I main draw potrebbero iniziare già al sabato Altro, Copertina

Uno Slam su 16 giorni? Il CEO di Tennis Australia valuta l’opportunità

27/01/2025 18:08 12 commenti
Melbourne Park
Melbourne Park

L’appetito vien mangiando… C’è grande soddisfazione a Melbourne per l’eccellente risultato complessivo dell’Australian Open 2025, con il record assoluto di presenze e un torneo che grazie al fitto e interessante cartellone di eventi della settimana riservata alle qualificazioni è diventato un grande happening per tutta l’Australia e non solo. Esibizioni, eventi benefici, concerti e tanto altro, anche la “opening week” degli Australian Open è a tutti gli effetti un successo, attira molto pubblico e soddisfa la voglia di tennis e divertimento della gente. Un interesse crescente e un giro economico così importante da solleticare in Craig Tiley, factotum del tennis australiano, un’idea mai ipotizzata prima: far scattare il main draw maschile e femminile del primo Slam dell’anno già al sabato, aggiungendo un giorno di competizioni al torneo. Sarebbero quindi ben 16 le giornate di gare dei main draw, uno in più dell’attuale format degli Australian Open, che dal 2024 ha copiato l’idea di Roland Garros di iniziare l’evento già alla domenica e non al canonico lunedì.

In pratica gli Australian Open punterebbero ad avere 3 weekend completi di gare, in modo da poter offrire al pubblico più tennis di massimo livello e l’opportunità di vedere i campioni della racchetta in più giornate festive. Questo porterebbe molto probabilmente a collocare gli incontri di primo turno su ben 4 giorni (i 64 match maschili e altrettanti femminili suddivisi in 32 al giorno, indicativamente) oppure spalmare su tre giorni anche i secondi turni. Per i giocatori forse quest’ipotesi non scombussolerebbe più di tanto i programmi: la maggior parte di loro infatti, anche solo per adattarsi al fuso orario australiano, arriva con largo anticipo nel continente e quindi, eccetto coloro che giocano la settimana precedente qualche ATP o WTA 250, sarebbero già in loco.

Ovviamente la motivazione principale di questa possibile novità è economica: più giorni di torneo ufficiale, più spettatori, più diritti tv, più incassi. Una prima stima di Channel 9 parla di un possibile incremento degli introiti per il torneo di un bel 15% con una sola giornata, visto che un sold out potrebbe essere quasi assicurato essendo un sabato. Tiley, interpellato da 7News su quest’ipotesi, guarda lontano, cauto ma risoluto: “Non faremo nulla senza riflettere attentamente sull’impatto che avrebbe sui giocatori e sui tifosi, ma in Australia c’è un desiderio insaziabile per il tennis, tutti vogliono più tennis in questa epoca” ha detto il direttore del torneo ad AAP presso il Melbourne Park. “Voglio dire, stiamo crescendo in ogni ambito. Abbiamo più bambini che giocano, più persone che si iscrivono ai club, più adulti che giocano. Non abbiamo mai venduto così tante racchette e palle. Stiamo attraversando un vero boom nello sport e abbiamo sempre più persone che stanno acquistando biglietti per entrare a Melbourne Park per vedere il tennis. Stiamo crescendo ogni anno e valutiamo ogni opportunità di crescita”. 

Ricordiamo che Tiley nei mesi scorsi è stato anche al centro di importanti manovre politiche per cercare di rafforzare la posizione del suo torneo contro il potenziale “attacco” dei ricchissimi fondi sauditi che hanno cercato di strappare un Masters 1000 a gennaio come possibile tappa di avvicinamento agli Australian Open, novità che però finirebbe per guastare l’attenzione e le settimane di tennis in Australia. Per questo era stata intavolata una proposta rivoluzionaria di un nuovo tour, guidato dagli Slam, per rilanciare contro i dollari arabi. Poi la situazione sembra al momento rientrata, con i fondi PIF entrati “forti” nel tour ATP e WTA, tra sponsorizzazioni e l’organizzazione delle WTA Finals e NextGen Finals. Oltre a queste manovre, è chiaro il desiderio di Tennis Australia di rafforzare il proprio prestigio e portafoglio investendo e cercando nuove vie per crescere. Tutti i giocatori amano la trasferta australiana, il cosiddetto “Happy Slam”, dove vengono coccolati come in nessun altro evento. Un torneo che potrebbe presto diventare non solo il più felice, ma anche il più lungo…

Marco Mazzoni

 


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12 commenti. Lasciane uno!

Henry (Guest) 28-01-2025 08:22

@ cataflic (#4303051)

E anche l’elezione di Miss e Mister Australian Open sia tra i tennisti che tra il pubblico 😆

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Dr Ivo (Guest) 28-01-2025 08:15

Lo stesso numero di partite è venduto in più giornate e quindi è come se fosse venduto più volte. In termini commerciali questo è simile al product shrinking

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MarcoP 28-01-2025 07:14

Scritto da Tuki
@ MarcoP (#4303140)
Anche l’anno scorso il torneo iniziò la domenica. Infatti Sinner esordì con van de zandschulp la Domenica.

Hai ragione.
Anche lo scorso anno fecero il record.

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Losvizzero 28-01-2025 00:19

Ma cos’è tutto sto appecoramento all’Australia? Non esistono solo loro, ci sono altri 3 slam e diversi 1000

Cominciamo a far tornare i 1000 a una settimana a parte 2 o massimo 3 che si ricomincia a guadagnare giorni e risparmiare in fatiche e trasferimenti

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Massimo.bianco29@yahoo.it (Guest) 27-01-2025 22:50

Scritto da Massimo.bianco29@yahoo.it

Scritto da Kenobi
Ma perché non fare 3 settimane a questo punto? E alla fine si può tirare avanti fino a San Valentino che è attrattivo per tutti, se poi riesci ci fai entrare capodanno e Pasqua, perfetto no?
Allungano ovunque il brodo. con Atp 1000 di 2 settimane che la prima settimana sembra un challenger.
E perché non fare 10 Atp 1000 e 5 SLAM? E le ATP Finals metterle a Natale che si incassa di più? Tipo Cine-panettone, vogliono un rodeo, un circo, non amano il tennis.
Sembra che l’unico obiettivo sia solo il guadagno, niente altro che spremere il più possibile, mentre ciò che vogliono potrebbero ottenerlo ugualmente facendo scelte manageriali migliori, strutturali, ragionate, cercando di valorizzare Challenger, ATP 250 ed investendo nel migliorare strutture nei paesi emergenti e cercando di attrarre un bacino di utenza oggi ignorato.
Si investe solo nei petrolstati che oggi pagano di più ma alla lunga allontanano il pubblico, si cerca di spremere con le solite logiche da predatori, quelle vecchie.

Guarda che il quinto Slam è uno dei prossimi obiettivi dell’isolano presidente,aspetta che diventi(ufficialmente),il prossimo presidente dell’Itf…

E poi il dark

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Tuki 27-01-2025 21:08

@ MarcoP (#4303140)

Anche l’anno scorso il torneo iniziò la domenica. Infatti Sinner esordì con van de zandschulp la Domenica.

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+1: MarcoP
MarcoP 27-01-2025 20:39

Quando hanno dichiarato che quest’anno hanno fatto il record di spettatori presenti hanno omesso di dire che si giocava dalla domenica.

Ma ci prendono per fessi?

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gisva 27-01-2025 19:37

I 1000 su due settimane servono a poco perché la prima settimana rimane quasi vuota.
Di fatto basterebbe farli cominciare di venerdì con delle belle quali fatte nei giorni precedenti.

Invece aggiungere il sabato agli Slam ha un suo perché, in quanto va in continuità con la domenica.

Gli eventi grossi devono avere il format più efficace ed i giocatori importanti seguiranno quelle date.
Gli altri eventi si dovranno incastrare con quelle date.

Per gli eventi minori, potrebbe non essere un problema il giocarsi dal lunedì al venerdì.

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Born in the U.S.A. 27-01-2025 19:34

Scritto da Fi
Ma a questo punto facciamo il tabellone a 256 giocatori, perché no?
Ovviamente sono ironico.
Anche i 1000 su 2 settimane non mi fanno impazzire. Va bene quando sono 2 o 3, ma tutti assolutamente no. Comunque la mia idea di stagione l’ho già scritta sull’altro articolo

Se ti riferisci a questo post…

Scritto da Fi
Un’idea potrebbe essere questa:
Inizio di stagione a febbraio con 2 tour paralleli, l’indoor europeo e il sudamerica, i tornei americani li sposterei in estate.
Del sunshine double ne farei a meno, ma se proprio vogliono tenerlo farei scambio di date tra miami e cincinnati, perché in florida a marzo con il clima è ingiocabile. Stagione su terra la lascerei uguale, cambierei solo amburgo e monaco di baviera, che nella settimana precedente a Parigi torna ad essere un 250. Sull’erba farei un masters 1000 (halle) e il queens lo metterei la settimana prima di wimbledon, così i giocatori essendo già a Londra non devono viaggiare troppo. In estate aggiungerei i tornei dei già menzionati miami e delray beach. La stagione asiatica resta uguale, mentre a ottobre farei 4 atp 500 in circa 3 settimane (vienna, basilea, declasserei bercy e Torino, visto che se ne è parlato in caso di spostamento delle finals a Milano, cosa che promuoverei , visto che guadagneremmo un nuovo torneo casalingo) mentre il nuovo 1000 di riyadh lo farei sul cemento indoor e in questo periodo. Dopodiché final 8 di coppa davis e stagione australiana a dicembre, con le finals a Milano a fine gennaio.
Secondo me in questo modo si accontenterebbero tutti.

Ci sono dei problemi.
Primo, giocare in Florida in estate (se ho capito bene) è un suicidio, oltre che difficile per problemi di pioggia, in particolare da Agosto in poi che arrivano gli uragani.
Secondo. Ora come ora Halle non ha le infrastrutture per diventare 1000, dovrebbe espandersi. Sarebbe comunque l’unico che potrebbe diventarlo perché il Queens ha già detto di no per via degli edifici storici nei dintorni che non possono essere toccati.
In sostanza io lascerei così tutto, ma declasserei alcuni 1000 a 500. Lo so che non si può fare fino a quando a questi non scadono le licenze, però dovrebbe essere la cosa da fare. In particolare io declasserei uno dei 2 mille doppi in quelli sulla terra e l’estate nord-americana, lasciando doppi solo il sunshine double. In questo modo risparmieresti spazio nel calendario e o allungheresti la off-season o quantomeno il 1000 in Arabia non andrebbe ad allungare la stagione. Quindi Madrid, (non ha storia) e Cincinnati (da tempo si parla di relocation per problemi degli impianti) verrebbero declassati. I 1000 diventerebbero 7, ma con l’aggiunta di un possibile 1000 in Arabia e l’obiettivo finale di cercare di mettere un 1000 su erba tornerebbero a 9 in prospettiva…
Io comunque agli arabi gli avrei dato le finals finito con l’Italia. Era meglio così che aggiungere un altro 1000. Anche perché più ce ne sono più il valore del singolo vale di meno…

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Fi (Guest) 27-01-2025 19:04

Ma a questo punto facciamo il tabellone a 256 giocatori, perché no?
Ovviamente sono ironico.
Anche i 1000 su 2 settimane non mi fanno impazzire. Va bene quando sono 2 o 3, ma tutti assolutamente no. Comunque la mia idea di stagione l’ho già scritta sull’altro articolo

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+1: MarcoP
Kenobi 27-01-2025 18:35

Ma perché non fare 3 settimane a questo punto? E alla fine si può tirare avanti fino a San Valentino che è attrattivo per tutti, se poi riesci ci fai entrare capodanno e Pasqua, perfetto no?

Allungano ovunque il brodo. con Atp 1000 di 2 settimane che la prima settimana sembra un challenger.

E perché non fare 10 Atp 1000 e 5 SLAM? E le ATP Finals metterle a Natale che si incassa di più? Tipo Cine-panettone, vogliono un rodeo, un circo, non amano il tennis.

Sembra che l’unico obiettivo sia solo il guadagno, niente altro che spremere il più possibile, mentre ciò che vogliono potrebbero ottenerlo ugualmente facendo scelte manageriali migliori, strutturali, ragionate, cercando di valorizzare Challenger, ATP 250 ed investendo nel migliorare strutture nei paesi emergenti e cercando di attrarre un bacino di utenza oggi ignorato.

Si investe solo nei petrolstati che oggi pagano di più ma alla lunga allontanano il pubblico, si cerca di spremere con le solite logiche da predatori, quelle vecchie.

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+1: Rovescio al tramonto, MarcoP
-1: sergioat
cataflic (Guest) 27-01-2025 18:32

Io farei direttamente un mese, con anche prove di “bel colpo” dei tennisti, giudicati da Guillermo Mariotto e Carolyn Smith

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