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Il presidente WADA sul caso Sinner: “Non paragonabile a Swiatek”
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Il presidente dell’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) Witold Banka ha fatto chiarezza sui casi di Jannik Sinner e Iga Swiatek, spiegando le ragioni del diverso trattamento riservato ai due tennisti. In un’intervista al sito polacco Rz, Banka ha sottolineato l’impossibilità di paragonare i due casi, sia per le sostanze coinvolte che per le circostanze.
Mentre la WADA ha accettato la squalifica di un mese inflitta a Swiatek dall’ITIA per la positività alla Trimetazidina, dovuta a una contaminazione di melatonina assunta per problemi di sonno, ha invece presentato ricorso al TAS contro l’assoluzione di Sinner, trovato positivo al Clostebol.
“Non mettiamo in dubbio che non abbia assunto deliberatamente sostanze dopanti”, ha precisato Banka riguardo a Sinner, “ma richiamiamo l’attenzione sulla responsabilità dell’atleta per le azioni dei suoi collaboratori. Uno sportivo professionista è responsabile anche delle azioni del suo staff e questa è la quintessenza dell’antidoping.”
Il presidente WADA ha evidenziato la sostanziale differenza tra i due casi: “Una traccia di trimetazidina in un medicinale contenente melatonina, come nel caso di Swiatek, è una cosa. Lo steroide contenuto nell’unguento utilizzato dal più stretto collaboratore di Sinner è qualcosa di completamente diverso.” Secondo Banka, l’unico elemento comune tra i due casi è che “stiamo parlando di due dei migliori tennisti del mondo.”
Nel caso di Sinner, la sostanza proibita era presente in un farmaco da banco utilizzato dal suo ex fisioterapista per un taglio al dito, trasmessa poi involontariamente durante un massaggio effettuato senza guanti. Nonostante l’ITIA abbia creduto a questa versione dei fatti assolvendo il tennista italiano, la WADA ha deciso di presentare ricorso, sottolineando come le procedure seguite siano state le stesse di qualsiasi altro caso disciplinare.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Caso Sinner, Jannik Sinner, Wada
Beh, questo lo sanno tutti come per esempio quelli del Corriere dello Sport che due giorni fa hanno scritto un articolo dal titolo:
“L’ipocrisia del presidente Wada: attacca Sinner e si dimentica di cinesi e Swiatek”
Articolo col quale si esordisce così:
Il polacco Banka prima si dice sicuro che Jannik “non abbia assunto deliberatamente sostanze dopanti”, poi ne chiede la squalifica perché “responsabile del suo staff”. E i 28 casi di positività di 23 nuotatori cinesi, comunque in vasca a Tokyo? E la polacca N.2 al mondo per la quale la Wada non è andata al Tas? Il trionfo dell’ipocrisia, a dimostrazione di quanto sia strumentale e senza fondamento il ricorso presentato dalla Wada al Tas per chiedere da uno a due anni di squalifica per Jannik Sinner.
(Quanto precede è testualmente stampato su detto giornale).
(Qualcuno qui dentro poi riterrebbe addirittura inapplicabile l’istituto dell’appello nei confronti di chi è stato condannato … ma va beh, a uno che di diritto non sa una cippa, ma che ha imparato l’arte del copia/incolla, cosa gli vai a dire?).
La cosa simpatica è che, secondo il polacco Banka, Sinner è “responsabile anche delle azioni del suo staff e questa è la quintessenza dell’antidoping”.
Ma, questo è ciò che dice lui perché desidererebbe che venisse sancita questa “QUINTESSENZA” dell’antidoping, ossia la responsabilità oggettiva pura e semplice di Sinner per le negligenze del proprio Staff, dimenticando che a decidere il caso non sarà chi accusa, ma altro organo a ciò demandato, ossia il Tas.
Invero, chi deciderà a Losanna non sconfesserà necessariamente la sentenza di primo grado, ma riesaminerà daccapo tutte le prove presentate.
Jannik dovrà quindi dimostrare, ancora una volta, di non essere stato EGLI STESSO IN COLPA E/O NEGLIGENTE per le azioni compiute dal proprio Staff (c’è una bella differenza con la quintessenza del polacco) e nel caso in cui dovesse riuscire a dimostrare l’assenza di colpa e/o negligenza non ci sarà sanzione, proprio come stabilito in primo grado dall’Itia.
Naturalmente, logica e ragionevolezza nell’applicazione delle norme di diritto precedono qualunque ricorso alla giurisprudenza su casi simili, tenuto conto anche del fatto che è quasi impossibile che due casi diversi possano specchiarsi tra loro.
Esiste in primis la giustizia del caso singolo.
Il presidente Wada e’ polacco.
@Alice,
io ritengo che la cosa migliore sia quella di ignorare totalmente i commenti di questo utente e farlo cuocere così da solo nell’acqua sua stessa.
D’altra parte, se ci hai fatto caso, è quasi sempre lui che interviene replicando ai commenti degli altri per sollevare sostanzialmente critiche e/o per sottolineare che gli altri capiscono ben poco o sono degli ignoranti !
Ci sarebbe da chiedersi curiosamente cosa gli avrebbe fatto di male Jannik Sinner, ma, ad un certo punto, a me ciò interessa tanto quanto niente !
Ovviamente se continua a rompere io gli rispondo per le rime con like negativi e bon !
@ Alice (#4312211)
Mi spiace per te ma non ne azzecchi una neppure per sbaglio…..
Forse non hai ancora capito….
Swiatek ha assunto un FARMACO autorizzato (melatonina) che NON contiene e NON DEVE contenere nessuna sostanza proibita…….
L’azienda farmaceutica commette un ERRORE nella produzione di quel LOTTO di quel farmaco – si chiama “cross-contamination”……
Come fa Swiatek a saperlo o a prevenirlo ??
Solo un cieco non vede che è un evidentissimo caso di NESSUNA COLPA da parte dell’atleta che, in NESSUN MODO, poteva evitare quello che è successo
@ antoniov (#4311854)
@ Francesco (#4311806)
Bravi Francesco e Antonio!
Un dettaglio interessante che l’articolo non dice è che durante l’intervista il signor Wada ha rivelato che le decisioni sugli appelli, sia per Sinner che per Swjatek, sono state prese dopo aver sentito il parere di un non meglio specificato “esperto esterno” (Wapi?)
Insomma questi buffoni non sanno neanche applicare da soli le loro stesse regole. E non basta: fa capire che l’appello al TAS contro Sinner è costato centinaia di migliaia di dollari, tutto per un banale incidente senza conseguenze che ruota intorno a pochi picogrammi (milionesimi di milionesimo di grammo) di sostanza. Ecco come sprecano i soldi dei contribuenti invece di fare quello per cui sono lautamente pagati, ossia combattere il doping.
BASTA FINANZIAMENTI ALLA WADA.
No, sei tu quello che si ostina a non capire. Se l’errore è dell’azienda che ha prodotto la melatonina, è stata pur sempre l’atleta ad assumerla: quindi secondo il codice Wada lei rimane comunque responsabile, ti piaccia o meno.
Sinner non ha assunto nulla. La decisione ITIA nel suo caso era l’unica possibile e sensata trattandosi di contaminazione involontaria ed inevitabile, a differenza di Swjatek.
Fior di giuristi hanno trovato ineccepibile questa decisione, tu continui a ripetere che ITIA ha sbagliato tutto…manco a dirlo tu ne sai sicuramente di più.
Come nessuna colpa? Ha acquistato e assunto volontariamente e consapevolmente un farmaco poi risultato contaminato! Secondo il codice non era possibile assolverla: è responsabilità dell’atleta fare attenzione a ciò che assume. Se prendi qualcosa e poi risulti positivo, cavoli tuoi.
L’ITIA non poteva far altro che condannarla ed è stata anche mite (tu ovviamente non lo sai ma ci sono aziende che vendono prodotti certificati, da cui gli atleti sono tenuti ad acquistare se vogliono evitare problemi in caso di positività). E’ semmai tutto questo ambaradan ad essere folle, non la decisione dell’ITIA in sé.
La parte bella però è che mentre giustifichi che Wada non abbia fatto appello per Swjatek -ma in altri casi lo ha fatto eccome, ottenendo condanne più dure vedi Errani- allo stesso tempo giustifichi la squalifica, questa sì folle, chiesta per Sinner -che non ha assunto nulla ed è stato vittima di un incidente senza conseguenze ammesso dalla stessa Wada. E qui ti sembra logico e doveroso l’appello, che pretende un controllo del team impossibile e/o illegale. Misteri della fede.
La Swiatek ha assunto un farmaco che e’ elencato tra sostanze dopanti, se non lo sapeva e’ chiaramente una negligenza.
Sinner non ha assunto sostanze dopanti e la sua non puo’ essere considerata negligenza perche’ e’ stato contaminato involontariamente
@ Francesco (#4311806)
Forse sei tu che non capisci, l’ho scritto sul post prima del tuo….
Swiatek ha assunto un FARMACO innocuo (melatonina) prodotto da azienda farmaceutica autorizzata nella UE, che non doveva contenere nulla.
E’ un’ERRORE dell’azienda farmaceutica che ha contaminato quel LOTTO di melatonina con TMZ prodotta su altra linea.
Swiatek NON poteva in nessun modo saperlo…..
Ripeto: la sua squalifica è una decisione FOLLE di Itia che ne azzecca poche, come dimostra anche la decisione Sinner, scritta in modo discutibile e completamente sbagliata nel capitolo giurisprudenza, su cui infatti si attacca Wada
Tu invece vieni a scrivere qui con l’intento di terrorizzare i sostenitori di Jannik Sinner ?
Questo è ciò che traspare in tutta evidenza dai tuoi scritti pregni di grande sagacia !
Fino a qualche mese fa tu stesso affermavi di non essere un esperto di diritto e poi all’improvviso ti sei trasformato in valente giureconsulto ?
Congratulazioni maestro, anche se purtroppo hai seccato praticamente tutti e non ti sei nemmeno reso conto che non ti legge più alcun utente di questo forum !
Forse se scrivessi un libro su questa vexata materia potresti avere più fortuna.
Non si capisce bene la differenza tra i due casi cosi’ come esposto dal giudice della Wada.
La Swiatek ha assunto volutamente la sostanza e avrebbe dovuto leggere se conteneva sostanze dopanti, come riportato nell’elenco, bastava controllare su internet ( c’e’ negligenza); Sinner non ha assunto nulla e non poteva sapere che sarebbe stato contaminato, non vedo perche’ dovrebbe essere accusato di negligenza, va assolto come Palomino.
Perchè la condanna di Swiatek di un mese da parte di Itia è FOLLE.
Swiatek è un caso evidente di “nessuna colpa” per cui andava assolta.
Ha acquistato un FARMACO prodotto da azienda farmaceutica autorizzata nella UE; l’azienda farmaceutica inquina quel lotto di farmaco con una sostanza proibita che aveva in produzione per un altro farmaco.
Swiatek è condannata con la motivazione che avrebbe dovuto acquistare il farmaco da un’altra azienda che controllava tutti i lotti (come faceva a saperlo ?) OPPURE doveva far analizzare lei il FARMACO prima di assumerlo.
Siamo alla FOLLIA PURA ……
Secondo te, Wada dove far appello contro una che è stata condannata mentre doveva essere assolta ???
@ antoniov (#4311294)
Forse è meglio che parli di tennis…..
@ Murakami (#4311239)
Se non sai cos’è una “massima di giurisprudenza”, mi spiace per te…..
E l’appello Wada è tutto basato sulla giurisprudenza….che, in questo caso, è in applicazione del cap 21 del Codice, già assai chiaro.
Il caso specifico “Errani” centra meno di niente…..
Sinner non ha assunto nulla e’ stato contaminato involontariamente dal suo massaggiatore, appena toccato con una pomata che lui metteva per cicatrizzare una ferita del suo dito.
La contaminazione assolutamente a sua insaputa ed assolutamente irrisoria, che non ha assolutamente imfluito sulle sue prestazioni, non come i nuotatori cinesi.
Comunque fiducia nella serieta’ dei giudici,Jannik sapra’ difendersi con coraggio.
E il governo italiano la smettesse di finanziare la wada. Non devono prendere più un centesimo dall’ Italia e spero anche da altri stati.
Caro witold banka come mai la swiatek è stata sospesa per un mese dall’ Itia e Sinner invece è stato assolto?! Ma avete regole e regolamenti opposti!? Cioè dico quei pochi neuroni che vi sono rimasti cercate di usarli bene. Mettetevi d’accordo su cosa è bene e su cosa non lo è..ma soprattutto fate ordine in quella vostra materia grigia!!Siete un guazzabuglio.
A me sembra che, da come la stai girando e voltando da svariati mesi a questa parte, Jannik Sinner sarà quasi bannato “a vita” (virgoletto per non essere frainteso) !
Tutti noi dinanzi al tuo cospetto siamo dei perfetti analfabeti e vorremmo restare tali fino alla decisione del TAS ! Sicuramente è tutto come dici tu !
Ma rileggerti in lungo e in largo in questo forum con tutti sti interventi funerei … anche no … ne abbiamo le balle piene !
Scusa eh !
Jannick non dà fastidio a nessuno perché non esiste
Ancora con la storia della Errani? Sara è stata condannata perché sapeva che la madre conservava le pillole nello stesso posto in cui venivano preparati i pasti. Addirittura è emerso dall’istruttoria che era già successo in precedenza che una pillola fosse caduta nel cibo (o in una stoviglia) con conseguente rischio di contaminazione. Per queste ragioni è stato ritenuto che l’atleta non si sia attenuta al principio di utmost caution e non abbia fatto tutto quanto in suo potere per evitare la contaminazione. Il caso Sinner è completamente diverso (non sto neanche a dire il motivo perché se non lo si è compreso fino ad ora non vi sono speranze) e la sentenza di primo grado lo ha spiegato benissimo, comparando le due situazioni (se non la vuoi leggere non posso farci niente). L’appello di WADA è solo una questione politica. Non vi è nessuna possibilità che venga accolto.
@ Luce nella notte (#4310913)
Si, ma stai calm*
;*
Temo che tu sia uno dei tanti che non hanno ancora capito di cosa parliamo……..
Tutti gli atleti, di tutti gli sport e in tutto il mondo (salvo NCAA e Major League Usa), per gareggiare, devono rispettare il Codice antidoping Wada, definito da più di 20 anni con il CONSENSO di tutte le parti interessate.
Cos’è il doping nello sport agonistico, secondo il codice Wada che TUTTI sono obbligati a rispettare ??
“Articolo 1. DEFINIZIONE DI DOPING
Il doping è definito come il verificarsi di una o più violazioni delle norme antidoping stabilite dall’articolo 2.1 all’articolo 2.11 del Codice.”
Il PRIMO e il più importante degli 11 articoli.
“Articolo 2.1. PRESENZA di una sostanza proibita o dei suoi metaboliti o marcatori nel campione di un atleta
2.1.1 È dovere personale degli atleti assicurarsi che nessuna sostanza proibita entri nei loro corpi. Gli atleti sono responsabili di qualsiasi sostanza proibita o dei suoi metaboliti o marcatori trovati presenti nei loro campioni. Di conseguenza, non è necessario che siano dimostrati l’intenzione, la colpa, la negligenza o l’uso consapevole da parte dell’atleta per stabilire una violazione delle norme antidoping ai sensi dell’art 2.1.”
Sinner ha sempre ammesso la violazione del Codice per il fatto oggettivo della presenza della sostanza proibita nei campioni.
L’unico fatto in discussione, da SEMPRE, è la sanzione applicabile per questa violazione
@ Jannik Über Alles (#4311165)
Per meglio chiarire il mio pensiero: Sinner non è mai stato “dopato” perché la quantità rilevata era assolutamente insufficiente a modificare la sua prestazione atletica ma piuttosto “CONTAMINATO” da una sostanza che è iscritta tra le possibili dopanti.
Ma credo che se il capo di Wada avesse voluto dire ciò che giustamente hai ricordato, cioè che uno sportivo non può doparsi e poi incolpare un collaboratore, lo avrebbe detto.
Il fatto è, appunto, che il politico, per giustificare il proprio ricorso contro Jannik, ha scelto di dire tutt’altro, e non credo sia un caso
Vorrei dare un piccolo contributo alla discussione focalizzando questi punti:
1) il Presidente di WADA farebbe meglio a tacere sulla questione Swiatek perché diffonde solo una gran puzza di “conflitto di interessi”.
2) sempre per questa “specie” di Presidente: non può parlare di DOPING nel caso di Sinner in quanto il nostro campione non è mai stato dopato, in ragione della quantità infinitesimale di sostanza rilevata (insufficiente ad alterare la prestazione anche di una formica) e della qualità stessa della sostanza (non la userebbe neppure un atleta del Terzo Mondo).
3) Sinner viene strumentalizzato dai media (fatto comprensibile ma non giustificabile) per fare notizia, mentre dovrebbe essere rispettato dagli “addetti ai lavori” (sia la WADA sia altri contro-interessati) dato che c’è un procedimento giudiziale in corso (e questo comportamento è assolutamente scorretto e perfino deprecabile).
4) si continua (specie sui media) a parlare di “processo” mentre siamo in presenza di un ARBITRATO, senza giudici né giuria, con 3 arbitri, di cui 2 nominati direttamente dalle parti (Sinner e WADA) mentre il terzo (il Presidente del collegio arbitrale) è stato nominato (mi pare, non ho approfondito la questione) in accordo tra i 2 arbitri di parte.
5) sarebbe il caso di approfondire le regole ed i meccanismi di un arbitrato in sede di giustizia sportiva, ma (lasciando il tema all’attenzione della redazione) questo richiederebbe molto spazio (minimo un intero articolo).
Chiudo qui, nella speranza di parlare di tennis e non di questi garbugli che offendono lo sport che noi amiamo così tanto.
Non è così, la fai troppo semplice….
E’ chiaro il capitolo 21 del Codice Wada: ruolo e responsabilità dell’atleta e dello staff
Fra le responsabilità dell’atleta c’è: “…….assumersi la responsabilità (to take responsability) di essere sicuri (to make sure) che qualsiasi trattamento medico ricevuto non violi le politiche e le regole antidoping adottate ai sensi del Codice.”
Fra le responsabilità dello staff c’è: “Essere a conoscenza e rispettare (comply with) tutte le politiche e le regole antidoping……. applicabili …… agli Atleti che supportano.”
Ti sembra che Naldi “fosse a conoscenza e abbia rispettato” le regole antidoping applicabili a Sinner ??
La giurisprudenza è ancora più netta (Errani): :” La responsabilità dell’atleta include il fatto che essa è responsabile del comportamento del suo entourage, siano essi i suoi allenatori, il personale medico……. ecc”
Uno dei 3 arbitri del caso Errani è lo stesso Lalo, nominato da Wada per Sinner (se è vero)
Non ho dubbi che questo sarà il “cavallo di battaglia” di Wada
E’ vero se applichi pedissequamente quello che c’è scritto sull’attuale codice Wada ma NON lo è in assoluto.
Potrebbe non esserlo se applichi uno dei principi fondamentali di ogni sistema giuridico, che è citato più volte sul codice Wada: il principio di proporzionalità ed equità.
Semplificando al massimo, significa che la sanzione deve essere proporzionata al tipo di violazione.
Nel codice Wada, la violazione di Sinner è l’UNICA che prevede una sanzione da 1 a 2 anni: se si fosse trattato di un “prodotto contaminato” (Swiatek) o di una “sostanza specificata” (Errani) la sanzione sarebbe andata da zero a 2 anni. Nella prima bozza del codice Wada 2027, uscita PRIMA che scoppiasse il caso Sinner, la voce “prodotto contaminato” era già stato sostituita da “fonte di contaminazione” per cui la sanzione applicabile a Sinner sarebbe stata da zero a 2 anni.
Significa che il problema era ben noto e che la sanzione da uno a due anni era già giudicata sproporzionata a tutti i casi che si possono presentare e che, puntualmente, si sono presentati……..
Il Tas potrebbe, con un po’ di coraggio e applicando il principio di proporzionalità, (se non passa l’assoluzione piena), ridurre la sanzione a 1-2 mesi – vedi caso Puerta
La nomina di Radoux come presidente (se vera), per me, è molto positiva perché è 25 anni che lavora alla Corte di Giustizia Europea SOLO ed esclusivamente con il diritto romano e quindi, prima della lettera della norma, valuta la corretta applicazione dei principi giuridici fondamentali e, solo in ultima analisi, la giurisprudenza (su cui si basa l’appello Wada).
Vedremo
Il presidente della Wada è ovviamente di parte. Quando afferma che l’essenza dell’antidoping è la responsabilità dei medici e collaboratori, intende dire che l’atleta non può doparsi e poi scaricare la responsabilità sul suo staff dicendo che è stato fatto tutto a sua insaputa, altrimenti sarebbe troppo facile per chiunque assumere sostanze proibite. Quello che il presidente Wada finge di dimenticare, perché gli fa comodo, è che Jannik non ha assunto nulla né gli è stato somministrato alcun farmaco o sostanza o integratore, quindi non risponde, in questo caso, dell’operato del suo staff.
Verissimo, la Swiatek era in qualche modo responsabile perché ha assunto un farmaco. Sinner è totalmente innocente perché non ha assunto nulla. Il presidente della Wada sembra dimenticare la differenza. Vero che l’atleta risponde di quello che assume o gli viene somministrato, ma a Jannik non è stato somministrato alcun farmaco o integratore o niente, per cui non ha colpa né negligenza. Sono concetti giuridici semplici e chiari che non sfuggiranno al collegio arbitrale.
la squalifica sarà di un anno, se ci sarà.
Una catastrofe si’ ma almeno gli altri tennisti potranno spartirsi la torta e qualcuno finalmente vincere dei tornei.
@ Giovanni (#4311015)
Se fosse squalificato in base ad un accordo extragiudiziale oppure sospeso perché di nuovo positivo non potrebbe allenarsi e neppure frequentare un circolo affiliato a una Federazione che fa capo a ITF, salvo come spettatore. Non ho idea di come venga considerato un ristorante interno; dovrebbe essere consentito se il ristorante è aperto a tutti.
Questo sarebbe l’effetto peggiore di una squalifica; ho il timore che non potrebbe neppure allenarsi in un circolo privato con un giocatore tesserato – fino a 2 mesi dal termine della squalifica
PS. Se ci fosse un accordo sarebbe stato reso noto il giorno dopo
Invidia è una aggettivo che ci può stare, jannick dà fastidio al resto del mondo perchè vince troppo e da’ un immagine irrreprensibile di se.
Sono convinto che in alto ci sia gente che voglia farlo fuori, per questo la squalifica sarebbe essenzialmente politica…
Se ha informazioni di primo pelo ben venga no? Questo commento sa un tantinello di invidia. Vorremmo tutti guardare da vicino i campioni anziché leggerne solo nelle cronache,lui ha questa fortuna e se ci passa le sue impressioni è un bel “servizio”.
Ho sempre pensato che WADA fosse il nome di un pesce…. Saluti
Hai ragione, ho letto distrattamente la parte finale del tuo intervento. Rimane il fatto che alla data del ricorso non era ancora certo del terzo mandato. Ora difende la linea di condotta scelta allora e come detto la sentenza di aprile, in caso di assoluzione di Sinner, minerebbe la già precaria credibilità della wada. Grazie per la sollecitazione. Saluti
Io non sono un esperto di queste cose, ma a occhio se Sinner e Wada trovano un accordo prima dell’udienza al CAS, dove Sinner accetta una sospensione mettiamo di 30 giorni che avrebbe già iniziato a scontare, staremmo parlando di un accordo già siglato e quindi in vigore. E non capirei perché tenerlo nascosto né perché la corte svizzera non comunica che la causa è stata cancellata. Però appunto, io non mi intendo di questa materia e dunque non escludo ci siano procedure che obbligano a mantenere il segreto.
Su una cosa sicuramente ti appoggio: è strano che Sinner non si stia allenando neppure in palestra e pertanto se salterà Doha c’è sicuramente qualcosa sotto. A quel punto anche io inizierei a pensare che la tua ipotesi possa essere corretta.
E oggi si scopre che:
L’essenza stessa dell’antidoping in salsa new-wada non è più quella di tutelare la salute degli sportivi e l’equità delle competizioni, bensì quella di fingere che i collaboratori degli atleti siano bambini affidati agli atleti stessi, e non professionisti adulti e responsabili, col fine di poter punire un tennista che non si è dopato, non è stato dopato, non ha fatto nulla di illegale, non ha fatto nulla pericoloso, e per questo è già stato assolto da un tribunale indipendente dopo un minuzioso (e direi persino troppo invasivo ) procedimento durato mesi
Nastase starà impazzendo!
@ Di Passaggio (#4310574)
Concordo!
@ giovanni troll hunter (#4310889)
Ci abito e frequento il club. Ci si conosce quasi tutti qui
@ PensiamociBene (#4310812)
No è tranquillo, ieri era tutto sorridente a girare lo spot, si è presentato alle 7 ed alle 15 ha pranzato con tutto lo staff e i ragazzi all’interno del centro sportivo. Gentile e alla mano come sempre. Il fatto è che non si sta proprio allenando e neanche in palestra dove solitamente fa tappa giornaliera si è presentato. Non può essere una nuova positività, può al contrario essere che fino al giorno prima dell’udienza le parti coinvolte possono trovare un accordo. Ma lui assente per 12 giorni dai campi o dagli allenamenti in palestra ti assicuro che non è mai successo.Ed è qui a Monaco da giovedì scorso. Infatti ho il dubbio che abbiano concluso con un accordo da 30 giorni meno i ,7/8 già fatti ad aprile, ma la conferma si avrà già se dovesse dare forfait a Doha. Altrimenti e una scelta del team di tenerlo fermo così s lungo. Scelta strana e che non hanno mai fatto, anzi usano febbraio per finire la preseason