Binaghi: “Sinner superiore ad Alcaraz, siamo la nazione più forte al mondo.” Sul ricorso della WADA: “Non penso proprio che gli faranno nulla. Gli accadimenti che si stanno succedendo portano a pensare che si vada verso una soluzione favorevole al nostro giocatore”
In un’intervista rilasciata a Federica Cocchi de La Gazzetta dello Sport, il presidente della FITP Angelo Binaghi ha tracciato un quadro entusiastico del tennis italiano, partendo dal trionfo di Jannik Sinner fino ad arrivare alle prospettive future del movimento.
“Ho sempre pensato che Jannik fosse in prospettiva molto più forte di Alcaraz”, ha dichiarato Binaghi senza mezzi termini, “e che il suo vero avversario sarebbe stato Zverev, temibilissimo soprattutto sulle superfici veloci. Sinner ci ha lasciato a bocca aperta, è un campione di livello nettamente superiore agli altri e lo ha riconosciuto il suo stesso rivale.”
Il presidente ha poi sottolineato l’importanza di uscire dalla propria zona di comfort per raggiungere traguardi ambiziosi, citando proprio Sinner come esempio: “Tutto quello che fa è volto al miglioramento e alla crescita. Deve essere un punto di riferimento anche per gli altri, affinché facciano delle scelte pure difficili, se serve.”
L’inizio del 2025 ha confermato la solidità del movimento tennistico italiano: “Abbiamo vissuto un grandissimo inizio di stagione, con il bel risultato di Lorenzo Sonego che ha raggiunto i quarti, di un Lorenzo Musetti che ha fatto bene, il doppio ha confermato la finale dello scorso anno e aveva già vinto un torneo.” Binaghi ha poi evidenziato un dato significativo: “Da oggi gli azzurri in Top 100 salgono a quota 11, siamo la nazione più presente nell’élite mondiale. Ormai è chiarissimo, oggi nel tennis siamo la nazione più forte del mondo, siamo i numeri uno.”
Sulla questione Sinner-WADA, il presidente ha espresso piena fiducia nel suo atleta: “Non penso proprio che gli faranno nulla. Gli accadimenti che si stanno succedendo portano a pensare che si vada verso una soluzione favorevole al nostro giocatore. Solo gli invidiosi cercano di strumentalizzare questa situazione, ma chi conosce lo sport non ha dubbi sulla correttezza di Sinner e infatti i più grandi campioni sono dalla sua parte.” Binaghi ha poi aggiunto con amarezza: “È un anno quasi che gli hanno tolto la serenità, da Indian Wells. Ha già avuto una punizione eccessiva dovendo giocare con questo peso per una cosa che non è successa.”
Guardando al futuro, il presidente ha delineato la strategia federale: “Questo è il momento di investire nel tennis, nei circoli e nella creazione dei campi. Solamente così potranno crescere nuovi campioni.” Ha poi concluso con un parallelo tra la federazione e Sinner, non risparmiando una stoccata a Nick Kyrgios: “Cosa ci accomuna a Sinner? Sicuramente la tenacia. Come lui ci piace lottare, combattere e lavorare sodo. Jannik ci ha fatto capire che, se lavori duro, puoi anche raggiungere traguardi a prima vista impossibili. Anche noi, come lui, combattiamo gli invidiosi alla Kyrgios, piccoli che non vincono mai, i poveracci…”
Marco Rossi
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Condivido che Radoux è un grosso vantaggio per Sinner – l’avevo scritto fin dal primo giorno – ben di più dell’incompetente lord inglese.
Essersi tolti dall’abbraccio mortale del “common law” anglosassone per tornare, a grandi passi, nel diritto romano potrà fare molto bene a Sinner
Ho qualche dubbio che esca una sentenza “politica” di assoluzione piena ma mi sembra molto, molto, molto difficile che esca una sanzione di un anno……
Facile
Errani abitava a casa della madre e l’”aveva incaricata di prepararle i pasti” (cit.)
Per questo, secondo il Cas, faceva parte del “personale di supporto dell’atleta” (secondo la dizione Wada che io chiamo staff) e, dice il Tas, la colpa di un membro dello staff equivale a colpa dell’atleta – sarà il cavallo di battaglia di Wada.
Il marito di quella del curling è solo il marito, non fa parte dello staff dell’atleta per cui il Tas la considera una contaminazione ESTERNA.
E’ molto simile al caso Silva Santos, nuotatore brasiliano, che si reca a casa dei genitori per un compleanno e viene contaminato da vestiti, asciugamani…ecc del fratello che si stava curando una dermatite con pomata al clostebol e lui non lo sapeva (assolto)
Sono tutti casi di contaminazione ESTERNA allo staff o almeno considerati tali…..idem Palomino, Gasquet, Bortolotti, Paoletti e un sacco di altri casi analoghi.
Non ci sono casi (che io sappia) di colpa di qualcuno dello staff che si sia risolta con l’assoluzione piena
Forse, non hai capito quello che ha detto Niggli nell’intervista all’Equipe che citi:
“Quello che dobbiamo comprendere è se siamo pronti ad accettare il microdosaggio e dove sia giusto fermarsi. Proprio per questo tipo di riflessioni verrà creato un tavolo di lavoro”.
Il problema che sta DIETRO a stabilire valori minimi delle sostanze proibite è il microdoping di cui si parla da una decina d’anni come nuova frontiera del doping.
Fissare valori minimi significa – questo è il timore – liberalizzare il microdoping.
Le ambiguità, i dubbi, le perplessità che ci sono, a livello internazionale, sul caso Sinner nascono proprio da questo fatto (cosa lasciano intendere quando insistono su “due violazioni successive”??).
In ogni caso, nel codice Wada del 2027, sui limiti inferiori, NON ci sarà nulla di più di quanto già c’è da anni e che quasi nessuno sa.
Se vuoi approfondire il tema microdoping, puoi partire da un lungo post che avevo scritto pochi giorni fa, è il post 74, qui
https://www.livetennis.it/post/430192/itia-organizza-due-eventi-durante-gli-ao25-per-spiegare-i-casi-sinner-e-swiatek-solo-eubanks-si-presenta-e-necessario-studiare-e-scoraggiante-ascoltare-cose-non-vere-dette-da-colleghi/
Hai letto fino in fondo quello che ho scritto ?
La risposta è nell’ultima frase che inizia con: “Riassumendo, la colpa…..ecc.”
La prevenzione è un elemento fondamentale della lotta al doping e la formazione è lo strumento principale della prevenzione.
C’è tutto un capitolo del codice Wada che si chiama “Education”(18) e c’è pure uno standard collegato sulla formazione.
Wada gestisce direttamente una piattaforma di formazione sul doping (ADEL)
https://adel.wada-ama.org/learn
Le Federazioni internazionali (per noi ITF che delega Itia) e quelle antidoping nazionali (per noi Nado Italia) sono OBBLIGATE a definire, organizzare e attuare piani di formazione per gli atleti e per il personale di supporto in materia antidoping
Questa è la pagina più recente di Itia sull’argomento
https://www.itia.tennis/news/itia-news/international-day-of-education-2025-spotlight-on-prevention/
Puoi leggere che, solo nel 2024, oltre 15.000 persone hanno completato il Programma di formazione (TIPP), OBBLIGATORIO per giocatori e dirigenti di tennis, ma disponibile anche per il personale di supporto.
Più chiaro di così……
Già, peccato che c’è il secondo grado, altrimenti non saremmo qui….
Il Tribunale Itia non ha capito il problema e lo ha dimostrato, tra l’altro, con la giurisprudenza sbagliata – ad es. dire che il caso Gasquet è “simile” a Sinner è veramente un colossale autogol, come citare il caso Errani o Johaug che la difesa di Sinner si era ben guardata dal riportare.
Oppure significa che la sentenza del Tribunale Itia è sbagliata, che è quello che sostiene Wada…
Se le sentenze di primo grado fossero sempre giuste, non esisterebbero gli appelli….
Invece abbiamo visto parecchie volte le Corti d’Appello ribaltare le sentenze del Tribunale che, poi, magari, vengono di nuovo modificate in Cassazione…..
La giustizia sportiva è la stessa cosa (senza la Cassazione)
Che centra Palomino con Sinner ??
Palomino si è contaminato accarezzando il suo cane a cui il “dogsitter” che lo aveva in custodia, aveva spruzzato un medicinale con Clostebol, prescritto dal veterinario e Palomino non sapeva niente
Non c’è proprio il minimo riferimento alla sfera privata ma, soprattutto, ne il cane, ne il dogsitter, ne il veterinario facevano parte dello staff di Palomino.
Se il massaggiatore fosse stato quello del torneo, la questione Sinner non sarebbe nemmeno iniziata
Difatto è già stato assolto,con la nomina del terzo (e decisivo) giudice lussemburghese…
Magnate tranquilli,non parla mai a caso,sarà assolto…
Sul caso del ricorso tas vorrei tanto avere la tua convinzione e spero tanto tu abbia ragione… ma sarà davvero così?! Speriamo bene!!!
Binaghi mi sta sul cavallo del piede.
Alcaraz fuori condizione…si, ce ne siamo accorti.
Qui sono d’accordo, vero quello che scrivi. Se glielo fai notare dicono che la quantità non conta. Infatti! E’ l’assurdità più clamorosa di norme nate in teoria per combattere il doping, ma che nella pratica non fanno distinzione tra ciò che è doping e percentuali irrisorie che non migliorano nulla.
Altrettanto vera è l’insistenza sui ‘due test falliti’ -in realtà 1 solo test più analisi di controllo come si fa quando le quantità riscontrate sono talmente piccole da non poter escludere un errore del sistema. Questo ritornello dei ‘due test falliti’ è una costante ripetuta in modo ossessivo proprio per insinuare l’idea del doping ricorrente, evitando però noie legali. Malafede a 1000…a me sembra diffamazione per niente casuale, ma anzi molto ben organizzata.
Alcaraz fenomeno,che altro dire?
Vedrete che tornerà al top, se vedete le sue stagioni fino ad ora non ha mai particolarmente per formato in Australia, ma a metà stagione era un mostro.
Sono abbastanza anziano dal ricordarmi i disastri federali di Galgani, nei confronti del quale il buon Binaghi appare un gigante. (Ben superiore anche al tanto mediaticamente decantato Malago’…).
Quando avvio’ l’operazione SuperTennis, che ha contribuito in modo determinante a diffondere il tennis nelle case, a partire dai tornei minori fino ad arrivare a trasmettere, sempre in chiaro, addirittura gli Usopen…Binaghi venne massacrato di critiche per aver “sperperato” i soldi pubblici.
E’ stato invece lungimirante come pochi altri presidenti di federazioni sportive, anche nel rafforzare il ruolo dei circoli federali e degli allenatori.
Ce ne fossero, nel nostro Paese, di persone competenti ad appassionate come lui.
Ok Wapi, seguo il tuo ragionamento. E vorrei focalizzarmi su questo passaggio in particolare
La giurisprudenza Tas, in merito, è chiara: “198. La responsabilità dell’atleta include il fatto che essa è responsabile del comportamento del suo entourage, siano essi i suoi allenatori, il personale medico ecc. o, nel caso di specie, i membri della sua famiglia…”
Quindi come ti spieghi la recente assoluzione della giocatrice di curling ? In questo caso la stessa non è responsabile del comportamento di suo marito? Evidentemente no.
Bravo. E infatti la stessa Wada (Niggli) ha già dichiarato che è previsto un tavolo di lavoro che definisca soglie al di sotto delle quali non si configuri positività al test.
Alcaraz deve guardarsi indietro, perché rischia di perdere la terza posizione a breve. I primi 2 ormai sono scappati ma dietro di lui ci sono 3-4 giocatori che hanno messo la freccia per sorpassarlo.
Bravo, prendi i valori mediani negli Slam, e dimmi che Alcaraz vale Fritz ed è al di sotto di Zverev, se hai il coraggio. Il valore mediano di Alcaraz negli Slam è più vicino a “vincitore” che a “semifinalista”. Quello di Zverev su tutta la carriera sarà circa quarti (sono generoso), quello di fritz forse ottavi.
Poi io questa decrescita non la vedo, visto che ha vinto due slam, tra cui il più tosto fisicamente (RG) ed il più prestigioso e tecnico (Wimbledon) l’anno scorso.
Le responsabilità della Wada in tutto ciò sono enormi. Avesse evitato il ricorso, la faccenda sarebbe già finita da tempo.
Senza contare che facendo appello in un caso che non ha niente a che vedere con la lotta al doping (unica ragione della sua esistenza) l’agenzia potrebbe essere andata ben oltre le proprie competenze, il che qualche problema legale lo pone e potrebbe essere la base di possibili richieste di risarcimento per danni d’immagine tali da raderla al suolo. Carrozzone inutile e dannoso, da cancellare al più presto.
La contaminazione da contatto sarà un fatto notissimo a te, non credo proprio sia così conosciuta al di fuori di cerchie ristrette. Certamente non lo era né da Wada né dallo staff di Sinner, almeno nel modo capitato a Sinner. E avrebbe dovuto conoscerla lui? Non so se ti rendi conto di ciò che dici.
Come quando affermi che l’atleta deve dimostrare la massima cautela possibile controllando A MONTE che i collaboratori siano persone competenti ed esperte in materia di doping, e se non lo sono obbligarle a fare un’adeguata formazione ecc. ecc. In pratica stai chiedendo a uno sportivo una competenza pari, se non superiore, a quella di un farmacologo affermato con una vasta conoscenza del settore, tanto da poter comprendere se chi sta assumendo è adeguato o no. Ti sembra una pretesa ragionevole?
Lo stesso vale per Naldi, con cui non so perché pare tu ce l’abbia in modo particolare. E’ un fisioterapista, con le carte in regola per praticare massaggi, per quello era stato scelto e quello faceva, nulla di più nulla di meno.
Ciò premesso ecco la domanda da cento milioni: ma insomma questa negligenza per cui si sta facendo rischiare la carriera a un campione di livello mondiale con pochi rivali, onestamente, quale sarebbe?
Ho la stessa sensazione…..
Non leggo social ma anche la stampa estera, mainstream, non mi sembra affatto benevola e non parlo solo di Bild che comunque ha una diffusione enorme.
Quello che mi fa incazz…. è che non si parla mai delle quantità infinitesime riscontrate che non possono in nessun caso migliorare le prestazioni ma si calca sempre la mano sulle “due violazioni successive” per lasciar intendere, senza dirlo, che si tratta di doping sistematico e prolungato…….
Non dicono mai che sono a distanza di 8 giorno ed è lo stesso episodio….
Binaghi politico ottimista.
Proprio perché così dominante, potrebbero volerlo fermare.
Jannik è sicuramente superiore a Carlito in questo momento. Lo dimostra il fatto che il Murciano non si presenta quasi più agli appuntamenti in finali ATP. inoltre, l’ultimo scontro diretto (Ryad) è stato vinto da Jannik. Carlos, in fase calante, deve probabilmente mettere mano al suo team che non mi sembra all’altezza di quello del Sudtirolese.
Lo ha già dimostrato, tanto che in primo grado è stato assolto
Scusa ma se la colpa fosse aver assunto Naldi che a tuo dire non è preparato im materia doping, questo non sarebbe uscito già nella prima sentenza?? E non sarebbe stato già fermato da loro? Se nel primo processo questa cosa non è emersa significa che questa negligenza non c’è!
Rien a faire..
2 anni in meno contano sotto i venti quando arrivi a 24 25 sono ininfluenti..il fisico è ormai consolidato,la testa invece o ce l’hai subito o rien a fare! mio parere personale.
@ wapi (#4303171)
A parte che Ferrara, invece, avendo fatto Farmacia (CTF) la competenza doveva averla…
Secondo me confondi l applicabilità della responsabilità oggettiva alla sfera privata del dipendente. Cosa che stride contro il diritto alla privacy delle persone e dei dipendenti nello specifico.
La sentenza Palomino, buon ultima, segue questa linea.
Invece a me quello che non torna è l assenza di un limito di sensitività inferiore per i test che ormai rintracciano quantità ridicole ed ininfluenti di prodotti dopanti.
Io sostengo da sempre che il fuoriclasse, vale per tutti gli sport, si vede da giovanissimo, nel tennis a 16-17 anni, anche prima. Cè
chi afferma con sicumera che giocatori che non hanno mai brillato, a 27-28 anni possono vincere gli Slam. C’è infine chi sostiene che Alcaraz, 22 anni, è già in fase calante, ha già dato! Chi ha ragione? enzo
Amen
Possono zyk@re …
Mi piacerebbe sapere se Binaghi conosce il tennis, o è lí per caso? enzo
“Ogni verità passa attraverso tre fasi: prima viene ridicolizzata, poi viene violentemente contrastata, infine viene accettata come ovvia.”
Ora parlano tutti di Grande Slam di Jannik, prima era ritenuto un monotono colpitore da fondo e di Musetti che si avvicina ai top10, ora è facile.
Beh sembrerebbe seguire le orme del suo mentore, Juan Carlos Ferrero.
Con le dovute proporzioni, ebbe anche lui un grande impatto appena arrivato nel circuito, con l’anno 2003 come il suo migliore, ad appena 23 anni, poi tra infortuni e un calo lento ma inesorabile non riuscì più a raggiungere gli acuti di quel 2003..
Io ho sempre sostenuto che Alcaraz, (tennista eccezionale, dal tennis fantastico) al contrario di Sinner, non avesse molto margine sia sul piano tecnico, ma soprattutto su quello fisico..
Poi come ho già sostenuto lo scorso anno, attenzione alle motivazioni di Carlitos, in diverse occasioni non ha dimostrato di essere centrato e lui ha bisogno di divertirsi..
@ Peter (#4302895)
Purtroppo confermo…nei commenti alla vittoria di Sinner sulle pagine Facebook di siti come ATP TOUR o altri siti di tennis internazionali si leggono giudizi cattivissimi e ignorantissimi come se avesse vinto per doping o che doveva essere squalificato come successo ad altri senza aver capito la distinzione con gli altri casi. Non riescono ad ammettere che la quantità era talmente infinitesimale che non poteva aiutarlo in alcun modo e che verrà giudicato per responsabilità oggettiva, non per doping. Comunque tantissime accuse arrivano da utenti dell’est Europa, soprattutto dai Balcani, chissà perchè.
Ahahahahahahah
Ragazzi va bene tutto, ma parliamo di un tennista che ha vinto due slam appena l’anno scorso
Povero alcaraz, è stato trovato positivo al maalox…
subito si, poi ho fatto la considerazione che il tipo non è stupido, antipatico e presuntuoso ma non stupido, per cui o sta giocando un partitone di poker, per i suoi interessi, oppure qualcosa di buono lo ha in mano…
Alcaraz in Chiara involuzione tecnica, presto sarà battuto anche da Passaro e Gigante…
Non è così.
La contaminazione da contatto è un fatto notissimo e assodato da tempo, senza dover ricorrere a particolari competenze scientifiche: solo rimanendo nel tennis, il primo fu, forse, Gasquet nel 2009 per arrivare ai recenti casi, italiani, di Bortolotti e Matilde Paoletti.
Il punto chiave, che si continua a ignorare, è che l’atleta deve informare il personale dello staff del proprio obbligo di non usare sostanze proibite E assumersi la responsabilità di essere sicuro che qualsiasi trattamento ricevuto non violi le regole del codice.
Parallelamente, lo staff deve rispettare le regole antidoping applicabili agli atleti che essi supportano (cap 21 codice Wada)
Di qui, Wada fa l’equivalenza: colpa dello staff = colpa dell’atleta.
La giurisprudenza Tas, in merito, è chiara: “198. La responsabilità dell’atleta include il fatto che essa è responsabile del comportamento del suo entourage, siano essi i suoi allenatori, il personale medico ecc. o, nel caso di specie, i membri della sua famiglia…” (Errani).
Come ne esci, forse ?? Devi dimostrare di aver usato la massima cautela possibile (utmost caution) che, in questo caso, non significa certo controllare le borse di tutti o controllare cosa fanno in bagno o altre amenità simili.
Significa controllare A MONTE, quando le assumi e poi periodicamente, che le persone che vengono a contatto con l’atleta siano COMPETENTI ED ESPERTE in materia di doping e, se non lo sono, le obblighi a fare un’adeguata formazione con relativi recall periodici.
Il punto debole è Naldi che è il massimo responsabile della negligenza (Ferrara, per me, è sostanzialmente estraneo). Dal curriculum di Naldi, purtroppo, non emerge alcuna competenza pregressa in materia antidoping e non c’è evidenza che Sinner lo abbia formato nell’anno in cui è stato con lui: è un “ragazzino” di 33 anni che per 6 anni ha fatto il SECONDO (o terzo) massaggiatore in una squadra di basket ed è laureato in fisioterapia dove c’è solo un esamino da 2 CFU su TUTTI i farmaci……un po’ troppo poco.
Riassumendo, la colpa, presunta, di Sinner, secondo me, è di aver assunto un massaggiatore incompetente in materia di doping.
Quello che NON torna è l’entità della sanzione prevista dal Codice in questo caso (da uno a 2 anni) che, per me, è assolutamente sproporzionata rispetto alla colpa di Sinner
@ Kicker (<a href="#comment-4303011" e tu capisci la matematica?
Se sinner è numero 1 è perché ha più punti e quindi perché ha vinto molto di più….
Alcaraz da il meglio nella fase centrale, Da miami a wimbledon. La sua preparazione tecnica é incentrata in quello slot temporale. Dovesse fallire entrambi gli appuntamenti slam sarebbe il caso di ripensare al suo staff
Pensa che quando inizierà a vincere pure su quelle superfici non si fermerà più
Ah beh, se lo dice Binaghi che il TAS assolverà Sinner, allora sono molto più tranquillo!
@ Kenobi (#4303074)
Fisicamente non regge più? Ma stai scherzando spero….a 21 anni …se vuoi parlare di testa ok,ma Fisicamente è una bestia…al quinto set li vince sempre lui….sinner ha vinto tutto sul cemento….aspettiamo adesso roland garros e wimbledon, poi faremo i conti….qua mi sembra di fa troppo presto a dare x finito un talento come alcaraz che ricordiamoci sempre ha 2 anni in meno di sinner
La FITP, a naso, direi che sta provando da un paio d’anni a convincere Musetti a cambiare.
Niente contro Tartarini, ma quello che poteva dare l’ha dato.
Difficile pensare che sia lui a farsi da parte.
Ha investito molto sul suo pupillo, probabilmente ci saranno stati anche accordi economici, di solito funziona cosí quando il ragazzo di talento e prospettiva non ha soldi.
Adesso si monetizza, perchè lasciare la gallina dalle uova d’oro? Questo è il problema da risolvere.
Non solo, Jannik è talmente forte da essere stato in grado di vincere a ripetizione col tarlo in testa da quasi un anno a questa parte, prima dell’ITIA e adesso del TAS !
Sulla terra del Roland Garros ha perduto in un combattutissimo match al quinto set, non solo contro la pressione di Carlitos, ma anche con la pressione in testa della imminente decisione dell’ITIA !
Che poi due anni prima, sempre a Carlitos gli ha dato una bella lezione proprio sulla terra battuta, perdendo il primo set in un tirato tie break e vincendo gli altri due set, con un doppio 6 -1 !
Nell’ultimo recente match (non ATP, ma pagato a peso d’oro) in cui i due si sono affrontati ha prevalso Jannik !
Per non parlare degli A.O. che si sono conclusi ieri come ben sappiamo.
Carlitos ha perduto ai quarti di finale con un sorprendente Novak ok, ma da vero pollo e non è che nei turni precedenti avesse brillato più di tanto; è sempre stato più falloso del solito.
D’altronde, diversamente da Sinner, Alcaraz è tutt’altro che un campione di regolarità, mentre lo è per spettacolarità di gioco !
Io la vedo in un altro modo,è Sinner che subisce psicologicamente Alcaraz quando lo affronta perché non lo teme ma anzi è irriverente nei suoi confronti e oltre al fatto che affronta un giocatore fortissimo,Alcaraz ha un gioco e un approccio alla partita che destabilizzano Sinner che è uno che vuole avere sempre il controllo.D’altro canto però Alcaraz soffre la presenza di Sinner ma all’interno del circuito perchè sa che è uno che non ha mai cali e quella sua costanza lo manda in tilt perché per stare al suo livello tutto l’anno dovrebbe avere un tennis che non è suo.Lui non è metodico,gioca per divertirsi e far divertire la gente che lo guarda se non ha quella sensazione ecco che Alcaraz si eclissa e può stare in quella fase anche per mesi