Eccetto la United Cup, nessuna vittoria nel 2025 il romano ATP, Copertina

ATP 250 Montpellier: Cobolli non trova ritmo, cede a De Jong

30/01/2025 16:45 21 commenti
Flavio Cobolli a Montpellier
Flavio Cobolli a Montpellier

Prestazione opaca e sconfitta per Flavio Cobolli all’ATP 250 di Montpellier. L’azzurro non trova il miglior ritmo nei suoi colpi, non è sostenuto dal servizio e subisce la maggior velocità in campo e aggressività dell’olandese Jesper De Jong, che vince l’incontro per 6-3 7-6(2) e accede ai quarti di finale del torneo francese. La partita è stata disturbata a più riprese dal terribile maltempo che affligge la città occitana, tanto che in due occasioni è andata via la luce nell’impianto e il gioco si è interrotto, con grossi problemi anche nel flusso dei dati del live score nel secondo set (oltre che delle riprese televisive). Infatti non siamo riusciti a vedere come Flavio è riuscito a scappare avanti di un break nel secondo set, dove è stato al comando per 5 giochi a 2. Purtroppo ha giocato un turno di servizio incerto sul 5-3 venendo brekkato, quindi al tiebreak decisivo non è stato né preciso né intenso, subendo l’aggressività dell’olandese.

Un 2025 difficile per Cobolli, è ancora a secco di vittorie (United Cup esclusa) dopo il problema fisico accusato ad inizio anno e che non gli ha consentito di esprimere il suo tennis ricco di energia e aggressività. Proprio una certa passività e l’incapacità di trovare fluidità nei colpi gli è costata il primo set contro De Jong, più bravo ad attaccare e prendere l’iniziativa per non lasciare all’azzurro il tempo di spingere e scatenare la sua maggior forza fisica. Forse gli stop non l’hanno agevolato, ma Flavio è perso in difficoltà nel sciogliere il braccio, spingere la palla con la sua consueta potenza e sbaragliare un avversario molto reattivo ma non così solido se bloccato nello scambio di ritmo. Mancanza di ritmo per mancanza fiducia, e altra sconfitta per Cobolli.

De Jong inizia bene la partita, cercando grande velocità negli spostamenti e nei colpi per non andare sotto alla maggior potenza di Cobolli. Ben 3 ace per l’olandese nei primi due turni di battuta (2-1). Flavio sbaglia troppo col diritto in spinta, De Jong strappa il break alla seconda chance, forzando un altro errore del romano con una risposta aggressiva (3-1). Contratto Cobolli, ha giocato pochissimo nel 2025 per i problemi fisici accusati nella trasferta australiana, e si vede. Braccio poco sciolto, la sua palla non è sicura. L’azzurro trova il miglior colpo del match con un rovescio cross vincente, ma De Jong serve bene e comanda, portandosi 4-1. Flavio nel sesto game si aggrappa al proprio servizio su di un pericoloso 30 pari, tenendo a bada l’aggressività in risposta del rivale. Sul 5-2 De Jong cala il buio nell’impianto di Montpellier, un fortissimo temporale provoca l’interruzione delle luci di principali sul campo da gioco, e anche del gioco. Si riparte dopo una decina di minuti, e Cobolli stenta a dare continuità al suo gioco. Recupera da 15-30 Flavio, per il 5-3. Con l’ennesimo turno di servizio molto sicuro, pronto a correre a rete, De Jong chiude il set 6-3, quasi perfetto con la prima palla.

Cobolli inizia al servizio il secondo set, ma fa fatica a contenere la velocità di De Jong, molto rapido ad aggredire e prendere il comando. Nel terzo game finalmente il diritto pesante di Flavio inizia a prendere sicurezza, come quello dopo il servizio che gli vale il 2-1. Proprio la risposta di diritto, ora profonda, lo manda avanti 0-30 nel quarto game. Per la prima volta nel match l’olandese sente la pressione e sbaglia in rete un rovescio banale, concede le prime palle break sullo 0-40. Jesper salva le prime due con bel piglio, sullo 30-40 di nuovo le luci si spengono e pure della regia tv. Purtroppo si è interrotto il flusso informativo, mentre il gioco nel frattempo è ripartito e quando tornano le immagini ritroviamo Cobolli avanti di un break, sul 5-2. Non ci è dato sapere se il break è arrivato nel quarto game, presumibilmente sì. La seconda pausa ha scosso Flavio, il diritto è potente e il suo tennis più aggressivo e fisico rispetto alla passività iniziale. Con un altro diritto pesante l’azzurro strappa un set point sul 30-40. Rischia il serve and volley De Jong e la risposta passante di Cobolli è di poco out. Flavio serve per il set sul 5-3, ma inizia male il game, con un brutto attacco e poi subendo un diritto vincente del rivale, 0-30. Cobolli affronta la palla del contro break sul 30-40 dopo un errore col diritto, e purtroppo il contro break arriva: il servizio non lo aiuta, comanda ma è incerto su dove posizionarsi in campo, e alla fine sbaglia un colpo di scambio. 5-4 e poi 5 pari. Il set sbarca al tiebreak. Cobolli tira malamente in rete un passante a porta spalancata nel secondo punto e quindi sul 2 pari subisce una risposta super aggressiva dell’olandese, che lo manda avanti 3-2 e servizio. Con l’ace si gira campo sul 4 punti a 2 De Jong e poi altro serve and volley perfetto di Jesper, 5-2. Con una brutta volée sotto rete, Cobolli cede 7 punti a 2, una sconfitta complessivamente netta per l’azzurro in una partita strana ma non ben giocata da Flavio.

Marco Mazzoni

ATP Montpellier
Jesper de Jong
6
7
Flavio Cobolli [3]
3
6
Vincitore: de Jong

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Un nome una Garanzia (Guest) 30-01-2025 23:49

Leggo di paragoni con Sinner.
Li trovo inutili e fuori luogo.
Il ragazzo viene da un infortunio.
Affronta una stagione delicata e non priva di insidie ma è oggettivamente forte e di ottime prospettive ,ha coraggio e garra da vendere e lo dimostrerà.
Andiamoci piano….

21
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Jannik Über Alles (Guest) 30-01-2025 22:52

Scritto da Marco M.

Scritto da Jannik Über Alles
Purtroppo noi (parlo di me ed altri miei simili) supertifosi del tennis italiano speriamo sempre di trovare un “gemello” di Sinner…
E questa nostra esigenza è destinata a rafforzarsi in base alla scelta del DIVINO (di Sexten) di evitare tutti i 250 e credo pure gran parte dei 500.
Negli ultimi anni abbiamo cercato di convincerci che il talento di Musetti l’avrebbe portato presto nei top-10 (non è arrivato così distante) e poi più sù, fino all’Olimpo. Invece il toscanaccio smadonnatore ha sbattuto sul gradino del 15° posto e con gran fatica è riuscito a restare in top-20, senza regalarci tutti quei titoli che ci eravamo augurati dopo il 500 strappato a Carlitos.
Ci siamo, poi, avvinghiati alle imprese di Arnaldi, così brillante anche in Davis, in forte ascesa ma con un netto rallentamento di crescita e “zero titoli”. Oggi quasi sputiamo sul BR #30, mentre 10 anni fa’ sarebbe stato l’anticamera del Paradiso!
Nardi? Un concetto troppo complicato, roba per sognatori professionisti…
Arriviamo a Cobolli: ha stupito tutti, perfino i più inguaribili ottimisti, sfondando il “muro” dei 100 per precipitare al #30, pure lui, manifestando però quella discontinuità persistente che sembra affliggere tutto il circuito ATP, ancora di più gli italiani (almeno così ci sembra, perché ci tocca sulle ferite), tranne LUI, che purtroppo rovina ogni paragone!
Alla fine, alcuni di noi si sono ridotti a sognare il ritorno in top-10 dell’ormai “anziano” Berrettini, che ha già dimostrato le qualità tecniche e mentali per respirare nell’aria rarefatta e che ci ha regalato (grazie Matteo) ben 3 titoli(ni) anche nel 2024.
C’è qualcuno messo peggio di noi? Certo, quelli che si aspettano ancora una vittoria di Sonego!
Ma in fondo “sognare” non costa nulla…
Buon tennis a tutti!

Quelli che sognano una vittoria di Sonego non sono dei poveri “sognatori illusi”, l’ultima è talmente recente da essere l’ultima di un italiano, escluso ovviamente Sinner, in un torneo Atp maggiore.
Poi qua chi ne capisce di tennis e non si limita a fare il tifo (pro o contro) per tizio e caio sa benissimo che Sinner è un fenomeno praticamente irripetibile a breve termine in Italia e nessuno dei nominati può arrivare a quel livello.
Svestendo le vesti dell’appassionato e calzando quelle da tifoso c’è stato un attimo in cui ho sperato in Nardi e uno in cui ho pensato ad un Musetti più veloce nell’arrivare in Top10.
Lorenzo in Top10 sono certo che lo vedrò, su Nardi non ho perso del tutto le speranze, ma faccio fatica a immaginarlo, per colpa sua e non certo del suo talento.
Arnaldi, Cobolli e Darderi hanno raggiunto posizioni che in pochi pronosticavano solo 2 anni fa, Darderi con un Atp nel palmares, Cobolli con una finale 500 e Arnaldi, secondo me, ha perso tempo nel 2024 snobbando un po’ i tornei 250 di preparazione a Mille e Slam sennò un paio di titoli li avrebbe anche potuti prendere.
Berrettini se sta bene quest’anno si riprende un posto nell’Olimpo della Dieci, male che vada nei 15.
L’anno scorso scrissi che sarebbe rientrato nei 50 in carrozza salvo infortuni e mi sembra di averci preso.
Abbiamo il Fenomeno e dietro uno squadrone come neanche nei nostri sogni più grandi.
Se c’è ancora qualcuno che pensa sia un caso e siano meteore non sarò io a volerlo convincere, io mi limito a vedere che su 11 Top100 ne abbiamo 8 dai 24 anni in giù, due nella piena maturità e solo uno over 35 ormai prossimo alla meritata pensione, dopo che per anni insieme a Seppi ha tenuto ad un livello dignitoso il nostro sport.

Attenzione: non volevo né screditare né umiliare gli altri giocatori italiani, ma semplicemente affermare che A ME (e pure a qualche mio amico) il fenomeno Sinner ha fatto perdere le unità di misura!

In tal senso mi pare “impossibile” (poi quando mi riprendo lo capisco) che Musetti non rivinca un 500 o che Berretto non faccia almeno la SF dello Slam.

Perché Sinner macina tutto e tutti, tranquillamente.

Quindi la MIA “attesa di successo” per ogni azzurro è diventata sproporzionata e quella di alcuni miei amici anche più della mia, tanto da rimanere molto deluso della mancata SF di Sonego a Melbourne.

Di conseguenza tutti i miei parametri si sono “involontariamente” (per amore della maglia azzurra) distorti in ragione di un giocatore che era già incredibile e che da 1 anno è quasi ingiocabile.

Caro Mazzoni, ti ricordi come è salito Jannik in classifica? Come se fosse in ascensore!

Allora nel mio inconscio non mi spiego perché gli altri italiani non facciano altrettanto. Però la “ragione” mi spiega che gli altri stanno facendo qualcosa che senza i successi di Berretto (prima) e di Sinner (dopo) avremmo già definito “paradisiaco”.

Non so tu, ma io festeggiai il 1000 del Fogna come una vittoria a Wimbledon, mentre l’anno scorso ci rimasi molto male per l’eliminazione di Jannik dove prima sarebbe stato un sogno arrivare…

Capito mi hai?

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Pier no guest 30-01-2025 22:18

Ricordo una telecronaca di Munari,c’era tale Christian Cullen,un mostro di velocità (meno in fase difensiva) e dopo una metà spaventosa il commento di “se i giocatori di rugby nascono sotto i cavoli la Nuova Zelanda è tutta una cavolaia!!!”.
Ecco…l’Italia del tennis non è mai stata una cavolaia per tanti motivi; ora abbiamo un fenomeno e poi? Il nulla? No.Abbiamo una pattuglia di giovani guidati da un talento tecnico e atletico come Muso,dietro dei ragazzi giovani con un tennis meno “spontaneo” da migliorare alzando l’asticella in varie fasi (servizio, saggezza tattica,gestione delle diverse zone del campo) ma che sgobbano,mostrano alcuni picchi;e mica sono soli: Berrettini e Sonego sono “vivi” e Nardi il talento ce l’ha,non basta ma meglio averlo perché quello non lo compri né lo costruisci.
I ragazzi lavorano, sgobbano,aspirano a grandi traguardi,se Jannik è arrivato in vetta ,pensano,perché io non possono raggiungere il “mio” apice?
A me appassiona il loro impegno,sono giovani ed i conti si fanno sempre alla fine.

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+1: Detuqueridapresencia, Marco M.
Marco M. 30-01-2025 21:21

Scritto da Jannik Über Alles
Purtroppo noi (parlo di me ed altri miei simili) supertifosi del tennis italiano speriamo sempre di trovare un “gemello” di Sinner…
E questa nostra esigenza è destinata a rafforzarsi in base alla scelta del DIVINO (di Sexten) di evitare tutti i 250 e credo pure gran parte dei 500.
Negli ultimi anni abbiamo cercato di convincerci che il talento di Musetti l’avrebbe portato presto nei top-10 (non è arrivato così distante) e poi più sù, fino all’Olimpo. Invece il toscanaccio smadonnatore ha sbattuto sul gradino del 15° posto e con gran fatica è riuscito a restare in top-20, senza regalarci tutti quei titoli che ci eravamo augurati dopo il 500 strappato a Carlitos.
Ci siamo, poi, avvinghiati alle imprese di Arnaldi, così brillante anche in Davis, in forte ascesa ma con un netto rallentamento di crescita e “zero titoli”. Oggi quasi sputiamo sul BR #30, mentre 10 anni fa’ sarebbe stato l’anticamera del Paradiso!
Nardi? Un concetto troppo complicato, roba per sognatori professionisti…
Arriviamo a Cobolli: ha stupito tutti, perfino i più inguaribili ottimisti, sfondando il “muro” dei 100 per precipitare al #30, pure lui, manifestando però quella discontinuità persistente che sembra affliggere tutto il circuito ATP, ancora di più gli italiani (almeno così ci sembra, perché ci tocca sulle ferite), tranne LUI, che purtroppo rovina ogni paragone!
Alla fine, alcuni di noi si sono ridotti a sognare il ritorno in top-10 dell’ormai “anziano” Berrettini, che ha già dimostrato le qualità tecniche e mentali per respirare nell’aria rarefatta e che ci ha regalato (grazie Matteo) ben 3 titoli(ni) anche nel 2024.
C’è qualcuno messo peggio di noi? Certo, quelli che si aspettano ancora una vittoria di Sonego!
Ma in fondo “sognare” non costa nulla…
Buon tennis a tutti!

Quelli che sognano una vittoria di Sonego non sono dei poveri “sognatori illusi”, l’ultima è talmente recente da essere l’ultima di un italiano, escluso ovviamente Sinner, in un torneo Atp maggiore.

Poi qua chi ne capisce di tennis e non si limita a fare il tifo (pro o contro) per tizio e caio sa benissimo che Sinner è un fenomeno praticamente irripetibile a breve termine in Italia e nessuno dei nominati può arrivare a quel livello.
Svestendo le vesti dell’appassionato e calzando quelle da tifoso c’è stato un attimo in cui ho sperato in Nardi e uno in cui ho pensato ad un Musetti più veloce nell’arrivare in Top10.
Lorenzo in Top10 sono certo che lo vedrò, su Nardi non ho perso del tutto le speranze, ma faccio fatica a immaginarlo, per colpa sua e non certo del suo talento.
Arnaldi, Cobolli e Darderi hanno raggiunto posizioni che in pochi pronosticavano solo 2 anni fa, Darderi con un Atp nel palmares, Cobolli con una finale 500 e Arnaldi, secondo me, ha perso tempo nel 2024 snobbando un po’ i tornei 250 di preparazione a Mille e Slam sennò un paio di titoli li avrebbe anche potuti prendere.
Berrettini se sta bene quest’anno si riprende un posto nell’Olimpo della Dieci, male che vada nei 15.
L’anno scorso scrissi che sarebbe rientrato nei 50 in carrozza salvo infortuni e mi sembra di averci preso.

Abbiamo il Fenomeno e dietro uno squadrone come neanche nei nostri sogni più grandi.
Se c’è ancora qualcuno che pensa sia un caso e siano meteore non sarò io a volerlo convincere, io mi limito a vedere che su 11 Top100 ne abbiamo 8 dai 24 anni in giù, due nella piena maturità e solo uno over 35 ormai prossimo alla meritata pensione, dopo che per anni insieme a Seppi ha tenuto ad un livello dignitoso il nostro sport.

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+1: Detuqueridapresencia
giumart (Guest) 30-01-2025 20:28

Scritto da Bagel

Scritto da Jannik Über Alles
Purtroppo noi (parlo di me ed altri miei simili) supertifosi del tennis italiano speriamo sempre di trovare un “gemello” di Sinner…
E questa nostra esigenza è destinata a rafforzarsi in base alla scelta del DIVINO (di Sexten) di evitare tutti i 250 e credo pure gran parte dei 500.
Negli ultimi anni abbiamo cercato di convincerci che il talento di Musetti l’avrebbe portato presto nei top-10 (non è arrivato così distante) e poi più sù, fino all’Olimpo. Invece il toscanaccio smadonnatore ha sbattuto sul gradino del 15° posto e con gran fatica è riuscito a restare in top-20, senza regalarci tutti quei titoli che ci eravamo augurati dopo il 500 strappato a Carlitos.
Ci siamo, poi, avvinghiati alle imprese di Arnaldi, così brillante anche in Davis, in forte ascesa ma con un netto rallentamento di crescita e “zero titoli”. Oggi quasi sputiamo sul BR #30, mentre 10 anni fa’ sarebbe stato l’anticamera del Paradiso!
Nardi? Un concetto troppo complicato, roba per sognatori professionisti…
Arriviamo a Cobolli: ha stupito tutti, perfino i più inguaribili ottimisti, sfondando il “muro” dei 100 per precipitare al #30, pure lui, manifestando però quella discontinuità persistente che sembra affliggere tutto il circuito ATP, ancora di più gli italiani (almeno così ci sembra, perché ci tocca sulle ferite), tranne LUI, che purtroppo rovina ogni paragone!
Alla fine, alcuni di noi si sono ridotti a sognare il ritorno in top-10 dell’ormai “anziano” Berrettini, che ha già dimostrato le qualità tecniche e mentali per respirare nell’aria rarefatta e che ci ha regalato (grazie Matteo) ben 3 titoli(ni) anche nel 2024.
C’è qualcuno messo peggio di noi? Certo, quelli che si aspettano ancora una vittoria di Sonego!
Ma in fondo “sognare” non costa nulla…
Buon tennis a tutti!

Se qualcuno, guardando gli ultimi 12 mesi, non é soddisfatto della medaglia di bronzo e della semi Wimbledon di Musetti, del fatto che nei primi 8 di Davis ci siamo arrivati comunque senza Sinner, della semi 1000 di Arnaldi, dei 5 250 vinti da tre diversi Italiani che non si chiamano Sinner, del quarto di finale slam di Sonego, della cavalcata di Cobolli da oltre il 100simo posto ai top 30, della vittoria di Nardi sul numero uno del mondo all’epoca, dell’ingresso in top 100 dello stesso Nardò, di Passaro e di Bellucci, dell’avere nel ranking sia il numero due degli under 18 che il numero tre degli over 37, allora o guarda il tennis solo per Sinner (ed é legittimo, ma allora non perculate gli altri), oppure negli anni precedenti prendeva antidepressivi a raffica.
Se il termine di paragone dei nostri deve essere sempre Sinner, probabilmente non solo questa ondata, ma per i prossimi 50 anni faranno tutti schifo. Se uno cerca il Sinner 2 vivrà frustrato. Se più correttamente il termine di paragone é con le altre nazioni oppure con le Italie degli anni passati, riconosciamo una volta per tutte che il movimento é eccezionale.

Appunto, ma come scritto nel precedente post dovresti dirlo anche ad altri tennisti italiani di abbassare la cresta, di essere seri ed umili, di impegnarsi per migliorare senza minimamente pensare di confrontarsi con Sinner, che è assolutamente tantissime spanne sopra di loro (e di quasi tutti).

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Bagel (Guest) 30-01-2025 20:00

Scritto da Jannik Über Alles
Purtroppo noi (parlo di me ed altri miei simili) supertifosi del tennis italiano speriamo sempre di trovare un “gemello” di Sinner…
E questa nostra esigenza è destinata a rafforzarsi in base alla scelta del DIVINO (di Sexten) di evitare tutti i 250 e credo pure gran parte dei 500.
Negli ultimi anni abbiamo cercato di convincerci che il talento di Musetti l’avrebbe portato presto nei top-10 (non è arrivato così distante) e poi più sù, fino all’Olimpo. Invece il toscanaccio smadonnatore ha sbattuto sul gradino del 15° posto e con gran fatica è riuscito a restare in top-20, senza regalarci tutti quei titoli che ci eravamo augurati dopo il 500 strappato a Carlitos.
Ci siamo, poi, avvinghiati alle imprese di Arnaldi, così brillante anche in Davis, in forte ascesa ma con un netto rallentamento di crescita e “zero titoli”. Oggi quasi sputiamo sul BR #30, mentre 10 anni fa’ sarebbe stato l’anticamera del Paradiso!
Nardi? Un concetto troppo complicato, roba per sognatori professionisti…
Arriviamo a Cobolli: ha stupito tutti, perfino i più inguaribili ottimisti, sfondando il “muro” dei 100 per precipitare al #30, pure lui, manifestando però quella discontinuità persistente che sembra affliggere tutto il circuito ATP, ancora di più gli italiani (almeno così ci sembra, perché ci tocca sulle ferite), tranne LUI, che purtroppo rovina ogni paragone!
Alla fine, alcuni di noi si sono ridotti a sognare il ritorno in top-10 dell’ormai “anziano” Berrettini, che ha già dimostrato le qualità tecniche e mentali per respirare nell’aria rarefatta e che ci ha regalato (grazie Matteo) ben 3 titoli(ni) anche nel 2024.
C’è qualcuno messo peggio di noi? Certo, quelli che si aspettano ancora una vittoria di Sonego!
Ma in fondo “sognare” non costa nulla…
Buon tennis a tutti!

Se qualcuno, guardando gli ultimi 12 mesi, non é soddisfatto della medaglia di bronzo e della semi Wimbledon di Musetti, del fatto che nei primi 8 di Davis ci siamo arrivati comunque senza Sinner, della semi 1000 di Arnaldi, dei 5 250 vinti da tre diversi Italiani che non si chiamano Sinner, del quarto di finale slam di Sonego, della cavalcata di Cobolli da oltre il 100simo posto ai top 30, della vittoria di Nardi sul numero uno del mondo all’epoca, dell’ingresso in top 100 dello stesso Nardò, di Passaro e di Bellucci, dell’avere nel ranking sia il numero due degli under 18 che il numero tre degli over 37, allora o guarda il tennis solo per Sinner (ed é legittimo, ma allora non perculate gli altri), oppure negli anni precedenti prendeva antidepressivi a raffica.

Se il termine di paragone dei nostri deve essere sempre Sinner, probabilmente non solo questa ondata, ma per i prossimi 50 anni faranno tutti schifo. Se uno cerca il Sinner 2 vivrà frustrato. Se più correttamente il termine di paragone é con le altre nazioni oppure con le Italie degli anni passati, riconosciamo una volta per tutte che il movimento é eccezionale.

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+1: walden, Marco M., Detuqueridapresencia, DANCAS
Guidooddounodinoi (Guest) 30-01-2025 19:35

Cobolli ha giocato male con tutti i fondamentali ma soprattutto ha mostrato un atteggiamento negativo sin dai primi game, sembrava infastidito dal dover faticare per fare punto. La poteva persino raddrizzare nel secondo set ma non se lo meritava. Adesso lo conoscono meglio e risulta più prevedibile. Forse l’infortunio patito a fine stagione scorsa gli impedisce tuttora di essere brillante. Un inizio anno negativo anche se, dopotutto, è la prima vera sconfitta inattesa.

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Silvy (Guest) 30-01-2025 18:52

Per fortuna era super favorito…ok che siamo ad inizio anno ma insomma…iniziamo bene.

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Massimocossetto 30-01-2025 18:46

@ Jannik Über Alles (#4305031)

Quest’analisi non fa una piega

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-1: Marco M.
Kenobi 30-01-2025 18:29

Iniziare a vincere i 250, poi i 500 ed infine i 1000, dopo ci stanno esibizioni e dichiarazioni roboanti.

Cobolli è all’inizio del tour e all’inizio della sua carriera, ma se non vuole deragliare deve pensare a lavorare, lavorare, lavorare, etc…una stagione buona può arridere a tutti ma la continuità no, non è cosa da tutti.

12
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+1: Gilgamesh
giumart (Guest) 30-01-2025 18:15

Scritto da Jannik Über Alles
Purtroppo noi (parlo di me ed altri miei simili) supertifosi del tennis italiano speriamo sempre di trovare un “gemello” di Sinner…
E questa nostra esigenza è destinata a rafforzarsi in base alla scelta del DIVINO (di Sexten) di evitare tutti i 250 e credo pure gran parte dei 500.
Negli ultimi anni abbiamo cercato di convincerci che il talento di Musetti l’avrebbe portato presto nei top-10 (non è arrivato così distante) e poi più sù, fino all’Olimpo. Invece il toscanaccio smadonnatore ha sbattuto sul gradino del 15° posto e con gran fatica è riuscito a restare in top-20, senza regalarci tutti quei titoli che ci eravamo augurati dopo il 500 strappato a Carlitos.
Ci siamo, poi, avvinghiati alle imprese di Arnaldi, così brillante anche in Davis, in forte ascesa ma con un netto rallentamento di crescita e “zero titoli”. Oggi quasi sputiamo sul BR #30, mentre 10 anni fa’ sarebbe stato l’anticamera del Paradiso!
Nardi? Un concetto troppo complicato, roba per sognatori professionisti…
Arriviamo a Cobolli: ha stupito tutti, perfino i più inguaribili ottimisti, sfondando il “muro” dei 100 per precipitare al #30, pure lui, manifestando però quella discontinuità persistente che sembra affliggere tutto il circuito ATP, ancora di più gli italiani (almeno così ci sembra, perché ci tocca sulle ferite), tranne LUI, che purtroppo rovina ogni paragone!
Alla fine, alcuni di noi si sono ridotti a sognare il ritorno in top-10 dell’ormai “anziano” Berrettini, che ha già dimostrato le qualità tecniche e mentali per respirare nell’aria rarefatta e che ci ha regalato (grazie Matteo) ben 3 titoli(ni) anche nel 2024.
C’è qualcuno messo peggio di noi? Certo, quelli che si aspettano ancora una vittoria di Sonego!
Ma in fondo “sognare” non costa nulla…
Buon tennis a tutti!

Vedi, sono perfettamente d’accordo sul fatto che noi comuni mortali appassionati di tennis dovremmo sempre evitare di prendere a paragone il fenomeno Jannik quando parliamo di un tennista degli altri tennisti italiani. Ma nel contempo credo che ancora di più debbano essere gli altri tennisti italiani a non mettersi a confronto con Jannik. Lo dico perché sento tizio o Caio dire pubblicamente frasi del tipo “mio obiettivo è Dar fastidio a Sinner” o, addirittura, Caio affermare “cercherò di superare Sinner”. Sia tizio che Caio intanto dovrebbero essere umili e rivolti all’impegno costante, avere come obiettivi il migliorare giorno per giorno e, al momento, di coltivare il proprio orticello vincendo qualche 250 o 500 o, se riesce, un 1000.

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walden 30-01-2025 18:07

Ho visto solo il primo set, diciamo che un Cobolli, non dico al 80, ma al 60% la vinceva. Purtroppo è al 50%, ad essere generosi. Deve lavorare per recuperare, l’unico dubbio che ho è sulla sua voglia.

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Sabatino (Guest) 30-01-2025 18:06

Ma gli estimatori del talento di Cobolli sono spariti tutti? Avesse perso Musetti…

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walden 30-01-2025 18:05

Scritto da Jannik Über Alles
Purtroppo noi (parlo di me ed altri miei simili) supertifosi del tennis italiano speriamo sempre di trovare un “gemello” di Sinner…
E questa nostra esigenza è destinata a rafforzarsi in base alla scelta del DIVINO (di Sexten) di evitare tutti i 250 e credo pure gran parte dei 500.
Negli ultimi anni abbiamo cercato di convincerci che il talento di Musetti l’avrebbe portato presto nei top-10 (non è arrivato così distante) e poi più sù, fino all’Olimpo. Invece il toscanaccio smadonnatore ha sbattuto sul gradino del 15° posto e con gran fatica è riuscito a restare in top-20, senza regalarci tutti quei titoli che ci eravamo augurati dopo il 500 strappato a Carlitos.
Ci siamo, poi, avvinghiati alle imprese di Arnaldi, così brillante anche in Davis, in forte ascesa ma con un netto rallentamento di crescita e “zero titoli”. Oggi quasi sputiamo sul BR #30, mentre 10 anni fa’ sarebbe stato l’anticamera del Paradiso!
Nardi? Un concetto troppo complicato, roba per sognatori professionisti…
Arriviamo a Cobolli: ha stupito tutti, perfino i più inguaribili ottimisti, sfondando il “muro” dei 100 per precipitare al #30, pure lui, manifestando però quella discontinuità persistente che sembra affliggere tutto il circuito ATP, ancora di più gli italiani (almeno così ci sembra, perché ci tocca sulle ferite), tranne LUI, che purtroppo rovina ogni paragone!
Alla fine, alcuni di noi si sono ridotti a sognare il ritorno in top-10 dell’ormai “anziano” Berrettini, che ha già dimostrato le qualità tecniche e mentali per respirare nell’aria rarefatta e che ci ha regalato (grazie Matteo) ben 3 titoli(ni) anche nel 2024.
C’è qualcuno messo peggio di noi? Certo, quelli che si aspettano ancora una vittoria di Sonego!
Ma in fondo “sognare” non costa nulla…
Buon tennis a tutti!

Chiarisco per quanti hanno letto di questo muride pseudo filo Sinner che:
Musetti ha 32 anni
Arnaldi quasi 34
Cobolli quasi 33
Berrettini ormai va per i 39, coetaneo di Monflis e Sonego per i 40, coetaneo a sua volta di Wawrinka.
O no?

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+1: Marco M., Pier no guest, Detuqueridapresencia
-1: Bernardino Lamis
ospite1 (Guest) 30-01-2025 17:53

ha perso , bravo l’altro . Non dimentichiamoci che facesse una carriera dentro i primi 40 al mondo sarebbe tanta tanta roba .

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Jannik Über Alles (Guest) 30-01-2025 17:51

Purtroppo noi (parlo di me ed altri miei simili) supertifosi del tennis italiano speriamo sempre di trovare un “gemello” di Sinner…

E questa nostra esigenza è destinata a rafforzarsi in base alla scelta del DIVINO (di Sexten) di evitare tutti i 250 e credo pure gran parte dei 500.

Negli ultimi anni abbiamo cercato di convincerci che il talento di Musetti l’avrebbe portato presto nei top-10 (non è arrivato così distante) e poi più sù, fino all’Olimpo. Invece il toscanaccio smadonnatore ha sbattuto sul gradino del 15° posto e con gran fatica è riuscito a restare in top-20, senza regalarci tutti quei titoli che ci eravamo augurati dopo il 500 strappato a Carlitos.

Ci siamo, poi, avvinghiati alle imprese di Arnaldi, così brillante anche in Davis, in forte ascesa ma con un netto rallentamento di crescita e “zero titoli”. Oggi quasi sputiamo sul BR #30, mentre 10 anni fa’ sarebbe stato l’anticamera del Paradiso!

Nardi? Un concetto troppo complicato, roba per sognatori professionisti…

Arriviamo a Cobolli: ha stupito tutti, perfino i più inguaribili ottimisti, sfondando il “muro” dei 100 per precipitare al #30, pure lui, manifestando però quella discontinuità persistente che sembra affliggere tutto il circuito ATP, ancora di più gli italiani (almeno così ci sembra, perché ci tocca sulle ferite), tranne LUI, che purtroppo rovina ogni paragone!

Alla fine, alcuni di noi si sono ridotti a sognare il ritorno in top-10 dell’ormai “anziano” Berrettini, che ha già dimostrato le qualità tecniche e mentali per respirare nell’aria rarefatta e che ci ha regalato (grazie Matteo) ben 3 titoli(ni) anche nel 2024.

C’è qualcuno messo peggio di noi? Certo, quelli che si aspettano ancora una vittoria di Sonego!

Ma in fondo “sognare” non costa nulla…

Buon tennis a tutti!

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+1: Dollarumma
Antoz (Guest) 30-01-2025 17:18

Brutta sconfitta in un torneo che poteva vincere

5
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+1: Dollarumma
Giampino58 (Guest) 30-01-2025 17:17

Ulteriore salto di qualità???Dubito di testa… se rimane nei primi 50 sarei più che contento

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Groucho (Guest) 30-01-2025 17:15

Uomini di poca fede, Cobolli sta solo risparmiando le energie per Indian Wells

3
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+1: Gilgamesh
-1: Marco M.
Mattia saracino (Guest) 30-01-2025 16:59

Comincia male l’anno nuovo Flavio.

2
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Flavio (Guest) 30-01-2025 16:49

Sembrava fosse lì per caso… ma per lui non importa tanto il migliore è Alcaraz è già a posto così!

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+1: Dollarumma