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Alcaraz: ‘Voglio il mio primo titolo indoor'”. Shapovalov rinato a Dallas: ‘È il momento di raccogliere i frutti'” (Video)
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![Denis Shapovalov nella foto - Foto Getty Images](https://static.livetennis.it/photo/Shapovalov_20.jpg)
Carlos Alcaraz si è qualificato per la finale dell’ATP Rotterdam 2025 dopo una vittoria intensa su Hubert Hurkacz per 6-4, 6-7, 6-3. Lo spagnolo affronterà Alex de Minaur in una finale che potrebbe regalargli il primo titolo indoor della carriera.
“È stata una questione di pazienza”, ha spiegato Alcaraz in conferenza stampa. “Hurkacz ha iniziato con un livello altissimo, soprattutto con la prima di servizio e nel gioco da fondo. Ho dovuto aspettare il mio momento, sapendo che avrebbe abbassato un po’ il ritmo. Sono contento di aver mantenuto l’intensità e l’energia anche dopo aver perso il secondo set, nonostante momenti complicati come quando ero sotto 1-4 e 0-40 nel primo set.”
La finale di Rotterdam rappresenta un’opportunità storica per il murciano: “È la mia prima volta qui ma mi sento come se fossi venuto da anni per l’affetto e il supporto che sto ricevendo. Sapere che nessuno spagnolo ha mai vinto qui mi motiva ulteriormente.” Alcaraz vede anche l’occasione di rispondere alle critiche: “È la mia prima finale indoor, è qualcosa di speciale perché si è parlato molto delle mie prestazioni su queste superfici. Domani è il momento giusto per dimostrare che posso giocare bene in queste condizioni.”
Il numero 3 del mondo ha anche rivelato di non essere ancora al 100% a causa di un raffreddore che lo accompagna dall’inizio del torneo, confessando un piccolo dettaglio superstizioso: “La striscia sul naso mi aiuta a respirare, ma la uso anche come portafortuna. Se ho iniziato la settimana con quella, la finisco con quella.”
De Minaur si presenta alla finale dopo aver eliminato la rivelazione del torneo Mattia Bellucci. L’australiano, forte della sua esperienza indoor e di un percorso netto questa settimana, promette di dare filo da torcere ad Alcaraz in quella che si preannuncia come una finale spettacolare.
Shapovalov sorprende a Dallas: “È il momento di raccogliere i frutti”
Denis Shapovalov ha smentito tutti i pronostici all’ATP 500 di Dallas 2025, raggiungendo la finale dopo aver eliminato i due grandi favoriti e top 10 americani Taylor Fritz e Tommy Paul. Il canadese, che aveva chiuso la scorsa stagione con il titolo a Belgrado, sfiderà Casper Ruud per quello che potrebbe essere il suo primo ATP 500 in carriera.
“Abbiamo fatto un’ottima preparazione invernale”, ha spiegato Shapovalov. “Mi sentivo di giocare ad un ottimo livello in allenamento ma, sfortunatamente, non siamo stati premiati durante lo swing australiano di gennaio. Ho anche avuto un’influenza intestinale che mi ha fatto perdere un po’ di slancio, e questo mi ha reso indeciso agli Australian Open, dove non ho potuto esprimere il mio miglior tennis. Quello che sta succedendo a Dallas riflette veramente il livello a cui posso giocare, mostra tutto il lavoro che abbiamo fatto nelle ultime settimane.”
Le chiavi del successo a Dallas sono state mentali: “Sapere come sarebbe stato il mio gioco e come mi sarei sentito fisicamente questa settimana mi ha tolto molta pressione e mi ha permesso di competere in modo più rilassato. Mi sono imposto una mentalità combattiva e sono felice di aver finalmente ritrovato il mio tennis.”
Il canadese non nasconde le sue ambizioni: “Darò assolutamente tutto. Non ho mai vinto un titolo ATP 500 in carriera, quindi vincere qui sarebbe un grande passo per me. La cosa più importante è mantenere quello che ho fatto bene durante la settimana: esprimere il mio gioco in campo, divertirmi e dare il massimo.”
Shapovalov ha anche rivelato alcuni cambiamenti nella sua vita personale: “La più grande novità è che abbiamo appena adottato un cucciolo. In questi giorni ho qui con me Mirjam [Bjorklund] e il cane, stanno in hotel vicino al torneo. Sono loro che mi aiutano a staccare e godermi davvero tutto quello che abbiamo qui. Le strutture sono incredibili, ma alla fine non è mai un singolo fattore che fa andare bene le cose, è una combinazione di vari elementi.”
Francesco Paolo Villarico
TAG: Carlos Alcaraz, Denis Shapovalov
Mi dà della pulce e dopo mi accusa di arroganza e presunzione?
È in difficoltà, certo, ma non voglio che affoghi.
Incontri chi vuole, anche il Papa, rimangono delle sciocchezze le sue e la saccenza mi creda, condita da ignoranza è una brutta bestia.
Il talento è capire di avere esagerato e chiedere scusa.
“Cerchi di stare in tema”?”Arrampicarsi sugli specchi”?
Con tutto il rispetto si prenda cura di sé,la deriva è già in atto ed è fatta di arroganza e presunzione.
Ah,dovrei incontrare Adriano Panatta nei prossimi giorni: neppure lui non scherza ma se lui parla di talento in questo sport ha un valore,se ne parla lei è segno che , citazione,”anche le pulci hanno la tosse”.
Si curi…anzi no.Non sono ipocrita.
Nessuna foga, solo amarezza.
Se stiamo in tema il rischio di fraintendimenti è basso, se si inizia a parlare di tutto lo scibile umano aumenta la confusione.
Cerchi di stare in tema la prossima volta, alla fine è molto semplice la definizione di talento dalla Crusca senza doversi arrampicare sugli specchi e fare citazioni decontestualizzate pur di avere ragione.
Carissimo,preso dalla foga non ha compreso che “piani diversi” sono quelli tra il talento di McEnroe e Lendl.
Tutto ciò che lei scrive parte da questo presupposto quindi,non avendo capito il mio intervento,si è preparato una risposta completamente errata.
Quanto alla tecnica di McEnroe le faccio notare che nessun tennista ha mai replicato quel gesto perché nessun tecnico l’avrebbe mai insegnato, perché non si può insegnare.Può, purtroppo,capitare il contrario, ovvero che si snaturi una dote non rispondente ai dogmi (benedetto chi non corresse il dritto di Delpo).
Quanto a Federer: è l’unico,con Laver mezzo secolo prima,ad unire talento ed “estetica”,a raggiungere una perfezione che ogni maestro di tennis immagina nella realtà e non nei libri.
Attenzione,il dritto di Nadal (è mancino però, diverso già di suo)venne replicato nella chiusura da molti compreso Roger in alcuni frangenti.
Non intendevo sminuirla,non era diretto a lei il concetto di piani diversi ma, converrà com me che se Adriano Panatta (non uno qualunque)parla di talento nel tennis e lo estende ad alcuni campionissimi,ma non a tutti,un motivo c’è.
Spero abbia compreso che non intendevo minimamente offenderla.
Shapo da meta 2023 a meta 2024 non ha giocato per un infortunio molto serio. ora sta recuperando ed è rientrato nei 40. ha un BR al 10 di tutto rispetto ma ha vinto pochi titoli rispetto al suo enorme potenziale ( vanta però una bella semi a wimbledon come musetti). speriamo che ora a quasi 26 anni possa trovare continuità. tolti gli italiani il mio tifo ormai va a lui. vamos shapovalov prendiamoci questo 500!!!
Comprendo che è in difficoltà, quindi fa esempi di altri sport ed offende.
Ah certo, McEnroe “di tecnico aveva zero”. Geniale. Quindi secondo lei uno che colpiva la palla in controbalzo con angoli impossibili, leggeva il gioco con tre scambi d’anticipo e serviva con un timing perfetto senza mai perdere equilibrio… lo faceva per intervento divino?
Se “non imitabile” significa che nessuno aveva la sua biomeccanica, allora anche Nadal col dritto lasso è tecnicamente nullo, giusto? Eppure vinceva, proprio come McEnroe. Ma capisco: se un giocatore non segue il manuale d’istruzioni che ha scritto lei, allora non ha tecnica (o talento a seconda dei casi).
Lendl invece “riusciva solo se perfettamente posizionato”? Certo, perché il talento di lettura e costruzione del punto non conta, meglio ridurre tutto a una questione di piedi messi bene. Complimenti, sta riscrivendo la teoria del tennis moderno. Magari un giorno mi spiegherà anche perché Federer giocava in infradito, già che c’è.
Vuole costruire una narrazione tutta sua per afferrare una tesi e si è imputato malamente, soprattutto ha perso la mia stima dimostrando che ne capisce poco di talento.
Il tennis non è il circo, non è musica, pittura o regia , è uno sport dove si vince o si perde ed il talento è una somma di fattori che porta a vincere.
Non è questione di essere su piani diversi è che dovrebbe scrivere un manuale tutto suo e glielo con educazione, saluti.
@ Kenobi (#4312131)
Oggi ho visto Scozia Irlanda: partita fisica con grandi giocatori.Ma il talento,quello puro non l’hanno tutti,non meniamocela.Guardi Lowe, appena rientrato da un intervento al crociato e vedi un altro tipo di talento,vedi un giocatore per nulla arrugginito,con una visione diversa del gioco. È quel quid che fa fare a Larry Bird pensionato,in jeans ,20 su 20 da 3 punti;non è estro, è fargli riuscire in mutande quello che ha tanti non riesce dopo ore d’allenamento. Se non si comprende che tra Borg e Higueras non c’era lo stesso talento non ci siamo,così come lo stesso non c’era tra Sampras e Ivanisevic o Rafter.Chi confonde l’estetica o la classe capisce poco di questo sport e infatti le ho fatto l’esempio di McEnroe,un tennista che di tecnico aveva zero,non imitabile,non riproducibile mai che sapeva mettere la palla dove Lendl non riusciva se non perfettamente posizionato.
Siamo davvero su piani diversi.
@ robdes12 (#4312232)
Ma tu in che mondo vivi ? Roland garros e wimbledon chi li ha vinti? Babbo natale?….ma io posso perdere tempo a rispondere a certi post?
@ Armonica (#4312252)
Perché, essendo ormai a fine carriera djokovic, il mio tifo è e sarà tutto x sinner,quindi so che alcaraz può vincere e stravincere e mi darebbe fastidio…..ovviamente amo il tennis e apprezzo tutto, ma non sono mai stato capace di guardare con sguardo indifferente, c è sempre il tifo di mezzo che rovina tutto….sono fatto così, male…e ormai non sono più ragazzino, non c è più speranza…ma credo che ci accomuni un po tutti, il tifo è il sale dello sport, goie e dolori
Perché fa paura?
Contento per Shapo, spero vinca
@ Onurb (#4312015)
Ma non in questo torneo, altrimenti non si spiegherebbero le difficoltà con Botic e quelle di ieri con Hurkacz che non sta certo attraversando il suo periodo migliore. Alla fin fine sarebbero stati sufficienti un paio di ace in più e la partita poteva finire in due set a vantaggio del polacco. Che faccia anche grandi giocate è vero, ma che in questo torneo in diversi momenti non abbia anche prodotto numerosi errori è inoppugnabile. Prima di questo torneo ci sono stati circa 6 mesi in cui finali e semifinali le ha viste col lanternino. Sarebbe questo il livello di un giocatore mostruoso? Allora Sinner come dobbiamo considerarlo? Divino?
veramente è un semplice 2-0 per Carlos, per cui mancano la bellezza di 8 vittorie consecutive. Sempre sciocchezze i seguaci di Alcaraz, vero?
Dare del pallettaro a Jannik significa non capire nulla di tennis e neanche comprendere il significato in italiano del termine.
Tutti possono avere opinioni , lei può dire che Jodie Comer è la donna più brutta del mondo ma non può dire che 2+2 fa 5.
Significa che è qui per trollare, provocare una community e darsi un tono.
@ giumart (#4312161)
Bhe dare del noioso pallettaro ad uno che domina sul cemento da un paio di anni ed è numero 1 con migliaia di punti è probabilmente non tanto ingiusto quanto da incompetenti! Non si parla mica del Sinner incerto e semi-sciatore solo top venti di un tempo. Che schifo allora altri n 1 come Lendl, Borg e Connors! Ok ma allora segua un altro sport.
Grazie, ricevuto!
Grande Shapovalov, speriamo torni tra i primissimi al mondo, sarebbe bella come storia.
Stai rispondendo ad un epigono del Conte Mascetti, occhio.
Ma che stai dicendo?? Io per esempio vedo un tennista e non mi piace come gioca non lo guardo più, stop. No mi metto a proclamare che quello è una schiappa o altro. Non capisco proprio. Non si tratta di indignarsi per lesa maestà. Io non sono un fazioso. Per favore…
@ Massimo (#4312024)
Allora continui a seguire Shapo …. Non ci offendiamo
shapo è troppo spettacolare per perderlo .. è anche simpatico.
per gli usa una disfatta casalinga .. tutte le corazzate al via .. tutte a fondo
Ma certo che il talento esiste, ma il tennis non è magia: è un mix di predisposizione naturale, tecnica, atletica, visione di gioco, capacità cognitive, tattiche, strategiche, impegno, lavoro quotidiano e creatività. Il punto è che né io né lei possiamo stabilire quale di questi sia il fattore dominante.
Dipende tutto dalla sua narrazione: cosa vuole vedere nel talento? Se cerca lo spettacolo, allora esalterà la manualità e l’estro. Se guarda il risultato, il talento è l’insieme di più fattori, e il loro peso cambia a seconda del giocatore e dell’epoca e non possiamo deciderlo noi.
Il calcio non lo seguo e non ho le competenze per affrontare un dibattito, pardon.
Comunque Alcaraz ha già dominato un torneo atpico ma significativo indoor: il next gen. Il blocco psicologico è solo da pro ATP troppo estivo più che da limitazioni tecniche inesistenti.
Se Velasco parla di talento nello sport, perdonami ma esiste.Cos’è? È la capacità di rendere efficace quel gesto in modo naturale anche in barba a qualsiasi dogma e nel tennis gli esempi ci sono.McEnroe su tutti: vuoi spiegare quel servizio? O il rovescio in controbalzo? O quel dritto aperto con chiusura ad uncino? E quei gesti che efficacia avevano? Perché puoi avere un tennis personale ma debole ma se il risultato arriva alla sublimazione hai il talento.
Poi tutti i campioni ne hanno ma non confondiamo l’abnegazione,lo spirito di sacrificio altrimenti Gattuso ha talento come Maradona e Edberg come Wilander.
Poi attenzione, c’è Borg: talento atletico perché poteva essere fatto la sera e un mostro l’indomani ma non confondiamo i piani perché quello che avevano alcuni sportivi,quella capacità di vedere spazi (Mecir giudicato così da Connors) sono unici.
Nel calcio Ronaldo ha il talento di Messi ? Si…ma il Ronaldo brasiliano.
Alcaraz vince non dovrebbe avere grossi problemi, il buon Ruud potrebbe dar fastidio a Shapovalov
Alcaraz vince non dovrebbe avere grossi problemi, il buon Ruud potrebbe dar fastidio a Shapovalov
@ giumart (#4312091)
Ma perché digrignare sempre i denti ogni qual volta qualcuno non incensa quasi dogmaticamente sinner? Perché un atteggiamento di ripulsa così sciatto e meschino nei confronti di presunti non adoratori a senso unico? Se a qualcuno pare un pallettaro e per di più magari noioso che problema c’è? Ammesso e non concesso perché si deve per forza indignarsi per lesa maestà?
Come conferma la foto, nei “come on!” Shapo è sempre stato un campione. Nei trofei molto meno.
Fritz sta dimostrando tutta la sua fallacia non tenere ritmi costanti anche con giocatori ben sotto il suo livello che lo possono sconfiggere molto più facilmente di ciò che potrebbe sembrare. Troppo discontinuo, troppo altalenante nel rendimento, si procede a folate intercalate da ampi momenti di bonaccia. Così si và da poche parti. Del resto non mi sembra proprio he il suo coach abbia i carismi necessari per storporarlo, mi sembra più uno shabby yes men che un coach che non dovrebbe aver timore panico nel mettersi contro il suo assistito.
Ma te l’ha ordinato il medico di guardare le partite di Sinner?
Per carità! Non dico che tutti devono essere come Sinner, ma permettimi di evidenziare che, molto spesso, la sbruffoneria poi porta a grosse delusioni ed a brutte figure (tanto per dire: mi pare che, se andiamo a vedere, Alcaraz probailmente ha avuto più delusioni che gioie). E inoltre io non apprezzo molto chi fa proclami, anche se si tratta di un tennista fenomenale. Ad esempio non ricordo che Federer o Nadal abbiano mai detto “sono qui per vincere”.
Per quel poco che capisco di psicologia. Alcaraz chiacchera a prescindere. Pensa, dice, fa o non ce la fa, resetta, ripensa, ridice, fa o non ce la fa, resetta…. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, Alcaraz lo sa, lo sappiamo tutti, ma segue il suo carattere. È il miglior resettatore di cervello del tour, dovrebbero imparare tutti da lui, ma lui c’è nato.
Le sue partite sono vinte o perse, punto dopo punto, non sono costruite. Lui resetta, sempre e comunque, anche durante lo stesso match, anche tra un punto importantissimo e una scartina, anche tra una scartina e un punto importantissimo. In questo è un fenomeno. Così vince punti importantissimi incredibili, e gira match incredibili, oppure li può perdere e può uscire anche ai primi turni.
Alcaraz sta giocando benissimo ma nei 500! Si sfogò in Cina contro Sinner per dimostrare qualcosa giocando un tie fantascientifico ma poi non fece nulla nei tornei più importanti. Dimostrare qualcosa in un 500 non significa dominare a lungo nei grandi tornei. È un test che parla di un gran livello massimale ma non del livello medio conservabile.
Io tifavo per Roger Federer, che per me rappresenta il tennis “ad personam”. Ora sono un fan di Jannik Sinner, che certamente non ha la mano fatata dello svizzero, ma per me ha un gioco sorprendente da fondo campo e non solo. “De gustibus non est disputandum” scrissero i latini, “è vietato sputare negli autobus” tradussi a scuola, tra la risata della classe e il 4 in pagella.
😎
Quoto, tra i giocatori stranieri Shapo è uno dei miei preferiti se non addirittura il mio preferito in assoluto, spero che Dallas non sia un fuoco di paglia e che possa continuare a salire in classifica per tornare a posizioni più consoni al suo talento
Ho visto shapovalov Paul….bellissimo combattimento tanti punti a rete gioco frizzante…..altro che il solito palettaro Sinner che mi annoia da morire
Sinonimi e contrari del termine talento: capacità, bravura, abilità, intelligenza, ingegno, attitudine, inclinazione, tendenza, propensione, stoffa. I contrari, incapacità, inettitudine, indifferenza, indisposizione, avversione. Ne consegue che o parliamo di un talento specifico e addirittura abbiamo la sindrome del savant (idiota sapiente) in cui a ritardi cognitivi si associa una abilità in un settore specifico oppure, come nel tennis, ad un insieme di competenze e talenti che fanno il campione. infatti alla bravura, si associa l’intelligenza, l’attitudine, la propensione, l’inclinazione e via dicendo. A quel punto il campione che emerge rispetto agli altri competitor è quello che ha “maggior talento” o forse più correttamente più “talenti”. Se diversamente per talento si intende il tocco, la sensibilità, l’esecuzione tecnica, la bellezza del gesto si dovrebbe parlare di “classe” che significa eleganza, raffinatezza, stile. in conclusione, se un campione oltre al “talento” ha pure “classe” o “eleganza” abbiamo Federer o Laver ma ho l’impressione che Velasco nel parlare di talento si riferisse alla prima accezione.
Mi pare che la state facendo più grossa di quel che è, Sinner doveva portare gioia e soddisfazione al tennis italiano, non creare un movimento che spala sostanza organica su qualunque concorrente gli si pari davanti. Il vento gira veloce nel tennis, oggi il carro è pieno, vediamo poi quel che accadrà.
@ giumart (#4312007)
E allora dove sta il problema? Non è che tutti adesso devono essere come sinner…ognuno ha il suo carattere e il suo modo di caricarsi….non ha detto vincerò…ha detto voglio vincere,che è ben diverso…perché secondo te,al di là delle frasi di facciata,sinner Va la x non vincere? Anche io tiferò sempre contro alcaraz ma non ho le fette di salame negli occhi…lo spagnolo è un mostro, è fortissimo, fa paura e sta lavorando sulla tenuta mentale…ha solo 22 anni da compiere ancora….gioca un tennis stratosferico….
Il fatto è che lui spara sempre forte, non vola basso, non manifesta umiltà (dice “voglio vincere l’Australian open voglio vincere questo e quell’altro…”). Scusa sai, io ad esempio sono abituato al profilo di Jannik, che anche prima di affrontare un n. 70 del ranking dice “devo migliorare questo, devo migliorare quello … vediamo come va” e non ha detto mai (e mai lo dirà) “sono qui per vincere”. Fai un po’ tu.
Shapo ha giocato un partitone, specialmente con il rovescio, sembra ritrovato
Paul sta giocando benissimo e shapo vince 7-5 6-3… eventi mistici
Dai come fa a non vincere?
Altrimenti sai quante racchette rotte??
Contento per Shapo, i giocatori estrosi e di talento stanno diventando i veri panda del circuito (altro che gli olandesi 🙂 ) quindi bene se mantengono un ruolo non marginale nel tennis muscolare di oggi
Boh… ha detto che vuole dimostrare di poter far bene su quella superficie… forse dovrebbe dire che non ha alcuna chance di vincere per farvi contenti. Mi pare che abbia 4 slam in tasca, non malaccio per un chiacchierone.
Da un bel po’ di tempo Alcaraz è discontinuo e contraddittorio non solo nelle partite ma nella stessa partita. Ieri era sotto 1/4 e 0/40 quindi ad un passo dal beccarsi un secco 1/6 e probabilmente il match ed invece ha vinto il set e poi la partita. È un campione ma in evidente difficoltà in primis con sé stesso ,ha perso sicurezza . La finale contro un prendi tutto come Demon ci dirà qualcosa di più sullo stato di Carlitos.
Bisognerebbe quotarle queste persone, so chi è.
Provo a tradurlo perché sono una di quelle persone che approva quel messaggio.
Il tennis è uno sport complesso, spesso chi parla di talento si riferisce solo alla buona manualità che “emoziona”, ciò che vede con gli occhi, non certo alla tattica, all’impegno, alla sua strategia negli anni e tante altre belle cose che non elenco e che non si vedono.
Ecco, il talento esiste ma non è quella roba lì dove viene spesso identificato.
Non esistono campioni che non hanno talento, come non esiste “sprecare” il talento che è una frase che non ha alcun senso visto che il talento è la somma di tanti fattori.
Il livello tennistico di Shapovalov espresso in questo torneo è assoluto, un piacere vederlo ed un arricchimento necessario per il circuito.
Non facciamoci illusioni, de minaur verrà spazzato via. Non ricordo i precedenti ma se non siamo nel 10-0 contro Sinner poco ci manca.
Ad Alex mancherà sempre il centesimo per fare un euro, contro quei 2 non ce la farà mai
Ho seguito, us usual, tutti i match di shapo e quello con Paul è dove ha giocato veramente bene.
Nei precedenti match ha giocato bene ma aveva comunque dato segni di una tenuta mentale non propria ottimale (ad esempio i doppi falli sulla palla break, un suo classico) ma complessivamente è riuscito a stare sempre nel match.
A me piace da morire, spero davvero che torni a ridosso della top ten
La superiorità di Sinner su tutti gli altri si vede da tante cose tra queste quelle di aver battuto demon 10 volte su 10 e in scioltezza.
Caro Carlitos, se ora non vinci questo torneo mi sa che avrai un po’ di problemi psicologici.
Qualche giorno fa ho letto qui un commento che rifiutava il termine “talento”. Il talento nello sport esiste e conta pure tanto ma come dice Velasco in una trasmissione in onda su Sky “avevo una generazione (quella dei Fenomeni) che univa al talento l’impegno che ci mettono quelli che il talento non ce l’hanno”.
Shapo,forse Nardi e altri hanno la fortuna che alcune cose gli riescono prima,senza capire perché (e già questo poi è un boomerang),e su questo si appoggiano.Arrivano prima,mettono la palla lì senza sforzo e pensano che basti.Poi arrivano gli avversari,le sconfitte,i momenti negativi…e continuano a non capire perché.
Allora magari per un po’ lavorano sodo ma non basta…e ancora non capiscono perché.
Il campione può a volte avere anche poco talento e, purtroppo,molti che ne avevano fin troppo l’hanno sprecato e,forse,non aver capito perché non è neanche una brutta cosa,soffrono meno.
Il percorso di Alcaraz è quello di uno che ha faticato al primo turno con un giocatore che si voleva ritirare, poi un doppista ed un connazionale terraiolo sopra i top50, infine uno specialista su questa superficie ma lontano anni luce dalla forma.
Nonostante questo ha perso due set, tra l’altro ha rischiato pesantemente al primo set, ma pure al primo turno.
Direi che il primo avversario di livello e top10 lo affronta solo in finale, specialista su duro in generale con un punteggio di 1906.9 ma che è solo dodicesimo, però è in forma.
Il suo gioco è confusionario, non ha un ordine, tante partite son vinte per qualità atletica e sempre al limite, poi trova pure gli avversari versione Babbo Natale.
Sembra più un Rune potenziato atleticamente.
Ahia, Carlos vuole il titolo. Normalmente non faccio pronostici ma questa volta mi butto: vince Demon….
Voglio l’erba voglio, Carlos ha questa mania di parlare prima del fare, infatti prima degli Australian Open diceva che voleva l’unico Slam che gli manca e ora dice che vuole il suo primo Torneo indoor, purtroppo volere non è potere, il suo Mental Coach dovrebbe spiegarglielo.
Voglio l’erba voglio, Carlos ha questa mania di parlare prima del fare, infatti prima degli Australian Open diceva che voleva l’unico Slam che gli manca e ora dice che vuole il suo primo Tornei indoor, purtroppo volere non è potere.