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Dall’Australia a Wimbledon, Murray resta con Djokovic. Pouille non si arrende. Monfils si ritira da Marsiglia: “Devo gestire il fisico, un infortunio serio ora potrebbe essere la fine”

10/02/2025 18:42 12 commenti
Gael Monfils nella foto - Foto Getty Images
Gael Monfils nella foto - Foto Getty Images

L’ex numero uno britannico Andy Murray continuerà ad essere parte del team di Novak Djokovic almeno fino a Wimbledon. Secondo quanto riportato dal Times, dopo il positivo test agli Australian Open 2025, la collaborazione proseguirà fino al terzo Slam della stagione, in programma dal 30 giugno al 13 luglio.

Notizie contrastanti invece per Lucas Pouille: dopo il drammatico infortunio al tendine d’Achille nella finale del Challenger di Lille, inizialmente il francese aveva ipotizzato il ritiro. Tuttavia, meno di 24 ore dopo, ha deciso di sottoporsi all’intervento chirurgico per tentare un ultimo ritorno: “Farò tutto il possibile per tornare. Ci vediamo presto”, ha scritto sui social prima dell’operazione.

Nel frattempo, Serena Williams continua la sua vita lontano dai campi da tennis, questa volta con una sorprendente apparizione al Super Bowl come ballerina durante lo show di Kendrick Lamar nell’intervallo, esibendosi sulle note di “Not Like Us”.

A Buenos Aires, Alexander Zverev si prepara per l’ATP 250 con grandi ambizioni: “Voglio dare il meglio per vincere qui. Spero che venga tanta gente e si crei un’atmosfera da calcio. È molto importante avere questi tornei in Sudamerica, il tennis è e deve rimanere uno sport globale”, ha dichiarato il tedesco, che ha poi rivelato il suo prossimo grande obiettivo: “Il mio prossimo traguardo è Roland Garros. Voglio continuare a credere di essere abbastanza forte per vincere uno Slam.”

Gael Monfils ha annunciato il suo ritiro dall’ATP 250 di Marsiglia 2025 a causa di uno strappo muscolare al quadricipite destro. Il tennista francese è apparso visibilmente dispiaciuto in conferenza stampa, ma ha spiegato la necessità di questa decisione precauzionale.
“Alla mia età, un infortunio importante potrebbe significare la fine della mia carriera, quindi sono costretto a saltare questo evento”, ha dichiarato Monfils, che non ha voluto rischiare di aggravare il problema fisico.
Il francese non chiude completamente le porte a un rapido rientro, annunciando che volerà a Doha per valutare le sue condizioni e tentare di recuperare in tempo per il torneo. Una decisione che dimostra la cautela con cui il veterano transalpino deve ormai gestire il suo fisico per prolungare la sua carriera.
Una rinuncia particolarmente dolorosa per Monfils, che avrebbe voluto regalare spettacolo davanti al pubblico di casa a Marsiglia, ma la prudenza ha prevalso sulla voglia di scendere in campo.



Marco Rossi


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12 commenti. Lasciane uno!

Di Passaggio (Guest) 11-02-2025 07:50

Scritto da Detuqueridapresencia

Scritto da Dr Ivo

Scritto da walden

Scritto da Dr Ivo
Mi pareva un po’ strano che Zverev da n. 2 del mondo e nell’imminenza di due importanti tornei su superficie dura andasse a giocare un 250 su terra battuta a Buenos Aires… La sua dichiarazione chiarisce l’arcano: Sascione punta al Rolando, nella speranza che Sinner e Alcaraz siano un po’ meno ingiocabili colà…
Dal suo punto di vista fa bene e del resto, pur essendo in teoria un giocatore da superficie dura come Berrettini, anche lui i maggiori successi li ha avuti proprio sulla terra battuta (2 Masters a Roma e 2 a Madrid!).

Scusa ma Berrettini da quando è un giocatore da superficie dura? Quanti tornei ha vinto sul cemento?

Il ragionamento è che è un giocatore da veloce, più adatto allo scambio rapido, tipico dell’hard, che a quello prolungato tipico della terra. Certo, non ha (ancora) vinto nessun torneo sull’hard ed è proprio quello il paradosso che volevo mettere in evidenza… ma ha comunque all’attivo ben due semifinali slam, US Open e Australia. Sul duro, ovviamente, ha trovato e trova ancora più concorrenza, e anche per questo i risultati intesi come titoli non gli sono arrivati. A ben vedere, anche sulla terra battuta ha fatto bene su campi divenuti veloci per l’altitudine (tre dei sei titoli vinti tra Gstaad e Kitzbuhel, una finale Masters mille a Madrid). Quindi che MB sia un giocatore il cui gioco, in teoria, è più efficace sul veloce mi sembra un dato di fatto.

Per come la vedo io Matteo non è a suo agio su superfici che necessitino di spostamenti orizzontali rapidi. Pertanto sul duro fatica. Certo qualche exploit lo ha fatto ma non ha vinto tornei.
Sull’erba è importante lo spostamento verticale e qui Matteo è molto a suo agio e lo stesso dicasi su TB veloce (per altitudine). Questo perché comunque la TB gli consente recuperi anche se non ha gran mobilità orizzontale e gli consente back di rovescio pensati ed efficaci. Ma su veloce la diagonale di rovescio è debolissima.
Che poi il servizio “The Hammer” renda particolarmente bene su veloce è esattamente il motivo per cui su veloce ha fatto qualche exploit pur non essendo la sua superficie (indoor non ne parliamo).
Così la vedo io, eh. Mi sbaglierò …..

Allora mi sbaglio anche io allo stesso modo. In ogni caso il Berrettini prima degli infortuni poteva tranquillamente aspirare ad una carriera tutto terreno. Ora è quel tanto più lento lateralmente, che sul duro non riesce più a fare bene come una volta. Anche il servizio non gli garantisce più due punti a game, come una volta. Le due cose possono tuttavia migliorare e voglio pensare ad una ulteriore carriera con punti strategici vinti sul duro e alcuni trofei su rosso e verde. Il fatto che si giochi poco su erba è uno dei punti deboli del tour da moltissimo tempo. Troppo sul duro, il duro si mangerà anche l’argilla se si va avanti così (Arabia). E il tennis rischia di diventare uno sport monocromatico.

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+1: Detuqueridapresencia, j
Detuqueridapresencia 11-02-2025 00:28

Scritto da Dr Ivo

Scritto da walden

Scritto da Dr Ivo
Mi pareva un po’ strano che Zverev da n. 2 del mondo e nell’imminenza di due importanti tornei su superficie dura andasse a giocare un 250 su terra battuta a Buenos Aires… La sua dichiarazione chiarisce l’arcano: Sascione punta al Rolando, nella speranza che Sinner e Alcaraz siano un po’ meno ingiocabili colà…
Dal suo punto di vista fa bene e del resto, pur essendo in teoria un giocatore da superficie dura come Berrettini, anche lui i maggiori successi li ha avuti proprio sulla terra battuta (2 Masters a Roma e 2 a Madrid!).

Scusa ma Berrettini da quando è un giocatore da superficie dura? Quanti tornei ha vinto sul cemento?

Il ragionamento è che è un giocatore da veloce, più adatto allo scambio rapido, tipico dell’hard, che a quello prolungato tipico della terra. Certo, non ha (ancora) vinto nessun torneo sull’hard ed è proprio quello il paradosso che volevo mettere in evidenza… ma ha comunque all’attivo ben due semifinali slam, US Open e Australia. Sul duro, ovviamente, ha trovato e trova ancora più concorrenza, e anche per questo i risultati intesi come titoli non gli sono arrivati. A ben vedere, anche sulla terra battuta ha fatto bene su campi divenuti veloci per l’altitudine (tre dei sei titoli vinti tra Gstaad e Kitzbuhel, una finale Masters mille a Madrid). Quindi che MB sia un giocatore il cui gioco, in teoria, è più efficace sul veloce mi sembra un dato di fatto.

Per come la vedo io Matteo non è a suo agio su superfici che necessitino di spostamenti orizzontali rapidi. Pertanto sul duro fatica. Certo qualche exploit lo ha fatto ma non ha vinto tornei.

Sull’erba è importante lo spostamento verticale e qui Matteo è molto a suo agio e lo stesso dicasi su TB veloce (per altitudine). Questo perché comunque la TB gli consente recuperi anche se non ha gran mobilità orizzontale e gli consente back di rovescio pensati ed efficaci. Ma su veloce la diagonale di rovescio è debolissima.

Che poi il servizio “The Hammer” renda particolarmente bene su veloce è esattamente il motivo per cui su veloce ha fatto qualche exploit pur non essendo la sua superficie (indoor non ne parliamo).

Così la vedo io, eh. Mi sbaglierò …..

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+1: j
Salvo (Guest) 10-02-2025 22:53

Scritto da Mattia saracino
La fa per allenarsi zverev è un pò hai ragione perchè è bumero due al mondo. Si deve allenare sulla terra rossa.

In realtà gli danno soprattutto un pacco di soldi….

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Dr Ivo (Guest) 10-02-2025 22:46

Scritto da walden

Scritto da Dr Ivo
Mi pareva un po’ strano che Zverev da n. 2 del mondo e nell’imminenza di due importanti tornei su superficie dura andasse a giocare un 250 su terra battuta a Buenos Aires… La sua dichiarazione chiarisce l’arcano: Sascione punta al Rolando, nella speranza che Sinner e Alcaraz siano un po’ meno ingiocabili colà…
Dal suo punto di vista fa bene e del resto, pur essendo in teoria un giocatore da superficie dura come Berrettini, anche lui i maggiori successi li ha avuti proprio sulla terra battuta (2 Masters a Roma e 2 a Madrid!).

Scusa ma Berrettini da quando è un giocatore da superficie dura? Quanti tornei ha vinto sul cemento?

Il ragionamento è che è un giocatore da veloce, più adatto allo scambio rapido, tipico dell’hard, che a quello prolungato tipico della terra. Certo, non ha (ancora) vinto nessun torneo sull’hard ed è proprio quello il paradosso che volevo mettere in evidenza… ma ha comunque all’attivo ben due semifinali slam, US Open e Australia. Sul duro, ovviamente, ha trovato e trova ancora più concorrenza, e anche per questo i risultati intesi come titoli non gli sono arrivati. A ben vedere, anche sulla terra battuta ha fatto bene su campi divenuti veloci per l’altitudine (tre dei sei titoli vinti tra Gstaad e Kitzbuhel, una finale Masters mille a Madrid). Quindi che MB sia un giocatore il cui gioco, in teoria, è più efficace sul veloce mi sembra un dato di fatto.

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Ugetsu (Guest) 10-02-2025 20:54

strappo muscolare per Monfils ? Se fosse un vero strappo al quadricipite stava in sedia a rotelle altro che ritirarsi per motivi precauzionali; sarà uno stiramento.

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Mattia saracino (Guest) 10-02-2025 20:35

È un pò strano hai ragione.

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Mattia saracino (Guest) 10-02-2025 20:34

La fa per allenarsi zverev è un pò hai ragione perchè è bumero due al mondo. Si deve allenare sulla terra rossa.

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pablito 10-02-2025 20:05

LaMonf ?

Il conto corrente non soffre,
ha una bella famigliola… 😉

5
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walden 10-02-2025 20:05

Scritto da Dr Ivo
Mi pareva un po’ strano che Zverev da n. 2 del mondo e nell’imminenza di due importanti tornei su superficie dura andasse a giocare un 250 su terra battuta a Buenos Aires… La sua dichiarazione chiarisce l’arcano: Sascione punta al Rolando, nella speranza che Sinner e Alcaraz siano un po’ meno ingiocabili colà…
Dal suo punto di vista fa bene e del resto, pur essendo in teoria un giocatore da superficie dura come Berrettini, anche lui i maggiori successi li ha avuti proprio sulla terra battuta (2 Masters a Roma e 2 a Madrid!).

Scusa ma Berrettini da quando è un giocatore da superficie dura? Quanti tornei ha vinto sul cemento?

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Dr Ivo (Guest) 10-02-2025 20:00

Mi pareva un po’ strano che Zverev da n. 2 del mondo e nell’imminenza di due importanti tornei sul duro andasse a giocare un 250 su terra battuta a Buenos Aires… La sua dichiarazione chiarisce l’arcano: Sascione punta al Rolando, nella speranza che Sinner e Alcaraz siano un po’ meno ingiocabili colà…
Dal suo punto di vista fa bene e del resto, pur essendo in teoria un giocatore da superficie dura, anche lui come Berrettini i maggiori successi li ha avuti sulla terra battuta (2 Masters a Roma e 2 a Madrid!).

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+1: Taxi Driver
Markux (Guest) 10-02-2025 19:10

I Francesi, i più ormai ultratrentenni, si stanno sbriciolando fisicamente per la loro riluttanza a farsi da parte. Contenti loro.

2
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-1: j
Roberto (Guest) 10-02-2025 18:52

Monfils saggio zverev obiettivo

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