Un'analisi di Marco Mazzoni sul difficile momento del russo ATP, Copertina

Medvedev, crisi profonda. Il ritiro si avvicina?

06/02/2025 10:04 43 commenti
Daniil Medvedev (foto Getty Images)
Daniil Medvedev (foto Getty Images)

Sembra passato un secolo ma era solo un anno fa, per l’esattezza il “benedetto” 28 gennaio 2024, quando Daniil Medvedev mise alla frusta il nostro Jannik Sinner nei primi due set della finale degli Australian Open, giocando un tennis di grandissima qualità ed efficacia. Sinner riuscì con classe infinita ad entrare nel match e girarlo a suo favore grazie a un crescendo di impetuosa bellezza, infliggendo al russo la seconda durissima rimonta nella finale di Melbourne dopo quella sofferta da Nadal nel 2022. Sembra passato un secolo perché Medvedev a soli 12 mesi di distanza è il fantasma di se stesso, smarrito, impalpabile, inefficace e tracotante d’una ira tanto furibonda quanto autodistruttiva. Quel tennista formidabile per acume tattico, servizio implacabile, cambi di ritmo raffinati e un gioco tanto “storto” quanto efficace ed affascinante s’è completamente smarrito. Kaput. La sconfitta sofferta a Rotterdam dal nostro Mattia Bellucci ha destato molta impressione nel mondo della racchetta, sia perché ha presentato al grande tennis un personaggio totalmente fuori dagli schemi come il lombardo, mosca bianca in un tour dominato da giganti che tirano fortissimo e tutto uguale, ma anche per l’ennesima debacle fragorosa del moscovita, di nuovo sconfitto contro pronostico dopo una dura battaglia.

Quello che fa più impressione nel momento terribile che sta attraversando Medvedev è vederlo crollare in partite sofferte, lottate, esattamente quello che era il suo territorio di caccia prediletto. Al picco della carriera Daniil ti spazzava via alternando una ragnatela tattica sapiente fatta di palle lentissime e poi velocissime a servizi imprendibili. Se ti faceva un break eri morto perché nei suoi game quasi non si giocava, non te la faceva vedere proprio… Amava spostare la palla e l’avversario e quindi punirlo con una mazzata improvvisa che non leggevi e che non riuscivi a gestire. E se la partita era dura, sofferta e combattuta, si esaltava nella pugna e alla fine usciva quasi sempre lui con la vittoria perché praticamente nessuno riusciva a tenere così a lungo sia mentalmente che fisicamente. Sono passati solo 12 mesi, quel Medvedev è uno sbiadito ricordo.

La crisi di Daniil è in corso da tempo. Nel 2024 non ha vinto tornei e solo in rare occasioni è riuscito a battere i migliori, subendo molte sonore sconfitte e, peggio ancora, iniziando a fare tantissima fatica per sconfiggere avversari che da anni era solito regolare in due set piuttosto comodi. È una crisi profonda la sua perché non funzionano più le basi del suo gioco e della sua filosofia di gioco. Lui spesso si lagna di palle troppo pesanti e che “non vanno”, che necessitano di tantissima forza fisica per esser spinte. L’esatto opposto del suo modo di intendere il tennis, toccare la palla e trovare velocità col timing o slanci a tutta. In parte ha ragione, tutti denotano come le palle attuali sono di scarsa qualità e penalizzano il gioco tattico, ma c’è tanto, tanto di più che non funziona nel tennis del russo.

Sicuramente gran parte dei suoi problemi sono arrivati per un netto calo di efficacia nel servizio. Tutti i numeri della sua battuta sono in discesa, ricava pochi punti gratis e sulle seconde palle non riesce come un tempo a generare abbastanza spin per impedire all’avversario di entrare forte in risposta. Ha avuto discreti problemi ad una spalla, probabilmente non è ancora riuscito a ritrovare la massima scioltezza e il suo colpo principe non va. Solo rimettendo in moto la battuta ha la speranza di tornare il campione che è stato, è un’affermazione brutale ma realistica perché nello scambio ormai sembra fare troppa fatica. Il suo modo di intendere il gioco, rallentare e poi accelerare, non fa più male ai rivali come un tempo. Colpa di colpi meno incisivi, troppo lenti o meno sicuri. “Meddy” al massimo non sbagliava mai, ti costringeva a correre a destra e a manca su palle lente ma difficili da spingere, e quando voleva cambiare passo lo faceva con una frustata che non leggevi e ti lasciava di sasso. Ora è lui costretto a correre e rincorrere, non riesce quasi mai a cambiare passo alla velocità dei giorni migliori e se cerca di prendere lo scambio di petto e tirare fortissimo sbaglia troppo. La bilancia tra vincenti ed errori è totalmente fuori controllo, e per colpa di questa situazione ha perso anche la sua pazienza e la volontà di starsene lì buono a soffrire e rimettere. Spesso, pure ieri sera vs. Bellucci, lo vedi tirare qualche colpo quasi a casaccio per uscire dallo scambio, una bestemmia per uno scacchista come lui, tattico se ce n’era uno sul tour… 

La situazione si sta incancrenendo perché lo senti parlare e lui, con feroce lucidità mista a sarcasmo, afferma che non è felice, che non gli piace come sta giocando, che non si diverte, che niente funziona e sta provando a cambiare le cose, senza successo. Fa spallucce, mastica amaro e sorride beffardo come chi non ci crede più. Questo l’aspetto più crudele del suo momento “no”: un tennista che ha costruito un tennis e carriera formidabile sull’autostima, sul non mollare mai e sulla lotta feroce in ogni scambi non ci crede più. Sipario.

Il colpo più efficace non funziona, la sua tattica non rende come in passato, la sua resistenza fisica è diminuita e la tenuta mentale crollata. I suoi punti di forza sono diventati debolezze e ormai tutti gli avversari hanno capito come metterlo in difficoltà. Il serbatoio è in riserva e non trova appigli per cavarsi dal buco. Un quadro impietoso di un giocatore sprofondato in una crisi profondissima e dalla quale sembra molto difficile uscire. Con l’attitudine mostrata nelle ultime settimane e quella delusione che lo consuma ancor più, accumulare sconfitte su sconfitte non può far altro che peggiorare la situazione.

Quindi, cosa fare? Forse fermarsi per qualche settimana, per riflettere, riposare ed allenarsi – o curarsi se la spalla non va – potrebbe essere una soluzione. Nella sue parole c’è un senso di rifiuto, non si diverte, non gli piace questa versione di se stesso. Stare a casa nella sua Costa Azzurra a coccolare i due figli chissà che non possa rendergli quella serenità che manca. Allontanarsi per un po’ dalla competizione potrebbe fargli tornare la voglia di giocare e di vincere, a meno che dentro non sia già troppo consumato e uno stop prolungato non gli dia così tanta serenità da portarlo a un clamoroso ritiro. Non è a mio avviso un’ipotesi così peregrina, soprattutto se dovesse continuare a perdere male e accumulare frustrazione a quella che già cova dentro e lo deprime. Medvedev ha speso tantissimo in termini di energia mentale e di logorio fisico, forse troppo. C’è una generazione di giovani talenti che avanza, forse Daniil si sente già terribilmente vecchio, provato da tante amare sconfitte e rimonte nei grandi appuntamenti che lo hanno fiaccato e depresso. Cose che ti segnano dentro e magari, guardandoti allo specchio, ti fanno dire “ma chi me lo fa fare?”.

Marco Mazzoni

 


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43 commenti. Lasciane uno!

giumart (Guest) 06-02-2025 12:36

Scritto da zedarioz
Le motivazioni del suo calo così netto le sa solo lui. A me l’ipotesi che viene in mente coincide con l’ultima fatta da Mazzoni. Ha giocato un tennis così logorante dal punto di vista fisico e mentale che ora non riesce più a replicare. Come se avesse finito le energie nervose. Mi ricorda un po’ Courier, anche se quello ebbe anche problemi fisici. Quando un tennis fatto di corsa e fatica ti chiede il conto, è difficile ritrovarsi. Magari è solo un periodo passeggero. A 29 anni nel tennis moderno hai ancora 5/6 anni buoni. Io non penso che sia così distrutto da ritirarsi.

Secondo me invece il motivo principe è che ha avuto un sorta di crollo psicologico, rendendosi conto di non riuscire a raggiungere i suoi obiettivi (in primis vincere uno slam) e credo che in ciò siano “colpevoli” Jannik e Carlitos, ormai visti da Daniil superiori. Lo scarso rendimento degli ultimi mesi per me è frutto di questa defaillance mentale.

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Ultraviolet 06-02-2025 12:32

Scritto da Andy Roddick
E’ una crisi fisiologica. A 29 anni il fisico non è più quello dei 20/25. Anche i big 3 hanno avuto un calo di risultati verso i 30 anni. Ma poi hanno saputo reinventarsi con modifiche di gioco e sono riusciti a vincere anche dopo i 30. Se Medvedev non sarà in grado di cambiare qualcosa al suo gioco, è destinato al declino.

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ska 06-02-2025 12:19

@ Giampi (#4309692)

Quello e’ il torneo di casa.

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Calvin (Guest) 06-02-2025 12:12

Addirittura ritiro a 28 anni?

Io mi auguro che riesca a ritrovarsi, il tennis ha bisogno di giocatori forti e lui lo è

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Pier no guest 06-02-2025 12:03

Le pause difficilmente portano benefici:se ti siedi del tutto magari apprezzi i vantaggi della famiglia nel caso di Daniil e rientrare come si deve diventare un peso,allenarsi un po’ tanto per tenersi su ha comunque poco senso,la concentrazione non c’è.
Le dichiarazioni che ha fatto sul fuoco che ancora arde possono anche essere di facciata,contratti e sponsor non amano gli imminenti pensionati.
Dipenderà da cosa lo soddisfa:rientrare per la vetta non è ipotizzabile,se stare nei primi cinque e puntare a semi slam lo ritiene un successo allora ok.
Tra gli elementi credo che quel tennis non sia più una sorpresa,lo hanno studiato,sanno cosa lo irrita,contano anche sul suo autodanneggiarsi e se ,come ieri,il lancio di palla non è neutro il servizio glielo leggi.
L’errore clamoroso nei pressi della rete è stato segno di “assenza” ,nessun focus.
Io spero si riprenda ma l’impressione è che non ci creda lui per primo.

39
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tinapica 06-02-2025 12:01

(completamente fuori tema, ma d’altronde non c’è attualmente un articolo “in tema” sotto il quale inserire questo mio commento)
Sto guardando (grazie all’ultime 24hh di validità del mio abbonamento ad Eurosport che, al contrario della concorrente quasi monopolistica, consente di richiedere e rivedere a piacimento tutti gli incontri disputati nei tornei che trasmette) la semifinale dei ragazzini a Melbourne, tra l’elvetico Bernet ed il finnico Paldanius (che vedo giocare per la prima volta).
Rispetto a quando vidi lo Svizzero sfidare Vulpitta (al Roland Garros dell’anno scorso, mi pare), lo vedo molto più mobile sulle gambe, anche e soprattutto nei movimenti verticali che gli consentono di affondare un colpo quasi piatto col suo elegante rovescio monomane anche quando la palla gli arrivi piuttosto bassa e vicino al corpo, senza dover sempre rifugiarsi nel rovescio affettato, che comunque gli riesce efficace.
Questo fatto gli permette una posizione prossima alla linea di fondo ed un gioco di conseguenza più aggressivo. Alle volte esagera e commette “gratuiti” (anche col dritto), ma alla fin dei conti questa scelta paga.
Il senso mi pare che ormai per giocare monomane sia necessario un atteggiamento molto aggressivo perché se il punto si prolunga, scambio dopo scambio, l’avversario bimane trova sempre più angoli e finisce col prevalere.
Questo era già evidente con Federer (ultimo monomane realmente in grado di reggere e vincere punti fatti da lunghi scambi da fondo campo), lo è a maggior ragione per i monomani “umani” che possono solo sognare di avere il braccio, specialmente in controbalzo, del Basilese.
L’altra via per accorciare gli scambi ovviamente passa dalla frequente percorrenza verticale del campo in direzione della rete, ma lì ci vogliono attitudini innate che pochi hanno e che per di più vengono represse in anni di insegnamenti sul campo, volti a creare innanzitutto solidità da fondo campo.
Eppure personaggi come Sonego o Bellucci, senza voler andare a scomodare i fenomeni di un recente passato come Miscia Zverev, Deliciano, mastro Stepanech…stanno lì a dimostrare che ancora un atteggiamento aggressivo a rete, se ben supportato dal talento ed appoggiato su fondamenta solide di duri allenamenti specifici, può dare grandi soddisfazioni anche contro avversari, bimani e fondocampisti, molto forti.
Spero che nella maturazione del suo gioco il giovane Bernet prenderà sempre più spesso il coraggio per la via della rete.
Spererei lo facesse anche Musetti, ma finché ha la guida tecnica che ha (sia Tartarini che Barazzutti) la speranza resterà tale, e forse ormai è anche tardi per cambiargli il gioco, partendo innanzitutto dalla mentalità.
Tra l’altro -curiosità- i due commentatori in Inglese di Eurosport, nel passare in rassegna i rovesci monomani presenti tra gli attuali primi 100 giocatori professionisti, omisero di nominare proprio i più alti (Dimitrov e Musetti) in classifica!

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DuDu 06-02-2025 11:59

Scritto da walden
Pensare che era considerato il migliore della sua generazione. Zverev, Rublev, Tsitsipas, Berrettini, Hurkacz, Fritz, Ruud e De Minaur. L’unico che sembra reggere la sfida con gli “z” Sinner ed Alcaraz, ed in arrivo, anzi in ritorno, Rune, e dietro Shelton, Musetti, Draper, un po più in la Fils, Korda e FAA, più futuribili Fonseca, Tien, Mensik, è Zverev, forse Fritz. I prossimi due anni saranno piuttosto turbolenti, da questo punto di vista.

Beh, penso che debba ancora essere considerato il migliore di quella generazione, l’unico a vincere uno Slam e l’unico ad essere stato n.1. Zverev è l’unico che si può accostare, anche senza Slam e n.1, gli altri ben al di sotto.
Sposterei De Minaur come appartenente alla generazione successiva, più vicino a Sinner e compagnia anagraficamente che a Medvedev. Altro piccolo appunto, per concludere, FAA al momento, a livello carriera, sta su posizioni decisamente superiori a Musetti

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Giampi 06-02-2025 11:49

Scritto da JOA20
Ritiro è una parola grossa, ma non sarei sorpreso se si prendesse una pausa.

Infatti ha chiesto una w.c. per Marsiglia..

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Andy Roddick (Guest) 06-02-2025 11:48

E’ una crisi fisiologica. A 29 anni il fisico non è più quello dei 20/25. Anche i big 3 hanno avuto un calo di risultati verso i 30 anni. Ma poi hanno saputo reinventarsi con modifiche di gioco e sono riusciti a vincere anche dopo i 30. Se Medvedev non sarà in grado di cambiare qualcosa al suo gioco, è destinato al declino.

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+1: Ultraviolet
marco.mazzoni 06-02-2025 11:46

Il titolo è forse un po’ forte, provocatorio. Ma leggete l’analisi. Fermarsi penso possa essere una soluzione per provare a rigenerarsi e ripartire, ma proprio lì potrebbe scatenarsi uno scenario imprevedibile se dentro sente di non averne più.
A me spiace un sacco vederlo così, ci ha regalato grandissimo spettacolo affrontando i migliori, perderlo sarebbe un grande peccato, ma temo che al suo massimo livello non tornerà mai più. Spero per lui di sbagliarmi.
M.

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Arnarderi 06-02-2025 11:46

Halep incontra Bronzetti e si ritira
Aliassime incontra Vava e si ritira
Medvedev incontra Bellucci e magari si ritira
Il pensiero fisso di un tennista prima di un sorteggio: ‘Dio mio, non un italiano ti prego!…’

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+1: Setrakian
Henry (Guest) 06-02-2025 11:43

Goodbye 😳

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Annie (Guest) 06-02-2025 11:40

Ho spesso detto che il tennista perfetto, destinato a primeggiare e soprattutto, cosa ancor più difficile, assestarsi stabilmente in posizioni di vertice, è frutto di una tale vasta e disparata commistione di fattori che, nella sua complessità, ha fatto sì che nel tempo i “privilegiati” si contino sulle dita di una mano a fronte di migliaia di aspiranti: perché questi fattori non sono solo tecnici e migliorabili ma anche e soprattutto strutturali, fisici,mentali e caratteriali che ci appartengono geneticamente e sono difficilmente modificabili.nel caso di Medvedev mi sembra evidente che il suo carattere irritabile, polemico, sempre teso a “pretendere” l’assenso del pubblico a prescindere anche quando, come nella partita con Bellucci, non faceva lui il vincente ma sbagliava Mattia, ricevendone giustamente fischi piuttosto che i pretesi e non meritati applausi, un ego smisurato non supportato da altrettanto risorse nel gioco, che appanna le idee nel trovare con umiltà pecche e migliorie al proprio tennis, abbia inevitabilmente intaccato la sua resa in campo fino al Medvedev confuso di adesso…come temo che ad Alcaraz manchi quella freddezza emotiva e mentale che lo renda immune dal risentire del carico del successo, da cui la tendenza a rinforzare la muscolatura e ad esporla per mostrare in facciata quell’esuberanza e sicurezza che probabilmente non sente dentro…per carità, magari poi entrambi riguadagnano le posizioni perse, ma stento ad individuare quelle doti di completezza che rendono inattaccabile nel tempo il campione perfetto e solido sotto tutti i punti di vista, fermo restando che hanno comunque mostrato risorse e capacità non comuni che li hanno portati ai noti importanti risultati

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JOA20 (Guest) 06-02-2025 11:34

Ritiro è una parola grossa, ma non sarei sorpreso se si prendesse una pausa.

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Silvy (Guest) 06-02-2025 11:27

Come dicevo ieri è in crisi nera si, ma ritirarsi mi sembra eccessivo. Ha solo 29 anni ed è comunque ancora in top 10. Solo un pazzo si ritirerebbe ora! Sicuramente però deve mettersi seriamente a lavorare per rivedere il suo gioco.

29
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Alex77 (Guest) 06-02-2025 11:18

Scritto da zedarioz
Le motivazioni del suo calo così netto le sa solo lui. A me l’ipotesi che viene in mente coincide con l’ultima fatta da Mazzoni. Ha giocato un tennis così logorante dal punto di vista fisico e mentale che ora non riesce più a replicare. Come se avesse finito le energie nervose. Mi ricorda un po’ Courier, anche se quello ebbe anche problemi fisici. Quando un tennis fatto di corsa e fatica ti chiede il conto, è difficile ritrovarsi. Magari è solo un periodo passeggero. A 29 anni nel tennis moderno hai ancora 5/6 anni buoni. Io non penso che sia così distrutto da ritirarsi.

Quoto tutto

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Barabba (Guest) 06-02-2025 11:15

Ritiro? Mazzoni, Mazzoni…Non ti smentisci mai.

27
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Brufen (Guest) 06-02-2025 11:13

Ma figuriamoci se si ritira… tiene famiglia eh!

26
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Taxi Driver 06-02-2025 11:10

Sono due anni che si fa beffe di spettatori, sponsor, avversari….altro che filosofo…grandissimo parchulo come si direbbe a roma

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gisva 06-02-2025 11:04

Anche io ho problemi ad una spalla, faccio due km a nuoto invece che tre, ma non penso di ritirarmi.

Sì è visto anche per Sinner, quanto siamo stati importanti i miglioramenti al servizio per portarlo al top.

Se Medvedev non torna più al livello precedente, potrà fare qualche anno ad un livello inferiore prima di ritirarsi. Come hanno fatto altri ex numero 1.
È difficile immaginare che possa tornare ad essere competitivo per il numero 1, ma, se torna in salute, potrà togliersi qualche altra bella soddisfazione.

Sicuramente il momento difficile aiuta Sinner, perché gli toglie di mezzo l’avversario più costante sul duro.

24
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CECK4President 06-02-2025 10:55

Aspettiamo, ma sono già arrivati, commenti sulle motivazioni della sfiducia.

Ovviamente legate a Sinner e non a vicissitudini personali profonde e complesse di cui gli utenti non hanno conoscenza.

23
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pablito 06-02-2025 10:51

La parabola “giù” è incominciata a Pechino ’23.

Jan ha trovato la combinazione, il grimaldello per scardinare il gioco ordinato, costante, asfissiante (e monotono) del russo.

Poi Jan ha prevalso in otto degli ultimi nove scontri diretti.
Ma non ripetendo sempre la stessa formula, e questo gli ha scardinato ancora di più le sicurezze del suo gioco.

La batota in finale ad AO quella volta è stata feroce… 🙂

Ha vinto un unico Slam per impedire il GS a un Nole “contratto” dal momento epocale.

Molti hanno “studiato” su Jan.
Pur nella sua gradevole varia originalità, ieri sera Matty ha aggiunto del suo, condito da una forza mentale e consapevolezza notevoli.

Un russo sclera e tira la racchetta; l’altro la usa per autolesionismo: quando trovano di fronte formule di gioco nuove, inaspettate e a volte per loro irrisolvibili. 😉

Medvy continuerà, ma ha preso coscienza che “il top” gli è precluso, credo per sempre. 🙁

22
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Massimo.bianco29@yahoo.it (Guest) 06-02-2025 10:49

@ walden (#4309642)

Leggo dei nomi che una volta…
Chissà,forse…

21
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cataflic (Guest) 06-02-2025 10:47

Non è che abbiano capito come affrontarlo, è lui che non riesce piú a tenere il suo stesso gioco mentalmente.
Esce per primo dai suoi stessi schemi vincenti.

20
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+1: Di Passaggio
Massimo.bianco29@yahoo.it (Guest) 06-02-2025 10:46

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Italo

Scritto da Pippoanzighi
Ha capito che c’è un solo vero n. 1 e starà lì in alto molto a lungo….

Quello lo hanno capito tutti.
cosa facciamo, un ritiro di massa per manifesta inferiorità del mondo tennistico?
Credo che Medvedev, come Rublev ma anche gli altri esponenti del mondo russo (Safiullin, Kotov, karatsev) siano in crisi da tempo.
La classifica atp non sbaglia. Il movimento dopo la guerra ha subito una mazzata non indifferente e alla lunga dal punto di vista psicologico ed emotivo si paga.
Stare sempre lontani dalle proprie famiglie con nessun pubblico che ti supporta ( e anzi a volte ti è ostile per le tue origini) è un fattore da non sottovalutare.
Nessun russo sembra sereno in campo, la differenza con l’entusiasmo dei tennisti italiani è nettissima. almeno questo è quello che ho percepito io.

Sul fatto che classifica Atp mon sbaglia,ci sarebbe da parlare e tanto…
Solo nel momento che verranno reintrodotti i BONUS POINT,il ranking (forse),tornerà ad essere più credibile.

Da parlarne e tanto

19
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Massimo.bianco29@yahoo.it (Guest) 06-02-2025 10:45

Scritto da Italo

Scritto da Pippoanzighi
Ha capito che c’è un solo vero n. 1 e starà lì in alto molto a lungo….

Quello lo hanno capito tutti.
cosa facciamo, un ritiro di massa per manifesta inferiorità del mondo tennistico?
Credo che Medvedev, come Rublev ma anche gli altri esponenti del mondo russo (Safiullin, Kotov, karatsev) siano in crisi da tempo.
La classifica atp non sbaglia. Il movimento dopo la guerra ha subito una mazzata non indifferente e alla lunga dal punto di vista psicologico ed emotivo si paga.
Stare sempre lontani dalle proprie famiglie con nessun pubblico che ti supporta ( e anzi a volte ti è ostile per le tue origini) è un fattore da non sottovalutare.
Nessun russo sembra sereno in campo, la differenza con l’entusiasmo dei tennisti italiani è nettissima. almeno questo è quello che ho percepito io.

Sul fatto che classifica Atp mon sbaglia,ci sarebbe da parlare e tanto…
Solo nel momento che verranno reintrodotti i BONUS POINT,il ranking (forse),tornerà ad essere più credibile.

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-1: Racchetta
Il mio personalissimo cartellino (Guest) 06-02-2025 10:43

Sicuramente è in crisi, ma che pensi al ritiro mi pare un’illazione. Non ci sono elementi che fanno pensare a questo.

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+1: MarcoP
Markux (Guest) 06-02-2025 10:40

Lo sapevo che con il Pirata rischiava di finire male. Il ritiro sarebbe la logica conseguenza ormai a trent’anni, forse ispirato dalla Halep che dopo la batosta con Lucia ha subito annunciato il ritiro dalle competizioni.

16
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+1: Taxi Driver
pablito 06-02-2025 10:38

Scritto da pablito

Scritto da morbidone
Jannik ha mandato ko Nole e Danil…chi sarà il prossimo?

E chi hai ?
Carletto !

…mai…

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pablito 06-02-2025 10:37

Scritto da morbidone
Jannik ha mandato ko Nole e Danil…chi sarà il prossimo?

E chi hai ?
Carletto ! 😉

14
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-1: Racchetta
Giampi 06-02-2025 10:36

Scritto da Giampi

Scritto da zedarioz
Le motivazioni del suo calo così netto le sa solo lui. A me l’ipotesi che viene in mente coincide con l’ultima fatta da Mazzoni. Ha giocato un tennis così logorante dal punto di vista fisico e mentale che ora non riesce più a replicare. Come se avesse finito le energie nervose. Mi ricorda un po’ Courier, anche se quello ebbe anche problemi fisici. Quando un tennis fatto di corsa e fatica ti chiede il conto, è difficile ritrovarsi. Magari è solo un periodo passeggero. A 29 anni nel tennis moderno hai ancora 5/6 anni buoni. Io non penso che sia così distrutto da ritirarsi.

È più di un’anno che ha peggiorato tutte ma proprio tutte le sue statistiche, addirittura da due anni è sotto il 50% dei punti sulla seconda..c’è poi un’altro aspetto, ora tutti gli avversari scendono in campo credendo di poter vincere mentre prima potevano solo sperarlo…

Scritto da Giampi

Scritto da zedarioz
Le motivazioni del suo calo così netto le sa solo lui. A me l’ipotesi che viene in mente coincide con l’ultima fatta da Mazzoni. Ha giocato un tennis così logorante dal punto di vista fisico e mentale che ora non riesce più a replicare. Come se avesse finito le energie nervose. Mi ricorda un po’ Courier, anche se quello ebbe anche problemi fisici. Quando un tennis fatto di corsa e fatica ti chiede il conto, è difficile ritrovarsi. Magari è solo un periodo passeggero. A 29 anni nel tennis moderno hai ancora 5/6 anni buoni. Io non penso che sia così distrutto da ritirarsi.

È più di un’anno che ha peggiorato tutte ma proprio tutte le sue statistiche, addirittura da due anni è sotto il 50% dei punti sulla seconda..c’è poi un’altro aspetto, ora tutti gli avversari scendono in campo credendo di poter vincere mentre prima potevano solo sperarlo…

È quello che sta succedendo anche a Rublev…ieri Bellucci non ha mollato nel terzo perchè aveva la sensazione che poteva fare il colpaccio nonostante che Medvedev fosse chiaramente salito di livello…

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+1: Taxi Driver
Giampi 06-02-2025 10:32

Scritto da zedarioz
Le motivazioni del suo calo così netto le sa solo lui. A me l’ipotesi che viene in mente coincide con l’ultima fatta da Mazzoni. Ha giocato un tennis così logorante dal punto di vista fisico e mentale che ora non riesce più a replicare. Come se avesse finito le energie nervose. Mi ricorda un po’ Courier, anche se quello ebbe anche problemi fisici. Quando un tennis fatto di corsa e fatica ti chiede il conto, è difficile ritrovarsi. Magari è solo un periodo passeggero. A 29 anni nel tennis moderno hai ancora 5/6 anni buoni. Io non penso che sia così distrutto da ritirarsi.

È più di un’anno che ha peggiorato tutte ma proprio tutte le sue statistiche, addirittura da due anni è sotto il 50% dei punti sulla seconda..c’è poi un’altro aspetto, ora tutti gli avversari scendono in campo credendo di poter vincere mentre prima potevano solo sperarlo…

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Italo (Guest) 06-02-2025 10:28

Scritto da Pippoanzighi
Ha capito che c’è un solo vero n. 1 e starà lì in alto molto a lungo….

Quello lo hanno capito tutti.
cosa facciamo, un ritiro di massa per manifesta inferiorità del mondo tennistico?
Credo che Medvedev, come Rublev ma anche gli altri esponenti del mondo russo (Safiullin, Kotov, karatsev) siano in crisi da tempo.
La classifica atp non sbaglia. Il movimento dopo la guerra ha subito una mazzata non indifferente e alla lunga dal punto di vista psicologico ed emotivo si paga.
Stare sempre lontani dalle proprie famiglie con nessun pubblico che ti supporta ( e anzi a volte ti è ostile per le tue origini) è un fattore da non sottovalutare.
Nessun russo sembra sereno in campo, la differenza con l’entusiasmo dei tennisti italiani è nettissima. almeno questo è quello che ho percepito io.

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+1: Krik Kroc, MarcoP, Racchetta
stefano2 06-02-2025 10:27

28 anni e si ritira? Suvvia non diciamo fesserie

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+1: Matte
zedarioz 06-02-2025 10:27

Le motivazioni del suo calo così netto le sa solo lui. A me l’ipotesi che viene in mente coincide con l’ultima fatta da Mazzoni. Ha giocato un tennis così logorante dal punto di vista fisico e mentale che ora non riesce più a replicare. Come se avesse finito le energie nervose. Mi ricorda un po’ Courier, anche se quello ebbe anche problemi fisici. Quando un tennis fatto di corsa e fatica ti chiede il conto, è difficile ritrovarsi. Magari è solo un periodo passeggero. A 29 anni nel tennis moderno hai ancora 5/6 anni buoni. Io non penso che sia così distrutto da ritirarsi.

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+1: DuDu
Harlan (Guest) 06-02-2025 10:27

Semplicemente, è iniziata la fase discendente della sua carriera, ma di qui a parlare del ritiro ce ne corre
Ricordatevi che non tutti sono i Fab3

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+1: MarcoP
walden 06-02-2025 10:24

Pensare che era considerato il migliore della sua generazione. Zverev, Rublev, Tsitsipas, Berrettini, Hurkacz, Fritz, Ruud e De Minaur. L’unico che sembra reggere la sfida con gli “z” Sinner ed Alcaraz, ed in arrivo, anzi in ritorno, Rune, e dietro Shelton, Musetti, Draper, un po più in la Fils, Korda e FAA, più futuribili Fonseca, Tien, Mensik, è Zverev, forse Fritz. I prossimi due anni saranno piuttosto turbolenti, da questo punto di vista.

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morbidone (Guest) 06-02-2025 10:23

Jannik ha mandato ko Nole e Danil…chi sarà il prossimo?

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Giorgio (Guest) 06-02-2025 10:20

È da in pezzo che gli cantate il de profundiis…ma non ha ancora 29 anni!!! Come fate a parlare di ritiro…

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+1: Setrakian, Matte, MarcoP
Dr Ivo (Guest) 06-02-2025 10:19

Ieri sera ha pubblicamente smentito che stia pensando al ritiro. Ha solo affermato, rispondendo a qualcuno, che ci penserebbe qualora dovesse uscire dai primi 100, ma poi ha aggiunto che non è un’ipotesi da prendere in considerazione (ed ha ragione)

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+1: Krik Kroc, MarcoP, maverikkk
Marco2ace (Guest) 06-02-2025 10:17

Ritiro a 28 anni da n. 7 del mondo? ma che ipotesi è???

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+1: Setrakian, Matte, MarcoP, Lukaa
Alcaraz vincitore del R Garros 2025 Sempre se non perde prima… (Guest) 06-02-2025 10:17

I periodi bui capitano a tutti.
Credo abbia più bisogno di serenità mentale che altro…

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+1: Krik Kroc, MarcoP, PeteBondurant, Racchetta
Pippoanzighi (Guest) 06-02-2025 10:14

Ha capito che c’è un solo vero n. 1 e starà lì in alto molto a lungo….

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-1: Racchetta