda reale è: all’età di Musetti è ancora possibile un cambio così radicale nell’ approccio psicologico?
Secondo me no.
Si potrà migliorare, limare qua e la ma quel salto di qualità così importante che necessita, a mio avviso era da ricercarsi ad un’età decisamente piu giovane
Ovviamente spero di sbagliarmi e pure di grosso!!
barazza perché accontentarsi della TOP 5 quando la Divina Provvidenza non ha limiti?
Top 5 forse un po’ esagerato.
Ancora co sto Musetti over the Top ? A qualcuno proprio non va giù che sia Jannik il “noioso” a primeggiare 😀
Intervista pienamente condivisibile.
Su Musetti top 5 ci credo anche io.. Dietro Sinner e Alcaraz ci può stare benissimo anche lui