Connors difende Djokovic: “Le critiche lo seguiranno sempre”
Jimmy Connors è intervenuto nella discussione sui fischi ricevuti da Novak Djokovic durante l’Australian Open 2025. L’ex numero 1 del mondo, nel suo podcast ‘Advantage Connors’, ha offerto un’interessante analisi sul perché il campione serbo continui a dividere il pubblico, anche a distanza di giorni dal suo ritiro in semifinale contro Alexander Zverev.
Secondo Connors, la controversa posizione di Djokovic sul vaccino COVID e la sua conseguente deportazione dall’Australia nel passato hanno contribuito a creare un’immagine negativa che persiste. “Questo dimostra che non importa cosa fai. Nessuna buona azione resta impunita. È una follia, ma guardando indietro agli ultimi anni, ha preso delle posizioni. Si è difeso, ha agito secondo le sue convinzioni, e questo non è piaciuto a moltissima gente in tutto il mondo, penso in particolare alla questione Covid.”
Il ritiro di Djokovic in semifinale, dopo un solo set perso contro Zverev, ha scatenato una reazione ostile del pubblico di Melbourne, nonostante i suoi dieci titoli conquistati nel torneo. Il serbo ha successivamente pubblicato l’immagine di una risonanza magnetica che confermava il suo infortunio al tendine del ginocchio, ma il dibattito sulla genuinità dei suoi problemi fisici sembra destinato a non placarsi. “Ci sarà sempre qualcuno che, qualunque cosa accada, proverà questo sentimento, non so se di gelosia o altro,” ha commentato Connors, “ma a meno che non resti saldo nelle tue posizioni, continueranno a fischiarti.”
Connors ha anche sottolineato l’importanza di personalità controverse nel tennis: “Non tutti possono essere gli eroi. Se tutti fossero i bravi ragazzi, sarebbe piuttosto noioso. Un po’ di controversia o un atteggiamento diverso va bene, non deve essere eccessivo.” L’ex campione americano ha poi citato un detto che ritiene particolarmente appropriato: “Fai quello che pensi e di’ quello che vuoi, perché a chi importa non conta, e a chi conta non importa.”
Ha concluso con una riflessione amara sulla natura delle critiche nel tennis: “L’enfasi qui è che non è mai abbastanza, puoi spingerti al limite ed essere in terapia intensiva e ti fischerebbero comunque.”
Le parole di Connors offrono uno spaccato interessante sulla complessità della figura di Djokovic nel tennis moderno: un campione che, nonostante i record e i successi, continua a dividere il pubblico, forse proprio per quella sua determinazione a rimanere fedele alle proprie convinzioni, anche quando queste vanno contro il sentire comune.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Jimmy Connors, Novak Djokovic
Quoto in pieno quello che lei scrive, e aggiungo che quelli che sputano soltanto bile non sono neanche cattivi ma solo stupidi.
Bha, si capisce quello che intende, si capisce molto bene, (nonostante vengano riportati solo alcuni stralci di tutta l’intervista), quello che capisco io invece è che alcuni commentano per fare i simpatici, i comici mancati, altri solo per difendere (non Si sa da chi) i loro beniamini, altri ancora solo per sputare “bile”, che spasso
Jimbo non sa spiegare cosa vuole dire ma rimane un Mito.
Mi sa che ha Djokovic lo fischieranno sempre. È un abitudine del pubblico.
Molte idee e molto confuse
Finirà alla Gialappa’s
Jimbo ha soli detto che non si può solo imporre la figura del bravo ragazzo e che sono necessari anche altri profili caratteriali. Proprio come il suo (ma anche Nastase e Mac). A patto di non eccedere (come Nalbandian, Paire, Kyrgios e altri). Io ho capito questo.
Mamma mia, ma ormai il “caso” o presunto tale è talmente sfruttato che è quasi prosciugato e si annaspa in frasi senza senso per spremere il poco succo residuo…tanto che tutto questo insistere nel porre Novak al centro di cose in ultima analisi imputabili solo ad una sua legittima libertà di pensiero ma niente di così eclatante o giustificante questo fiume di
parole (per fare un esempio, Zverev è stato denunciato per violenza domestica e non se n’è praticamente parlato) sa tanto di utilizzo del personaggio (in realtà amato/odiato per le celebri rivalità sul campo, il resto è l’effetto e non la causa dei reiterati attacchi) per tenere animato un dibattito che adesso sopravvive ma che, al suo ritiro dalle scene, potrebbe cadere nell’ appiattimento della routine
Si ma se capita che dici quello che pensi a chi importa e questi conta, eventualità possibile, sei rovinato!
Sembrano le interviste di Trapattoni riprese dalla GIALAPPA’S BAND in MAI DIRE GOL!
Neanche Jimbo l’ha capita ma non ha mai saputo dire granché.
Qualcuno userebbe la cortesia di spiegarmi cosa ha esattamente detto Jimbo? Io non l’ho mica capito bene…
Jimbo… il più grande di tutti.
Bella coppia..
La solitudine dei numeri primi