Wilander sui Casi Sinner e Swiatek: “I tennisti devono proteggersi da tutto, anche dai ristoranti”
Mats Wilander ha offerto una prospettiva interessante sui recenti casi che hanno coinvolto Jannik Sinner e Iga Swiatek, evidenziando le crescenti difficoltà che i tennisti professionisti devono affrontare per evitare contaminazioni accidentali.
In un’intervista a Relevo, l’ex campione svedese ha sottolineato come il mondo del tennis sia diventato sempre più complesso da gestire sotto questo aspetto: “Ora ci sono sempre più persone coinvolte. Ci sono allenatori o aziende che forniscono integratori e vitamine, e queste stesse aziende potrebbero produrre sostanze che non sono legali per gli atleti professionisti.”
Secondo Wilander, la situazione è diventata così delicata che persino le attività quotidiane più banali possono rappresentare un rischio: “Un giocatore non dovrebbe nemmeno andare al ristorante, perché c’è la possibilità che ci sia qualcosa nel cibo, che sia contaminato. Ma non ci si può proteggere da tutto.”
Nonostante queste preoccupazioni, l’ex numero uno del mondo mantiene una visione positiva sullo stato del tennis: “Purtroppo siamo in questa situazione ora, ma non credo ci sia un problema di doping nel tennis.”
Le parole di Wilander gettano nuova luce sulla complessità della gestione antidoping nel tennis moderno, dove anche le più piccole disattenzioni possono avere conseguenze significative sulla carriera di un atleta.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Caso Sinner, Caso Swiatek, Mats Wilander
Dite ciò che vi pare, ma mettere sempre quella foto di Mats è il top … 😆 😆 😆 😛
Vero, ma qua si rischia la paranoia. Elimini tutti i contatti diretti, assumi un assaggiatore e ti muovi solo con un laboratorio che sforna analisi quanto Nick spara vaccate.
A forza di blaterare Gufander ha centrato il bersaglio ma ciò non toglie che se dà giocatore era noioso, dà commentatore ..
@ Pier no guest (#4306419)
El pastin….mangiato all Insonnia…top
Mats ha ragione.
Se pensiamo a un esperimento condotto da un laboratorio di Colonia in cui hanno preso un farmaco, una lozione da banco, e se la sono spalmata sulle mani. Dopo aver fatto asciugare le mani, sono andati a stringere la mano a una persona. Poi hanno prelevato l’urina da quella persona: i risultati hanno mostrato che avevano un livello basso, circa 500 picogrammi di clostebol”.
Oggi più Gufander o più Pirlander?
Sono indeciso
penso anche io; protestare e’ piu’ semplice che cercare di capire perche’ MW possa aver detto questa cosa.
D’altra parte succede spesso
Wilander, stavolta, esprime concetti corretti:la contaminazione alimentare,o degli integratori, è una possibilità e visti i rischi l’attenzione dev’essere massima.
Immaginiamoci un quotidiano così: mai,anche al di fuori dei tornei,eccessiva convivialità, un costante “grazie ma proprio non posso” perché oltre all’imperizia c’è il rischio del dolo.
Sarà,io a metter su una grigliata non rinuncio poi se Jannik vuole provare del pastin della val di Zoldo ok altrimenti tranquillo,non si butta via niente.
Wilander come un orologio rotto a volte , per sbaglio, la dice giusta
Siamo al tempo della caccia alle streghe ?
Semplicemente le normative devono essere migliorate e corrette a causa della tecnologia.
Quando inseriranno i valori soglia sarà come vedere la DeLorean sfrecciare tra i libici.
Forse devi rileggere l’articolo e analizzare che dice Mats… 😉
“…crescenti difficoltà che i tennisti professionisti devono affrontare per evitare contaminazioni accidentali…”
È così difficile da capire ?
Ho come l’impressione che non hai capito quello che voglia dire MW.
Cioè ?
Cosa vuol dire il personaggio ?
Si vuole forse insinuare che la Iga prima di assumere la bustina con la melatonina per dormire dal jet lag doveva farlo analizzare ?
Che Jannik prima di sottoporsi a un massaggio doveva far prelevare campioni di “superficie epiteliale” delle mani del massaggiatore e far analizzare ?
Ma… è un mondo orwelliano ? 🙁 😉
Quanto distanti dalla follia pura ?