![Marseille](https://static.livetennis.it/flag/32/FRA.jpg)
“Una differenza assurda”, Sabalenka fotografa una palla nuova accanto ad una con 25 minuti di gioco
![](/images/site/comments.png)
![La foto di Sabalenka con due palle, una nuova l'altra usata](https://static.livetennis.it/photo/Palle_sabalenka.jpg)
“25 minuti contro nuova. Differenza assurda”. Questo il tagliente messaggio che accompagna il post social di Aryna Sabalenka nel quale la bielorussa ha fotografato una palla nuova accanto ad una da lei usata per 25 minuti di allenamento. La differenza è incredibile: la palla usata ha perso buona parte delle scritte del produttore e il feltro è quasi compromesso, spelacchiato e terribilmente usurato. Un messaggio che, seppure senza scriverlo, entra pienamente nel solco dei tanti giocatori e giocatrici che puntano il dito contro la qualità delle palle. Molto spesso il cambio delle palle in torneo avviene ben oltre i 25 minuti di gioco (anche se in allenamento la palla è colpita con maggior frequenza), quindi si capiscono assai bene le lamentele dei tennisti sulle condizioni delle palle, strumento indispensabile per il gioco. Oltretutto la palla fotografata dalla bielorussa è generalmente considerata una delle più affidabili dai giocatori, anche amatoriali.
25min vs new
Crazy difference 👀 pic.twitter.com/U7tK80qGm0— Sabalenka Aryna (@SabalenkaA) February 7, 2025
Daniil Medvedev è uno dei tennisti che più frequentemente parla della questione, arrivando a dire che buona parte dello scadimento delle sue prestazioni nei tempi recenti sia dovuto proprio dalla difficoltà di adattamento del suo tennis alle palle, che soffrono un’usura importante troppo velocemente. Tutti i giocatori confermano che le palle, dopo lo stop del tour per il Covid, siano peggiorate come qualità generale. Perdono rapidamente il feltro, diventano pesanti e si controllano meno bene, tanto che solo colpendole con la massima potenza si riesce farle correre. Chi gioca un tennis più leggero soffre ancor più questo status quo.
L’ATP in una nota del suo Presidente Andrea Gaudenzi ha sottolineato di essere a conoscenza del problema e che si è già attivata con i produttori per migliorare la situazione. Oggettivamente la differenza mostrata da Sabalenka tra palla nuova e palla con 25 minuti di tennis è impressionante.
Mario Cecchi
TAG: Aryna Sabalenka, Caso Palle
Io uso le Dunlop e anche secondo me le condizioni sono peggiorate negli ultimi anni. Una volta le usavo per 5-6 ore. Adesso dopo due ore peggiorano già molto. Ma ai produttori converrà farle durare di più?
E chissà dopo che la usano i maschi e gente come Opelka o Mpetshi
Cmq così non vuol dire niente, andrebbe fatto confronto con quelle di 8 anni fa
Detto questo la peluria e le scritte fanno poco testo, è l’integrità della palla che deve rimanere
Avrà utilizzato più di una pallina, verosimilmente. Quindi il numero dei colpi va suddiviso….o no?
…alle inutili critiche.
A differenza di molti, Jannik non si lamenta mai di nulla. Nemmeno del calendario, degli arbitri, dei colleghi, dei giornalisti e dell’antidoping. Un vero signore che risponde sempre e soltanto sul campo alle
Che la scritta si cancelli presto non influisce sul gioco e potrebbe anche essere intenzionale, nel senso che il produttore potrebbe per scelta usare un inchiostro e stampa deboli visto che non ha nessun impatto sulla qualità della pallina a livello di gioco. Sul perdere forma e alzare il pelo non giocando più a tennis non mi pronuncio ma se tanti si lamentano un motivo ci sarà
@ Aquila (#4313749)
Si gonfiano e perdono pressione.Considera che il professionista gioca sempre con corde nuove,che quindi mordono la palla usurandola davvero precocemente.Purtroppo la qualità è scesa a tutti i livelli, dagli scaffali al circuito maggiore.
Non guardiamo il pelo,Aryna.
Per i pro è solo una lamentela quando giocano male, alla fine ci credono veramente, in realta le loro palle sono ancora discretamente buone prima del cambio, la realta che più ci tocca sono la qualità scadente delle palline vendute sui scaffali dopo il covid..tra l’altro usate anche nei tornei FIT/TPRA
vale per tantissimi prodotti tra l’altro
Sbaglio o sinner è uno che non si è mai espresso sulla questione?
conosciamo il parere (lamentale) di molti ma non del nostro campione.
giusto?
Solo perchè il pelo della pallina è più liscio e compatto e schizza via, la velocità di crocera rimane quasi intatta..detto questo si è vero dopo il covid sono più scadenti, soprattutto quelle che trovi sui scaffali
Primo: 25 minuti di allenamento senza pause ai ritmi che hanno questi tennisti, uomini o donne che siano, equivalgono come tempo ad almeno 4 ore di tennis al circolo.
Secondo: dubito sia peggiorata la qualità delle palle, più probabile aumentata l’intensità ed il numero dei colpi.
Terzo: ricordo che quando giocavo, le più scadenti erano le Roland Garros, non certo queste Dunlop, se si sono ridotte così le Dunlop, non oso pensare le altre.
Sterile proprio no.Il circuito presenta due problemi: diversità delle palle ed usura delle stesse.
Se al primo si può in parte ovviare ,magari con modelli uniformi da usarsi per dire su terra sudamericana e poi europea, così come su hard Usa e poi in oriente ecc.dando il tempo di adattamento (il bello sono queste differenze,palle, superfici,ind/outdoor) il problema dell’usura è serio. La palla che si gonfia trova maggior resistenza,le superfici lente aumentano gli scambi e questo da fuori piace ma significa anche colpire, colpire,colpire, con sforzi muscolari e vibrazioni. Da bambini c’era il Tele (ma con 5.000£ potevi prendere il Tango…in gomma),pallone da spiaggia leggero che calciavi con forza e rimaneva lì.Questo il problema.Non per niente il “serve con palline nuove” mostra un reale vantaggio.
Il problema lo accusano ancora più gli amatori come me, che pagano per giocare. Dopo un’ora e mezza le palle sono letteralmente da buttare. Poi per evitare di spendere 8 euro a partita in più, le si riutilizzano ma sono ingestibili.
E le loro dovrebbero essere di qualità superiore. L’ATP dovrebbe intervenire d’urgenza, mettendo degli standard minimi e vincolando i contratti al superamento di determinate prove. I fornitori che superano la prova, possono fornire palle ai tornei…
É un dato di fatto.
Al netto delle differenze tra le varie marche e modelli dopo il covid si é assistito ad un peggioramento repentino.
Di sicuro riguarda un qualche risparmio costruttivo o qualche altra cagata “esg” che ne ha compromesso la durata.
Dopo mezz’ora sembra di giocare a Pickleball….
Queste sono quelle della Sabalenka (che comunque ha un bel braccio), ma pensa quelle prese a racchettate da Sinner come devono essere conciate
Ma anche no. Le condizioni devono essere ottimali per tutti. Non é una lotta per la sopravvivenza.
Il 50% non capisce il sarcasmo,del 50% rimanente il 25% pensa che la depressione dovrebbero averla solo gli operai,del 25% rimanente il 12,5% crede che non ci si dovrebbe lamentare del vento,in quanto le condizioni sono uguali per tutti e due,non considerando che una si può adattare meglio,ma sempre di condizioni anomale si parla,per cui la perdente ha tutto il diritto a dire che in condizioni normali avrebbe avuto più chance,di quel 12,5% la metà sostiene che per poter muovere la critica ad un campione bisognerebbe aver vinto 19 slam, almeno,io purtroppo non ne ho vinti neanche 10 e quindi devo tacere.
Continuando di questo passo si arriverebbe allo O,OOOOOO2% della ragionevolezza nazionale,cioè il quì presente Gaz e qualcun’altro.
Non credo alle foto, ha solo voluto evidenziare il problema del deterioramento, per consumarla cosi vuol dire allenarsi per 20 minuti sempre con la stessa pallina, anche i principanti sanno che in allenamento usano il cestino con non meno di 50 palle da tennis, consiglio a Sabalenka, ma soprattutto al suo allenatore di rinnovare dopo un determinato tempo il cesto con palline nuove
molti giocatori lamentano il problema, proporrei una diminuzione dei game giocato prima del cambio palline . Cambio ogni 3 ?
Ormai giocatori e giocatrici picchiano come fabbri del Nebraska…normale ste palline si distruggano in pochi scambi…accorciassero il tempo di sostituzione nei match
Cioè se un problema è di tutti non merita di essere affrontato mentre se è di pochi, si?
Le Dunlop Fort sono, subito appena aperte, le migliori palline al mondo. Il problema è che si deteriorano quasi subito diventando grosse, pesanti e pelose… Mi capita di vederlo al circolo, figuriamoci nel circuito professionistico! In ogni caso sono adatte alla terra battuta, non so a quale torneo si riferisse la Saba. Le altre marche non saprei dire, ho l’impressione che le Head Pro, le più usate nel circuito, siano più resistenti e tirino fuori meno pelo, ma anche più dure e più difficili da addomesticare
probabilmente tu non giochi a tennis. sono serio
Probabilmente tutte le palle del mondo a prescindere dal produttore provengono dalla stessa fabbrica cinese. Scherzo, forse.
Però bisognerebbe cercare di creare condizioni uguali per tutti che siano anche in sicurezza.
essendo così per tutti la polemica e sterile. i problemi sono altri